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Autore: terrastoria    03/07/2011    11 recensioni
[ShikaIno]
Gli occhi azzurri lasciavano intravedere un'imminente tempesta e lui sentiva di non possedere né l'ombrello né la forza necessari per poterne uscire indenne.
Un addio.
[Ad Ixia, perchè mi mancherà.]
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Teoricamente ciò che mi accingo a presentarvi non meriterebbe di stare sul fandom, non è davvero niente di che e soprattutto è una cosa così minuscola in confronto a tutto il resto. Ora vi starete chiedendo: e perchè caspita pubblichi allora? La seguente flash fic è stata scritta poche ore fa pensando ad una grande persona che mi mancherà un mondo, in questi sei mesi in cui è dall'altra parte del mondo, pensando ad Ixia che ho conosciuto da solo un mese a questa parte ma già è entrata nel mio cuore. Okey, perdonate la mia vena sdolcinata e melodrammatica, però ragazzi, ci tenevo a scrivere qualcosa per lei che oggi parte per tornare solo fra sei mesi, perchè so che mi mancherà. Probabilmente passerà molto tempo prima che lei legga questa fanfic, probabilmente ora starà volando sopra chissà quale parte di mondo, ma intanto c'è.
Perdonate l'IC di Ino e Shikamaru, gente, mi rendo conto che sono un po' troppo
seri e presi, ma ho voluto calarlo in una situazione reale ispiratami dalla mia piccola Ixia e...ecco “Do It All Again”, il cui titolo non so cosa c'entri xD (semplicemente mi piaceva) ma le cui parole spero vi piacciano. ^^
La situazione di fono è questa: Ino Yamanaka ha deciso di effettuare uno scambio culturale, indi per cui andrà sei mesi in Australia, da sola. Lasciando due vite: la sua e quella di Shikamaru.
Buona Lettura pazienti lettori!



A Ixia.
Perchè mi mancherà.

Do It All Again

[ShikaIno]


Sei mesi, sono solo sei mesi di cui io ho dannatamente bisogno”
“Non mi devi dimostrare nulla, Ino”
“Lo so, ma devo dimostrare tutto a me stessa. Voglio avere la mia avventura, costruire la mia storia. E comincio da una nuova vita in Australia”
“Sei assurda. Un'assurda seccatura...com'è che siamo finiti assieme?”
“Quella volta che mi dicesti che ci doveva essere qualcuno a prendersi cura di me”
“E chi si prenderà cura di te in Australia?”
“Io, Shikamaru”



Gli occhi azzurri lasciavano intravedere un'imminente tempesta e lui sentiva di non possedere né l'ombrello né la forza necessari per poterne uscire indenne.
- Va', avanti – disse indicando la linea che separava chi resta da chi va, quella linea che lei presto avrebbe superato e che l'avrebbe indirizzata verso il cielo.
- Non hai nient'altro da dirmi? -
Udì una voce acuta che s'incrinò sulle ultime parole, le spalle della donna ormai fremevano, gli occhi s'erano oscurati.
Già poteva sentire le prime gocce cadergli addosso, lui.
Prese un profondo respiro e avvicinò la bocca ad un orecchio di lei.
- Rendi tutto più complicato, così. Lo sai? - bisbigliò e inspirò forte profumo di shampoo e menta che capriccioso gli annebbiò la mente.
Perchè doveva essere tutto così dannatamente difficile?
Sentì le mani della ragazza circondargli la vita, il naso premere contro il torace, lacrime bagnargli la camicia mezza aperta.
-
Scusami -
Una semplice parola che lui aveva già sentito, che gli rimbalzò addosso, si allontanò veloce, lo stranì.
Nonostante la mente gli dicesse di allontanare da sé la ragazza, prima che fosse troppo tardi, le braccia scattarono in avanti, circondarono quelle spalle magre, strinsero quella ragazza dagli occhi in tempesta.
Desiderò che alla fine di quell'abbraccio straziante ci fosse un cielo sereno, ad aspettarlo.
Doveva rimanere quell'immagine, impressa nella mente, e non scure nubi e fulmini.
- Non ti smentisci mai, eh seccatura? Le tue scuse io non le voglio -
Il corpo caldo di Ino, il suo profumo pungente, il suo respiro profondo. Doveva memorizzare tutto ciò.
- Mi spieghi come farai sei mesi senza una onnipresente come me? - mormorò Ino soffocando qualche parola contro il suo torace, tirando forte i lembi della camicia. L'avrebbe spezzata non avesse deciso di staccarsi con un gesto secco da lui.
Shikamaru aveva chiuso gli occhi, aspettò qualche secondo per riaprirli.
- Sbrigati a partire, che prima parti prima torni – disse d'un fiato mentre lentamente riapriva la visuale e, come in un sogno, si ritrovava a specchiarsi in iridi purissime.
Gli sorrise, lei, con quella fossetta sulla guancia sinistra e la testa leggermente reclinata.
- Ti conviene smettere di guardarmi così, potrei saltarti addosso, Shika, e non lasciarti respirare per sei mesi!! -
Ino rise leggera e gli diede le spalle.
Il momento era arrivato, la donna se ne andava.
- Arrivederci, seccatura – disse tra sé e sé e mise le mani in tasca, non la salutò che con un cenno del capo quando la vide sbracciarsi ormai lontana, al di là della zona riservata a chi resta. La vide camminare a testa alta verso l'ultimo check-in, la coda che sferzava sulle spalle, l'andatura sicura, portarsi dietro una valigia di venti chili con nonchalance.
Pensò che non aveva nulla da temere, Ino. Che se la sarebbe cavata alla grande.
Forse, quello che non se la sarebbe cavata tanto bene, a discapito delle previsioni, probabilmente sarebbe stato lui.
Sospirò profondamente e uscì dall'areoporto mentre si diceva che no, non sarebbe stato così.
C'era una cosa che non volle confessare a se stesso: già sentiva la mancanza del rumore dei tacchi e della risata di Ino al suo fianco.



   
 
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