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Autore: Red Leaves    03/07/2011    1 recensioni
13 personalità di un regno fantastico e apparentemente tranquillo vengono rapite da una creatura sadica e misteriosa e rinchiuse in un labirinto costellato di trappole mortali e spietate il cui scopo è eliminarle nel modo più doloroso possibile una dopo l'altra. Si ritroveranno a dover combattere contro il dolore e l'ansia sempre più crescenti in una corsa contro una forza malvagia che non possono che identificare con la Morte in una spirale di sospetto e suspence...
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La sottile luce del tramonto filtrava tra gli imponenti alberi dei Boschi Sopraelevati. La gente camminava frenetica per le strade per sistemare gli ultimi impegni della giornata.
Mahoney li osservava con tranquillità e un po' di invidia. Loro non avevano passato quello che aveva sperimentato lei. Non avevano provato l'angoscia, il sospetto, la paura, non avevano sentito lo scorrere dei minuti che potevano essere gli ultimi della loro vita e non avevano provato il dolore della perdita e nemmeno quello fisico.

Era passato un anno da quando il Serpente l'aveva rapita e ora camminava per quelle strade come se nulla fosse accaduto.
Certo, la notizia della morte di personalità importanti come Vait e i racconti dei sopravvissuti sul piano malato di Sgradel avevano fatto il giro della Regione in pochissimo tempo. Tutti i dettagli, anche quelli più orribili, erano stati raccontati. La gente aveva saputo che la leggenda di Sparklade era più che vera.
Quando passava per strada le riverenze erano subito accompagnate da commenti sulle fini di George, Glorianna e del Viceré e del suo assistente.
Come se fosse stata colpa sua.

Oleander era tornato al suo regno tra i festeggiamenti e gli onori del suo popolo. Era stato acclamato come un eroe, cosa che effettivamente era. Lui aveva salvato gli altri uccidendo il Mostro. Le sue gesta erano conosciute anche oltre la Regione ed era dipinto dai gossip locali come un uomo magnanimo e coraggioso. Coraggioso certo, ma solo quello. Per un certo periodo aveva perso la sua arroganza, ma dopo qualche mese gli era passata ed era tornato lo sfacciato principe di Olepoison. I rapporti tra il suo regno e quello di Mahoney erano immediatamente mutati in positivo con una serie di benefiche alleanze.

L'aver sconfitto Sparklade aveva fatto scomparire istantaneamente e miracolosamente il veleno che aveva colpito Toxa. Nonostante le sofferenze subite, la donna mantenne sempre la sua acidità e non cambiò di una virgola il suo comportamento. Guarita e ristabilita, tornò nel suo regno e prese il posto di Vait intenzionata a vivere ancora a lungo, dopo aver raccontato tutta la vicenda.

Le ferite di Xilfis erano state molto più complicate da guarire e venne accolto nel Palazzo di Mahoney e messo a riposare per mesi, dato che il masso gli aveva rotto gran parte delle ossa. Non aveva di che lamentarsi però: era uscito da quel posto maledetto. Accettò con la fermezza e la calma che aveva (quasi) sempre dimostrato nel Labirinto.

Flora raccontò agli altri come era sopravvissuta da sola dopo gli eventi della torre-oleandro. Con rassegnazione, più che coraggio, aveva accettato la sfida presentatale da Sparklade. Aveva cominciato a girare a vuoto per il Labirinto, aveva affrontato altre creature e aveva studiato tutte le trappole che aveva incontrato e aveva imparato ad evitarle. Aveva anche capito che nulla era casuale, anche il vento freddo che le soffiava contro a volte era un modo per farla finire in luoghi da cui non sarebbe mai tornata. Da sola aveva eluso le peggiori morti ed era arrivata poco prima degli altri nel Centro, dove aveva assistito alle rivelazioni di Sgradel.
Il suo unico desiderio era adesso cantare, cantare e regalare allegria il più possibile.

Una brutta fine la fece invece il Regno degli Sgraal, essere la patria di un assassino pazzoide evocatore di creature sadiche non aveva certo aiutato la sua fama. Il Regno non riuscì a trovare un sostituto al Conte e, pur non avendone colpa, entrò in crisi in poco tempo.


Il sole era calato, la sera avvolse Mahoney che tornò nel suo Palazzo con pensieri pesanti.
D'altronde quella era la Vita.


Ma quello che la gente non aveva considerato era altro. La gente aveva acclamato i vivi, ma si era dimenticata presto che otto corpi straziati e decomposti giacevano ancora nei meandri del Labirinto, che esisteva ancora in un luogo remoto e sconosciuto.
Otto corpi di cui restavano solo degli indumenti strappati e delle ossa sparpagliate, con i segni delle repentine fini ancora evidenti. Un mucchio di polvere di ossa all'inizio di una collina. Uno scheletro senza testa vicino ad un'immobile sequoia. Ossa spezzate tra dei rami velenosi di oleandri. Dei vestiti strappati e bucati da spine. Delle maniche che penzolavano da una palma. Pezzi di cranio attaccati ancora ad un masso. Una lancia conficcata nella terra con dei resti umani accanto. Degli indefiniti pezzi di articolazioni sparpagliati nell'ultima stanza.
Otto vite si erano spente in quel luogo di dolore assieme a chissà quante altre.


Immerso nel silenzio della sconfitta vi era infine il corpo di Sparklade, rinsecchito e divelto nel busto, dove restava solo un buco. C'era però qualcosa di piccolo al centro di quel buco. Un germoglio di un verde chiaro, simile ad un'erbaccia, cresceva lentamente, cibandosi delle anime che aveva rubato.

Al momento non sembrava minaccioso.
Aveva ottantacinque anni per farlo.



  
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