Avanzava maestosamente, per il lungo corridoio della sala Grande, mentre con atteggiamento modesto, passava un mano nella sua bionda e folta chioma, disinteressato agli sguardi d’ammirazione ma anche di invidia che si posavano su di lui pressantemente.
La sua attenzione era solamente rivolta alla dama, dalla cenerosa chioma, assisa elegantemente sul quel tavolo adornato di decorazione dai colori prevalentemente verdi e neri. Accanto all’esile fanciulla, un giovane e forte ragazzo, dai delineamenti marcati ma gentili, accoglieva l’amico con un fedele sorriso.
Il ragazzo si sedette maestosamente sulla sua “tavola rotonda”, tra la sua dama e il suo fidato amico, circondato da tutte le persone a lui fedeli che lo accolsero con leggero cenno col capo. La ragazza si voltò deliziata verso di egli, giocherellando, con innata vanità, con i suoi lunghi e setosi capelli.
-Draco.. ti stavamo aspettando, dov’eri finito?-
Il ragazzo si stiracchiò annoiato, picchiettando sul tavolo. –Niente.. Le solite “lamentele”.- Affermò borbottando, imitando con le dita le virgolette. L’amico, seduto accanto a lui, gli dette amichevolmente una pacca sulle spalle. –Amico, che cos’è successo?- domandò divertito dalla sua espressione.
-Beh, pare che trattare i perdenti in quanto tale infastidisca molto i professori.. Stupidi Grifondioti con il loro vittimismo. Aspetta che lo venga a sapere mio padre!- continuò a borbottare il ragazzo, mentre Blaise e Pansy si scambiavano strani sguardi d’intesa.
Draco sbuffò sonoramente, per poi rivolgere un dolce sorriso alla sua ragazza –Ah, ma ora non voglio pensare a quello sfregiato e alla sua compagnia di perdenti, voglio solo stare con la mia ragazza ora- Sussurrò avvicinando il suo volto a quello della ragazza per baciarla, ma lei scosse subito la testa, allontanandosi da lui.
-T-tutto bene Pansy?- chiese perplesso il ragazzo, osservando la reazione esagerata di Pansy, mentre dietro di lui Blaise stringeva forte i pugni, con un’espressione aspra, come se stesse cercando di trattenersi da qualcosa.
-S-scusa Draco è che.. io..io devo andare ora a studiare con Blaise!- balbettò la ragazza, alzandosi di botto, lanciando uno sguardo al ragazzo che rispose subito, alzandosi.
-Studiare per cosa?- chiese il ragazzo, girandosi verso l’amico che si era alzato, pronto per la fuga.
La ragazza iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile, e così Blaise prese la parola. –Per..Per divinazione!- affermò con tono sorpreso il ragazzo, per poi pentirsi della scelta fatta.
-Divinazione?- ribattè Draco meravigliato non riuscendo a non trattenersi dalle risate. – è da quando voi due vi interessate a quella sclerotica zitella occhialuta?-
Pansy ridacchiò nervosamente –Sì, ma sai.. Blaise non è bravo, e non possiamo lasciarlo andare male in una materia così stupida! Sono figure che preferiamo lasciare alla mezzosangue “so tutto io”- si pronunciò ridendo, afferrando Blaise per il braccio. –Ci vediamo dopo Draco- salutò la ragazza, dandogli un bacio sulla guancia e avviandosi velocemente con il ragazzo fuori dalla sala comune.
Draco non staccò lo sguardo dalle 2 figure che si allontanavamo, celando un lieve velo di malinconia che cercava di sopprimere, sfoggiando un sorriso fiero.
-Wow.. Quei due passano così tanto tempo insieme, non trovi?- constatò Daphne, avvicinandosi al ragazzo che era ancora preso dalle due figure in allontanamento. –Più di quanto tu ne passi con lei.. Quasi niente..- Riaffermò sfoderando un sorrisetto furbo, mentre giocherellava con un calice lì vicino, osservando attentamente l’espressione del ragazzo.
Draco si voltò verso di Daphne, osservando per alcuni secondi il vuoto, come se rapito dalle parole dette.
-Ma che dici, Daph? Lo sai.. Blaise è il mio migliore amico, non mi farebbe mai una cosa del genere. Sai che ha la fama per essere un dongiovanni incallito, non starebbe mai con una ragazza più di una settimana. E poi si sa, Pansy e io stiamo insieme da quasi 4 anni, siamo ormai un’unica cosa!- rispose il ragazzo, cercando di autoconvincersi delle parole dette.
La bionda alzò le spalle, continuando ad osservare l’espressione pensierosa del ragazzo. –Allora, che pensi? Sembri piuttosto.. “frustrato”. Non mi dire che stai iniziando a sospettare qualcosa..- ammiccò la ragazza, con sorriso compiaciuto.
-Cosa? Mai! Mi fido ciecamente di Blaise! Sono solo amici, Daphne, smettila con questi film mentali.- Affermò ridacchiando, voltandosi per la sala Grande. –Allora..che notizie mi dai?-
La ragazza sospirò, scuotendo la testa. –Se lo dici te.. Comunque sembra che il nostro Blaise ora si stia frequentando con una delle gemelle Patil..- intonò la ragazza rivolgendo un’occhiata di disprezzo verso il tavolo dei Grifondoro. –Chissà.. forse gli serve una copertura.. - sussurrò piano, avvicinandosi ancora di più a Draco in modo provocante.
-Senti Daphne, non so cosa vuoi insinuare, ma io non ci sto, ora se vuoi scusarmi vado a fare una passeggiata- pronunciò il ragazzo con tono secco e brusco, e prendendo la sua sacca, si allontanò alterato per il corridoio.
-Fino a quanto negherai l’evidenza, caro mio Draco? C’è qui qualcuno pronta a guarire il tuo cuoricino infranto.- mormorò la ragazza con aria sognante, osservando compiaciuta il ragazzo allontanarsi.