Era iniziata da poco la Quarta Guerra Ninja. Il mondo era in subbuglio. Caos, fuoco, macerie e morti ovunque.
In un primo momento a vincere erano i membri dell’Akatsuki, ma poi la situazione si ribaltò. I ninja dell’alleanza erano stati più furbi di loro ed erano riusciti ad accerchiarli; per fortuna, quasi tutti i componenti dell’organizzazione ne uscirono indenni. Tutti eccetto Deidara. Il suo carattere così impulsivo e quel modo di essere avventato sottovalutando gli avversari, gli stava costando la vita. Un colpo precisissimo all’arteria da parte di Kakashi.
 
-D’aaaah!!!-.
-DEIDARA!- urlò Sasori vedendo il suo compagno a terra in gravi condizioni. Si precipitò da lui impedendo a Kakashi di finirlo.
-Hey, Dei…-
-Mmh!!!FA MALE!!!- si toccava il petto con la mano. Stringendo la cappa con forza.
-Calmo, adesso ti porto da Kakuzu!-
-H-ho…f-freddo…-
-Ssh!Non parlare!Risparmia le forze!-
Corse da Kakuzu il più veloce possibile, sperando che non fosse ormai troppo tardi.
-KAKUZU!!!-. Era insieme a Hidan in una tenda che medicava i feriti.
-Che vuoi?-
-Deidara!Sta male. Molto male!L’hanno colpito all’arteria.-
-Appoggialo sul tavolo. Ah, ti dico subito che le probabilità che sopravviva sono basse, molto basse-.
-Fa quello che riesci a fare.-
Maledetto di un Kakashi Hatake. Prima suo padre fa fuori i miei genitori e adesso per colpa sua rischio di perdere pure Deidara! Me la pagherai cara!
 
Kakuzu medicò il bombarolo, cucendogli la ferita. Gli somministrò anche un narcotico per dare sollievo al dolore.
-Allora, Kaku?-
-Non posso fare altro. Ho cercato di rimarginare un po’ anche all’interno, ma non sono riuscito a cucire tutto e bene. Rischiavo di ucciderlo. Se supera la notte, allora c’è speranza, anche se sarà difficile-.
-Mmh…grazie lo stesso…-
-…-
-KAKUZU!!!ALTRI FERITI!!!-
-Non urlare, Hidan, o ti ammazzo.- se n’andò da altri pazienti, lasciando Sasori con Deidara.
 
Il biondino si girò verso di lui e gli sorrise con fatica.
-Che faccia, Danna….-
-…-
-S-sbaglio o ti stai lasciando travolgere dalle emozioni?-
-Chiudi quella cazzo di bocca!-
-Ahah!- tossì sangue. Una goccia gli uscì dall’angolo della bocca.
-Smettila di parlare. Devi risparmiare le forze.-
-Forze? Non ho più forze. L’unico rimpianto che ho è…quello di non averti fatto vedere il mio capolavoro-.
-Non è il momento di parlare d’arte! Non voglio discutere, adesso-. Posò gli occhi da un’altra parte. Anche se voleva nasconderlo, gli faceva male vedere Deidara ridotto in quello stato.
-Mi mancherai, Danna...- gli cadde una lacrima dagli occhi.
-S-smettila di dire così!!! Tu non te ne andrai, chiaro?-. Lo guardò negli occhi con sguardo un po’ severo.
Si era lasciato pervadere dalle emozioni. La voce si era incrinata. Le lacrime a stento non uscivano dagl’occhi. Non voleva che Deidara lo vedesse vacillare in quel modo. Era sempre stato la sua ancora di forza. Non poteva mostrarsi debole proprio adesso, in un momento del genere.
-Se lo dici tu…Danna…-
-Ora riposati, ok? Se osi parlare ancora una volta, ti ammazzo io con le mie mani!-.
Il bombarolo rispose sorridendogli appena e chiudendo lentamente le palpebre.
 
Non lasciarmi, Dei... Non andartene anche tu…
Era la tortura più dolorosa a cui era stato sottoposto in tutti quegli anni. Vedere la persona che amava lì, su quel “letto”, senza poterlo aiutare.
Gli prese la mano stringendogliela.
-Ti amo, Dei…-. Gli sussurrò appena vicino all’orecchio.
 
Sarebbe stata davvero la fine del suo amato Deidara?
L’unica cosa di cui era convinto, in quel momento, era il suo odio nel dover aspettare.

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>.< spero sia venuto abbastanza bene il primo capitolo (almeno) alla prossima!