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Autore: manicrank    04/07/2011    6 recensioni
i capelli scivolavano sempre tra le sue dita, belli, brutti, secchi o crespi che fossero.
Ma mai, e dico mai, nessun capello aveva catturato la sua attenzione come quelli del ragazzo che stava seduto di fronte a lui, e che tranquillo leggeva una rivista di moto. Non seppe perché, ma spiò nello specchio quel ragazzo a lungo. Prima di calmare il cuore e concentrarsi sul suo lavoro.
*-*-*-*
Una semplice AU, in onore dei miei due amori... non ho messo OOC perché spero di rimanere abbastanza in tema con i loro caratteri, ma non si sa mai, quindi se alla fine non sono più loro vi prego di dirmelo perché provvederò a sistemare il tutto. Non credo diventerà una Yaoi Hard, ma non si sa mai... ho metto l'avvertimento! Adesso vi lascio alla storia... tranquilli! :D
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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 Il biondo si era guardato intorno con circospezione, osservando per bene il salottino con il divano e la tv al plasma, notando anche le numerose consolle attaccate all'LG nero e lucido.

Un piccolo tavolino tondo era vicino al terrazzo chiuso da una porta a vetri sulla quale la pioggia batteva incessantemente producendo un rumore sordo regolare.

Sulla stanza si affacciavano due porte, una era probabilmente la cucina e l'altra era a vetri e dava su un corridoietto che conduceva alle camere e al bagno.

< fa come se fossi a casa tua!> Mail aveva rotto il ghiaccio con una frase semplice e di circostanza ma Mello non se lo fece ripetere due volte, prima si era comportato in modo gentile certo, ma era contro la sua natura di gran bastardo rispondere sempre in modo calmo e senza ribattere alle cose che non gli andavano a genio.

Si era quindi seduto sul divano a gambe larghe, rilassandosi completamente e socchiudendo gli occhi. < la cena?> aveva sentenziato con voce dura, finalmente padrone della situazione.

< arriva!> Matt gli facilitava molto il compito con quella sua disponibilità, anche se era ovvio che al ragazzo non mancasse di certo il carattere. In attesa di mangiare, il biondo decise di esplorare un po' quella casa, alzandosi e avvicinandosi alla libreria addossata alla parete e scrutando i titoli dei libri, videogiochi, film e manga che la riempivano.

Notò il codice da vinci, anche in versione videogames, un corso accelerato di Giapponese, volumi di matematica, fisica e scienze e numerosi dizionari di varie lingue. C'era anche un libro di manualistica sulla costruzione delle armi e tante riviste che parlavano di computer e sistemi operativi.

< però, si dà da fare il peperone > storse la bocca, ripensando agli anni passati a scuola, a studiare per superare lui. Poi la rabbia montò del magro corpo del biondo, che sfogò dando una specie di pugno al legno del mobile, cercando di contenersi. Dopo la rabbia salì la tristezza, che lo costrinse a chinare il capo. < maledetto >.

scosse la testa, per eliminare i pensieri molesti che stavano mettendo alla prova il suo già scarso autocontrollo, poi si diresse in corridoio, scoprendo che le porte che intravedeva dal salotto erano davvero le camere ed il bagno.

Aprì la prima porta sulla sinistra, era una camera abbastanza grande, con un letto matrimoniale disfatto ed un mobile in un angolo con sopra Tv e PS3, oltre una montagna di custodie di videogames che giacevano inesorabilmente a terra.

Richiuse subito la porta, non interessato alla stanza del rosso, o meglio, interessato ma non voleva farsi sorprendere mentre curiosava.

Aprì l'altra porta sulla sinistra, scoprendo una stanza molto più piccola con un letto ed una scrivania, ovviamente avrebbe dormito li anche se una parte di lui gli diceva di cacciare via il padrone di casa per appropriasi del letto matrimoniale.

L'ultima porta, alla fine del corridoio, era il bagno, grande e con una bella vasca idromassaggio.

< domani un bagno non me lo toglie nessuno> poi con un sorriso beffardo era tornato in salone, accorgendosi che due piatti di pastasciutta erano adagiati sul tavolo e che il rosso era seduto tranquillo e lo fissava.

< che hai da guardare?> aveva detto con freddezza il biondo.

< stavo pensando che quel taglio che ho fatto è fantastico, vedi di non rovinarti i capelli o ti uccido> poi aveva iniziato a mangiare, invitando l'ospite a fare altrettanto e Mello aveva seguito subito il prezioso invito, affamato com'era non se lo faceva ripetere due volte.

Non capiva il rosso, si era comportato così con uno sconosciuto, lui non avrebbe mai osato tanto. Aiutare gli altri non era nel suo dna, tanto meno essere così disponibile.

< allora... raccontami qualcosa di te...> aveva detto Mail guardandolo e posando la forchetta nel piatto ormai vuoto.

< il giorno che saprai qualcosa su di me un insalata sarà presidente di Francia > poi aveva storto la bocca, compiacendosi per l'espressione delusa di Mail, che voleva impicciarsi nella vita del biondo.

Mello si era alzato, dirigendosi in cucina e aprendo il frigo, cercando qualcosa che però non c'era, nemmeno scrutando tra le insalate e i cibi pronti, con la testa completamente infilata nel freddo candido dell'elettrodomestico, Mello riuscì a trovarla.

< cerca qualcosa sua maestà?> Mail era scoppiato in una fragorosa risata. Al biondo seccava parecchio chiedere, ma fu costretto dal martellare ritmico di quel pensiero nella sua mente.

< cioccolata... ne hai?> poi aveva richiuso il frigo, guardando speranzoso il roscio.

< nossignore, nemmeno una briciola>

< sei la persona più inutile che conosco...> gli aveva vomitato contro tutto il suo disprezzo per la mancanza del nettare prelibato. Come poteva sopravvivere senza?

Il pensiero corse a quella mattina quando, uscito di casa, aveva deciso di non portarsi più di una barretta dietro, perché era sicuro che sarebbe tornato prima che essa fosse finita. Invece, la traditrice, appena l'aveva addentata, si era spezzata, cadendo inesorabilmente in una pozzanghera.

Aveva iniziato a sclerare mentalmente, invocando tutti gli Dei e i Buddha, e si era finito il restante cioccolato che gli era rimasto in mano, sfogando la sua frustrazione. E adesso invece era a bocca asciutta per via di quella gravissima mancanza.

Sospirando si risedette al tavolo, cercando di sedare il bisogno fisico di cacao, come una droga, ed appuntandosi mentalmente , di prendere due barrette se non di più la prossima volta che fosse uscito.

< beh, è tardi, io credo che mi sparerò un livello di Tomb Raider Legend... tu fai come vuoi, c'è la TV, i libri, le consolle... solo una cosa... se ti metti a giocare, fai attenzione! > poi il rosso aveva sparecchiato e si era chiuso in camera, infilando le cuffie per non disturbare l'ospite, evidentemente però, accendendo la consolle, si ricordò di una cosa fondamentale. Così aprì la porta e si affacciò nel salone, trovando Mello steso sul divano che guardava una foto con insistenza.

< la camera tua, è questa qui...> poi indicò la porta che il biondo aveva già identificato come la camera da letto degli ospiti. <... e quello è il bagno, se vuoi farti una doccia o altro non preoccuparti, gli asciugamani sono nel cassetto sotto al lavandino >

una testa bionda aveva fatto capolino dal divano in pelle nera, annuendo con poco interesse e tornando a concentrarsi sulla foto, quella maledettissima foto che odiava ed amava al contempo.

Mail aveva notato quanto il biondo fosse catturato nella visione di quella piccola opera, di cui ignorava il contenuto, e decidendo di scoprirlo il giorno seguente, si sedette sul letto e riprese il joystick in mano, ben attento a completare il livello per distogliere i pensieri dalla realtà.

 

*-*-*-*

la mattina seguente, il rosso si era alzato tutto indolenzito, accorgendosi di essersi addormentato ancora con il videogioco acceso e con il controller in mano.

< ah, devo stare più attento...> poi si era sfilato le cuffie e si era massaggiato la schiena, mormorando improperi per la sua sbadataggine.

Sentì un forte rumore di acqua, sulle prime si spaventò, poi ricordò il biondo che era momentaneamente a casa sua e sorrise, ripensando anche alla sua decisione di scoprire cosa riprendesse la foto.

Con un sonoro sbadiglio era uscito dalla camera, ancora vestito dal giorno prima, e si era diretto in cucina per prendere due tazze e fare colazione.

Con sua grande sorpresa, nel lavandino c'era già una tazzina bianca con resti di caffè.

< il mio ospite ha preso in parola il “fai come fossi a casa tua” > poi aveva aperto il frigo, prendendo i resti delle cotolette del pranzo del giorno precedente.

Si sedette svogliato al tavolo, mettendo sul piatto anche una quantità immane di ketchup (si scriverà così? O.o Nda) e iniziando a fare “colazione”.

Mentre portava il boccone alle labbra il biondo entrò in salone, con solo i pantaloni addosso e l'asciugamano abbandonato attorno al collo.

Mail istintivamente alzò lo sguardo, soffermandosi sul quel fisico atletico ma non muscoloso, sembrava gracile e sottile, ma quell'accenno di addominali diceva chiaramente “ faccio sport anche se non a livello agonistico e se ti do un cazzotto ti faccio male” la cicatrice invece, deturpava anche la spalla sinistra.

Goccioline trasparenti percorrevano quei muscoli, tracciandone il profilo, mentre i capelli erano bagnati e leggermente attaccati al volto.

< serve una mano coi capelli?> aveva detto Mail, rendendosi conto che fissare un ragazzo mezzo nudo non era il massimo.

< ah, si > detto con poco interesse da parte dell'altro, che si era infilato una mano in tasca, prendendo di nuovo la foto e dandogli un fugace sguardo.

< che foto è?> aveva chiesto allora Mail, curioso, sperando che glielo dicesse direttamente Mello e che non dovesse ficcare il naso negli affari dell'altro.

< nulla di interessante per te > aveva tagliato corto il biondo, cercando di riporla in tasca.

Ma il rosso era troppo curioso, tanto quel ragazzo se ne sarebbe andato quello stesso pomeriggio no? O lo scopriva adesso o gli sarebbe rimasta la curiosità a vita.

Con uno slancio, Mail si gettò contro il biondo, togliendogli dalle mani il foglietto di carta plastificata, cercando di scacciare Mello che di tutto rimando stava cercando di riprendere la foto, colpendo il rosso con pugni e qualche calcio, non sortendo effetti.

< è inutile che mi colpisci, sono cintura nera di Karate, non saranno di certo i tuoi pugni a farmi male no?> poi aveva alzato il braccio, essendo lui più alto del biondo riuscì a togliere la foto dal raggio d'azione di Mello.

< ridamela stronzo! Chi ti da il permesso di farti i cazzi miei ? Eh?> dopo l'approccio fisico era passato a quello verbale, tenendo però sempre il braccio dell'altro con la mano, per avere la situazione un minimo sotto controllo.

< dai cosa ti costa! È una foto no? > detto questo il rosso aveva finalmente alzato la testa, girando la foto per guardarla.

Il biondo aveva lasciato la presa, abbassando la testa ed allontanandosi con un'espressione neutra.

Intanto gli occhi verdi di Mail guizzavano sull'inchiostro colorato, mettendo a fuoco quell'immagine e pentendosi subito dopo di aver insistito tanto per svelare almeno quel segreto del biondo.

< mi dispiace...> disse poi restituendo l'oggetto alle mani pallide di Mello.

Era una foto che mostrava due ragazzi di circa diciassette anni, uno era basso, vestito con una camicia grande tre volte lui, e con pantaloni abbinati di un bianco latte, come i capelli mossi che gli coprivano il viso. Una mano era intrecciata ad una ciocca candida, evidentemente era albino, e gli occhi grigi ridevano con la bocca, mentre era quasi abbracciato al biondino accanto a lui, con i capelli a caschetto e nessuna cicatrice che lo deturpava.

Ma non fu quella scena tranquilla a mettere in soggezione Mail, bensì una scritta sulla parte bianca della polaroid.

Mi dispiace per tutto Mihael, devo lasciarti, a mai più. Se devi cercarmi fallo davanti alla mia tomba con una rosa bianca in mano, non piangermi e dimenticami.

 

 

 

Spazietto dell'autrice:

alloraa!!! ecco il secondo capitolo finalmente che è uscito dalla mia mente contorta.... non avevo proprio ispirazione per scrivere, e non avevo idea di come andare avanti. Però, eccolo! Finalmente si è scritto! XD sono stata cattiva ad interrompere così? Ormai avete capito chi è quello nella foto con Mello... spero di non essere stata sbrigativa... ho cercato di mantenere l'IC e di far capire le azioni in modo più chiaro... comunque se ci sono errori ditemi che correggo, ho anche sistemato il vecchio capitolo perché avevo sbagliato a scrivere Keehl, ed avevo scritto Kheel... >.> ho risolto grazie a L_Nael.... sono accettatissime le critiche! Scrivo per migliorarmi!

Bene... passiamo ai ringraziamenti.... anche se... *si gira e vede immagine di MelloMatt yaoi hard*

*sviene perdendo quantità considerevoli di sangue*

Mello: uhuhuh l'autrice è morta!

Mail: poverina! Però, non mi dispiace l'immagine... *sviene anche lui*

Mello: sono rimasto solo io! Mi dispiace che dobbiate assistere a scene come questa... sono circondato da incapaci...

Autrice e Mail rivengono: chi sarebbero gli incapaci??? O.o *vedono di nuovo l'immagine e muoiono*

Mello: ecco cosa intendevo... beh, ci penso io a ringraziarvi! Adesso datemi la cioccolata =_= questo capitolo mi hanno lasciato a bocca asciutta....

Autrice rinviene: Mello! Non sei capace a ringraziare! Ci penso io...

aaaalloraaaa, un bacione a chi ha letto, e anche a chi ha recensito!!!

grazie a: ire40 per averla inserita tra le ricordate *-*

grazie a: ElanorFantaGreen

L_Nael

nenezebubba

Nijinsky

Vale_Lapi per averle inserite tra le seguite *-*

 

L_Nael: grazie! Non potevo ambientarla in America perché dovranno comparire delle vie ben specifiche e io non le conosco... quindi per comodità l'ho ambientata in un posto che conosco... non mi andava di fare il solito Hacker e Detective dannato, quindi ho provato a fare qualcosa di diverso... l'idea mi è venuta da una fanart dove Matt sistemava i capelli a Mello... avevo come sottofondo Roulette, dei Sistem Of a Down e la storia è venuta da se... troverò di sicuro un motivo per giustificare il titolo, lo prometto v.v ancora grazie! Spero che il Chappy ti sia piaciuto!!! alla prossima! Bacii!!!

 

HeilyNeko: grazie... mi fa piacere di sapere che una storia che scrivo “attira molto” e spero che questo capitolo attiri come il precedente... da qui in avanti le cose si faranno più serie, quali saranno i segreti di Mello? Mistero... muahaha... continua a segurmi! Bacii!

 

Nijinksy: questa fic è forte? *-* gazzieeee!! io pensavo fosse una delle solite cagate che scrivo... T^T sono venuto OOC >.< lo sapevo! Solo che non riesco proprio a mantenere i pg IC, è più forte di me... spero comunque che andando avanti riesca a sistemarli un po'... hai qualche consiglio?? non so davvero come fare... T^T per i luoghi, ho cercato di non fare una lista della spesa ma descrivere in modo semplice ma accurato e sono felice di essere riuscita! Ancora grazie, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Al prossimo! Baci!

 

Vale Jeevas: grazie! Tranquilla, anche io molte Fic le leggo dopo mesi che sono tra le novità XD sono felice che ti abbia fatto sorridere, ho cercato di fare qualcosa di serio ma spensierato e quando ho riletto il capitolo anche io ridevo come un idiota... grazie sinceramente per la tua recensione, spero che anche questo capitolo sia venuto bene e spero ti faccia sorridere, così come dovrebbe farlo tutta la storia... *inchino a mò giapponese* al prossimo chap! Baci!

 

Spero di aggiornare presto e che voi continuiate a seguirmi, sono molto felice di questo, con affetto a tutti quelli che leggono, Beyondy.

   
 
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