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Autore: Charlotte Stewart    04/07/2011    4 recensioni
Bella Swan è una seducente dottoressa. Ma anche molto timida. Una sera la sua macchina si fermò e poco dopo cominciò un bruttissimo temporale. Allora scese dall’auto e andò a cercare aiuto.
E.. per sapere il resto dovete aprire e leggere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Titolo: Dopo la tempesta c’è sempre il sereno.
Personaggi: Bella/Edward
Contesto: Nessun libro
Generi: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: AU
Introduzione/Presentazione: Bella Swan è una seducente dottoressa. Ma anche molto timida. Una sera,mentre andava all’aeroporto, la sua macchina si ruppe e poco dopo cominciò un bruttissimo temporale. Allora scese dall’auto e andò a cercare aiuto. E.. per sapere il resto dovete aprire e leggere.

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                               Dopo la tempesta c’è sempre il sereno.
               

 

- Capitolo uno.

La macchina era ferma da quasi un quarto d’ora e il temporale non faceva altro che peggiorare. Non c’erano né case,né autogrill e né cartelli nei dintorni. O forse c’erano ma io non li vedevo.
Così decisi di andare a trovare aiuto da sola. Presi la borsa e scesi dalla macchina. Cominciai a camminare lungo il bordo della strada. Ci doveva pur essere una casa da qualche parte. Una persona che poteva darmi una mano con la macchina. A cui potevo chiedere aiuto.
Camminai per circa un’ora senza trovare nulla e per di più ero bagnata fradicia. La pioggia si era fatta più forte e facevo fatica a vedere a un palmo dalla mia mano. Dovevo fare in fretta a trovare qualcuno!
Camminai così tanto che mi facevano male sia gambe che piedi. Ero stanchissima.
- Hei,dolcezza. Vuoi un passaggio ? – mi girai e vidi un uomo grasso che mi guardava con sguardo malizioso all’interno della sua auto.
- No,la ringrazio. – e ripresi a camminare. Ma l’uomo continuò a seguirmi. Così aumentai la velocità del passo e in poco tempo mi ritrovai a correre.
- Dai,su. Fermaaaati! Facciamo due chiacchereeeee.. – mi urlò da dietro l’uomo. Sentivo l’auto avvicinarsi e presi a correre più forte. Solo che per la fretta,la pioggia e la paura non vidi il masso davanti a me e caddi a terra sbattendo la testa. Mi portai una mano alla tempia e stavo sanguinando.
- Dai bellezza. Ti divertirai. – Mi aveva quasi raggiunto. Mi alzai di corsa e continuai a correre. In lontananza vidi una casa con le luci accese e corsi ancora più veloce verso la mia unica via di salvezza. Ero arrivata davanti al porticato quando l’uomo mi afferrò per le spalle.
- Lasciami! Lasciami! Lasciami! – mi misi a urlare. Mi dimenai tra le sue braccia ma mi teneva stretta. Tanto,troppo stretta!
- Oh,ti piacere. – mi misi a piangere.
- No! No! No! Non voglio,non voglio! – urlai ancora.
- Hei,lasciala immediatamente. – disse una terza voce. Avevo lo sguardo offuscato perciò non vidi bene a chi appartenesse la voce. Ma sperai tanto che mi aiutasse.
- Non ci penso proprio. Cercatene una tua,coglione. – rise l’uomo che rinforzò la presa facendomi gemere dal dolore.
- La prego,mi aiuti. – il mio fu un sussurro che però arrivò forte alle orecchie della persona che mi era di fronte.
Lo sconosciuto si avvicinò a noi e vidi che era un ragazzo. Credo della mia stessa età. Ma non ero sicura.
- Ho detto di lasciarla. Se non vuoi passare guai,coglione.- lo minacciò il ragazzo. L’uomo rise ancora più forte. E mi trascinò verso la macchina.
- Nono! Lasciami! – provai ancora di sfuggirli. Ma niente.
Il ragazzo si avvicinò e diede un pugno all’uomo che allentò la presa sulle mie spalle e mi fece cadere a terra.
Il ragazzo gli sferrò un altro pugno e poi lo caricò in macchina.
L’uomo mise subito in moto e sfrecciò via. Il ragazzo mi si avvicinò e mi prese in braccio.
Io continuavo a tremare e a piangere come una bambina spaventata.
- Sh,andrà tutto bene. – dopo quelle parole.. il buio mi avvolse.

Sentivo un fortissimo dolore alla testa. E sentivo anche qualcuno che mi .. stava leccando la faccia ? Aprii gli occhi e mi ritrovai un cagnolino bianco a leccarmi la faccia.
Mi tirai su a sedere e presi ad accarezzare il batuffolino bianco. Era così carino.
- Vedo che ti sei svegliata. - mi girai e vidi il ragazzo che mi aveva salvata. Era alto,capelli rossicci e occhi verdi. Era davvero affascinante.
- Grazie. – fu l’unica cosa che riuscì a dire.
- Non mi ringraziare. Non ho fatto nulla. – disse il rossiccio.
- Mi hai salvata da quel maniaco. Il minimo che possa fare è ringraziarti. – e sorrisi timidamente.

Sorrise anche lui.
- Comunque,io sono Edward. – disse spezzando il silenzio che si era creato.
- Piacere,Bella. – e puntai il mio sguardo nel suo. Aveva due occhi grandi. Grandi come la luna.
- Un nome azzeccato. Se posso permettermi. – a quel complimento arrossii.
- Grazie. – sussurrai.
Il cane in braccio a me prese a tirarmi la manica della maglia come a voler richiamare l’attenzione.
- Non mi sono dimenticata di te. – e strofinai il mio naso contro il suo.
- Le piaci. – mi  disse Edward.
- Davvero ? -
- Si. Non da mai confidenza agli sconosciuti. Le devi piacere molto se si fa accarezzare. – e si sedette al bordo del letto.
- Ti piacciono tanto gli animali,eh?! – dissi io con fare ovvio.
- Sono un veterinario. Io amo gli animali. – mi disse guardandomi.
- E’.. una cosa dolce. Cioè io la trovo dolce. Il fatto che un ragazzo ami gli animali,dico. – volevo sprofondare in una voragine.
- Sei strana,sai. – disse lui ridendo.
- Strana ? Io mi definisco unica. – e mi unì alla sua bellissima risata.
La testa continuò a farmi male e chiusi gli occhi per cercare di sopprimere il dolore.
- Ti senti male ? – mi chiese preoccupato Edward.
- Mi fa male la testa. Deve essere per la botta che ho preso. – e mi tastai con le punta delle dita la parte dolente. – Devo avere una leggera commozione cerebrale. – Edward mi guardò con un sopracciglio alzato.
Così mi affrettai ad aggiungere. – Sono un medico. – sulla sua bocca apparve una ‘oh’ muta.
- Siamo due medici,quindi. Bhe,tranne per il fatto che tu curi le persone ed io gli animali. – era buffo. Mi piaceva.
- A volte le persone sono peggio degli animali,sai?! -
- Mh,dici così perché non hai mai infilato un termometro nell’ano di una mucca. – e risi all’immagine che mi si presentò nella mente.
- Certo. Ridi pure di me. – e parlammo per circa un’ora e mezza del nostro lavoro e dei strani pazienti che avevamo curato.
Conoscevo quel ragazzo solo da poche ore ma mi ero già affezionata a lui.
Avevo sentito parlare di ‘colpo di fulmine’ tra due persone,ma non l’avevo mai provato sulla mia pelle.
O meglio,l’ho provato. E ne sono rimasta fulminata.
Ma forse era solo il ragazzo sbagliato. Edward è diverso da chiunque abbia mai conosciuto e il fatto che abbia dato alloggio ad una perfetta sconosciuta senza approfittare di lei o di chiederle qualcosa in cambio dice molto su di lui.
Avevo preso la mia decisione. Avrei imparato a conoscere quel ragazzo dai capelli ramati e dagli occhi verde smerlando.

*ANGOLO DELLA RAGAZZA DAI CAPELLI ROSSO SANGUE*

Siete mai stati vittima di un ‘colpo di fulmine’ ? Bhe,è successo alla nostra Bella e adesso si butterà in una tempesta di emozioni,paura,incertezze e amore.
I capitolo saranno pochi. Almeno credo. Non so come procederà la storia. Dopotutto sono ancora ai primi capitoli. LOL
Secondo voi sono andata troppo veloce ? Dovevo descrivere tutto il viaggio e poi far incontrare i due ?
Non so,mi sembrava troppo noioso così. E forse lo è anche adesso.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Vi prego!
Baci e al prossimo capitolo. <3

  
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