Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lolli1    04/07/2011    1 recensioni
Lui non avrebbe detto niente. L’avrebbe fissata, stando in disparte, facendo sentire la sua presenza anche restando in silenzio, e sarebbe intervenuto solo se lei lo avesse chiesto, senza tuttavia esprimere la sua opinione a riguardo e senza commentare il modo in cui lei aveva deciso di affrontare la situazione.
"Son le cose che non dici
che capisco anche di più"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Sono preoccupata per Rose-

-Perché?-

-Da quando ha ricevuto la lettera della zia, ieri pomeriggio, è strana. Se ne sta per conto suo ed è più pensierosa del solito.-

-Pensi che sia successo qualcosa?-

-Non lo so. Ma lo sapremmo se fosse così, no?-

Albus guardò sua sorella, senza sapere bene cosa rispondere. Era sicuro che, se ci fossero stati problemi, da Rose non lo avrebbe mai saputo. Avevano un rapporto speciale loro due, ma lei era comunque dannatamente riservata sotto certi aspetti.

-Potremmo andare nella Sala Comune e vedere se riusciamo a farci dire qualcosa…-

-Non funzionerà Lily, lo sai. Ce ne parlerà lei quando sarà pronta.-

-E tu sai benissimo che sarà pronta a parlarne solo quando qualsiasi tipo di supporto morale sarà inutile, ossia a crisi conclusa!-

-Non sappiamo nemmeno se ci sia una crisi!-

-Andiamo a scoprirlo allora!-

Rassegnato, Albus si lasciò prendere sottobraccio e insieme si incamminarono verso la Sala. Si sarebbe chiamato fuori non appena Rose si fosse innervosita ed era certo che sarebbe successo. Ma era del tutto inutile cercare di farlo capire alla sorella. Con grande sollievo del ragazzo Rose non era nella sale e dopo essere andata a controllare nel dormitorio femminile Lily gli comunicò che non si trovava neppure lì. A quel punto Lily si impuntò sul fatto ce avrebbero dovuto cercarla per tutto il castello, a partire dalla biblioteca. Mentre passavano dall’atrio principale incontrarono Scorpius.

-Ehi Scorp, ti prego, dimmi che hai visto Rose di recente!-

-L’ho vista una mezz’ora fa’, è andata dalla Preside…-

-Ti ringrazio, mi hai appena risparmiato una minuziosa perlustrazione del castello!-

-Perché la state cercando?-

-Perché Lily è paranoica!-

-Che spiritoso! Scorpius, hai mica sentito perché andava dalla Preside?-

-No, non origlio le conversazioni private della gente!-

-Se una persona parla ad alta voce vicino a te il tuo non è origliare. Non puoi impedirti di sentire!-

-Ma posso impedirmi di riferire ai ficcanaso quello che sento senza volere!-

-Oh, ma per favore! Dai, potrebbe essere importante!-

-So solo che l’aspettava sua madre di sopra. Tutto qui.-

-Hai visto? Lo sapevo, è successo qualcosa!-

-Lily, smettila, magari la zia è solo venuta a trovarla. Anche la mamma a volte lo fa!-

-Non capisci, lei era strana, quando viene mamma noi siamo contenti, lei non era contenta…-

-Adesso basta Lily. Non puoi saperlo. Datti una calmata.-

-Possiamo almeno andare ad aspettarla fuori dall’ufficio della Preside?-

-Non mi sembra una buona idea. La aspetteremo in Sala Comune e quando rientrerà, se ne avrà voglia, ci dirà cosa succede, ammesso e non concesso che stia davvero succedendo qualcosa. Non ti azzardare a spararle addosso a raffica le tue domande, come fai di solito, intesi?-

Lily abbassò lo sguardo e annuì. Sapeva di essere stato brusco e capiva la sua sorellina, anche lui aveva una brutta sensazione. Ma se davvero fosse successo qualcosa e loro fossero andati da Rose a starle col fiato sul collo avrebbero solo peggiorato la situazione. E poi gli sembrava stupido farsi venire l’ansia ancora prima di sapere come stavano le cose. Guardò Scorpius, che se ne stava un po’ in disparte, probabilmente cercando di non intromettersi troppo in quella conversazione. Albus sapeva che si sentiva a disagio quando iniziavano a comportarsi come la “grande famiglia unita e felice”. Lui era cresciuto solo con suo padre, che aveva fatto del suo meglio e lo aveva tirato su alla grande, ma quando erano bambini lui gli aveva confidato che invidiava molto lui e i suoi cugini perché potevano sempre contare l’uno sugli altri e non sarebbero mai rimasti soli. Se per disgrazia fosse capitato qualcosa a suo padre, lui non avrebbe avuto nessun altro. Albus era rimasto molto colpito dalle sue parole, soprattutto perché non sapeva assolutamente cosa volesse dire essere solo, era sempre stato circondato da una folla di parenti. Da quel momento Scorpius era praticamente entrato a far parte della famiglia, era come se lo avesse adottato e anche tutti gli altri lo avevano accettato di buon grado, fregandosene del nome che portava. Ma lui, pur apprezzando la premura che tutta la famiglia di Albus gli dimostrava, a volte si sentiva un intruso. Quello era uno di quei casi. Al e Lily se ne stavano lì a chiacchierare di una situazione molto personale di Rose e lui si sentiva di troppo.

-Sentite, se non vi dispiace adesso io andrei… Ho delle cose da fare…-

-Non vieni con noi?-

-No, magari più tardi vi raggiungo…-

Si incamminò verso l’uscita del castello, prima che Lily iniziasse a insistere. Sapeva essere una piattola quando ci si metteva e l’unico modo per farla stare zitta sarebbe stato accontentarla.

Se ne andò verso il lago ed inaspettatamente la trovò lì. Era seduta ad uno dei tavoli di legno che venivano usati durante le belle giornate da chi non voleva starsene rinchiuso in biblioteca a studiare. Di fronte a lei, dall’altra parte del tavolo, stava sua madre. Le teneva la mano e le stava dicendo qualcosa. Vide Rose scuotere la testa e strappare bruscamente la sua mano da quelle della madre. Mentre stava per andarsene, Hermione lo vide ed alzò una mano per salutarlo. Lui ricambiò il saluto con un cenno, desideroso di andarsene: non voleva che pensassero che le stava spiando! La donna però gli fece cenno di avvicinarsi. Un po’ titubante ubbidì.

-Ciao Scorpius, come va?-

-Bene, grazie signora Weasly, lei?-

-Andrebbe meglio se mi chiamassi Hermione! Ora vi lascio ragazzi, devo tornare al lavoro! Rose, mi raccomando.-

Si avvicinò alla figlia e le diede un bacio sulla testa. Rose rimase rigida, con lo sguardo basso. Hermione fece un sospiro, si passò una mano tre i capelli per sistemarli e, dopo aver fatto un ulteriore cenno di saluto a Scorpius se ne andò, lasciandoli soli.

-Mi dispiace se magari ho interrotto qualcosa…-

-Non ti preoccupare, se ne stava andando. Mi hai risparmiato una serie infinita di raccomandazioni!-

Scorpius sapeva che tra Rose e sua madre c’era un rapporto particolare e lo capiva alla perfezione. Essere la figlia del Giudice Granger, che era stata la più brillante delle studentesse di Hogwarts dopo Silente, non era facile. Tutti si aspettavano grandi cose da lei, sua madre in primis era molto esigente. Rose le voleva bene ma aveva un carattere forte che spesso la portava a scontrarsi con lei. E aveva chiaramente dimostrato che non poteva essere più diversa dalla madre, non solo fisicamente. Aveva buoni voti ma non si affannava ad essere la migliore ad ogni costo, non era prefetto e combinava la sua buona parte di guai.

Ricordava ancora quando, il primo anno, Rose, Albus e lui erano finiti in punizione per aver cosparso di polvere urticante l’intero guardaroba di un bulletto che li perseguitava. Hermione era venuta a scuola, dicendo che la povera Rose era stata aggirata da loro due ragazzi. Apprendere che la mente di tutto era stata proprio la sua cara ed innocente figliola per lei era stato uno shock.

-Cos’hai combinato stavolta?-

-Perché?-

-Almeno una volta all’anno tu combini qualcosa di abbastanza grave da richiedere la presenza di tua madre. Di cosa si tratta quest’anno?-

-Non è venuta per me. È venuta per lei. Però se non ti dispiace vorrei che fossimo tutti assieme per raccontare cosa ci faceva qui. Non mi va di ripeterlo mille volte…-

-Lo sai che non sei obbligata a raccontarmelo se non ti va…-

-Non essere stupido. Ti ho sempre raccontato tutto! Solo ora stiamocene un po’ qui, in silenzio, ok?-

Scorpius annuì e prese posto dove prima era seduta sua madre. Rose fissava il lago e lui fissava lei. Un venticello leggero le scompigliava piano i capelli corti. Li aveva tagliati in quel modo l’anno prima, decantandone la comodità. Lily era inorridita ed aveva cercato di dissuaderla ma come al solito Rose aveva fatto di testa sua. E alla fine anche Lily aveva dovuto ammettere che non solo sapeva portare quel taglio divinamente, ma che il nuovo look le dava una aria molto più matura e decisamente più sensuale.

Spesso si era chiesto da chi avesse preso: non assomigliava a sua madre, per niente, e meno ancora a suo padre. Aveva dei lineamenti molto armoniosi, un nasino piccolo e aggraziato, spruzzato di lentiggini, e le labbra piene. Ma la sua grande particolarità erano gli occhi, di un nocciola talmente chiaro da sembrare giallo. Spesso, quando lo guardava di sbieco dopo che lui aveva detto qualcosa di fuori luogo o che l’aveva irritata, gli ricordava lo sguardo di una leonessa. Non aveva mai visto nessuno con gli occhi come i suoi.

Forse conscia di essere osservata Rose riportò la sua attenzione su di lui e gli sorrise, mostrando le fossette sulle guance. La trovava davvero carina, ma lei non aveva mai mostrato alcun tipo di interesse verso di lui in quel senso, e così aveva accettato di buon grado il fatto di essere amici e nulla più. Ricambiò il sorriso, sinceramente, non quello impostato che usava su tutte le altre ragazze per fare colpo.

-Penso sia meglio rientrare. È inutile rimandare l’inevitabile!-

-Giusto a titolo informativo, Lily e Al hanno sanno di tua madre e lei ha già tirato su un mulino. Ti piomberà addosso non appena varcherai la porta della Sala Comune…-

-Tipico di lei. Andiamo, più aspetto, più ingigantirà la situazione, più sarà difficile da zittire!-

Si alzò e aspettò che lui facesse altrettanto e poi si incamminarono insieme verso il castello. Percorsero in silenzio tutto il cammino che li portava nei sotterranei. Poi, per un secondo, davanti alla porta della sala comune dei Serpeverde, Rose esitò. Fu appena un attimo, poi prese un respiro e pronunciò la parola che le permise di entrare. E come previsto Lily e Al la stavano aspettando.

Nessuno si era stupito quando Lily era entrata a far parte delle serpi, dopo Al ce lo si poteva anche aspettare… La vera sorpresa era stata lei, Rose. Tutti si aspettavano che finisse a Grifondoro o, al massimo, a Corvonero. E invece non solo era capitata nei sotterranei, ma ci stava pure bene.

Nel vederla Lily iniziò subito ad agitarsi. Probabilmente, se non fosse stato per il fratello, le sarebbe già saltata addosso. Invece se ne restò seduta sul divano, aspettando poco pazientemente che la cugina andasse a sedersi sulla poltrona di fronte. Scorpius esitò un secondo sulla porta, poi però uno sguardo della ragazza lo spinse ad avvicinarsi. Si posizionò su un bracciolo del divano, vicino ad Albus. Rose se ne stava seduta in silenzio, fissandosi le mani che teneva intrecciate in grembo. Cercava le parole giuste, ma non era sicura che ce ne fossero. E poi probabilmente loro, per quanto le volessero bene, non avrebbero capito. Avrebbero pensato che stava ingigantendo qualcosa che infondo non era poi così grave. Si passò una mano tra i capelli, guardando ognuno di loro.

Albus avrebbe cercato come sempre di indurla ad essere ragionevole, esaminando la situazione esaltando tutti i lati positivi del caso, facendola sentire suo malgrado una stupida.

Lily si sarebbe dispiaciuta per lei, avrebbe espresso tutta la sua indignazione per poi, alla fine, naufragare con la fantasia verso il lato più romantico della cosa.

Scorpius non avrebbe detto niente. L’avrebbe fissata, stando in disparte, facendo sentire la sua presenza anche restando in silenzio, e sarebbe intervenuto solo se lei lo avesse chiesto, senza tuttavia esprimere la sua opinione a riguardo e senza commentare il modo in cui lei aveva deciso di affrontare la situazione.

-Mamma si sposa.-

-Cosa?-

Lo aveva detto senza troppi preamboli e a voce bassa. Non riusciva a capire se Lily non avesse sentito o se fosse più una domanda retorica e incredula. Nel dubbio, ripeté ciò che aveva detto a voce più alta e scandendo bene le parole. A questo seguì un silenzio imbarazzato. Poi, come aveva previsto, sua cugina iniziò a sparare a raffica.

-Non è possibile! È una cosa così… così… Non mi vengono nemmeno le parole! È troppo presto! E poi a te non ci pensa?-

-Non essere assurda, certo che ci pensa a lei. Ma deve pensare anche a sé stessa. Certo, magari avrebbe potuto prendersela con più calma, date le circostanze, ma forse dopo quello che è successo preferisce viversi le cose alla giornata, fintantoché ci sono! E poi c’è anche da considerare il fatto che è quasi sempre sola…-

-Ma sono passati solo due anni! Oh, Rose, come ti senti?-

-Non lo so.-

Ed era vero. Si tirò le maniche del maglione sulle mani, sempre evitando di guardarli. Non se l’aspettava e doveva ancora elaborare.

-Rose, lo zio avrebbe voluto così. Lei è sempre stata una donna forte e lui lo sapeva. Non avrebbe mai voluto che lei si chiudesse in una stanza a piangerlo fino alla fine dei suoi giorni.-

-Immagino di no. Ve l’ho detto perché mi sembrava giusto che lo sapeste e perché giusto adesso lo starà dicendo agli zii e preferivo che lo veniste a sapere da me.-

La piega che stava prendendo la conversazione iniziava ad irritarla e voleva uscirne il prima possibile. Si alzò dalla poltrona e si sistemò il maglione, intenzionata ad andarsene il più velocemente possibile.

-Ci vediamo più tardi, ho delle cose da fare!-

-Rose, aspetta… A quando le nozze?-

- Tra tre mesi.-

Nessuno commentò oltre e lei si incamminò verso l’uscita. Mentre il passaggio si chiudeva alle sue spalle riuscì a sentire distintamente i commenti di Lily, che le strapparono un sorriso amaro.

-Tre mesi! È pochissimo! Chissà se mi farà fare da damigella con Rose! Adoro i matrimoni! E poi lui è così bello!...-

 

 

Ciao a tutti! Dopo qualche mese ho deciso di riprovare a pubblicare qualcosa, soprattutto perché mi ritrovo con molto più tempo libero di quanto ne vorrei! Non lo so, è una cosa nata così ed è abbastanza un opus in fieri, considerando che ha cambiato idea almeno mille volte su come farla continuare. Spero che mi facciate sapere cosa ne pensate!

(Il primo capitolo è abbastanza cortino, ma i prossimi saranno di sicuro più corposi!!!)

Ringrazio anticipatamente tutti quelli che leggeranno, baci

 

Ale

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lolli1