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Autore: _Coco    04/07/2011    7 recensioni
Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però che una notte di inverno una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa in cambio di un riparo dal freddo pungente.  Il principe la respinse e in quel momento la bruttezza della mendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata. Lei aveva visto che non c'era amore nel suo cuore e per punirlo lo tramutò in una orrenda bestia e lanciò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti. Con il passare degli anni il principe cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza... chi avrebbe mai potuto amare una bestia?
Buona lettura,
Out
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Favole













Dorea Potter e Andromeda Black se ne stavano tranquillamente sedute sul divano in terrazza, chiacchierano animatamente sui gossip del momento.
Il sole, alto e splendente, illuminava i loro grandi sorrisi, dovuti probabilmente a qualche pettegolezzo gustoso.
- Quindi Malfoy si è … momento, momento, momento … dici sul serio?!

- Ovvio!

- Sono sconvolta!

- E ancora non sai cos’è successo alla Parkinson!

- Dimmi, dimmi!

- Allora lei … -
Andromeda si fermò di botto, voltandosi verso la figlia che se ne stava imbronciata accanto a lei e che, da un’ora circa, le tirava la maglia alla ricerca di attenzioni.
- Tesoro, cosa c’è?

- Mi annoio, ma’.
Dorea si sporse leggermente, appoggiando il gomito al bracciolo del divano.
- Ninfadora, perché non vai di là. Ci sono mio figlio e i suoi amici che possono giocare con te.

- Davvero?- domandò la bambina, ignorando la pronuncia del proprio nome.
La donna annuì, contenta

- Vai, piccola
La bambina sorrise felice, fiondandosi immediatamente dentro casa.




***




- Lunastorta, vuoi posare quel libro?

- No

- Sei ingiusto! Tu … - si interruppe James, notando un tornado di capelli blu che inciampava nel portaombrelli davanti alla porta.
Ninfadora si guardò intorno, sorridendo sorniona a Sirius che la osservava basito.

- Mi hanno detto di venire da voi.

- Come?! Non ti vogliamo, mocciosa!- esclamò James, spingendola verso la porta.
Gli occhi della bambina si riempirono di grosse lacrime trasparenti, le labbra cominciarono a tremare e i pugni le si serrarono immediatamente.

- Ramoso, come sei antipatico- lo rimproverò Remus, prendendo Dora sulle gambe e sistemandosi sulla grande poltrona rossa.

- Come ti chiami, piccola?

- Ninfadora Tonks ma odio il mio nome. Chiamami Tonks.

- Va bene, Tonks. Posso raccontarti una storia?

- Si! Storia, storia!- gridò eccitata, battendo le piccole mani rosee.
Il ragazzo tossì un paio di volte con fare drammatico, sorridendo alla bambina.

- Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però che una notte di inverno una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa in cambio di un riparo dal freddo pungente. Lui, che provava repulsione per quella vecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò. Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché la vera bellezza si trova nel cuore. Il principe la respinse di nuovo e in quel momento la bruttezza della mendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò, ma era troppo tardi, perché lei aveva visto che non c'era amore nel suo cuore e per punirlo lo tramutò in una orrenda bestia e lanciò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti. Vergognandosi del suo aspetto mostruoso la bestia si nascose nel castello con uno specchio magico come unica finestra sul mondo esterno. La rosa che gli aveva offerto la fata era davvero una rosa incantata e sarebbe rimasta fiorita fino a che il principe avesse compiuto 21 anni. Se avesse imparato ad amare e fosse riuscito a farsi amare a sua volta prima che fosse caduto l'ultimo petalo, l'incantesimo si sarebbe spezzato; in caso contrario sarebbe rimasto una bestia per sempre. Con il passare degli anni il principe cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza... chi avrebbe mai potuto amare una bestia?- raccontò il ragazzo, rattristandosi.
James e Sirius, che si erano comodamente adagiati ai piedi della grande poltrona, aprirono bocca per ribattere, irritati.
- Sono sicuro che la bestia in realtà non era cattiva! Era buona, gentile, sempre disposta ad aiutare tutti; la fata, invece, voleva solo vendicarsi- esclamò Ramoso, alzando il pugno in aria.

- E poi non può finire così- si ritrovò d’accordo Sirius.

- Continua, Remus- lo incitò la bambina, fulminando i due ragazzi.
Lupin sospirò, lasciandosi sfuggire un sorriso.

- Nel frattempo, in un piccolo paese vicino viveva Belle, una bella ed intelligente ragazza che adorava leggere libri e sognava di vivere le avventure che trovava nelle loro pagine. Intanto, Maurice, l'eccentrico inventore, padre di Belle, si preoccupava della solitudine di quest'ultima, ma il suo cruccio del momento era la costruzione di una macchina taglialegna da portare alla fiera annuale delle invenzioni. Quando la macchina fu completata e funzionante, Maurice partì ma, attraversando il bosco, si perse e venne attaccato dai lupi. Per sfuggire alle grinfie degli animali, l'anziano uomo cercò rifugio in un grande e maestoso castello che non conosceva. Qui ebbe l'incontro con il padrone del castello, la Bestia, che lo fece prigioniero. La giovane, venuta a sapere del padre, partì alla sua ricerca e, una volta trovatolo, riuscì a convincere l'orrenda Bestia a imprigionare lei al posto dell'uomo vecchio e malato. Dopo qualche mese Bella vide nello specchio magico che suo padre si era ammalato e pregò la Bestia di lasciarla andare a casa perché potesse tenergli un po' compagnia. La bestia alla fine acconsentì, ma la pregò di tornare dopo una settimana, altrimenti sarebbe morto di dolore. Il giorno seguente, al risveglio, Bella si ritrovò in camera sua nella casa del padre, che la accolse con gran gioia, meravigliandosi che fosse ancora viva. Trascorsa una settimana le sue due sorelle, gelose di Belle, le chiesero di restare qualche giorno in più. Commossa, Bella acconsentì, ma cominciò ben presto a sentirsi in colpa per aver infranto la sua promessa con la Bestia. Così ritornò al castello, dove trovò la bestia agonizzante di dolore. Belle scoprì di amare veramente il terrificante principe. Le ultime parole che la ragazza dedicò al principe un tempo cattivo furono: Io ti amo. La Bestia era esanime, immobile. Morta. Ma all'improvviso, mentre Belle piangeva sul gigantesco petto della Bestia, qualcosa cadde dal cielo, piccole gocce di luce che attirarono l'attenzione di tutti e il dolore cessò lasciando il posto allo stupore. La Bestia si sollevò da terra avvolta dalla luce e, davanti agli occhi di Belle, si trasformò. L'incantesimo fu spezzato, la Bestia non ci fu più. Ora era di nuovo un uomo, non un uomo come prima, ma un uomo migliore perché aveva imparato ad amare. Belle ed il principe ballarono in mezzo alla sala principale del grande castello. Qui la storia si conclude con la Bestia non più Bestia che finalmente capisce che cos'è, e cosa può fare, l'amore.- finì Remus, poco convinto.

- Insomma, la storia insegna che l’unica cosa importante di una persona è l’animo, che l’aspetto esteriore non è tutto e che l’amore può distruggere qualsiasi confine- esclamò Dora

- Brava, cugina! Oh, questa sì che è una fine degna di nota!- sospirò Sirius

- E com’è romantica- commentò James.

- E incredibilmente vera- aggiunse Peter.
Ninfadora baciò il ragazzo sulla guancia, pregandolo di raccontarle un’altra storia.
Remus, prima di incominciare, riuscì a mimare un “grazie” ai tre amici.



Quando Dorea Potter si affacciò alla porta del salotto non riuscì trattenere una risata.
I quattro ragazzi più Dora dormivano beati, abbracciati gli uni agli altri, con un sorriso sereno stampato in volto.








Angolo Out

Ed ecco qui il primo incontro di Remus e Ninfadora.
Spero che sia piaciuta a tutti voi e che mi lasciate una piccola, o grande, recensione.
Ringrazio infinitamente MissBlackSpots che mi ha invogliato (?) a fare una storia con Remus.
Eccola qui, Miss

Con affetto,

Out

  
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