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Autore: Lily125    04/07/2011    1 recensioni
Quando si perde tutto, sentirsi soli è inevitabile.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ciò che rimane'
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SOLITUDINE

In pratica è la mia migliore amica.
Camminiamo a braccetto giorno dopo giorno.
O forse è la mia miglior nemica.
Si, forse è così.
Un'amica non ti uccide in questo modo.
Se proprio lo deve fare, lo fa velocemente.
Un gesto veloce e indolore.
Invece la solitudine mi accompagna in ogni momento ed è felice di vedermi stare male.
Sto male quando il ricordo di Lui è troppo vivido.
Sto male quando il ricordo di Lui è troppo sbiadito.
Sto male ogni secondo di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese, di ogni anno della mia vita attuale.
Sono una specie di corpo privo di emozioni che calpesta il terreno di questo Pianeta.
Quando Lui era con me, la solitudine non esisteva.
Non sapevo cosa fosse.
La sua mano calda e forte allacciata alla mia mi dava sicurezza, serenità.
Era tutto ciò di cui avevo bisogno.
E lo è ancora oggi.
Il bisogno di Lui finirà per uccidermi.
La Sua vicinanza donava tutte le sensazioni che questi esseri sognano di provare.
Delle bella sensazioni.
Delle sensazioni che ricordo bene.
Delle sensazioni che mi fanno sentire ancora più sola.
La parte peggiore è trovarsi tra gli altri che ridono e scherzano e sentirsi, nonostante tutto, sola.
Lui era tutto.
Nessuna avrebbe potuto comprendere il legame unico e inspiegabile che ci univa.
Nessuno può capirlo tutt'oggi.
Molti lo sognavano.
Altri lo temevano.
Non capivo perchè fosse qualcosa di cui aver paura.
Ora lo so.
Lo so benissimo.
Ora che Lui non c'è più, capisco il terrore di quel legame che ci univa.
Quando Lui mi ha lasciata, me ne sono dovuta andare.
Ho lasciato tutto e tutti nella speranza di avere una nuova vita libera dal peso della sofferenza.
E ora mi sento ancora più sola.
Impossibile andare avanti.
Impossibile tornare indietro.
La soluzione non esiste.
Rimarrò col Suo ricordo negli occhi.
Vedo le fiamme avvolgerlo e gli occhi bruciano di lacrime.
I singhiozzi non mi permettono di respirare.
E io scappo.
Mi rifugio in luoghi isolati.
Per stare sola.
La solitudine è mia amica in questi casi, sempre più frequenti.
Poi, quando il respiro si calma, torna ad essere mia nemica.
Fa quasi ridere questo scambio di personaggi.
Ma quella che mi esce dalle labbra è una risata amara.
Dopotutto ho usato la solitudine come una vera e propria arma.
L'ho usata contro il Mostro senza alcuna pietà.
Deve provare ciò che io provo da quando Lui se n'è andato.
La vendetta mi ha procurato un piacere momentaneo che ora è sparito e ha lasciato spazio al nulla.
Sono rimasta sola senza di Lui e ho lasciato solo il Mostro.

  
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