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Autore: dfdfdfdfd    04/07/2011    4 recensioni
Isabella era una ragazza di 17 anni che viveva da due anni da sola.
I suoi genitori si erano trasferiti a New York per motivi di lavoro e Bella gli odiava per questo.
Ma se un giorno spuntasse la madre di Bella con una sorpresa.
Magari un nuovo fratello chiamato Edward.
Tratto dal Prologo : < Quando hai voglia di parlare con tua madre fammi uno squillo, adesso vedi di comportarti bene con tuo fratello >
Fratello…mi scappava da ridere.
Io non mi mossi dal divano e quando si aprì la porta un ragazzo, ma no che dico un angelo caduto sulla terra si materializzò davanti a me.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 9


Non riuscivo più a capire nulla.
Cos’ero io per lui ? Un giocattolo ?! Una bambola da accarezzare,baciare,proteggere e poi buttare nel cassetto di tutti gli altri giocattoli ?
Io non ero così
Ero una ragazza,un essere umano come lui,con emozioni,sentimenti.
Continuavo a ripetermelo mentalmente ma non riuscivo a staccare le labbra dalle sue che si facevano sempre più insistenti,calde…e io m’arrendevo,lasciavo la presa mentre m’adagiava sul letto e iniziava a baciarmi il collo.
Brividi,gemiti non trattenuti,sospiri…questi erano i suoni che interrompevano il silenzio della mia camera.

 

< Isabella ! > la voce di mia madre si fece strada nelle mie orecchie.
Ci staccammo subito sprovveduti,ansanti.
Ci facevo solo caso adesso che Edward aveva mezza camicia sbottonata e io la maglietta che arrivava al reggiseno.
Edward guardava in basso mentre si abbottonava la camicia,io guardavo un punto indefinito della camera.
 
< Ma siete in casa ? Edward ? Bella ? > la voce di mia madre si stava avvicinando sempre di più.
 
< Si Edward mi sta spiegando una cosa > presi un libro a caso,velocemente ci sedemmo mentre mia madre apriva la porta.
 
< Ah…Ciao ! > guardammo mia madre e la salutammo.
 
<  Beh vi lascio,non volevo disturbare > ci fece un sorriso e scomparse dietro la porta che si chiudeva.
Ci guardammo per istanti interminabili,senza proferire parola…forse perché non sapevamo che cosa dire ?!
La gola era secca,gli occhi spalancati,i brividi ancora sulla mia pelle,le bruciature dei suoi baci sul viso,sul collo,sulle labbra.
 
< Bella…io…scusa > s’alzò dalla sedia e si diresse verso la porta…no non poteva di nuovo fare finta di niente,non poteva scusarsi e fare finta che non fosse successo niente,ora era troppo.
 
< EDWARD ! > la mia voce rimbombò per tutta la stanza,fece paura anche un po’ a me…ero visibilmente incazzata,forse troppo per non fare capire a Edward che la sua indifferenza era frustrazione per il mio corpo.
Si voltò appena lo chiamai,immobile di fronte a me.
 
< Non osare uscire da quella stanza facendo finta di niente…non farlo ! > i suoi occhi erano lame pungenti per i miei occhi,le mani formavano due pugni serrati e dal suo braccio si vedevano le vene.
 
< Bella non costringermi,potrei non tornare più indietro…> era una sfida quello che voleva ? L’accettavo senza dubbi.
 
< Vuoi una sfida Edward Cullen ? Bene…l’avrai > il suo sguardo non si spostava da me, tremavo dalla voglia di vedere quello che stava per fare.
 
< L’hai voluto tu…> sentii un ciocco sulla mia guancia poi un bruciore enorme.
M’aveva…m’aveva…m’aveva tirato uno schiaffo ?!
Lo guardai sconvolta e mi misi una mano sulla mia guancia per constatare il gesto non poco carino che lui aveva fatto.
M’aveva ferita,umiliata…questa non la passava liscia.
Ci misi due secondi per tirare su il braccio e dargli uno schiaffo a mia volta.
Così eravamo pari…
Anche lui si tastò la guancia e mi guardò in cagnesco…
Mi prese le braccia  afferrandomi con le mani e mi scaraventò sul letto sovrastando il mio corpo.
Eravamo visibilmente incazzati tutti e due eppure quel calore e quel odore che emanava il suo corpo mi faceva sempre  rabbrividire.
< Non osare mai più ! > non si mosse di un millimetro, la sua bocca a due centimetri da me…il suo alito a solleticarmi il viso.
< Tu non osare mai più..brutto figlio di….> non mi fece finire la frase e la sua bocca era di nuovo sulla mia calda,profumata…un bacio pieno di rabbia,passione,desiderio nascosto da troppo tempo.
< Vai via…>lottai contro il suo corpo per scostarmi,senza successo.
Il suo corpo aderiva al mio,le sue mani erano ben salde alla mia vita,la sua bocca era in continua ricerca della mia.
Dopo dieci secondi di lotta contro un muro impenetrabile…decisi di farla finita e m’attaccai a lui prendendogli i capelli e facendo diventare ancora più profondo il nostro bacio.
Cos’era quello che ci stava capitando ?
Era attrazione ?
Era passione ?
Era un gioco ?
< Edward…> mi staccai dal lui ansante,prendendo un bel respiro…
< Che cosa stiamo facendo ? > mi guardò accigliato,un grosso punto interrogativo sul suo viso.
 
< Io…non lo so Isabella ! So solo che appena ti vedo sto male,vorrei farti mia ogni secondo,minuto,ora di questa vita…ma è difficile,complicato…tu non sai certe cose…>
< Cosa devo sapere ? Cos’è sei un mafioso,un assassino..che cosa non devo sapere? >
Abbozzò un sorriso per poi scoppiare in una risarola fastidiosa…
 
< Non sono ne un mafioso ne un assassino,su questo puoi tranquillizzarti…ma ho un passato un po’ burrascoso…>
< E quindi ? Il passato è passato…ora viviamo il presente ! >
< Bella…non è così facile come sembra  > ma cosa c’era di difficile…a me sembrava così tutto semplice.
Tu mi dici che mi ami,io ti dico che anch’io sono innamorata di te e voilà…il gioco è fatto !
< Non posso dirtelo,non posso…perdonami se puoi.> mi guardò con un velo di tristezza per poi accarezzarmi una guancia e scomparire di nuovo sulla soglia della porta.
LO ODIAVO…L’ODIAVO CON TUTTO IL MIO CUORE.
Urlai con il cuscino sulla mia bocca…sfogai tutta la mia frustrazione attraverso un urlo soffocato per poi accasciarmi sul letto e addormentarmi spiazzata,stanca di quel rapporto non ancora iniziato ma già così straziante.
Qualcuno bussò alla porta e una voce femminile che riconobbi come quella di mia madre mi chiese se poteva entrare.
La sua voce era piuttosto entusiasmante,tutto il contrario della mia…
 
Guardai mia madre con un sorriso a trentadue denti...oddio dovevo iniziare a preoccuparmi.
< Bene Isabella…notizia boom…prepara le valigie perché domani andiamo a New York con Edward ! >
La mia mascella caddè a terra, i miei occhi diventarono due palle da basket…
NO,NO,NO,NO,NO !
< Non sei felice ?! >
Presi il cuscino e soffocai un nuovo urlo liberatorio.
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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