II
Il Glee Club accolse Kurt e Blaine con grande entusiasmo, come se fossero sempre stati lì. Kurt vide che la sedia occupata da lui solitamente era stata lasciata vuota, come quella di fianco. Kurt sapeva che non era stato un caso, infatti voltandosi verso Mercedes la vide sorridere.
“Grazie”, mimò con le labbra, mentre mano nella mano con Blaine si sedeva. Santana li fissò per un po’ lanciando un paio di occhiatacce malevole a Blaine, ma ne il diretto interessato ne Kurt se ne accorsero.
-Bene ragazzi, settimana scorsa vi ho lasciato liberi di scegliere una canzone per esibirvi ovvi. Chi vuole cominciare?- senza nemmeno aspettare che il professore avesse finito di parlare, Rachel si alzò in piedi, dirigendosi verso il pianoforte con uno stereo.
-Dato che non c’era un tema specifico per questo compito, la scelta è stata ardua. Credo tuttavia di aver scelto la canzone giusta- disse, lanciando un occhiata a Finn, che si mosse agitato sulla sedia.
Le prime note della canzone riempirono la stanza, ed i ragazzi cominciarono ad agitarsi sule sedie a ritmo di musica. Blaine prese Kurt per mano coinvolgendolo, non senza proteste, in un tango improvvisato. Vennero imitati subito da Brittany e Mike, che si esibirono in una performance decisamente migliore. Kurt rideva, specialmente dopo che il suo ragazzo gli fece fare un disastroso caschè, mentre Rachel aveva cominciato a cantare.
It's not
her fault that she's so irresistible
But all the damage she's
caused is unfixable
Every twenty seconds you
repeat her name
But when it comes to me you
don't care
If I'm alive or dead, so
Objection
I don't want to be the
exception
To get a bit of your
attention
Love is for free and
I'm not your mother
But you don't even bother
Objection
I'm tired of this triangle
Got dizzy dancing tango
I'm falling apart in your
hands again
No way
I've got to get away
In quello stesso istante, Dave
attraversò il corridoio per raggiungere il suo armadietto.
Aveva dimenticato il
libro di matematica. Sentendo la musica si fermò, sbirciando
dentro quella che
era l’aula canto. Sobbalzò, vedendo Kurt e Blaine,
ma soprattutto Blaine,
improvvisare quello strano balletto ridendo come due ubriachi.
Next to her cheap silicone
I look minimal
That's why in front of your
eyes I'm invisible
But you've got to know
small things also count
Better put your feet on the
ground
And see what it's about, so
Objection
I don't want to be the
exception
To get a bit of your
attention
Love is for free and
I'm not your mother
But you don't even bother
Objection
The angles of
this triangle
Got dizzy dancing tango
I'm falling apart in your
hands again
No way
I wish there was a chance
for
You and me
I wish you could find our
Place to be
Away from here
Dave, senza accorgersene, aveva
cantata a sua volta quell’ultimo pezzo di canzone, rendendosi
conto troppo
tardi di ciò che aveva effettivamente cantato. Nessuno
pareva aver sentito, e
con un sospiro di sollievo si allontanò, lasciandosi alle
spalle la musica e la
voce di Rachel.
This is pathetic
And sardonic
And sadistic
And psychotic
Tango is not for fun
Was never meant to be
But you can try it
Rehearse it
Or train like a horse
But don't you count on me
Don't you count on me boy.
Objection
I don't want to be the
exception
To get a bit of your
attention
Love is for free and
I'm not your mother
But you don't even bother
Objection
I'm tired of this triangle
Got dizzy dancing tango
I'm falling apart in your
hands again
No way
I've got to get away.
Mentre
la canzone volgeva al termine, ormai tutti membri del Glee Club erano
intenti a
scatenarsi intorno a Rachel, ballando passi senza senso. Senza nemmeno
sapere
come, Kurt si ritrovò a strillare aggrappato alla spalla di
Puck che lo aveva
tirato su di peso, mettendoselo in spalla come un sacco di patate.
-Puckerman
mollami! Mettimi giù! Blaine, fa qualcosa!- Blaine, piegato
in due dalle
risate, gli si avvicinò con gli occhi lucidi di lacrime dal
troppo ridere.
Diede una pacca sulla spalla a Puck, che ridendo divertito, gli fece
posare di
nuovo i piedi a terra. Kurt si volto verso il suo assalitore,
propinandogli un
piccolo schiaffo sul braccio.
-Dai
Kurt, eri troppo divertente!- gli disse Blaine, abbracciandolo
diventando anche
lui vittima dei colpi del castano. Kurt, dopo aver sfogato la sua
rabbia, si
lasciò abbracciare. Gli altri li guardarono contenti, poi
commenti come “basta
amoreggiare” e “prendetevi una stanza”,
li costrinsero a dividersi.
-Ragazzi,
calmatevi! Rachel, molto bene. Non so cosa ti abbia fatto reagire
così, ma sei
stata brava. Ora, a chi tocca?-
***
Juliet
si sistemò la giacca dei Titans che Dave le porgeva per
coprire il corpo
coperto solo dall’intimo, asciugandosi le lacrime che le
erano scese sulle
guance. Il ragazzo le posò una mano sulla spalla,
sciogliendole poi i lunghi
capelli mori dalla coda in cui erano costretti. Glieli
spettinò, facendola
ridere.
-Ecco,
ora ti sei tolta da dosso anche l’ultima costrizione. Adesso,
niente ti lega
più a quella vita- lei annuì, sistemandosi la
folta chioma. Dave si alzò,
porgendole una mano.
-Almeno
ora potrò offrirti un gelato e vederti accettare
l’invito-
-Mangiamoci
un Cheese Burger ti prego. E patatine, tante patatine.- rise lei,
chiudendo la
zip della felpa. Dave le si avvicinò, stringendola poi in un
forte abbraccio.
–Grazie, Dave-
-Figurati.
Ora resta qui. Io esco e ti faccio portare dei vestiti da mettere.-
Juliet
annuì, e il ragazzo uscì circospetto dal bagno
femminile dove si erano
rintanati. Si tirò su da terra, guardandosi al grande
specchio posto sopra i
lavandini. Si toccò i capelli che non vedeva sciolti quasi
da un anno, se non
raramente. Il corpo una volta fasciato perennemente dalla divisa delle
Cheerios, ora era coperto da quella felpa molto più grande
di lei. Dando le
spalle allo specchio, si mise le mani in tasca. Ne tirò
fuori l’iPod di Dave.
Si infilò le cuffiette, sedendosi nuovamente a terra con le
spalle al muro. Lo
accese, selezionando la riproduzione casuale. The Ballad Of Monna Lisa dei Panic! AT The
Disco iniziò. Juliet sorrise, iniziando inconsapevolmente a
cantare.
She paints
her fingers with a close precision
He starts to notice empty
bottles of gin
And takes a moment to
assess the sin
She's paid for
A lonely speaker in a
conversation
Her words are spinning
through his ears again
There's nothing wrong with
just a taste of what
you've paid for
Say what you mean
Tell me I'm right
And let the sun reign down
on me
Give me a sign
I want to believe
Woah, Mona Lisa,
You're guaranteed to run
this town
Woah, Mona Lisa,
I'd pay to see you frown
La
porta del bagno si aprì, interrompendo
il piccolo assolo della ragazza.
-Ciao- la salutò un ragazzo
castano, che entrò senza problemi con una grande borsa a
tracolla.
***
-Ragazzi,
calmatevi! Rachel, molto bene. Non so cosa ti abbia fatto reagire
così, ma sei stata
brava. Ora, a chi tocca?- un leggero bussare interruppe la risposta che
Mercedes stava per dare al professore, mentre la porta della choir room
si
apriva. David Karofsky entrò, senza la
solita giacca che portava con sé.
-Scusatemi- disse, guardando poi
Kurt –Posso parlare un attimo con te?- chiese, mantenendo un
tono gentile. Kurt
guardò Blaine che lanciò un occhiata al difensore
dei Titans.
-Posso?- Blaine annuì,
dandogli un
bacio sulla guancia prima che Kurt si allontanasse per seguire Dave
fuori dall’aula.
Quando la porta si chiuse alle sue spalle, entrambi poterono sentire
distintamente i membri del Glee Club parlottare a bassa voce.
-Allora?- chiese Kurt, incrociando
le braccia al petto.
-Mi serve un favore, un grande
favore. Lo so che non ho il diritto di chiederti niente, ma per favore.
È
importante.- Dave gli aveva detto quelle parole con estrema
sincerità negli
occhi verdi, e Kurt non poté dirgli di no.
-Ok, ok. Che cosa ti serve?- Dave
gli sorrise, spiegandogli la situazione.
-Sei l’unico che
può aiutare
Juliet ora come ora. Non conosco nessun’altro che si porti
dei vestiti a
scuola…-
-Bhé devi organizzarti
quando sei
mira dei giocatori di football. Oggi mi hanno tirato tre granite. Nello
stesso
momento.-
-Sì Azimio me
l’ha raccontato, mi
dispiace davvero-
-Comunque, sorvoliamo su questo punto. Dimmi dov’è che le porto qualche vestito. Poi, ci vediamo fuori la choir room-
***
-Ciao- la salutò ancora
Kurt,
poggiando la borsa piena di abiti di scena in terra. Juliet si strinse
la felpa
di Dave addosso, facendola aderire completamente alla pelle.
–E’ stato Dave a
dirmi di venire. Ti ho portato qualche vestito, spero ti vadano bene.
Li ho
presi dai camerini- spiegò, aprendo la sporta e tirandone
fuori qualche
indumento. C’erano due paia di jeans, canotte in tinta unita
viola e rossa, e
un vestitino azzurro. Juliet si inginocchiò vicino alla
borsa prendendo uno dei
jeans e la canotta rossa.
-Grazie- sussurrò lei. Poi
si
alzò, chiudendosi in uno dei cubicoli per cambiarsi. Ne
uscì poco dopo, la felpa
ancora sulle spalle ma aperta, con sotto i nuovi abiti.
-Ti stanno a pennello, menomale-
-Tu sei Kurt, vero?- Juliet si
specchiò, sistemandosi la chioma corvina sulle spalle. Aveva
i capelli lunghi,
le arrivavano sin sotto il seno, senza frangia. Non le era mai servita,
dato
che la maggior parte del tempo i suoi capelli erano stretti in una coda
di
cavallo.
-Sì…
come…?-
-Me l’ha detto Dave. Gli
dispiace
davvero molto per quello che ti ha fatto passare. Credimi, lui non
è così- gli
disse, Juliet, guardandolo per la prima volta negli occhi. Quelli di
lei verde
scuro, quelli di lui azzurri. Kurt annuì, sorridendole.
-Ora andiamo, ci starà
aspettando
fuori l’aula del Glee-.
I due si diressero verso
l’aula
canto in silenzio, si sentiva solamente il leggero rumore che le scarpe
di
entrambi producevano sul pavimento lucido dei corridoi. Dave era
appoggiato al
muro, con le mani dietro la schiena, e si dondolava piano in avanti.
Sentendo i
passi dei due si mise dritto, stringendo Juliet a sé una
volta che gli fu vicina.
-Grazie- disse Dave, guardando
Kurt con occhi sinceri. Kurt annuì sorridendo, facendogli
segno di entrare
nella choir room. Le esibizioni erano andate avanti, e Mercedes si era
appena
alzata per cantare il suo pezzo. Brittany e Santana, dopo essersi
guardate un
attimo, li raggiunsero quasi di corsa.
-Juliet!- chimarono entrambe, per
poi stringere la ragazza in un abbraccio. Nel sentire quel nome, anche
Quinn si
alzò, raggiungendo il piccolo gruppetto. Will li raggiunse
all’entrata fermando
per un momento la lezione.
-Kurt! Che cosa è successo?-
-La Sylvester ha cacciato questa
ragazza dai Cheerios, dicendole di togliersi la divisa. In quel preciso
istante. Allora Dave è venuto a chiedermi se potevo portarle
qualche vestito.-
sia Juliet, appena rilasciata da quel grande abbraccio, che Dave
annuirono.
-Cosa… per quale motivo Sue
ha
fatto una cosa del genere?-
-Mi ha sentito dire che mi
mancavano le mie compagne di squadra, e che mi pareva di vederle
più… felici da
quando erano entrate nel Glee. Me la sono ritrovata davanti che mi
urlava che
se mi piaceva tanto il Glee Club potevo anche entrare a farne parte, ma
che mi
sarei dovuta togliere in quel momento la divisa. E io l’ho
fatto. Per fortuna
che c’era Dave dall’altra parte del corridoio e mi
ha dato la sua felpa.-
raccontò Juliet, scrollando le spalle.
-Bhé,
l’importante è che ora sei
qui. Se vuoi ancora far parte del Glee, sei la bene accetta.- Juliet
sorrise,
annuendo. Poi prese una mano di Dave fra le sue.
-Resta con me- gli disse,
guardandolo seria. Lui sospirò teso, annuendo poi.
-Se a loro sta bene…-
-Ti dobbiamo perquisire per
accertarci che tu non abbia granite, poi vieni a sederti e non
scocciare!- Puck
si sistemò sulla sedia, incrociando le braccia al petto.
-Tranquillo Puckerman, niente granite-
Dave e Juliet seguirono Kurt a sedere. Hummel prese posto accanto al
suo
ragazzo, che gli diede subito dopo un leggero bacio sulle labbra. Gli
altri due
gli si sedettero dietro, e Juliet guardò dispiaciuta Dave
quando il ragazzo,
alla vista di quel bacio, le aveva stretto spasmodicamente la mano.
-Mr. Schuester, posso?- chiese
Mercedes, indicando il piano. Il professore annuì,
mettendosi a sedere.
La ragazza si mise al centro della
sala, lasciando che la musica iniziasse. I ragazzi esultarono,
riconoscendo la
canzone già dalle prime note. Si ritrovarono di nuovo tutti
in piedi, incapaci
di stare fermi. Kurt, ormai avendo capito di non potersi astenere da
quel
siparietto, si unì agli altri. Blaine gli ballava vicino,
facendogli nascondere
il viso rosso nell’incavo del collo.
You
lookin' just a little too hard at me
Standin' just a little too
close to me
You sayin' 'Not quite in
love' to me
You sippin' just a little
too slow for me
No doubt you're playin'
real cool homey
Got me thinkin' what is it
you do for me
Trippin' (trippin') a
little more than I should be
So let yourself go and get
right with me!
I'm about to sign you up
We can get right before the
night is up
We can get right, get right
We can get right, get right
We can get right
Kurt sentì quei sussurri,
direttamente nell’orecchio, dato che il suo ragazzo cantava
insieme a Mercedes,
come d’altronde faceva Rachel.
I'm
about to fill your
cup
We can get right before the
night is up
We can get right, get
right, tonight
We can get right
Your lips talkin' about I
play too much
Can't a woman take
advantage of what she wants?
My hips movin' oh so slow
(so slow)
Bar tab lookin' like a car
note (car note)
All I need is you here
right by my side
Take whatever you want baby
let's ride
And whatever you want you
let me decide
Just put your name on the
dotted line
I'm about to sign you up
We can get right before the
night is up
We can get right, get right
We can get right, get right
We can get right
I'm about to fill your cup
We can get right before the
night is up
We can get right, get
right, tonight
We can get right
So much we got to say, but
so little time
And if tonight ain't long
enough, don't leave love
behind
Baby take my hand I'll show
you why
Mercede e Juliet si erano prese a
braccetto, cantando insieme quell’ultima strofa prima di
attaccare di nuovo con
il ritornello. Non male fu il
pensiero generale, nonostante avessero ascoltato la nuova arrivata
cantare ben
poco. La canzone finì, lasciando i ragazzi esausti. Si
stravaccarono sulle
sedie della choir room, applaudendo.
-Mercedes! Wow! Fantastica. Semplicemente fantastica. Ragazzi, non c’è più tempo per oggi. Ci rivediamo domani. Kurt, Blaine, Juliet, se volete potete preparare un pezzo anche voi. A domani ragazzi!- si salutarono tutti fra loro, uscendo in gruppo dalla scuola. Kurt, mentre salutava nuovamente gli altri, vide Juliet e Dave allontanarsi insieme verso la macchina del ragazzo. Con un piccolo sorriso prese la mano che Blaine gli porgeva, avviandosi verso la macchina.