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Autore: Luna95    05/07/2011    13 recensioni
“Lascerete questa vita alle vostre spalle; vale la pena salvarvi?”
Gwen cercò di ignorare la strana sensazione… eppure c’era qualcosa. Lo percepiva sotto la pelle, scorreva nelle vene, la corrodeva dall’interno; era qualcosa d’invisibile, di spaventoso… e lei non poteva fermarlo.
Fu un momento: in un sobbalzo prese il cuore e lo tenne stretto nella sua morsa dolorosa; poco dopo anche i polmoni sembrarono riempirsi di ghiaccio.
Il respiro divenne affannoso, la vista iniziò ad annebbiarsi; con un ultimo spasimo Gwen voltò la testa e si accorse che anche Heather ansimava violentemente, spaventata quanto lei.
Le gambe di Gwen ormai tremavano, le forze le iniziarono a venir meno… le mani di Duncan furono le ultime cose che sentì: il buio dei sensi la inghiottì subito dopo.
[...]
Un segreto, un'illusione, qualche grammo di veleno; la storia è iniziata così...
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gwen, Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate ormai delle ore; Duncan si spazientì ed entro nella stanza, dove Noah si stava affaccendando intorno ad Heather, con un’espressione concentrata e rassegnata al contempo.

Forse non aveva mai manifestato così tante emozioni in tutta la sua vita, pensò il punk.

Gwen era tranquilla sull’altro letto, in posizione supina: sembrava che dormisse.

 

Rimase in silenzio per un po’, osservando Noah muoversi freneticamente per la stanza; alla fine il ragazzo si allontanò anche da Heather e si lasciò cadere su una poltrona, stanco e svuotato da ogni energia e da ogni speranza.

 

<< È finita >> sussurrò, e le spalle curve sembravano arrendersi al peso di qualcosa, un qualcosa di troppo grande e pesante per lui. Qualcosa che non poteva portare da solo.

Duncan stava per chiedergli che cosa intendesse con quel “è finita”, ma Geoff e un assistente biondo entrarono all’improvviso, gridando << Ci siamo riusciti! La porta è aperta, sta arrivando l’ambulanza >> ma lui li guardò con aria esausta e colpevole.

<< È tardi >> esalò Noah << sono morte tutte e due. Mi dispiace. >>.

 

<< Che cosa vuol dire “sono morte”!? >> ringhiò Duncan, furente, afferrando l’altro per il colletto della camicia.

Anche gli altri accorsero, preoccupati per le grida del ragazzo.

<< Le loro funzioni vitali sono cessate >> disse freddamente Noah << così va meglio? >>.

<< Non possono essere morte! >> gridò il punk, fuori di sé.

No, non era possibile. Non doveva finire così…

 

<< Non sono un medico, Duncan >> Noah soppesò accuratamente le parole << e soprattutto non avevo gli elementi necessari per combattere un avvelenamento da stricnina. Non ho potuto creare un antidoto. >> abbassò gli occhi, vergognandosi di se stesso e della sua incapacità.

<< Ha sofferto? >> gli domandò infine Duncan, ancora attonito per dolore che quella notizia aveva portato con sé.

<< No. Gwen è morta per arresto respiratorio >> rispose Noah, ma fu di ben poca consolazione per Duncan e Trent.

<< Si è sentita soffocare ed è morta dopo qualche minuto. È stato veloce >>.

Era tutto vero, naturalmente, ma non riuscì a dare conforto agli amici.

 

<< E Heather? >> la voce di Alejandro era ridotta a un flebile mormorio.

Noah decise che non c’era necessità di mentire: nessuno di loro si meritava una bugia, neanche Alejandro. Neanche Heather.

<< Per lei è stato infinitamente più doloroso. >> scosse la testa, con aria mortificata << L’agonia è durata molto di più: è morta per esaurimento fisico. Era allo stremo, ha sofferto tantissimo. >>

Tutti guardarono il corpo di Heather e Alejandro emise un suono strozzato, incredibilmente vicino al pianto; ma d’altronde molti piangevano già senza ritegno.

 

<< Heather è rimasta cosciente per tutto il tempo, ha sentito ogni singolo spasimo, ha sofferto per ogni convulsione, era consapevole di tutto il dolore… >> Noah s’interruppe, sopraffatto da quella confessione troppo crudele << Mi dispiace così tanto… >> sussurrò infine.

Alla fine anche lo spagnolo aveva ceduto alla sofferenza e aveva abbandonato ogni precedente riserva, scatenando la sorpresa e la pena degli altri ragazzi; lacrime amare gli bagnavano le guance.

 

 

L’ambulanza arrivò pochi minuti dopo e trasportò i due cadaveri in ospedale, ma anche i medici riconobbero che c’era ben poco da fare.

Fecero degli esami accurati delle due bevande e Noah non fu sorpreso quando gli comunicarono che contenevano una dose di stricnina sufficiente ad uccidere un lottatore di sumo.

Uno di loro diede una pacca sulla spalla di Noah, complimentandosi con lui per l’intuizione geniale e per la diagnosi esatta, ma il ragazzo la sentì appena.

Presto considerarono il caso chiuso, lasciando che la polizia si occupasse delle indagini.

 

Ma Duncan, Trent e Alejandro non consideravano per nulla il caso chiuso; rimasero a vegliare sui corpi delle ragazze per tutta la notte, sperando in un qualche miracolo.

 

Sembrava un’illusione disperata, ma prima dell’alba il miracolo avvenne.

Note Autrice

Ciaaaaao gente! Avete visto? Sono riuscita ad aggiornare! Non sono stata brava? ** 

Oggi niente mare perché mi sono bruciata... -.- (non è colpa mia se ho la carnagione paragonabile a quella di Gwen xD) quindi ho preso in ostaggio il pc di papi per postare il nuovo capitolo xD.

No, davvero, ho smosso le montagne per riuscire ad aggiornare xD solo per voi.

Ora corro a rispondere alle vostre recensioni (a proposito, grazie cari <3) e se riesco a farmi una scorpacciata di qualche bella storia (e magari recensire).

Vi ho annoiati abbastanza.; fatemi sapere che ne pensate del nuovo capitolo! :D

Baci, Luna

   
 
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