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Autore: Luna95    29/06/2011    9 recensioni
“Lascerete questa vita alle vostre spalle; vale la pena salvarvi?”
Gwen cercò di ignorare la strana sensazione… eppure c’era qualcosa. Lo percepiva sotto la pelle, scorreva nelle vene, la corrodeva dall’interno; era qualcosa d’invisibile, di spaventoso… e lei non poteva fermarlo.
Fu un momento: in un sobbalzo prese il cuore e lo tenne stretto nella sua morsa dolorosa; poco dopo anche i polmoni sembrarono riempirsi di ghiaccio.
Il respiro divenne affannoso, la vista iniziò ad annebbiarsi; con un ultimo spasimo Gwen voltò la testa e si accorse che anche Heather ansimava violentemente, spaventata quanto lei.
Le gambe di Gwen ormai tremavano, le forze le iniziarono a venir meno… le mani di Duncan furono le ultime cose che sentì: il buio dei sensi la inghiottì subito dopo.
[...]
Un segreto, un'illusione, qualche grammo di veleno; la storia è iniziata così...
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gwen, Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno urlò e tutti accorsero; il cast vide Gwen e Heather crollare a terra, svenute.

Noah mise volentieri da parte il manuale di chimica e si avviò anche lui, incredibilmente interessato.

<< Non respirano! >> gridò Duncan, chino su Gwen.

 

Noah si fece strada a spintoni fino a Heather; tutti brulicavano intorno alle ragazze svenute e nessuno fece caso ai due drink, posati sul bancone del bar lì vicino quasi per caso.

Si avvicinò e ne saggiò il contenuto, molto attento a toccare appena la lingua con il dito inumidito dalla bevanda: era la cosa più amara che avesse mai assaggiato.

Un’idea fulminea si fece strada nella sua memoria e tutto ciò che aveva letto riguardo ai veleni gli era chiaro davanti agli occhi come pagine stampate; lo travolse un’eccitazione febbrile, la stessa di uno studente seduto in prima fila che sa la risposta esatta ad una domanda dell’insegnante.

 

<< Fate spazio! >> gridò, colto da un improvviso fervore.

Lui poteva salvarle.

<< Hanno ingerito della stricnina >> spiegò, cercando di sentire il battito del cuore sul polso di Heather: era debole, forse troppo, e lui non aveva abbastanza tempo…

Harold annuì velocemente: probabilmente era l’unico ad aver capito a cosa si riferisse Noah.

<< La stricnina è un alcaloide tossico. >> disse il nerd.

Poiché nessuno sembrava aver capito, Noah decise di intervenire.

 

<< È un veleno >> spiegò velocemente, prendendo in braccio Gwen e stendendola su un divano in una stanza adiacente; DJ fece lo stesso con Heather.

<< Ho bisogno di Benzodiazepine! >> esclamò, cercando di farle respirare meglio.

<< E come credi che troveremo un medicinale così specifico, qui dentro? Ci siamo solo noi! >> gli fece notare logicamente Courtney, indicando con un gesto della mano il locale.

<< Nessuno di voi ha del Diazepam? È un ansiolitico… >>.

Tutti scossero la testa; ma Noah non si aspettava che qualcuno fosse in possesso di un tale farmaco, perciò allontanò gli oggetti appuntiti che vedeva perché le ragazze non si ferissero e cercò di calmare le convulsioni come meglio poteva.

 

<< Non servirebbe in ogni caso >> sussurrò Harold << I drink sono lievemente alcolici… del Benzodiazepine servirebbe solo a creare una depressione respiratoria e un collasso. >>

<< Maledizione! >> borbottò Noah, masticando tra sé un’imprecazione peggiore.

<< Andate a chiamare aiuto! Presto! >> urlò infine, vedendo che tutti sembravano paralizzati sul posto; Courtney afferrò il cellulare, Bridgette cominciò a correre per la stanza cercando di aprire le porte << Sono chiuse a chiave! >> pianse, agitata; Noah prese di nuovo in mano la situazione e dava indicazioni ai ragazzi.

<< Geoff, Trent, aiutatela! Courtney, hai chiamato il 911? >> il ragazzo parlava velocemente, ma Courtney sembrava aver inteso nonostante cercasse di sentire disperatamente qualcosa al telefono.

<< Non c’è campo! >> urlò, con voce stridula per il panico.

 

Bene, – pensò Noah – tutte le uscite sono sbarrate e il cellulare non prende.

<< Ho bisogno di tranquillità! >> esclamò infine il ragazzo, cercando di sembrare il più calmo possibile << Potrebbero riaversi da un momento all’altro e devono restare in pace. >>

<< Hey! >> esclamò Duncan, minaccioso << Io voglio vedere che cosa fai alla mia ragazza! >>.

Noah alzò gli occhi al cielo << La stricnina causa spasmi e convulsioni. Una bella crisi respiratoria dovuta all’agitazione è proprio quello che ci vuole per ammazzarla >> osservò, acido.

Il punk grugnì qualcosa d’incomprensibile e si fece da parte, ma Noah non aveva tempo per mostrarsi soddisfatto.

<< Non so se ce la farò >> sussurrò << non ho gli strumenti… cercate di chiamare aiuto, potrebbero non sopravvivere fino a domani. >>.

Note dell'autrice

Ehm... salve :D sì, lo so cosa state pensando: per favore, uccidetela! xD purtroppo devo ammettere che avete ragione, ma colgo ugualmente l'occasione per ricordare che la violenza non è mai una soluzione *sbatte le ciglia*

Be', dovevo postare il capitolo in giornata perché domani parto, gente! E andrò in un posto dove c'è mare, caldo, ma soprattutto dove NON c'è connessione internet... per quei venti/venticinque giorni cercherò di arrangiarmi come posso, magari inviando i capitoli (già scritti) 3 e 4 sul pc di mio padre e lì tenterò come posso di aggiornare, giuro che ci proverò xD ma sarà dura, tifate per me (a meno che non stiate esultando perché non potrò aggiornare questa schifez... ehm... questa fanfiction ^^'' ò.ò).

Ovviamente non sono un medico, ho cercato di documentarmi quindi correggetemi se ho sbagliato qualcosa... vi ringrazio tanto per le recensioni! Vi adoro <3 

Baci, Luna.

   
 
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