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Autore: fighterdory    05/07/2011    5 recensioni
Usagi perde l'uomo che da sempre ama, l'unica sua ragione di vita, ma il cuore di suo marito batte ancora per lei... !!tra sofferenza, dolore,paure e rimorsi ma anche tra momenti di felicità, Usagi scoprirà che la vita può ridarti la voglia di vivere anche quando ti strappa il cuore !!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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2 cap. Un incontro-scontro inaspettato!

 

Erano passati tre anni dalla morte di Mamoru,presto Chibiusa avrebbe compiuto sei anni.

Usagi la vide entrare nella scuola mano nella mano con la sua amichetta Hotaru di qualche annetto più grande di lei.

Hotaru era la figlia del dottor Tomoe, amico e collega di Mamoru, l’aveva vista nascere qualche mese prima della sua Chibiusa, l’aveva tenuta tra le braccia e visto il suo primo sorriso. Hotaru era una bambina timida ma anche molto forte, lei e Chibiusa andavano d’amore e d’accordo, forse anche perché gli legava una grande sofferenza, Chibiusa aveva perso il suo papà, mentre la piccola Hotaru aveva perso la sua mamma quando aveva solo un anno.

Chiuse gli occhi facendosi cullare dal venticello estivo che soffiava caldo tra i suoi capelli, ripensò a Mamoru,era sempre nei suoi pensieri, spesso si ritrovava a parlare da sola immaginando che lui fosse lì con lei.

Allinizio credevano che sarebbe andata via col tempo, dopo un anno poi i suoi genitori preoccupati lavevano quasi costretta a parlare con un psicologo, ma dopo un altro anno passato a farsi mettere la vita in subbuglio dallo strizza cervelli senza che questa riuscisse nel suo intento,Usagi aveva dimostrato di essere chiaramente lucida,ma il fantasma di Mamoru, non sarebbe andato via perché era lei a volerlo là.

Sentiva così tanto la mancanza, che il suo subconscio aveva creato un alter ego di Mamoru.

Un fantasma che le stava vicino e parlava con lei..

Solo così Usagi diceva che riusciva a vivere,così anche se preoccupati sia i genitori che le amiche avevano deciso di lasciarla in pace, sicure che prima o poi, qualcuno avrebbe fatto breccia nel suo cuore.

Era giovane e bella non poteva rimanere sola a vita, Chibiusa aveva bisogno di un padre e lei di un uomo.

Ma lei ripeteva che nessuno avrebbe preso il posto di suo marito.

Lei voleva rimanere sola con sua figlia..

++

Prima di andare a lavoro,come ogni mattina dopo che lasciava Chibiusa, Usagi era solita andare a trovare Mamoru e portarli ogni giorno un fiore diverso ..

Anche quella mattina, quel luogo sacro era deserto infondo era mercoledì ed erano solo le otto e mezza.

Quando arrivò davanti alla lapide del marito, si accorse che cera qualcuno piegato a pregare.

La riconobbe, era Setsuna.

Sorrise tristemente;Sapeva benissimo che quella donna, oltre ad essere una cara amica di Mamoru, laveva sempre amato senza mai intromettersi tra loro.

- Setsuna. ..- la chiamò. La donna alzandosi si voltò sorridendole

-ciao Usagi!- rispose a mezza voce, asciugandosi qualche lacrima.

Usagi si avvicinò aggiungendo i suoi fiori accanto a quelli di Setsuna -buongiorno amore mio- disse alla foto delluomo .. Passandoci la mano sopra ponendo un leggero bacio .

Setsuna le mise una mano sulla spalla, quando notò gli occhi dellamica persi nei ricordi.

Usagi soffriva lo sapeva benissimo perché poteva comprenderla.

- lo so che fa male Usa ..- le disse ..

La bionda annuì - e che.. Mi manca - balbetto mordendosi le labbra..-mi manca così tanto ..-

Farfugliò tra le lacrime ..

- sono certa che lui veglia su di voi!- la rincuorò. Non era molto, lo sapeva benissimo ma infondo, come si poteva aiutare una persona quando aveva perso tutto ciò che la teneva in vita.?

Per Usagi sua figlia era stata un ancora di salvezza.. Ma era ancora debole per combattere da sola quella vita ingiusta.

Usagi aveva perso la sua allegria, la sua voglia di vivere e di gioire.

Si stava lasciando consumare dal dolore ..

- lo so Setsuna. Ma svegliarsi la mattina senza di lui, trascorrere le ore senza di lui è difficile..- spiegò asciugando col dorso della mano le guance .. - sai il suo cuore batte ancora .. -

Setsuna rimase zitta ad ascoltarla. Sapeva che aveva accettato che venisse donato il cuore di Mamoru.

- sapere che lui vive in un altro mi rincuora, sapere che grazie a lui un ragazzo è vivo, mi fa star meglio..ma. .. -

- ma?-

Usagi fissò la foto,per poi fissare di nuovo Setsuna -vorrei tanto conoscerlo .. Vorrei vedere il suo volto e poter ascoltare il cuore di Mamoru .. - ammise. -non lho mai detto a nessuno sai. So che non si può.. Però so anche che tu mi capisci meglio di chiunque altro. So che lamavi..-

La donna bruna annuì. Era inutile tenerlo nascosto e far finta di nulla.

-lui mi ha sempre visto come unamica, eri tu la sua vita e quando seppe che aspettavi un figlio suo, era così contento .. - raccontò - al lavoro era sempre felice non vedeva lora di tornare da te!-

Usagi annuì ..ancora con le lacrime agli occhi.

- Setsuna?- la chiamò mentre fissava la foto di suo marito.

La donna strinse i pugni -so quello che vuoi chiedermi.. -

- allora aiutami, se lo chiedessi ad Amy mi direbbe di no. Tu puoi aiutarmi. .-

Setsuna sospirò - quel giorno, non ero in servizio e quel ragazzo era in cura da Tomoe, Mamoru lo conosceva anche lui, so che spesso ne parlavano. Quel giorno in cui tuo marito è stato ucciso .. -prese fiato - io ero a casa. . -quando ho saputo sono corsa in ospedale, ma quel ragazzo era già stato trasferito, di lui se nè occupata Amy e Tomoe . .io non ho mai chiesto nulla. Non volevo sapere nulla..-

Spiegò . Vide Usagi salutare con un bacio Mamoru

-ci vediamo domani Mamo-chan, magari porto Chibiusa .. -

Poi sorridendo appena si voltò e proseguì avanti affiancata da Setsuna ..

- è meglio che tu non sappia nulla Usagi, credimi .. - rivelò infine.

- perché?- chiese lei, uscendo dal cancello del cimitero ..

-perché soffriresti soltanto nel vedere quel ragazzo.. !- esclamò nel convincerla.

Usagi trattenne le lacrime - e che io .. - la vide fragile e debole.

Sospirò un paio di volte .. -dovrò stare via per qualche mese, abbiamo una conferenza fuori Giappone e devo accompagnare il dottor Tomoe. In questi mesi mi farò dire quel nome.. Io non me lo ricordo..-

Disse per prendere tempo. Per pensare se fosse giusto o sbagliato rivelare quel nome.

Usagi annuì quasi serena - grazie Setsuna!- la salutò allontanandosi per le vie di Tokio.

La bruna rimase a fissarla..

Forse Usagi doveva veramente conoscere il ragazzo che portava il cuore di suo marito.

Forse era giusto.. Sapeva solo che mesi sarebbero serviti per parlarne con Tomoe,sorrise nel pensare a quell’uomo che le faceva battere il cuore. Sentiva dentro se di provare ancora qualcosa per Mamoru,ma sapeva bene che doveva andare avanti e godersi la vita.

++

Guardò lorologio da polso, erano le nove passate, doveva sbrigarsi nel fare la spesa e portarla a casa per poter cucinare qualcosa per la sera. Tra poche ore sarebbe iniziato il suo turno allospedaletto e sarebbe rincasata solo alle nove di sera.

Persa così nei suoi pensieri, non potè accorgersi che stava girando langolo e che qualcuno potesse finirle a dosso..

Successe tutto in pochi attimi, si ritrovò a terra col fondo schiena dolorante e un bernoccolo sulla fronte - aih che male!- sussurrò massaggiandosi la testa ..- non puoi vedere dove metti i piedi?- domandò cercando di alzarsi, una mano lafferrò e si ritrovò in piedi.

- scusami.. Non ti avevo vista .. Testolina buffa!- esclamò il ragazzo.

Usagi rimase senza parole.

Laveva chiamata testolina buffa..

E poi.. somigliava così tanto al suo ..Mamoru.

Il giovane si tolse gli occhiali da sole, passandosi una mano tra i folti capelli neri ..

Usagi sussultò ancora. Aveva gli occhi color blu cobalto, immensi ma più pieni di brio ..

- scusami tu.. .- balbettò desiderosa di scappare via,sentì gli occhi pungerli segno che le lacrime erano pronte a venir giù ancora una volta.

Lo sorpassò ma il ragazzo le bloccò il polso quando lei si voltò, lui lesse sofferenza e dolore nei suoi occhi .. - ti è caduto questo .. - spiegò dandoli i portafogli uscito dalla borsetta.

Usagi sorrise appena - grazie. .- balbettò ..

- non cè di che testolina buffa!- la chiamò ancora facendole venire di nuovo i brividi ..

-eih, io mi chiamo Usagi! Capito ? Usagi e no testolina buffa!- rispose a gran voce mettendo da parte quel rossore iniziale. Quando si rese conto di ciò che aveva detto, si portò una mano alla bocca.

Senza volerlo aveva ripetuto le stesse parole dette a suo marito anni prima.

Non li capitava da tempo ormai, gridare a quel modo prendersela ancora con qualcuno per colpa di quel vezzeggiativo

-eih Seiya ti muovi?- lo chiamarono due ragazzi poco più in là.

Il ragazzo dal nome Seiya annuì a quelli che dovevano essere i suoi fratelli visto lassomiglianza.

- ora devo andare, i miei fratelli mi aspettano. Sta attenta quando cammini ,ciao testolina buffa -

Usagi non rispose. Era ancora visibilmente scossa per ciò che aveva detto.

Rimase ad osservarlo mentre si avvicinava ai fratelli.

Non sapeva dove, eppure quei ragazzi gli aveva già intravisti da qualche parte..

Ma no, forse li confondeva con altri.

Lo vide mentre con la mano la salutava arrossì come una liceale, ma non sapeva dirsi se per la rabbia o per limbarazzo e girando i tacchi corse via.

Si fermò quando il fiato le mancò ..

Cosa le era preso?

Quel ragazzo.. Quel Seiya somigliava così tanto a Mamoru.

Gli occhi blu, il modo di parlare .. Solo suo marito aveva quellaria misteriosa e sexy che lo rendeva unico, un uomo maturo ma allo stesso tempo un ragazzo pieno di vita e amore.

Seiya invece, in lui nei suoi occhi aveva visto la luce , lamore per la vita misti a un velo di sofferenza..

Come se dentro si portasse un segreto ,diversi eppure così simili come se fossero uniti da una stessa cosa

Chiuse gli occhi .. Laveva chiamata testolina buffa, ancora quel nome, ancora per colpa della sua acconciatura bizzarra..

Ricordò il giorno in cui conobbe Mamoru ..

Camminava incazzata nera. Anche quel giorno la sua prof le aveva messo una insufficienza. .

Così amareggiata e delusa, e anche impaurita per lennesima punizione che mamma Ikkuko le avrebbe dato, arrotolò come un pezzo di carta qualsiasi quel foglio che rappresentava il compito di matematica.. E lo lanciò in aria.. Decisa a sbarazzarsene. .

 

Non poteva immaginare però che quella palla di carta , potesse finire in mano, o meglio, in testa a

qualcuno ..

-eih, sta attenta quando lanci le cose .. - sentì dire da qualcuno. Quando si voltò, i suoi occhi incontrarono quelli di quel giovane, blu cobalto, immensi e misteriosi ..arrossì

- scusa - mormorò, imbarazzata, ma limbarazzo passò nel momento in cui, quel giovane aprì il compito , ammonendola - hai preso un insufficienza, dovresti studiare di più, sai testolina buffa?- la prese in giro, toccandole gli odango..

Rossa dalla rabbia,Usagi gli strappò il compito -sono affari miei capito e poi io mi chiamo Usagi, capito , Usagi!- gridò girando i tacchi e andando via, mentre le risate di quello che sarebbe diventato suo marito, le rimbombavano nella testa.

  
  

Sorrise ricordandosi del loro primo incontro anzi scontro..

Il cuore le si strinse, ma si sentì quasi più leggera.

Decise dunque di muoversi nel fare la spesa, per tutto il tempo pensò a quel ragazzo che somigliava a Mamoru ..





angolo autrice:vorrei ringraziare tutte coloro che hanno recensito il primo capitolo ^^ !! e scusarmi per il ritardo con cui ho postato il secondo, ma ero veramete indecisa se continuare questa storia o no. devo ammettere che c'è stata un autrice che ha lasciato un commento poco cortese che andava al di là della semplice critica, ma poi ho pensato a tutte voi che avete letto e commentato con piacere... e ho deciso di continuare nonostante tutto ...un bacio a tutte voi ragazze^^

  
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