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Autore: Clacle    05/07/2011    0 recensioni
Non era più così sicuro della sua idea. Non esistono, per la miseria! Perchè tutta quella gente intorno all'edicola lo fissava? Accidenti, quanto avrebbe voluto darsi delle risposte.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci credo. Credo.

Titoli grandi e dalle lettere tonde e terribilmente serie. Lunghi testi che coprivano quasi l'intera prima pagina di tutti i quotidiani. C'erano addirittura alcune riviste mensili che avevano pubblicato il loro giornale solo e unicamente dedicandolo a quell'evento. Immagini, molte immagini. Lo scrittore si rese subito conto, però, che in realtà si trattava sempre della stessa fotografia, moltiplicata decine e decine di volte su tutti i rotocalchi. Tutti i giornali avevano un modo diverso di presentare la notizia: "Creature verdi e viscide tra noi!" "SOS alieno in città" "Città nel terrore!" Non era la prima volta che lo scrittore passeggiava per la città: nonostante si fosse trasferito lì solo il giorno prima, aveva già percorso quella strada, poiché con la sua auto aveva visitato praticamente tutta la zona centrale. Lo scrittore fissava stupito quei titoli cubitali, come altre venti persone, circa, tutt'attorno a lui. Non credo che il mio amico credesse nell'esistenza di creature extraterrestri, per cui la notizia gli scivolò addosso. Se ne andò con le mani in tasca, contrariato dal fatto d'aver perso tempo davanti a quell'edicola… Non sono certo, però, che il nostro eroe, se così possiamo chiamarlo, fosse ancora del tutto fedele ai suoi ideali: l'idea che ci potessero essere delle forme di vita intelligenti su altri pianeti gli frullava in testa e non riusciva a smettere di pensare ai visi allibiti di tutte quelle persone che lo fissavano. Forse si era mostrato eccessivamente sicuro di sé con quelle espressioni di indifferenza? Avrebbe dovuto commentare la notizia con i suoi concittadini? Oppure avrebbe dovuto fingere, anche lui, di credere nell'esistenza degli alieni per non passare inosservato? Decise di smettere di porsi domande: era sotto il portone di casa, e voleva solo rilassarsi. Salì le scale e girò la chiave nella serratura. Nonostante tutto, cominciava a pensare a tutte le persone radunate attorno all'edicola, al fatto che, guardandolo, la loro meraviglia fosse aumentata. "Forse queste domande non troveranno mai risposta" pensò lo scrittore, e avvolse il tentacolo verde attorno alla tazzina del caffè.




















•allora, l'idea nasce da cosa, stavolta, Clà?No, ok, questa volta non nasce dalla mia criptica mente: bensì da un esercizio di scuola! 'Completa il racconto partendo da questa frase: 

 

Titoli grandi e dalle lettere tonde e terribilmente serie.
una sorta di esordio obbligato, insomma. E ne è uscito questo. Non picchiatemi, vi prego.

  
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