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Autore: Isabella Marie Swan     05/07/2011    3 recensioni
Isabella Swan è una ragazza tranquilla di diciotto anni, che vive con i genitori Charlie e Renèe, nella piovosa cittadina di Forks. Decide di trasferirsi New York, dove studierà all'università. Nel trasloco trova un diario, un diario molto grosso che aveva da quando aveva otto anni, e che aveva sempre aggiornato fino a circa quattordici anni, ma non si ricorda il motivo [...] Si siede e inizia a leggere. Si ricorda di un suo carissimo amico d'infanzia, Edward Cullen...Cosa succederebbe se Bella leggesse nel diario un informazione dimenticata, e cioè che Edward è a New York? Lo cercherebbe? Leggete, se vi ho incuriosito! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Now they know.
 
 -Alice, Edward mi aspetta!
 -Guarda che se Edward aspetta cinque minuti non è la fine del mondo eh!
La guardai male.
Ero certissima che Alice sospettasse qualcosa.
Aveva un atteggiamento troppo strano, troppo..allusivo.
 -Chissà quanto ti troverà carina…- Appunto.
 -Ma la smetti? Ma che vai a pensare..
 -Non scaldarti tanto, stavo solo scherzando.
Sospirai, Alice doveva avere sempre ragione.
 -Ecco fatto! Finito, Bella guardati! Sei stupenda.- Disse spruzzando un altro po’ di lacca nei miei capelli già ricolmi.
Volò via, con la scusa di doversi preparare anche lei.
Mi guardai nello specchi, alzandomi.
Indossavo un abito blu aderentissimo senza spalline, che mi arrivava a metà coscia.
Una mantellina argentata, e dei tacchi vertiginosi.
Sembravo un tirannosauro.
 -Sei bellissima.
Edward. Chi altri?
 -Pensi che un tirannosauro possa risultare in un qualche modo attraente?- Mormorai, scettica.
 -Assolutamente si.
Mi depositò un bacio sul collo.
Zampettai fino alla sala, dove trovammo tutti pronti.
 -Allora, dove si va?
 -C’è una festa…Un falò, alla spiaggia qui vicino.
 -No. Non se ne parla nemmeno. Io ho i tacchi e non mi sono messa in ghingheri per riempirmi di sabbia!-Esclamò Alice, risoluta.
 -Alice ha ragione.
 -Eddaaai ragazze! Siete bellissime.- le lusingò Edward sorridendo.
 -Infatti, le scarpe le togliamo!- Proposi.
 -Bella, dovresti stare dalla nostra parte!
 -Mi spiace, sto dalla parte di chi ha ragione. – Dissi, ridendo.
 -Non vedo perché ti schieri dalla loro, allora.
 -Sii obiettiva.
 -E va bene!
 -Brava nana!- Disse Emmet.
Le diede un colpetto affettuoso sulla testa.
Lei gli schiaffeggiò la mano.
 -Orso! Mi rovini tutta l’acconciatura!
 -Gne gne gne.
Alice sbuffò, dirigendosi verso la spiaggia, con i tacchi in mano, e Rose al suo seguito.

Il gruppo di ragazzi appena conosciuto era molto simpatico.
Erano tutti allegri, solari e spontanei.
Cantavano una vecchia canzone, che conoscevamo tutti.
Era una bella sensazione stare seduta sulla sabbia sotto il cielo stellato, davanti al falò.
Mi trovavo con le persone giuste, nel posto giusto e al momento giusto.
Edward, senza farsi vedere, indietreggiò un po’, staccandosi dal gruppo.
Mi fece cenno di avvicinarmi.
E nonostante fossi abbastanza imbranata, riuscii a non farmi scoprire.
Gattonando come due bambini, sgattaiolammo via, verso una piccola cabina.
In quei giorni avevo riflettuto molto, ed ero giunta alla conclusione di essere pronta per il grande passo.
In fondo si trattava di riuscire a superare quella piccola barriera di insicurezza, lasciarmi andare.
E se non altro, volevo provarci.
Lo baciai con passione, chiudendomi alle spalle la porta di un bagno delle donne.
Non volevo farlo in quel momento, ma volevo dirglielo.
Gli accarezzai il petto.
 -Oh, Edward..Io..
 -Si?
 -Bella? Ma dove sei?
Che palle che sei, Alice.
 -Nasconditi!
Mi guardai attorno, freneticamente, fino a che non vidi una porta, e spingendolo, ce lo infilai dentro.
La fortuna girava dalla mia, avevo trovato un bagno con uno sgabuzzino.
In quel preciso istante la porta si aprì di colpo.
 -Bella..Sei qui. Mi hai fatto prendere un colpo.
 -Perché?- Mormorai, guardandomi intorno.
La mia voce tremava, e la cosa era abbastanza compromettente.
 -Ehi Bells, ma che hai? Bella? Mi ascolti?
 -Si Ali tutto a posto.
 -Ma che hai fatto?
 -Nulla, vogliamo andare?
 -No in realtà volevo sapere se avessi visto Edward, è sparito anche lui, tanto che pensavamo foste insieme.- Disse, facendo finta di nulla.
 -Mmm, non so, forse è nel bagno dei maschi. – Dissi alzando la voce per farmi sentire da lui, in modo che poi mi avrebbe retto il gioco.
 -Perché urli?
 -Non sto urlando.
Lavorava per l’FBI per caso?
 -Vabbè, andiamo.
Si diede un ultima occhiata intorno, e poi si incamminò.
Tornammo a sederci, e poco dopo Edward sbucò dal nulla, mostrandosi tranquillo come una pasqua.
 -Edward, che fine avevi fatto?
 -Ero al bagno.
Era un attore migliore di me, almeno mi avrebbe salvato.
 -Grazie per avermi mollato lì come un deficiente, amore.- Mi sussurrò all’orecchio, ridacchiando.
 -Avresti preferito farci beccare?- Farneticai, bisbetica.
 -Bella, ci rendete partecipi delle vostre chiacchiere?- Chiese Alice.
Edward alzò gli occhi al cielo.
Ero certa che il comportamento di Alice lo stava infastidendo, ma non voleva darlo a vedere.
Mi attaccai al suo braccio, cercando di tranquillizzarlo.
 -Sono stanca, andiamo?
Inventai una scusa, così saremmo potuti tornare a casa insieme.
 -Ragazzi Bella è stanca, l’accompagno a casa.
 -Poi torni?
 -No, vado anche io.
 -D’accordo.

Edward chiuse la porta, mentre io mi guardavo intorno.
 -Amor, andiamo a dormire?
Sviai lo sguardo.
 -Ehi?
Lo guardai negli occhi, in quegli occhi così limpidi e gentili.
Così pieni di speranza.
 -Edward. Io voglio, voglio fare..
Le nostre labbra stavano per sfiorarsi…
 -S-Si? – Chiese…Esitante, e speranzoso.
Mi avvicinai un altro poco.
 -Vattene Jasper, allontanati!
 -Alice, fammi spiegare!
Sussultai.
Edward, indietreggiò, di scatto.
 -Per la miseria..- Brontolò.
Uscii fuori, andando a vedere cosa stesse succedendo.
Quando Alice mi vide si rifugiò fra le mie braccia, in lacrime.
 -Ehi, che succede?
 -Bella..Oh, Bella.
 -Vieni dentro, stai tremando.
 -Dormi con me, per favore..Non ci voglio stare con quello schifoso, porco, impostore..
 -Va bene…- Lanciai un occhiata eloquente ad Edward.
Non potevo abbandonare Alice in quel momento.
La feci cambiare, e si sdraiò nel letto.
 -Vuoi parlarne?
 -Si, devo sfogarmi. Poco fa è sparito,e poi, è tornato con una ragazza.
 -Beh, e quindi?
 -E quindi niente, io me ne sono andata!
 -Come te ne sei andata?
 -Ma ti sembra normale che uno sparisce così, e poi torna con una ragazza?
 -Magari se l’avessi lasciato spiegare..Sarà stata un amica di infanzia, una vecchia conoscenza..Che ne so..
 -Bella, gli ho detto delle cose terribili..- Disse scoppiando a piangere.
 -Tranquilla, domani si chiarirà tutto, non è un grosso problema.
Poco dopo si addormentò, serenamente.
Piccola peste! Io per colpa sua avevo perso un'altra occasione con Edward.
Quando mi accorsi che il suo sonno era profondo, decisi di sgattaiolare fuori dal letto, per dirigermi in camera di Edward, e rimediare.
Aprii la porta, e lo trovai seduto sulla sedia a dondolo, fissando il vuoto.
Quando mi vide si alzò, aprendosi in uno dei suoi sorrisi sghembi da far girare la testa, e mi abbracciò inspirando forte il mio odore.
 -Sapevo che saresti venuta.
Si allontanò, giusto il tanto da guardarmi negli occhi.
 -Dobbiamo dirglielo.-Dicemmo in coro.
Rise.
 -Si comunque è vero. Altrimenti non ci lasceranno la nostra intimità, involontariamente.
 -Jasper è qui. Alice l’ha letteralmente sbattuto fuori. E’ andato in terrazzo a fumare una sigaretta, non puoi stare per molto, oppure mi accuserà di fare comunella col nemico.- Disse, ridendo.
Rimasi un po’ delusa, volevo restare.
 -In ogni caso Alice sospetta qualcosa.
 -Già. Ma alla fine cosa è successo? Jazz aveva un muso..Non ha voluto dire una parola.
 -Niente di che. E’ arrivato con una ragazza. E lei sen’è andata.
 -Come se n’è andata?
 -Si, e lui l’ha seguita, e lei gli ha letto la vita.
 -E’ sempre la solita impulsiva, Alice.
 -Chissà da chi ha preso.
 -Bella? Bella dove sei?
 -Santo cielo.
 -Edward, e che sarà mai? Non mi lasci il tempo di addormentarmi che vieni a riprendertela. Sembrate due fidanzati.- Alice mi scoccò un occhiata ammonitrice.
Poi mi prese per il braccio, trascinandomi fuori.
Mimai uno “scusa” con le labbra, ad Edward, che mi liquidò con un segno di diniego, come a voler dire di star tranquilla.
Alice stava ancora farneticando su quanto io ed Edward fossimo sempre insieme e bla, bla, bla.
Mi stesi sul letto, cercando di non pensare.
Poco dopo mi addormentai, pensando a come dare la notizia agli altri.

La mattina dopo, Alice non era nel letto.
Mi alzai, strofinandomi gli occhi.
Uscii dalla stanza, per dirigermi in cucina, quando inciampai su qualcosa, o meglio, su qualcuno.
Edward rise, sotto di me.
Mi alzai, imbarazzata, con tutti che ci guardavano.
 -Beh, che avete da guardare tutti?
Mi guardai intorno, e vidi un Alice che si strusciava letteralmente su un Jasper che stava quasi per perdere il controllo.
Risi sotto i baffi.
Quindi avevano fatto pace!
Ma quanto erano carini insieme?
Quella mattina decidemmo di andare a fare un immersione, a pranzo io ed Edward avremmo parlato con gli altri, in modo da evitare qualsiasi tipo di fraintendimento futuro.
 
Gettai la maschera ed il boccaglio in un angolo indefinito della stanza, chiudendomi la porta alle spalle e togliendo la muta.
Quella mattinata non ci eravamo fermati un attimo, eravamo andati a osservare le svariate specie di pesci e avevamo osservato i fondali marini spettacolari degli arcipelagi, entrando nelle insenature nascoste, e scoprendo le meraviglie che il posto offriva, stancandoci tantissimo.
Ma ne era valsa la pena, perché ovunque ci si girasse c’era natura, e pace.
Ero stufa dello smog delle grandi città, stufa di dover stare avanti e indietro.
Finalmente potevo godere appieno dei posti splendidi che vedevo solo in fotografia, e respirare aria pulita e priva di inquinamento.
 -Ragazzi? Andiamo a pranzo nel ristorante del villaggio? Quello dove si mangiano solo cose tipiche del posto?- Ci gridò Alice dalla sua stanza.
 -Va bene.- Dicemmo più o meno tutti.
Mi preparai in fretta e furia, mettendo un paio di pantaloncini beige con una sottile cintura in stoffa a fiori rosa e celesti, e una camicetta di lino, infradito e potevo andare.
 -Ragazzi, io ed Edward abbiamo un annuncio da fare.- Dissi, masticando il mio Lau Lau.
Era un piatto tipico Hawaiano, il cui ingrediente principale era la carne di maiale avvolta in foglie di biete.
Io amavo sperimentare nuovi piatti, nonostante in quel caso il cibo non fosse proprio delizioso.
Però era bene provare, ed una volta che l’avevo ordinato mi sembrava giusto terminarlo.
 -Bella, sei incinta?- Chiese Emmet, ricevendo uno scappellotto.
 -Che c’è? Ehi, ma perché ogni volta che parlo mi devi colpire?
 -Perché dici una marea di stupidaggini, orso.- Disse acida Rose, addolcendosi alla fine.
Edward rise, alleggerendo la tensione.
 -Stiamo insieme.- Sputai fuori.
Senza preavviso, senza pensarci.
Sapevo che se non l’avessi detto in quel momento non avrei avuto più il coraggio.
Mi sentii cinque paia di occhi puntati addosso.
 -Cosa? Come? Oddio Bella sono felicissima per te.- Disse Rosalie.
Mi cinse con un abbraccio molto delicato, per poi ricomporsi.
 -Mi chiedevo quanto ci avreste messo a sputar fuori il rospo.- Ci rimproverò Alice.
Poi si addolcì.
 -Auguri piccioncini.
Si aprì in un sorriso dolcissimo.
 -Ahahaha! Edward!- Emmet fece sentire il proprio vocione.
Rosalie lo guardò male, come al solito.
 -Potresti dirci cosa c’è di divertente, in modo che anche noi possiamo ridere?
Non le badò.
 -Edward, l’hai conquistata, vecchio furbone! Ahahahah.- Fece un occhiolino ad Edward.
Lui continuava a ridere, mentre noi guardavamo altrove, leggermente imbarazzati.
Poi pian piano il suo riso si spense.
Edward ridacchiò.
 -Sei sempre il solito Emm.
Jasper abbracciò affettuosamente Edward.
 -Auguri, amico.
Mi diede un bacio sulla guancia.
 -Ed auguri anche a te, Bells.
 -Grazie Jazz.
Gli rivolsi un sorriso amichevole.
 -Bene. Ora sapete. Spero non ci interromperete più…- Disse Edward, ridendo.
 -No, stai tranquillo.

Ci trovavamo in un locale, all’aperto.
Tutti ballavano, i corpi si muovevano al ritmo della musica a palla, mentre io sorseggiavo calma il mio analcolico.
Non avevo alcuna voglia di ballare, anche perché sapevo che ciò avrebbe significato rompersi una caviglia, con i miei tacchi da tirannosauro, poi..
Perciò me ne stavo tranquilla seduta al bancone, osservando distrattamente il barman fare delle acrobazie con le sue bottiglie di bibite.
Mi guardai intorno.
Rosalie ed Emmet ballavano, sensualmente coinvolti, e sudati.
Jasper chiacchierava con dei suoi vecchi amici, mentre Alice lo osservava con aria sognante, dall’altra parte della sala, parlando con delle ragazze, molto probabilmente dell’importanza delle unghie.
Non vedevo Edward, mi aveva detto che sarebbe andato al bagno, ma era un pezzo che non tornava.
Non mi preoccupai troppo, il posto era grande e c’erano molte persone.
I visi si confondevano, e non potevo pretendere di poterlo scovare in tutta quella bolgia.
Sarei rimasta lì, e avrei aspettato che fosse lui a venirmi a cercare visto che sapeva dove fossi, e quindi dove trovarmi.
Iniziò un lento.
Mi aspettavo che da un momento all’altro, sarebbe venuto a chiedermi di ballare.
 -Mi concede l’onore di questo ballo?
Sussultai, voltandomi e vedendo un viso, un viso che non era il suo.


Beh, quanto mi odiate da uno a dieci? Immagino mille xD
Molto bene, detto questo…Ehm, si sono anche in ritardo.
Vi lascio con il fiato sospeso.
Chissà chi è quella misteriosa persona che chiede a Bella di ballare.
Non faccio spoiler u.u
Volevo velocissimamente spiegarvi che Alice sapeva tutto, ed era per spingerli a confessare che non faceva altro che interromperli.
Tranquille, la litigata con Jasper è reale, non arriverebbe a tanto.
Va bene dai, fatemi sapere numerose.
In più vi invito a dare un occhiata all’altra mia storiellina su TVD..:3
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=717015&i=1

ATTENZIONE. SPOILER 2X22
Ho iniziato a scrivere questa fan fiction nel momento in cui il personaggio di Elena ha cominciato a guadagnare punti, secondo il mio onesto parere. Ha capito la profondità di Damon solo quando stava per perderlo, ma come si dice, meglio tardi, che mai. Mi piace immaginare la scomparsa totale di Klaus, con Stefan al suo seguito. Purtroppo per ottenere una certa serenità, e stabilità, bisogna sacrificare qualcosa, e inquesto caso, ho pensato a Stefan. Mi piace immaginare la fine dei problemi, e un Delena che può vivere alla luce del sole. E’ una specie di seguito, ed è il modo in cui vorrei che procedesse la situazione. Spero sia anche uno dei finali che avete in mente voi, per loro. Inizio per gioco. Vi prego non aspettatevi grandi cose, è solo la mia seconda fan fiction, non so nemmeno io che cosa aspettarmi. Comunque, se vi ho incuriosito dateci un occhiata e fatemi sapere: )

Vi aspetto, un bacione
Ro’
  
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