My
Closet Friend Linoleum…Linoleum..
Mi gira
la testa in una maniera assurda. Se penso a quello che ci ha detto Rob ieri
quando è venuto a cenare a casa mia, mi vengono i brividi. Sembra strano detto
da me, come se fosse il primo concerto che faccio nella mia carriera..ma
cavolo…130 mila biglietti andati a ruba. Mai successa una cosa simile, sembra
quasi una strana fantasia della mia mente. Un sogno che nessuno di noi aveva
mai neppure osato fare chiudendo gli occhi la notte. E poi il tutto a Los
Angeles, vicino a casa, quella di tutti e tre. Vicino alle nostre famiglie e a
tutta quella gente che ci segue costantemente. Uno stadio tutto per noi, 65 mila
ragazzi e ragazze di tutte le età che per due sere di seguito ci verranno a
vedere, canteranno le nostre canzoni e urleranno al cielo. Cosa si può
desiderare più di così? No, è quasi troppo. A casa, sprofondato nella mia
poltrona preferita, la mia vecchia Blue sulle ginocchia. Non è nemmeno
attaccata all’amplificatore ed è meglio così, non ho voglia di mettermi a
suonare ora.. sento solo il bisogno di avvertire quel peso poco consistente del
legno, la vernice lucida che mi scorre sotto le dita, quel che rimane di tutti
gli adesivi che in ventitrè anni ci ho appiccicato sopra. Mi fa stare
decisamente meglio. Mi accorgo solo dopo alcuni minuti che Adrienne mi sta
osservando dalla porta della cucina, con un sorriso sornione dipinto sul quel
viso che amo, gli occhi verdi puntati su di me. Inarco un sopracciglio,
continuando ad accarezzare la mia Fender Stratocaster fino al manico “Cosa c’è, sei gelosa?” le chiedo, con
un velo di malizia nella voce e so che lei se n’è accorta subito perché il suo
sorriso si allarga mentre si avvicina. Ma scuote la testa. “Ormai sono abituata a questo perenne tradimento…” Si siede sul
bracciolo della poltrona, portando un braccio intorno alle mie spall, mentre io
faccio lo stesso dietro la sua schiena “Ma
sono contenta per quello che accadrà domani. So quanto tu e i ragazzi abbiate
aspettato un momento simile..” Certo che lo sa, ovvio. Lei mi conosce
meglio di chiunque altro. Annuisco. So che c’è dell’altro dietro a quella
felicità che le si può leggere negli occhi. E comprendo la sua preoccupazione
nascosta… Tracey non si è ancora svegliata. Due settimane fa, quando Trè era
andata a trovarla con una prima bozza del cd, sembrava aver dato dei segni, ci
aveva ridato le speranze. Ma poi più nulla. I medici avevano fatto sapere al
mio amico che alcuni movimenti delle dita possono essere generalmente causati
dai farmaci che le vengono somministrati tutti i giorni.. ma io lo so che lui
non la pensa così. Sperava che lei ci fosse a vedere il nostro primo concerto
per il tour di American Idiot e invece…
”Sarà un gran momento Adie..Qualcosa da
ricordare per tutta la vita..” Ne sono convinto. Sì, è esattamente quello
che penso..e non avrei mai potuto avere più ragione.
I Tried To be Perfect…
“Ho provato ad essere perfetto
Tracey..ci ho provato tante volte ma non ci sono riuscito mai. Ma tu questo
l’avevi già capito, vero? “ osservo Trè da dietro un vetro mentre parla con quella
ragazza che secondo me ha capito di amare. E che ancora non si sveglia. A volte
credo che ci voglia qualcosa di forte, un avvenimento particolare per capire
che teniamo ad una persona in un modo che prima non ci eravamo proprio resi
conto. Lancio un’occhiata all’orologio appeso in alto su questa parete così
bianca che mi sta facendo venire mal di testa, poi mi rivolgo a Mike, che è
ancora seduto su una delle seggioline alle mie spalle “Si sta facendo tardi..se non andiamo adesso Rob ci ammazza..”
annuisce, alzandosi e stiracchiandosi, tendendo le braccia verso l’alto “sì e insieme a lui altre 65 mila persone..”
Già, perché
oggi è il gran giorno. E sono già le sette di sera…fra due ore dobbiamo
cominciare quello che probabilmente sarà il concerto più importante della
nostra carriera e siamo ancora qui all’ospedale. Va bene che ci piace fare le
cose di straforo, ma così si sta esagerando..non voglio pensare alle bestemmie
e alle ingiurie che Jason starà tirando giù. Ci sono ancora tutti gli strumenti
da sistemare e gli amplificatori da calibrare. Oddio. Mike mi guarda inarcando
un sopracciglio e capisce subito che mi sta venendo una delle mie famose crisi
di panico. Cerco di calmarmi, ma mi è praticamente impossibile. Come se mi
avesse letto nel pensiero lo vedo entrare nella stanza immacolata, andando ad
appoggiare una mano sulla spalla del nostro batterista, con una strana
delicatezza che da uno che da bambino ha tirato un calcio alla propria maestra,
non ci si aspetterebbe. Non sento le parole che gli dice, ma vedo Trè annuire
ed alzarsi, dando un bacio alla piccola Tracey. Mi sento terribilmente in colpa
anche se non ho fatto nulla di nulla per fare ritrovare tutti noi in questa
situazione. O forse sì… avrei potuto non aprire la porta il giorno in cui
Tracey si è presentata fuori da casa mia. Avrei potuto costringere Adrienne a
non darle corda. Lei se ne sarebbe tornata a casa e non avrebbe mai parlato con
Trè. Il mio amico starebbe meglio e lei non sarebbe finita in coma sbalzata di
sette metri lungo la strada da una macchina. Sì, mi sento terribilmente in
colpa…
E a
risvegliarmi dai miei pensieri sono proprio loro e il nervosismo teso eppure
eccitato che leggo nei loro occhi..entrambi li hanno azzurri, che coincidenza.
“Siamo pronti capitano, conducici
all’arrembaggio!”
Trè mi sorprende ogni volta, ha già ripreso il suo fare da buffone senza
nemmeno bisogno di riscaldarsi un po’. Oh, stasera sarà un grande, grandissimo
spettacolo. “cominciate ad andare, passo
dalle macchiette a prendermi un caffè forte, ne ho assolutamente bisogno..”
indico la scatola di metallo e plastica qualche metro più in là, mentre Mike mi
lancia un quarto di dollaro che prendo al volo “Secondo me ti ci vorrebbe una camomilla bel pazzo..” si
allontanano insieme, ridacchiando come due sedicenni. La tensione fa brutti
scherzi a volte. Quando ormai sono spariti dalla mia vista, torno a voltarmi
verso il vetro, unica cosa che mi separa da Tracey. La osservo per un attimo,
angioletto da capelli corvini. Non ho alcuna intenzione di prendermi un caffè e
penso che Mike lo abbia sospettato. Per questo quel tirchione mi ha lasciato
solo un quarto di dollaro invece che uno intero. Manco fossimo ancora negli
anni cinquanta. “Mi piacerebbe che ci
fossi anche tu stasera…Per Trè senz’altro sarebbe stato un motivo in più per
fare meglio..ma vedrai comunque, abbiamo già incaricato qualcuno di riprendere
tutto..” accenno un sorriso, senza fare caso alle persone che passano per
il corridoio e mi guardano. Un po’ perché mi riconoscono e sanno che sono
proprio io, Billie Joe Armstrong, leader dei Green Day, un po’ perché sto
praticamente parlando ad una lastra di vetro. Forse dovrei starci io in una
stanzetta come quella. Reparto malati di testa.
Detto
questo mi allontano, sentendomi vagamente meglio…come toglierti un peso dallo
stomaco, o almeno, pensare di esserci riuscito. Anche se invece è sempre lì. E
mentre giro l’angolo, abbandonando il corridoio, non posso notare la lucina che
si accende, una delle tante dell’apparecchio sistemato accanto al letto di
Tracey, e continua a lampeggiare. Lampeggia insistente, così come insistente è
il respiro che le porta su e giù il petto. E io non posso saperlo questo..ma le
infermiere sì.
And You See The Show
Ci siamo cazzo, ci siamo. Saltello
come un indemoniato nella stanza che ci hanno affibbiato, i raggi del sole
entrano appena da una delle finestre. Il sole sta già calando, sono le otto e
mezza di sera. Fortuna che c’è stata una giornata splendida, almeno sotto il
punto di vista meteorologico. Abbiamo passato un’ora a provare e riprovare le
canzoni, con una chitarra acustica e il sottofondo di batteria, una cosa
formata solo dalla cassa, un piatto e una scatola di latta. Roba di fortuna,
giusto per riderci sopra…Mi guardo per un attimo allo specchio appoggiato alla
bell’e meglio alla parete e mi sorrido, assumendo una posa da conquistatore e
amante infallibile. Camicia nera, una bella cravatta rossa fiammante..i miei
adorati pantaloni neri e l’immancabile cintura. Adrienne mi ha persino regalato
una cravatta a pois bianchi che ho giustamente infilato nella tasca posteriore.
Eccomi qua, Billie Joe pronto a darsi in pasto al mondo. Scrocchio le dita,
mentre al mio fianco compare Mike. Anche lui è decisamente tirato a lucido.
Faccio un fischio di approvazione e lui mi appoggia un braccio sulle spalle,
avvicinando la bocca al mio orecchio. Scoppio a ridere quando mi arriva ben
sonoro un rutto che lascia dietro una vaga scia di birra. “Anche io ti amo Mike..” mi fa l’occhiolino per poi stiracchiarsi
nuovamente. Credo ce l’abbia come vizio ormai. CC
"E'
ora ragazzi, si va in scena.."
Usciamo dalla casetta prefabbricata dove si
eravamo rintanati, ci aggreghiamo ai due Jason, la strana coppia, come li
chiamiamo noi e a Ronnie. Battito propiziatorio dei pugni, come sempre,
contrastati dalla voce di Trè che ci grida di "Muoversi muoversi
muoversi!" E così facciamo. Sento quella musica...ta...taaa...taaa...ta
dahhhh!!! Che sia un incubo o un sogno, bè chissene frega, non svegliatemi.
Arriviamo noi gente...
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X Rhye and
Embrido: Bè ragazze che dire XD Sapete benissimo tutto quello che sto per scrivervi...visto che ho aggiornato??????
XD Non mi uccidete adesso eh...devo darvi la notizia purtroppo: ancora un
capitolo o due e Lost Child sarà finito >< almeno avrò modo per dedicarmi
alla nuova fic in cantiere e terminare finalmente la storiella fra Billie e
Robbie. E poi, sì, ho visto come si è conciato i capelli
Billie...Y_Y...sinceramente lo preferivo prima, ormai deve anche rendersi conto
che ha una certa età, non può più andare in giro come un ragazzino di
vent'anni. Ma comunque sia a noi piace sempre, giusto? XD Bacio :*
X LauraJoe: Ame personalmente il ronzio dell'amplificatore piace XD certo, senza esagerare...da un tocco di "rock.punk" in più. Sarà che poi io faccio sempre un casino immondo quando suono, quindi me ne accorgo relativamente di quel rumorino insignificante in sottofondo :P Piccola curiosità >< Te che chitarra hai? O basso X°D Ah, grazie comunque per il commento, mi ha fatto molto piacere...vedrai che aggiungerò presto il prossimo capitolo e non farò rimanere in attesa una vita come ho fatto fin'ora >_<
X Taty: No ti
prego non mi strozzare XD ho ancora una vita davanti e tante cose da fare, tra
cui finire questa benedetta Fanfic che mi trascino dietro da mesi..e poi c'è il
concerto dei Green Day da andare a vedere <<. E la Gibson da comprare °.°
e il concerto dei Sum 41 più quello dei Nofx. No no, troppe cose da fare,
lasciami vivere ancora un po' XD prometto che aggiorno presto >_< Grazie
per il commento :P
X mikybiky:
Sì
sì, la notizia è vera l'ho letta sul giornale un po' di tempo fa Oo ovviamente
era il Rolling Stones, ma ho imparato a fidarmi di quello che c'è scritto sul
suddetto XD Insomma è una gran bella cosa. Sarebbe bello se potesse sempre
accadere così, ho la seria convinzione che la musica sia più che terapeutica.
Comunque, tornando al capitolo (XD) tagliare a metà purtroppo è una mia
specialità, non posso farne a meno, ma vedrò di non farti soffrire più di tanto
in futuro, ok? :P Ah, le sorti di Tracey sono finalmente decise U_U al prossimo
capitolo XD
X @lucry@:
Già,
Trè è un grande, io me lo immagino così anche nella vita reale. D'altronde
sperare non costa nulla :P Non ti preoccupare se non hai recensito anche gli
altri capitoli, mi basta questo per capire che la mia fic ti è piaciuta :P
Fammi sapere qualcosa per questo però XD
X Lady Numb: oh ladyyy *____* da quanto tempo!! Sono felice che tu abbia recensito questo capitolo e felice soprattutto di vedere che ti è piaciuto. Eh sì, sono portata per le cose commoventi, che ci posso fare Y_Y Se ti fossi commossa del tutto lì all'università chissà che bella scenetta sarebbe venuta fuori XD La prossima volta lasciati andare e vediamo che succede :P Adesso di problemi al pc non ne ho più (tocchiamo ferro) quindi il prossimo capitolo dovrebbe arrivare bello pronto e sfornato entro breve >< Grazie ancora e un bacio :*