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Autore: paffywolf    05/07/2011    5 recensioni
Come sarebbe potuta finire la storia tra Rachel e Jesse? E cosa è successo a lui dopo la vittoria alle Regionali dello scorso anno?
Io l'ho immaginata così...
[La trama non tiene conto degli eventi successivi alla puntata 2x16]
[St. Berry pairing - cenni Sam/Quinn]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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15. Nationals part 1 - Backstage


Eravamo pronti. Leggevo negli sguardi sicuri dei miei compagni la voglia di vincere quella competizione.

Il professor Schuester, se possibile, era ancora più nervoso di noi: si limitò a qualche occhiata di ammonimento quando Puck iniziò a esprimere il proprio parere sull'esibizione di un Glee Club di Atlanta.

Probabilmente hanno preso le tende delle loro stanze e se le sono avvolte attorno. Svestirle sarebbe un giochetto da ragazzi.” sussurrò, facendo l'occhiolino a una delle ragazze sul palco. Lauren, in tutta risposta, gli pizzicò il braccio fino a fargli venire le lacrime agli occhi.
Lanciai un'occhiata d'intesa a Mercedes e Santana, sedute accanto a me.

Andiamo a prepararci, sono nervosa.” sussurrai loro. Si limitarono ad annuire e mi seguirono, mentre uscivamo dal teatro. Sentii chiaramente Santana che sussurrava a Mercedes: “Se viene in teatro, giuro che gli tiro la mia scarpa in un occhio...”
Jesse non sarebbe venuto, ma non avrei permesso al mio stato d'animo di influire sulla nostra vittoria. Anzi, se possibile, mi sarei impegnata ancora di più.

Mentre eseguivo i vocalizzi di riscaldamento, nella mia mente risuonarono le parole che il professor Schuester aveva pronunciato quasi due anni prima.

Da qualche parte c'è un ragazzo che ti amerà per tutto quello che sei, comprese le cose di te stessa che nemmeno tu sopporti. Saranno proprio quelle le cose che lui amerà di più.”

Trassi un lungo sospiro per mantenere la calma, ma le mie mani tremavano appena.

Hai sentito i tuoi papà, Rachel?” chiese Mercedes.

Sì, li ho chiamati prima di entrare in teatro... e ho mandato un SMS a Shelby, ma non mi ha risposto.” Santana digrignò i denti, prima di iniziare a borbottare una sfilza infinita di imprecazioni in spagnolo, mentre mi riempiva i capelli di lacca.

Ehi ehi, piano! O rischio di avere i capelli più dritti di Kurt! ” dissi io, afferrando il flacone dalla mano di Santana. “A proposito, sapete se viene?”

A quanto ho capito, il professor Schuester ha riservato 3 posti in platea, uno è per lui.” rispose Mercedes, scorrendo gli SMS sul telefonino. “Spero solo che arrivi in tempo per salutarci prima dell'esibizione...”

E che non si porti dietro quel nano, per piacere! Un hobbit basta e avanza...” ridacchiò Santana, riservandomi una delle sue adorabili occhiate arcigne.

La porta si aprì dietro di noi di scatto e il professor Schuester entrò trafelato nella piccola saletta, reggendo tra le mani una camicia grigia e un paio di pantaloni neri, uguali a quelli dei nostri compagni del Glee. Nessuna di noi tre riuscì a proferire parola, dopo aver visto chi lo accompagnava.

Kurt, hai qui i documenti del trasferimento, vero? ” Il professore appoggiò i vestiti su una poltroncina.

Sì prof, me l'ha già chiesto tre volte. La cartellina è questa, lei adesso vada e cerchi di corrompere qualche giudice per far partecipare anche me, la supplico!” rispose Kurt, euforico.

Lascia fare a me Kurt, tu sbrigati a prepararti. Ragazze, Kurt vi spiegherà tutto. Io cerco di capire cosa si può fare, tra meno di un'ora si va in scena!”

Un silenzio di tomba calò nella saletta, non appena il professore chiuse la porta.

Beh, mi date una mano? Non c'è tempo da perdere!” disse Kurt, al limite dell'isteria. Mercedes si avvicinò a lui e, in tutta risposta, lo schiaffeggiò sulla guancia con tutta la sua forza.

Sei un cretino, stupido, deficiente, idiota! Perché non mi hai detto niente?” gridò, mentre una lacrima solitaria scivolava velocemente lungo la guancia.

Oh, Mercedes!” disse lui, abbracciandola. “Non sapevo se avrei fatto in tempo, non ho voluto darvi false speranze.” Lei si divincolò per qualche secondo, prima di arrendersi e abbracciarlo a sua volta.

Sei un cretino, dovevi dirmelo! Stupido stupido stupido!” disse lei, stritolandolo.

Caspita Mercedes, hai imparato davvero a fare a botte. Guarda che bello schiaffo sulla guancia della nostra Biancaneve!” ridacchiò Santana, seguendo il profilo del segno rosso lasciato dalle mani di Mercedes. Kurt lanciò un urletto isterico e corse allo specchio.

Segni rossi? Oh no ragazze, aiuto! Mi serve del correttore, della cipria, una maschera di cera, una colata di cemento, qualunque cosa per coprire quest'oscenità! Non posso girare con la faccia rossa come un clown! E poi guardate quelli!” disse, indicando i vestiti appoggiati sulla poltrona. “Oh mio Dio. Si vede che queste camicie le ha scelte il professor Schuester, vero? Che orrore...”
Scoppiai a ridere, alla vista dell'espressione disgustata di Kurt.

Hai un'ora per imparare 3 numeri e ti metti a pensare al look? Ah Kurt, quanto mi sei mancato...” dissi, scuotendo la testa.

Santana incrociò le braccia al petto e fece una smorfia. “L'idea di Kurt che si esibisce a torso nudo mi eccita da morire, ma penso che sia il caso di muoversi. Ah, Cenerentola, non credere che tu mi sia mancato, eh?” disse, facendogli l'occhiolino.

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

Il teatro, se possibile, era ancora più caotico dell'anno precedente.
Era strano essere di nuovo lì, da solo. Il dolce gusto della vittoria, risalente a un anno prima, era ormai scomparso e quel luogo era solo sede di rimpianti. La sala era cambiata molto nel corso di quel lunghissimo anno, eccetto per un particolare: l'asse di legno di fronte alla porta principale continuava a scricchiolare al passaggio.

Dustin Goolsby, odioso come al solito, parlottava allegramente con i giudici, esibendo un sorriso tanto splendido quanto falso. Dietro di lui stava quella ragazzina, che sorrideva a sua volta mentre stringeva loro la mano.
Il professor Schuester arrivò trafelato alle loro spalle e, incurante degli sguardi di odio che Goolsby gli lanciava, mostrò un plico di fogli ai giudici di gara, che annuirono soddisfatti prima di congedarlo con un saluto. Tra di loro riconobbi la chioma cremisi di Mark Jelliff, un ex compagno dei Vocal Adrenaline, diplomatosi quando vincemmo il nostro primo campionato Nazionale. Fortuna volle che stesse venendo nella mia direzione e così presi coraggio e mi avvicinai a lui, sorridendo.

Mark!” dissi, dandogli una pacca sulla spalla.

Jesse St. James? Oh mio Dio! Ti sapevo dall'altra parte della nazione, cosa diavolo ci fai qui?” disse lui, strofinandosi gli occhi con il palmo delle mani.

Consulente di un Glee Club di Lima.”risposi io, alzando appena le spalle.

Ohio? Ma non eri in California?”

Per un po' ho mollato l'università, ma a Settembre torno a Los Angeles. E tu? Come diavolo sei finito qui?”

Beh, diplomarmi in meno di 3 anni con il massimo dei voti ha sicuramente influito... ma mia sorella mi ha aiutato per trovare degli agganci e così eccomi qua. Giudice delle Nazionali di Canto Coreografato.” disse con una smorfia. “Però mi sono dato da fare: faccio da comparsa in Wicked, andiamo in scena tutte le sere al Gershwin Theatre. Se ti va, ti trovo un biglietto.”

Mi piacerebbe moltissimo, Mark, grazie. Ti lascio lavorare adesso, anche io ho qualcosa da sistemare.”

Ciao Jess, stammi bene!” disse lui, allontanandosi.

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬


“Ok Kurt, sei sicuro di avere capito tutto?” chiese il professore, preoccupato. “Se non te la senti, io...”

Oh no no, professore. Nessuno al mondo può tenere lontano Kurt Hummel da un palcoscenico, ho memorizzato la coreografia e i miei capelli sono perfetti. Il problema sono... le camicie.”

Professore, sono autorizzata a tappargli la bocca con l'imbottitura del divano?” intervenne Santana, mostrando al professore un'enorme pezzo di gommapiuma esibendo un sorrisetto diabolico.

La risposta poco gentile di Kurt venne censurata dall'apertura della porta: ora tutto il Glee era riunito nella piccola sala. Guardai innervosita l'orologio alla parete, che ticchettava fastidiosamente. Mancavano 3 minuti alla nostra performance e gli altoparlanti della filodiffusione gracchiavano appena mentre trasmettevano la performance dei nostri diretti avversari: i Vocal Adrenaline.

Ci esibiremo subito dopo i campioni in carica?” chiese Sam, contendendosi con Puck l'unica poltrona libera.

In carica? Io carico solo le pile... Come si caricano i campioni?” commento Brittany, infilandosi le scarpe. Il professore la ignorò, scuotendo la testa con un sorriso.

Sì, i vincitori della scorsa competizione hanno da sempre il diritto di decidere quando esibirsi. E, casualmente, Goolsby ha scelto di esibirsi appena prima di noi.” Il suo sguardo la diceva lunga: rientrava tutto nel suo piano.

Faremo schifo in confronto a loro, sono così bravi...” mormorò Finn scoraggiato: gli altoparlanti, incapaci di rendere a pieno la potenza vocale di Sunshine, continuavano a gracchiare fastidiosamente.

Oh, basta scoraggiarsi ragazzi! ” li rimbeccai io, arrabbiata. “Siamo arrivati fin qui e abbiamo 3 numeri straordinari pronti per il pubblico! E non mi interessa se a cantare su quel palco c'è Madonna o Patti LuPone, noi saliremo lassù e ci esibiremo al meglio delle nostre possibilità!”

Rachel ha ragione, ragazzi.” disse Puck, alzandosi di scatto e facendo rotolare Sam per terra. “E' ora di prendere sonoramente a calci qualche cu...”

Noah!” gridò il professore, gli occhi sgranati.
“Culetto professore, culetto.” continuò lui, sul volto una smorfia divertita. “Forza New Directions, abbraccio di gruppo!”

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

 

Come mi avevi chiesto, non ho detto niente a Rachel.” sussurrò il professore, prendendo posto accanto a me.

Grazie, professore.

Com'era il numero dei Vocal Adrenaline?” chiese lui, arrotolando tra le mani il foglio con il programma, chiaramente nervoso.

Niente di straordinario. Mercedes e Santana mangeranno viva quella piccoletta.” dissi io, tranquillo.

E le coreografie?” continuò lui.

Professore, andrà tutto bene. Se serve posso mettere una buona parola per noi, ho un amico nella giuria...” sussurrai, facendogli l'occhiolino.

No Jesse, noi giochiamo pulito.” disse lui, leggermente irritato.

Stavo solo scherzando, professore.”

Lo so Jesse, scusami. Sono nervoso.” Mi limitai a ridacchiare. La voce dello speaker interruppe la nostra chiacchierata.

 

E ora dal McKinley High di Lima, Ohio: le New Directions!


Continua...
 

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
 

E rieccomi qui, alle prese con un piccolo problema. In qualche modo Kurt doveva ritornare al McKinley in modo dignitoso, senza canzoni strappalacrime, ma al 100% da Kurt Hummel. Niente Blaine al seguito, ma solo Kurt che ritorna felicemente all'ovile. La frase di Puck è una citazione involontaria di "Let's Kick Some Ass!" alla partita di football in "Sue Sylvester Bowl Shuffle". =)
Niente St. Berry in questo capitolo, ho dovuto spezzare le Nazionali a metà o ne sarebbe uscito un minestrone extra-lungo e strapieno di canzoni. E avrei impiegato tutta la vita per finirlo, con vostra somma gioia... Niente da dire, anticipare, aggiungere. Non vi rovino la lettura del prossimo capitolo, al quale finirò di lavorare tra oggi e domani.
E, per la cronaca, sto ancora riprendendomi dal Brittana/Heya Kiss. Dio, quanto le shippo... :')
Recensioni graditissime, insulti un po' meno. :P A presto!

   
 
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