Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SimplyMe514    05/07/2011    9 recensioni
Dal testo:
«Grifondoro!»
No, un momento. Fermate tutto, per favore. Coraggiosa io? Dev'esserci un errore. Eppure, accidenti, ho letto
Storia di Hogwarts prima ancora di venire, così, per portarmi in vantaggio, dato che ne avrò un bisogno disperato, e non ricordo che ci siano casi in cui il Cappello Parlante si sia confuso.
Fiume di pensieri di Hermione nel fatidico istante dello Smistamento... spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 «Grifondoro!»

No, un momento. Fermate tutto, per favore. Coraggiosa io? Dev'esserci un errore. Eppure, accidenti, ho letto Storia di Hogwarts prima ancora di venire, così, per portarmi in vantaggio, dato che ne avrò un bisogno disperato, e non ricordo che ci siano casi in cui il Cappello Parlante si sia confuso.

Ma la sensazione che sia tutto tremendamente sbagliato, mentre sfilo davanti a quegli occhi troppo curiosi e m'infilo dove posso al tavolo rosso e oro, sentendomi improvvisamente microscopica in mezzo alla folla, non vuole proprio saperne di andarsene. Basandomi su quel che sapevo delle caratteristiche delle quattro Case, avrei scommesso qualsiasi cosa che sarei stata assegnata a Corvonero, e invece no. Eccomi qui, con il blasone della scuola sul petto che chissà come è già diventato un leone rampante (bello, devo scoprire come sia possibile), seduta composta tra un sacco di ragazzi e ragazze dieci volte più spavaldi di me e, potrei giurarlo, con così tanti maghi nella storia delle loro famiglie da non poterli neanche contare. Al contrario della sottoscritta, Hermione Jean Granger, la figlia di dentisti con i denti più brutti della Storia. In quattro parole esatte: che ci faccio qui? Io, che fino a poco tempo fa non avevo idea dell'esistenza di tutto questo. Io, che a undici anni avevo già la mia vita futura mezza pianificata (e il progetto includeva un college prestigioso, ma non avevo certo questo in mente) e ora invece ho davanti solo l'ignoto. Io, che sono inequivocabilmente, disperatamente diversa da tutti loro, anche se qualcuno lassù ha deciso senza degnarsi di chiedere il mio parere che da oggi in poi farò parte di questa follia chiamata Hogwarts.

Cosa farò quando mi chiederanno quale sia la mia squadra del cuore di quella cosa detta Quidditch, di cui mi sono studiata le regole in anticipo per non essere costretta ad annuire e sorridere senza capire una parola di quello che mi viene detto, e dovrò rispondere che non ne ho una perché non ho mai seguito lo svolgersi di un campionato in tutta la mia vita?

Cosa farò quando, senza sapere da dove vengo, qualcuno mi domanderà che lavoro facciano i miei genitori, e dovrò dire che l'incantesimo che riesce meglio a mia madre è un'otturazione?

E come se non bastasse ora l'unica certezza che avevo, quella di conoscere almeno un pochino me stessa, è esplosa in mille pezzettini. Mi è stato riconosciuto un coraggio che non credo proprio di avere, mentre del mio cervello, che in tutta franchezza è l'unica parte del mio corpo che mi piace, neanche una parola. Ma io – io che ho passato intere sere d'estate chiusa nella mia stanza a cercare di capire qualcosa dei miei libri nuovi di zecca, e a quanto pare con successo, visto che ho scoperto con un misto mai provato prima di shock e gioia che le piccole magie del Manuale degli Incantesimi, Volume primo mi riuscivano – senza la mia intelligenza non sono nessuno. A casa non avevo niente di cui vantarmi se non il fatto di aver già letto titoli che a detta di tutti erano molto superiori al livello di una normale ragazzina della mia età; qui non ho nemmeno la mezza soddisfazione di pensare ai miei genitori come a due persone di tutto rispetto a cui l'intera città si rivolge per i propri problemi di denti, pagandoli fior di soldoni. In un posto dove quasi tutti gli adulti fanno lavori strani e meravigliosi come il pozionista o Dio sa che altro e le carie quasi sicuramente si curano con un colpo di bacchetta (questo sì che è interessante, i miei impazziscono all'idea di farmi passare tutti questi mesi da sola senza neanche un controllino veloce), a chi importa della banale figlia di due banalissimi dentisti?

So già come finirà questa storia: mi butterò anima e corpo sul rendimento scolastico, esattamente come ho sempre fatto, solo con materie nuove e decisamente assurde da studiare. Tutto qui. Perché se in questo mondo completamente nuovo ho un milione di ragioni per essere considerata “nessuno”, dovrò impegnarmi il doppio degli altri per dimostrare che sono qualcuno.

E sì, probabilmente ci vorrà un sacco di coraggio. Forse, in fondo, il Cappello Parlante aveva ragione.

 

Note dell'Autrice: alè, il conto alla rovescia per Deathly Hallows, Part 2 mi sta dando alla testa. Si nota che adoro da morire Hermione? Mi sono sempre identificata un sacco con lei, forse perché è l'unica ragazza del trio, forse perché è dalla prima elementare che sono una secchiona senza speranza, forse perché nel periodo in cui ero più fissata con la saga di Harry Potter avevo anche gli incisivi da castoro e lei è stata l'unica ragione per cui riuscivo lo stesso a fare dei gran sorrisoni e urlare al mondo: “Guardate come le somiglio!”. Non lo so. Sta di fatto che da quando sono diventata abbastanza matura da capire che lei è quello che è, una sgobbona come pochi, non perché voglia essere la migliore in assoluto o perché l'autrice avesse bisogno di un personaggino petulante, ma perché essere figlia di Babbani la fa sentire in dovere di compensare diventando la miglior strega che può (o almeno, io la vedo così, e accidenti se capisco il ragionamento che fa... ma lasciamo perdere, si chiamano Note dell'Autrice, non Storia della mia vita), la amo alla follia.

PS: lo so che non è vero che del suo cervellino non si fa neanche menzione, il Cappello aveva considerato l'idea di metterla a Corvonero e poi aveva fatto una specie di scarto a sorpresa, ma permettetemi di esagerare un po'...

PPS: la faccenda dello stemma probabilmente è una cavolata colossale, ma pensateci: la divisa come la si compra da Madama McClan deve avere il blasone neutro perché lo Smistamento non è ancora avvenuto, eppure dalla scena del Cappello in poi gli abiti sono sempre descritti con il simbolo delle singole Case, e non risulta che gliene facciano trovare altri in camera, anche perché se così fosse a che sarebbe servito spendere soldi in sartoria? La mia conclusione è che lo stemma sul petto si trasformi quando si viene Smistati.

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SimplyMe514