Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Bennu     06/07/2011    13 recensioni
Wammy's House. Mello, Matt, Near e Beyond BIrthday. Quattro piccole pesti di otto anni non sanno come passare il tempo, così, L, cercando di risolvere quei momenti di puro casino e distruzione totale, decide di raccontare loro delle favole....molto particolari. [ATTENZIONE: linguaggio un po' scurrile]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, L, Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Wammy's House, giorno di pulizie.

Alla fine, anche alla Wammy's House era arrivata la primavera. Se ti stai chiedendo “come mai anche alla Wammy's House”, è logico che tu non sappia dove sia collocata e, se lo sai, una domanda mi sorge spontanea: quanto hai in geografia?

Se invece fai parte di quell'1% che non sa dove si trovi, ecco la risposta. Inghilterra. In quale posto preciso dell'Inghilterra non lo so, perchè anche io appartengo a quel 99% di persone che in geografia ha 2 ( 2 perchè non so che numero venga dopo il due, infatti in matematica ho 1 e in italiano 0 perchè i numeri andrebbero scritti a lettere..).

Comunque, è bene che tu sappia che, anche in Inghilterra un anno è composto da 365 giorni e, su 365 giorni, 366 piove mentre il 367 giorno è nuvoloso. (Se pensi che ci sia qualche incongruenza con i numeri, vai a vedere quattro righe più su quanto ho in matematica).

Ebbene, come stavo dicendo, anche lì, alla Wammy's House, era arrivata la primavera. Niente sole o caldo, ma solo una pioggia che Dio la mandava giù col secchio.

Ma sempre primavera era e, di conseguenza, il super palestrato nonché flaccido (sì, lo posso scrivere, è un'antitesi xD) Watari, aveva gentilmente chiesto ai bambini dell'orfanotrofio, munito di frusta e mitragliatrice da bravo schiavista qual era, di dare una piccola ripulita all'orfanotrofio perchè forse, ripeto forse, era leggermente sporco.

Mentre poneva questa piccola richiesta, stava lottando contro una pantegana gigante che portava una baguette in bocca , mentre Roger aveva aperto un giro di scommesse clandestine su chi avrebbe vinto tra l'Acaro che era uscito da sotto il letto di Linda e il Ragno che si trovava nell'angolo della mensa, il quale giustificava le strane scomparse di bambini che, negli ultimi dodici...anni, tormentavano l'orfanotrofio.

 

I bambini si erano allora divisi in due gruppi: quelli che, per le prime dodici ore pulivano il posto e cercavano di renderlo vivibile e quelli che, nel frattempo, cercavano di tenere buoni i vari animali e/o cumuli di polvere che ormai avevano preso lentamente ma inesorabilmente possesso del luogo.

 

In tutto questo baccan..ehm...daffare, quattro teneri bambini si stavano occupando del secondo piano che aveva le dimensioni di un campo da pallone. (Non chiedetemi come sia possibile, non sono io l'architetto di questa gabbia di matti....volevo dire, di dolci doni del cielo.)

 

-Ma che palleeeeee!-

Si lagnò una vocina dolce come quella di una cornacchia.

-Perchè dobbiamo pulire nooooiiii?-

-Quante volte te lo devo ripetere Matt? Perchè lo fanno tutti!-

Rispose uno scocciatissimo Mello che aveva in testa una bandana per proteggere la sua biondissima chioma lucente lavata con Pantene Acqua Light, testata dal nuovo promoter Kira, che lasciava i capelli lucentissimi e liscissimi senza lasciare residui e senza appesantirli.

-E allora se tutti si buttano dalle finestre facciamolo anche noi, no?-

Osservò la mozzarella Near bardata fino al collo con una tuta anticontaminazione per paura di diventare roseo.

-Io non voglioooo pulireeeeee!-

-Matt, si può sapere perchè diamine sbiascichi le parole?!-

Chiese irritato il biondo.

-Perchè ho sbattuto forte la testaaaaa!-

-Sì, ma quello lo sapevo già!-

-Ma non dovrebbero pulireee le donne delle pulizieee?-

-Hanno paura di mettere iede qui dentro.-

-Watarii?-

-È vecchio.-

-Rogeer?-

-Chi?-

-Linda.-

-È stata sbranata dal Ragno della cucina una settimana fa.-

-....Watariii..?-

-Matt! Ti ho già detto che è vecchio!-

-E che cazzo ci devo fare? Le provo tutte nooo?-

Mello gli lanciò in testa un randello (preso non si sa bene dove visto che non si sa bene a cosa possa servire durante le pulizie) stendendolo.

-Ma insomma, noi siamo bambini! Non dovremmo pulire o no?! Questo è sfruttamento minorile! Io chiamo la polizia e li faccio venire qui! Non ci pagano nemmeno!-

Esclamò un Beyond Birtday coperto di polvere dalla testa ai piedi che, non avendo capito che nel XXI secolo esisteva Swiffer e che, di conseguenza, usava la testa (nel vero senso della parola) e la sua capigliatura spettinata, per togliere le ragnatele dagli angoli (non si sa bene come, visto che era alto un metro e un sasso, e uno sputo sopra il sasso) e per togliere la polvere dai mobili.

Ovviamente in mano aveva il suo quindicesimo caffè che stava tracannando come fosse stata acqua.

-...Non vedevo qualcuno bere così da quando Matt, a capodanno, ha tracannato vodka liscia pensando fosse acqua..-

Rabbrividì Vallelata.

-Insomma noi siamo bambini! B-A-M-B-Q-U-I-N-Y-P-S-I!- Li guardò invasato.- Capite?!-

-Non proprio, ma va bene così. Ti vogliamo bene lo stesso.- Mello gli pattò la spalla.

-Io sono un bambino! Voglio fare a pezzo il cadavere della signora della mensa in pace! Questo lavoro dovrebbero farlo i grandi!-

O.O ← la faccia di tutti, compresa la tua che stai leggendo scommetto.

-..Beh..? Oh, dai , lo sapete che non sono del tutto normale!-

 

Mentre questi innocenti bambini disquisivano , dalle scale si sentirono dei passi leggeri.

Dalle tende entrò uno spiraglio di luce.

I bambini si girarono estasiati.

-È...è veramente...lui?-

-..Non ci posso credere...-

-..Lui.....è..-

Sopra le delicate note della dolce canzone di “Chanteclere (non so se si scrive così, ma non sono francese e quindi non mi interessa) lo sgrassatore” e di “Mastrolindo, il mago del pulito”, sull'ultimo gradino inciampò L che si fece tutto il perimetro del secondo piano di pancia e di faccia.

-..Lui è proprio un pirla. Non può essere lui.-

Fortunatamente, il previdente Watari, conoscendo la dolce leggadria e pesante maldestria (se questi termini non esistono io ho la L'icenza poetica! Ebbene sì! Con l'apostrofo.) del giovine, l'aveva fatto su in rotoli e rotoli di swiffer cosi che, se fosse finito per terra, avrebbe comunque dato una mano a pulire.

-Ragazzi!-

I quattro bambini tornarono a fare quello ceh stavano facendo.

Mello stava con un dito nel naso sperando di riuscire ad arrivare al cervello, che sperava di avere.

Matt stava gongolando come un'ostrica. (ebbene sì, le ostriche gongolano)

Near stava in cima ad uno scaffale lontano dalla polvere pregando tutte le divinità, contemporaneamente, per non sporcarsi.

Beyond...dov'era Beyond? Ah, sì, alla macchinetta del caffè.

-Ragazzi sono io, L! Forse vi ricorderete di me perch ho risolto casi come “Chi ha rubato le caramelle alla nonna” e “Colombo, il tenente demente”!-

Nessuna risposta.

-Sono qui per raccontarvi una storia. Vi va di sentirla?-

Per quei bambini qualunque cosa era meglio che pulire. Anche ascoltare le storielle di un pazzoide diabetico intorno al quale giravano scommesse su cosa l'avrebbe ucciso prima, se una zolletta di zucchero, una ciambella, o la sua stessa stupidità.

 

-Che storia ci raccontiii?

-Quella di Cenerentola!-

-...Che schifo...-

-Allora, visto che non vedete l'ora io inizio!-

-Ma..-

-C'era una volta...-

 

Matt-rentola.

 

C'era una volta una biondissima bambina che aveva una chioma di capelli rossi come il fuoco.

 

-Ehi,ma non è un controsenso?-

-Che cosa?-

-Ha appena detto che era biondissima!-

-Sarà stato daltonico!-

-Sssssh!!-

 

Il padre, un nobile conosciuto da tutti in città per le sue scappatelle, dopo aver capito che le seconde nozze erano state una gran cazzata, con la scusa di dove uscire a comprare le sigarette, una sera, se la diede a gambe abbandonando la povera tontorentola che, per l'occasione, chiameremo Matt-rentola.

 

-Ehi, sembra la storia di Matt!-

-Oh, ma avanti, chi crederebbe ad una padre che esce a comprare le sigarette?-

-Zitti! Mi sento tirato in causa!

Chissà perchè mi sento protagonista!-

 

Matt-rentola era una nicotinomane pazzesca sfruttata dalle sue sorellastre GenoveffaB e Banastasia

che la costringevano a passare il moccio Vileda, una volta al mese, per tutto il monolocale di dieci metri quadrati in cui vivevano e le ordinavano, di tanto in tanto, di pulire il posacenere che la dolce fanciulla, simile ad una ciminiere, riempiva con un intervallo di tempo che si alternava dai dieci ai venti..secondi.

-Matt-rentola! Pulisci qui!-

-Ma..-

-Matt-rentola! C'è un mucchio di cenere qua!-

-...Adesso!-

E un monte Everest di cenere ricopriva le povere sorelle.

Un giorno, la matrigna candegginata, scendendo le scale, annunciò che il bel principe della contea, dava una festa al suo bellissimo palazzo che si trovava tra la casetta di marzapane e il regno di Kinder Pinguì, vicino ai monti Novi, cioccolato dal 1870.

Le due sorellastre strillarono e, con la delicatezza di una mandria di elefanti, sfondarono la porta delle loro camere e iniziarono a pulire.

-Posso venire anche iooooo?- Straziò i maroni Matt-rentola.

-Oh, ma certo!- Disse la matrigna.

-Solo ad una condizione! Devi riuscire a togliere questa macchia di inchiostro dal mio vestito.-

-Matt-rentola, volenterosa, si mise di impegno. SI munì di tripla lente di ingrandimento con la quale riusciva a vedere la famiglia di acari che lo salutavano e che abitavano da molte generazioni quel vestito.

Ma della macchia nemmeno l'ombra.

-Ma..a dire il vero...-

-Allora non puoi venire!-

-Ma ho già il vestito!-

Disse sfoggiando uno dei vestiti delle sorellastre.

Fu così che GenoveffaB e Banastasia le strapparono il vestito e lei corse nella foresta (il giardinetto che c'era dietro casa con due margherite morte per il troppo diserbante che, Matt-rentola, inconsciamente, aveva dato), piangendo disperata.

 

-Ma..Beyond..come hai potuto?-

-Fare cosa?!-

-Strappare il vestito a Matt!-

-Ancora con sta storia?1 Ma io non ho fatto nulla!-

-Oh, si che l'hai fatto. E poi hai riso anche malignamente!-

-Ma...-

-Comunque...-

 

Fortunatamente, la fata madrina, sentendola piangere apparve in camicia da notte, con tanto di maschera verde spalmata in faccia e due cetrioli sugli occhi.

-Ma chi è che scassa i maroni a quest'ora, eh?! Se lo trovo gli chiudo quel buco dentato che si ritrova!-

La fata madrina, che aveva folti capelli neri, un'aria svampita e camminava curva per l'età (ebbene sì, le creme della L'Oreal, perchè voi valete, costeranno anche 10 euro, ma dopo che le usata per dieci millenni, poi vi assicuro che anche a voi non fanno pi effetto), vide una saetta rossa schiantarlesi addosso

-Ehi, ma che ca..-

 

-No, L ci sono i bambini!!-

-Oh, scusa..-

 

-Ehi, ma che acciderbolino..

 

-Meglio, decisamente meglio.-

-Sembro Ned Flanders..-

 

-Su, su Matt-rentola, non piangere.-

Disse alla ragazza disgustata.

-Ma fai proprio schifo!-

-Guarda che ho ucciso per molto meno.-

-Gracchiò la fata.

-Io sono la fata madrina!-

-Chi?-

-Esatto, proprio io! Adesso ti aiuterò!

E così dicendo la vestì di...

 

-Raso.-

-No..-

-Pizzo..-

-No...-

-Tulle!-

-No, ho detto di no!-

-UN momento, come fa Matt a conoscere tutte

queste stoffe?-

-Ehm...ma che bella storia, come continua?-

...un bellissimo abito da sera.

 

-Ora, trasformerò questo cetriolo in una carrozza e questi scarafaggi in magnifici scarafaggi!-

-Eh, sìììì!-

-Biddidi boddidi...e..e..ecciù!!-

La fatina, allergica alle...

 

-Cazzate?-

-No, a quelle è allergico solo Mello, vero?-

-No, non proprio.-

-Matt ha un cervello e BB non è

uno psicopatico caffeinomane.

-Etciù, etciù. Etciù!!-

-Ecco...-

 

Magie...

 

-Ma com'è possibile?-

-E che cazzo ne so, mica è mia la storia!-

-Ma se la stai raccontando tu!-

-...Ops..-

 

Trasformò il cetriolo in..

 

-Ma non era una zucca?-

-Cetriolo, zucca, che cosa ti cambia? Sempre tubero è!-

-Ma...-

-Qualcuno lo sopprima!--

 

..una carrozza e i bacarozzi in...

 

-E questi? Non erano topi?-

-Zitto ragazzino che ascolti Justin Bieber!

Dovrebbero linciarti solo per questo!-

 

...in splendidi cavalli neri e Matt-rentola potè finalmente raggiungere la festa, dove, durante il ballo, fu subito avvistata per la sua avvenenza e la sua rara bellezza, dal principe Mello.

Ballarono per qualche...

 

-Ora?-

-Anno?-

-Mese?-

-E, sì. Così gli andarono a fuoco le scarpe -.- ...-

 

..minuto, perchè la magia tarocca della fata madrina durava solo fino alla mezzanotte e, siccome gli scarafoni non avevano il GPS satellitare installato nel guscio, si erano persi strada facendo, consentendo così a Matt-rentola, di godersi il ballo per pochi minuti prima di dover fuggire via, non prima di una sigaretta.

 

Durante la corsa, Matt-trentola, perse un anfibio.

 

-Ma non era una scarpetta di cristallo?-

-Ehi, stiamo parlando si Matt, che ti aspetti?-

-Già! E poi fracassa tutto!

Da piccolo si è fracassato il cervello per vedere se la forza

di gravita funzionava anche se scendeva le scale a testa in giù

tipo Esorcista, e secondo te poteva mettere

le scarpette di cristallo della Chicco?-

-..Ragazzi guardate che vi sento..-

-...Oh, cazzo..-

 

Il principe non riusciva a darsi pace così. Sollevato lo scarpone disse:- La dolce puzzetta...-

 

-Ignorante è pulzella-

 

-..che calzerà questo piccolo anfibio numero 47 infangato, sarà la moglie di Meeellooooo..-

E così iniziò la sua disperata ricerca.

 

Nel frattempo, a casa di Matt-rentola, la matrigna stava cercando di far sparire dalla vista la povera Matt-rentola., quando, finalmente irruppe in casa il principe con la scarpina.

Matt-rentola, rispettando il suo turno, passò davanti alle sorelle e alla matrigna.

-Voglio provarla prima iioooo!-

Il principe le provò l'anfibio che gli calzò alla perfezione.

-Oh, mio Dio, sei tu!-

Gridò disgustato il principe!

-E anche tu sei tu!-

Gridò innamorata la ragazza.

-E adesso mi sposi!-

E così, vissero sempre felici e contenti.

 

 

-Fineee!-

Concluse soddisfatto L.

-Ma sta storia fa schifo!

-È raccapricciante!-

-Sì! È come quando BB non lava la vasca da bagno dopo che si fa una doccia dopo che è stato un mese senza farsela!-

-Ehi, non è vero!-

Repplicò il bimbo circondato da miliardi di mosche.

L si alzò e li guardò con dolcezza.

-E ora bambini miei, io devo proprio andare. Il caso Kira mi sta aspettando e non può proprio attendere.-

Così dicendo, si mosse verso le scale al ritmo della canzone “The Power.” mentre le quattro piccole pesti lo guardavano.

-Secondo voi dovremmo dirglielo?-

-Di cosa?-

-Della cera.-

Videro la figura di L rotolare giù dalle scale tra imprecazioni indecenti, mentre tirava fuori dalla tasca la sua agendina preferita, vedeva che giorno era e iniziava a tirare giù tutti i santi dal calendario.

-Troppo tardi.-

-----------------*------------------------*----------------------------*--------------------

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato il capitolo precedente e mi scuso per il ritardo
nell'aggiornarne questa FF.
Per chiunque la leggesse, mi scuso anche se è da moltissimo che non aggiorno più
Nightmare ma, incredibilmente xD, ho un blocco che non risco a superare e non so nemmeno
se valga più la pena di continuarla.
COmunque,m spero vi sia piaciuto questo capitolo, sperando che vi abbia fatto ridere come il primo, anche se
so che non sarà così xD.
Nel prossimo capitolo mi piacerebbe scrivere qualcosa del tipo "Mello nel paese delle stoviglie" oppure  raccontarvi
come i nostri amici hanno passato una semplice giornata in montagna.
Se avete richieste o suggerimenti, scrivetemi pure ^^

Vi mando un bacione e vi ringrazio tutti quanti.

Bennu.
 

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Bennu