What's happenned??

Era timida,molto timida,si sentiva stupida...la vita le aveva insegnato che il proverbio che dice:" fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio" non era una delle solite cavolate che scriveva la gente. Si sentiva stupida ogni volta che pensava a quello che era successo. Era stata tradita dalla sua migliore amica, la sua amica del cuore. Aveva perso una delle persone che amava di più al mondo, che la ascoltava e le dava degli ottimi consigli,ora non c'era più nessuno,si ritovava sola per la millesima volta,senza nessuno che gli dimostrasse affetto e che le stesse vicino, le sembrava quasi di vivere un incubo, anche se cercava di svegliarsi non ci riusciva,era solo la realtà, se provava a rialzarsi il destino la mandava giù ancora con più forza, la sfortuna ormai la perseguitava, si chiedeva perchè tutto dovesse succedere a lei, per quale motivo...che cosa aveva fatto di male per meritarsi questo? Si sfogava soltano con una cosa,solo con il suo diario. Scriveva tutto quello che gli passava per la testa,i giudizi,le sue giornate e non macava mai quelche riferimento al ragazzo che gli piaceva...                                          

Arrivata in pizzeria,le diede gli auguri insieme al regalo, e cercò di sedersi più lontano possibile, stava quasi per toccare la sedia quando si sentì chiamare da una voce squillante e presuntuosa:< ehii Sofy vieni qua! ti volevo presentare una persona!> la rabbia e il panico la assalivano..andò verso di lei.. e subito cominciò a parlare lei alza lo sguardo verso di lui.Davanti a se si ritrova un ragazzo che era una decina di centimetri più alto di lei, magro, capelli e occhi marroni.Lei timidamente gli porse la mano dicendo con aria imbarazzata e lui risponde in modo veloce e freddo.La cugina si gira dicendo     cn un sorrisetto Davide fa un cenno con la testa.Si sedettero e iniziarono a parlare del più e del meno,avevano iniziato ad avere un certa confidenza, e sembrava che si conoscessero da una vita.Si era ormai fatto tardi ed era ora di andare.Pur non avendo per niente voglia di aggiornare il suo diario iniziò a scrivere: 

Nel cuore della notte e il buio che avvolgeva la sua stanza la ragazza non riusciva a dormire perchè non faceva altro che fantasticare su di lui anke se c'era una cosa che la tormentava: lui era nato il 3 febraio 1997 e invece lei il 2 novembre 1996.. inzomma lui era qualche mese più piccolo ed questo era diventato un problema per Sofia.Dopo qualche giorno lui gli mandò la richiesta di amicizia su Facebook e molto contenta la accettò.. poi passarono anche a chiedersi il numero di telefono e così via..diventarono amici stretti ma non abitavano nello stesso paese e di conseguenza non potevano vedersi ogni giorno,al massimo durante il week end..

Si piacevano a vicenda, stava per nascere qualcosa ma lei a causa della sua stupida paura di ciò che pensavano gli altri lo rifiuta diverse volte..smisero di sentirsi per molti mesi.La mattina del 28 giugno sentì squillare il telefono, era sua cugina, le aveva chiesto se voleva andare a mare con lei per qualche giorno.. senza pensarci due volte accettò l'invito.Si fece portare dai suoi genitori a casa di quest'ultima..pensava che forse quella settimana l'avrebbe aiutata a distrarsi dai soliti problemi quotidiani.Mentre facevano una passeggiata videro un gruppo di ragazzi e uno tra questi era Davide..aveva molta paura e provava un certo imbarazzo a trovarsi a faccia a faccia dopo così tanto tempo, subito notò che era cambiato, era diventato più grande e la voce sembrava come quella di un uomo, gli sforzi della piscina che ormai frequentava da un bel pò erano serviti per formare la tartaruga..lei a vederlo così diverso..carino si sentiva un pò a disagio, non si rivolsero la parola oltre a quel così rapido e freddo "ciao" con un sorrisetto finto.. dopo aver fatto la doccia iniziarono a sistemasi per poi uscire, Sofia indossò gli short bianchi e aderenti con una maglietta viola a maniche corte, che le dava un tocco sportivo.La sua immancabile matita e gli orecchini a forma di farfalla alla quale lei teneva molto.Arrivate in villa c'era lui..Davide.. iniziarono a brillargli gli occhi perchè anche se non lo ammetteva sapeva benissimo che ora era lei a esser pazza di lui.. questa volta non la degnò nemmeno di uno sguardo, di un saluto, e lei stava male al solo pensiero di quanto lo aveva fatto soffrire..si pentiva di non aver risposto di SI alle sue smisurate richieste di avere un rapporto...Ora si sentiva da schifo e non sapeva cosa fare..