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Autore: Kurita    06/07/2011    2 recensioni
"Una nuvola di fumo avvolge la stanza di un odore strano quasi sconosciuto.
Una bottiglia di rum rovesciata sul tavolo, carte sparpagliate, un portacenere rivoltato, i cocci di un bicchiere. Tutto faceva pensare a una lite, forse per gioco…..
Odore di amore, di un amore violento e passionale."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Roxas cade a terra, faccia contro l’asfalto bagnato.
Un miscuglio di lacrime e pioggia inondano il suo piccolo viso così dolce, che nasconde tutt’altro.
Un ragazzo ribelle.

Roxas scappa. Non vuole farsi vedere così , da un uomo come Axel, così possente.
Quando è con lui si sente piccolo come una formica e debole come tale.
Gli faceva uno strano effetto stare con quell’uomo. Sentiva le farfalle nello stomaco.
Era felice.

Axel non si cura minimamente dei sentimenti del ragazzo.
Per lui non esistono sentimenti, è solo senza nessuno apparte quel piccolo marmocchio.
Cammina senza una meta.
Si imbatte in una rissa.
Sorride compiaciuto. Si fa avanti.

Pugni, calci, ceffoni, sangue dappertutto.
Axel si rialza.
È inzuppato di sangue, ma non se ne cura.
Butta via la maglia. Roxas lo vede. Non ha intenzione di avvicinarsi. Adesso ha paura. Proprio di lui.
L’uomo,  con cui due giorni fa era andato a letto, a malapena riusciva a guardarlo.
Si trattiene. Axel gli va incontro.

Roxas indietreggia.
Ma Axel non se lo  fa scappare lo prende dai fianchi e lo bacia.
Ricompensa se sta zitto.
Lo porta in un vicolo e se lo scopa.
Roxas trema , ma allo stesso tempo è felice. Sa che Axel lo desidera.

Roxas lo prende da un polso.
Il rosso lo guarda.
Con occhi piccoli e dolci il ragazzino gli chiede di andare a dormire da lui.
Scoppia una risata. Axel si libera dalla stretta del ragazzino e dopo essersi rivestito va via senza dire una parola.
Era solo una botta e via. Come lo era sempre stato.
Roxas lo rincorre. Lo porta in una casa.
Sorride come uno stupido e dopo avere richiuso la porta va via.

Axel si guarda intorno. Era una casa a tutti gli effetti.
Si accende una sigaretta e si lascia cadere sul divano. Sorride soddisfatto. Finalmente.
Sera.
Axel gioca. Poker . Rum. Sigarette.

Una donna semivestita accanto a lui gli bacia il collo di tanto in tanto.
Lui sorride, manda giù un sorso di rum e continua a giocare.
Il suo sorriso ha un qualcosa di malizioso.
Anche i suoi gesti. I suoi occhi sono cattivi ma al tempo stesso nascondono il suo stato d’animo.
Triste.

Lo si vede da lontano. Resta solo.
Ama follemente la solitudine, la tranquillità che da il silenzio.
In un attimo la stanza si inonda di fumo. Quel fumo che adora talmente tanto da indurlo a fumare di continuo.
Non si cura della sua salute. Sa bene che non ha nulla da perdere.
Axel. Un uomo che non conosce le lacrime, seppure aver avuto un passato molto difficile.
Un padre assente. O meglio. Mai esistito.
La madre. Axel non l’ha mai conosciuta.
Ma per lui non è mai stato un problema. Ora ha quel piccolo angelo. Se così si può descrivere.

Roxas. Un ragazzo di appena 16 anni.
Una famiglia altolocata, che pensa solo ai loro fottutissimi soldi.
Non c’è molto da dire su di lui. Aveva imparato a crescere solo. Ad educarsi solo. Si sentiva orfano.
Amore.


Non è amore tra lui ed Axel.
È un’alchimia strana. Qualcosa di inspiegabile.
Forse... era solo un gioco? No non lo era.

Il ragazzino dai capelli biondi entra dalla finestra, come un gatto che vuole intrufolarsi in casa.
L’uomo non se ne cura. Non lo sente. O forse fa solo finta.
Un tonfo. Axel apre lentamente gli occhi. Sbuffa. Si alza a fatica dal divano, va incontro il ragazzo.
Lo guarda.
Non aveva mai visto tanta perfezione in una sola volta.
È la prima volta da quando si conoscevano che si accorge della sua profonda bellezza.
Dalle sue ciocche dorate, ai suoi occhi blu. Un blu così particolare che non riesce a distogliere la sua attenzione da essi.
E poi.
Quel suo corpicino così minuto e delicato.
Sembra una piccola bambola di porcellana.
Bisogna maneggiarla con cura e con la massima attenzione.

L’uomo ribelle dai capelli rossi questa volta è veramente charmato da lui come non lo è mai stato.
Gli tende la mano.
Roxas sorride.
Axel adora quando sorride. Si siedono sul divano.
Axel gli accarezza i capelli. Sembrano seta.

Il ragazzino si lascia accarezzare e si rilassa. Un bacio. Carezze. Sguardi provocatori.
Fanno l’amore con una dolcezza infinita.
Come non l’hanno mai fatto. Si distendono e si abbracciano.
Roxas non vorrebbe mai andare via, sa bene che domani non sarà così... dolce.
Ormai ha fatto l’abitudine a ciò. Si gode il momento finché dura.

Axel non smette di guardare il corpo del ragazzino, così..così perfetto. Bianco candido.
Il ragazzino si rialza. Deve tornare a casa. L’uomo lo trattiene.
Ma Roxas non può restare sa bene come andrà a finire.
Approfitta di un momento di distrazione dell’uomo e scappa via. Fugge.
Come sempre.
  
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