Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Artemisia_    07/07/2011    3 recensioni
No per carità, non arrivate a conclusioni affrettate.
Lei non ama lui, lui non ama lei.
A lei non piace lui, a lui non piace lei.
Il loro rapporto assomiglia più all'odio,
ma non è odio. E' qualcosa che vagamente gli si avvicina.
E' un'attrazione.
Non fisica, ne mentale.
Sono attratti l'uno dall'altra come calamite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<<

 

 

Ottobre 2O1O.

Compito.


Anima-pensiero di Ade.

Mi chiamo Ade, Adele Bucetti e ho sedici anni.

Non ho mai iniziato una presentazione  senza questi due elementi.

Dovrei giudicare questo mondo?

Prof. ma lei lo sa che io vivo in un mondo di pony rosa?

Cosa dovrei scriverle?

Sono una ragazza ottimista, parecchio anche. 

Guardo sempre il lato belle delle cose e mi ripropongo di migliorare o almeno in parte di rendere piacevoli quelle  brutte.

 

 

Mmm…questo non sembra proprio ciò che vuole la prof.

Dunque di cosa voglio parlare?

 

Mi chiamo Ade, alla mia anima il nome non l'ho mai chiesto.

Forse è giunto il momento di chiederglielo e di parlare un pò.

 

-Cara anima,

Piacere io sono Ade. Quella stupida ragazza di cui possiedi il corpo.

Sono innamorata, anzi no. Mi piace un ragazzo.

E sto attraversando quella fase che viene chiamata "crisi adolescenziale".

Il mio pensiero rivolto al mondo qual'è?

Non lo so, non m'interessa più di tanto.

Io non lo seguo nemmeno il telegiornale, sono costretta tutte le volte e per quanto possa dispiacermi quello che succede, la mia parola non cambierà mai nulla.

Credo in Dio ma a messa non ci vado quasi mai, preferisco parlargli mentre sono sul letto e raccontargli ciò che mi è successo.

Lo faccio da sempre, o almeno da quanto ho memoria.

Anima ma te queste cose le sai, no?

Te vivi dentro di me.

….

 

 

 

E così incominciai a scrivere un tenero dialogo con un'altra me.

Mi piacque parecchio.

 

Francesco P.O.V.

 

L'anima non esiste perché è di Dio.

E Dio è la più grande bugia umana.

Il mio pensiero?

Questo mondo fa schifo.

Inutile divagare.

 

 

Quel maledetto compito mi viene in mente anche sta mattina.

Cazzo, è una settimana che penso solo a quello e inoltre l'ho anche svolto.

Ma che cazzo, c'ho anche mal di testa.

-Kekko, amore.- bisbiglia Viol assonnata.

La bacio e lo facciamo di nuovo.

E' domenica e non voglio pensare alla scuola, a domani.

 

Occhi.

Di nuovo quegli occhi castani.

 

Butto giù Viol da sopra di me con irruenza.

-Non ho più voglia- sbotto.

A che cazzo penso sta mattina?

Al compito? A quella lì?

Esco nudo sul balcone e mi faccio una canna.

 

 

 

Lunedì.

-Ade Ade l'hai fatto il compito per la Caravalli?-

-Si-

E' Andrea che parla, mamma mia com'è bello anche oggi.

Quegli occhi azzurri, quei capelli così lisci.

-Me lo fai copiare?-

-Ma è personale- sbotto lì.

-Te lo faccio copiare io- dice Gresia.

-Oh grazie, menomale c'è lei- e mi fa la linguaccia.
Gli faccio una smorfia.
Che spiritoso.

 

Arriviamo all'ora d'italiano agitatissimi per questo cavolo di compito.

La prof entra in classe tutta sorridente.

-Buongiorno Signori, come state? Avete svolto il compito assegnato? Bene, consegnatemi i vari quaderni…"

La porta sbatte e come al solito entrano loro. Menfreghisti di tutto.

-Signori buongiorno, dato che siete entrati in ritardo inizierete voi-

 

-E chi l'ha fatto?-  la provoca Scalzini.

-Io- gli sbotta Bignami.

 

Ed eccolo che si alza, l'unico tra i quattro che l'ha fatto.

Il più improbabile eppure eccolo lì.

La prof rimane stupita.

-Bene, il tuo quaderno puoi metterlo qui. Anche voi altri.-

Ci alziamo uno ad uno e andiamo a consegnarlo.

Noto che mentre passo dal suo banco lui mi fissa, male.

Come fossi un mostro.

Mi mette soggezione.

 

-Dunque ragazzi vorrei proporvi un altro compito, sta volta in gruppo o in coppia. Ci state?-

-Abbiamo scelta?- domanda ironicamente Federica.

La prof sorride e fa cenno di no con la testa.

-Vi metterò in gruppo per prima-

 

Chiama diversi miei compagni.

Andrea, Federica e Marina sono insieme.

 

-Signora Bucetti _

Chiama il mio nome e inizio ad agitarmi, i miei amici sono già stati scelti.

Gresia è già in gruppo con Manuel e Tinelli.

 

-Te vai in coppia con Bignami-

 

Cazzo, l'ha detto! 

E non posso nemmeno oppormi.

 

-Signore a lei va bene?- si rivolge a lui.

-Si-  risponde secco mentre mi guarda, non male ma con aria di sfida.

 

-Dividetevi nei vari gruppi e ascoltatemi- continua la Caravalli.

Mi vado a sedere difronte a lui.

-Ciao- Gli dico, ingoiando il groppo che mi è venuto in gola.

-Mmm- mugugna lui.

 

-Il compito sta nel creare una storia di un amore felice o infelice d'altri tempi. Avete due settimane di tempo e sei giorni di lezione a disposizione, ce la farete.-

 

Scrivere? Una storia d'amore? Con quello lì?

Lo fisso.

Mi fissa.

Abbasso lo sguardo, non lo reggo quello di quegli occhi così neri.

Neri come il buio.
>>


Dunque questo è il capitolo terzo, spero che vi piaccia.
Dovrei chiedervi un favore grandissimo. Non avrò l'occasione di aggiornare per più di un mese.
Riuscirete ad aspettare? Mi scuso in anticipo per il disagio.
Alla prossima.

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Artemisia_