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Autore: ThePlayStop1982    07/07/2011    5 recensioni
Kurt era abituato a essere maltrattato, succedeva già da un pò. Praticamente non passava giorno senza che l'intera squadra di football non lo infastidisse in qualche modo. L'unico che non aveva mai abusato di lui, psicologicamente o fisicamente, era Blaine Anderson.Il suo comportamento era snervante, e Kurt stava per scoprirne il motivo.
Il primo cap. di questa storia è stato pubblicato sul mio account personale, AlexBi, prima che sapessi che bisogna crearne uno con il nome dell'autore originale nel caso si vogliano pubblicare traduzioni. Comunque, quel cap, è stato cancellato e la storia verrà aggiornata qui. Fetemi sapere cosa ne pensate, anche dell'uso dei tempi verbali dove credo di aver fatto qualche errorino=D il link dell'originale è nel 1 cap. Spero vi piaccia. Recensite per farmi sapere cosa ne pensate, per favore ;D
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco un nuovo capitolo. spiegherà alcune cose =D spero vi piaccia, e se vi va lasciate una recensione =D 




The apology

 


Ma che diavolo? Perché Blaine mi stava massaggiando? Prima ancora che avessi l’occasione di rispondergli arrivò un altro messaggio.
Ho avuto il tuo numero da Puck. Stavo per uccidere Puck per aver dato in giro il mio numero. Ma che pensava? Dare il mio numero a qualcuno che esce con Kurofsy? Sospirai e risposi al messaggio Bene buon per te. Non vedo l’ora di ricevere messaggi offensivi. Sii creativo!
 
Blaine mi rispose e mi rese ancora più confuso Non è per questo che ho il tuo numero. Ho bisogno di parlarti. Di cosa mai avremmo dovuto parlare noi due?
Forse era una trappola. Forse gli altri della squadra stavano organizzando un’imboscata o uno scherzo.
 
Avrei dovuto ignorarlo, cancellare i messaggi e dimenticarmene. Ma mi ritrovai a rispondergli prima di riuscire a fermarmi. Pensi che io sia stupido? Scommetto che c’è Kurofsky dietro tutto questo.
Ho solo bisogno di parlarti. Giuro, non c'è nessun altro coinvolto. Per favore?
Quando e dove stavi pensando? Non pensare che io sia d'accordo!
Conosci il Lima Bean?
Si, lo conosco.
Se ci incontrassimo li dopo la scuola domani?

Hmm, quindi voleva che ci incontrassimo in un luogo pubblico. Non in un vicolo deserto o a scuola quando ormai non c'era più nessuno. Cominciava a suonarmi un pò più sicuro, e ciò che aveva da dirmi mi incuriosiva.

Ok ma ti avverto, se è una specie di trappola, userò questi messaggi contro di te in tribunale con accusa di molestie.
Va bene, ci vediamo domani.

"Kurt con chi stai parlando?"
Alzai lo sguardo e vidi mio padre che mi guardava con un'aria incuriosita. "Scusa?"
"Sei immerso nel tuo cellulare a messaggiare da almeno 10 minuti...qualcuno di speciale?"
"Decisamente no" Sorrisi inserendo Blaine tra i miei contatti sotto il nome di "Blaine lo Stronzo" Domani sarebbe stato interessante.

***
Le lezioni finirono e stavo uscendo da scula per andare al Lima Bean ad incontrare Blaine. Avevo le farfalle nello stomaco. C'era ancora una possibilità che stessi cascando in una trappola di Kurofsky. Prima che riuscissi a ranggiungere la mia auto ,apparse Rachel e invase improvvisamente il mio spazio personale.
"Hey Kurt!"
"Ciao Rachel"
"Quindi...non è che Finn ha ti parlato di me ultimamente?"
"Decisamente no, sta con Quinn."
"Questo lo so, ma ...noi abbiamo ancora questo legame sai?"
"Giusto. Vuoi che lo interroghi o qualcosa del genere?"
"Lo  fresti? Vieni da me ,possiamo parlarne e ascoltare qualche colonna sonora di Brodway"
"Scusa non posso oggi. Devo...fare una cosa con mio padre"
"Domani?"
"Certo"

Rachel balzò via, letteralmente. Quella ragazza aveva decisamente troppa energia, mi faceva venire le vertigini. Non ero sicuro del perchè stessi mentendo riguardo al mio incontro al Lima Bean. Blaine non mi aveva chiesto di tenerlo nascosto, ma il fatto che volesse che ci incontrassimo in privato in un locale lontano dalla scuola, mi faceva credere che non volesse dirlo in giro. Mi stava bene.

Arrivai per primo. Quindi ordinai un caffè e mi sedetti ad un tavolo. Dovetti aspettare solo un paio di minuti prima che Blaine entrasse dalla porta. Scrutò tra i tavoli e quando mi vide si avvicinò. 
"Non ero sicuro che saresti venuto" Disse Blaine, ancora in piedi.
"Bhè sono qui." risposi.
"Caffè?" mi chese. 
"No grazie" dissi mostrandogli quello che tenevo già tra le mani.

Blaine andò alla cassa e ordinò il suo. Lo vidi spostare la mano sul collo e grattarsi. Quello non era mica un gesto di nervosismo? Prima che avessi il tempo di pensarci, si stava già avvicinando al tavolo. Si sedette davanti a me e cominciò a sorseggiare il suo caffè.

Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante, decisi di rompere il ghiaccio "Allora, cosa dovevi dirmi?" chiesi. Blaine smise di fare quello che stava facendo e mi guardò.
Sembrava stesse respirando un pò affannosamente.
"Uhm...volevo scusarmi personalmente...per il mio comportamento. Mi dispice se qualcosa che ho fatto...o non ho fatto, ti ha fatto sentire in qualche modo...a disagio. E il modo in cui ti ho trattato l'altra sera a cena era...completamente fuori luogo."

"Wow, non sapevo fossi in grado di parlare utilizzando delle frasi compiute."
Blaine ridacchiò. Era carino. "Credo di meritarmelo"
"Sapete ragazzi, voi dovreste veramente smetterla. Soltanto perchè siete di sesso maschile, non vuol dire che ogni ragazzo gay voglia sedurvi o farvi cambiare sponda, e sinceramente...io non uscirei mai con nessun giocatore di football."

Questa era una bugia.Non mi sarebbe dispiaciuto uscire con Blaine in realtà. Era un peccato che lui fosse gay e non esattamente di larghe vedute. Perchè doveva essere così bello?

"Non avevi una cotta per Finn Hudson una volta?" Chiese con un accenno di sorriso sulle labbra.
"E' passata un anno fa. E ora Finn è praticamente mio fratello... quindi non conta."

"Kurt, io onestamente non ho nessun problema con te"
"Blaine io...io non capisco"
"Cosa intendi?" Chiese sembrando parecchio confuso.
"Blaine, tu sei l'unico che non mi ha mai fatto o detto niente...anche Finn e Puck l'hanno fatto in passato... e ora sei tu quello seduto qui a scusarsi? E poi non capisco...perchè ci siamo incontrati così lontano dal McKinley? Non potevi semplicemente mandarmi un messaggio, o dirmelo a scuola, o.."
" Senti Kurt, il fatto è che... io.."
"Cosa?" Lo interruppi.

Tutto ad un tratto, Blaine era in piedi, guardava da tutt'altra parte, il suo caffè intatto. "Io..io devo andare. Ci vediamo in giro"

Blaine si precipitò fuori e io guardai il mio orologio. Era rimasto meno di cinque minuti. Di cosa si trattava? Non avevo neanche fatto in tempo a contestare la sua uscita, non ch l'avrei fatto, comunque. Aveva sviluppato una specie di coscienza contro il bullismo per caso? Magari doveva incontrarsi segretamente dopo con Mike e Tina per scusarsi  per qualsiasi barzelletta sugli asiatici che gli avessero mai raccontato.

Bene, una cosa era sicura: Blaine Anderson era strano. Ma anche dannatamente bello, accidenti a lui.

***
Qualche giorno dopo ero seduto a tavola con la mia famiglia: papà, Carol e Finn. Proprio mentre stavo per complimentarmi con Carol per la sua ottima torta (Finn era già alla terza fetta), mio padre parlò.
"Potrei avere la vostra attenzione per un attimo, devo dirvi una cosa."
"Di cosa si tratta?" chiese Carol, fulminando Finn per fargli mettere giù le  posate.
"Sono stato invitato ad un convegno questo week-end, e ho detto che saremmo andati tutti. E' un affare abbstanza importante, e vorrei che tutti si comportassero al meglio"
Quest'ultima parte era diretta a Finn e me " Ci saranno cibo e bevande gratis?" Chiese Finn eccitato.
"Si" Rispose mio padre.
"Fantastico"
"Niente alcool" sentenziò Carol guardando Finn.
"Certo che no mamma"
Guardai Finn e scossi la testa." Sembra noiosissimo. Un convegno? Un gruppo di vecchi snobbosi che parlano di politica e fondi pensione?No grazie. Me ne chiamo fuori."
"Non ho detto che potevi scegliere" Disse mio padre, gemetti. Ecco il mio week-end rovinato.

***
Eravamo diretti al convegno. Finn era seduto dietro di me sul taxi, mentre messaggiava col suo telefono. Sul suo volto aveva un ghigno pittosto buffo. " Non riesci a stare lontano da Quinn per più di 5 minuti?" chiesi alzando gli occhi al cielo.

"Oh, sto scrivendo a Rachel" disse arrossendo un poco. "Non dirlo a Quinn"
"Le mie labbra sono sigillate"

Arrivammo qualche minuto dopo. Doveva essere la casa di qualcuno, ma era enorme. Papà e Carol camminavano davanti a me e a Finn. Io cominciai a sorridere alle persone mentre entravo in una grande stanza, dove c'era un vecchio signore che suonava il piano. Finn aveva già avvistato il tavolo stracolmo di cibo.

"Hey voi due" Disse mio padre guardandoci in faccia " Niente problemi, niente alcool e comportatevi bene. E se qualcuno vi rivolge la parola siate educati."
"Non lo siamo sempre?" dissi io sarcastico.
"Ci vediamo tra un pò"

Carol e papà si diressero verso un'altra coppia, che li salutò come vecchi amci...Merda, erano la sig.a e il sig. Anderson. Oh fantastico, questo voleva dire che c'era anche Blaine? Non lo avevo visto molto dal nostro incontro al Lima Bean,on che l'avessi cercato..Era tornato alla modalità agguato. Ho pensato anche di scrivergli una volta(o due...o di più...chi tiene il conto?) giusto per chiedergli perchè era se ne era andato, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo.

"Amico, mangiamo!" Disse Finn punzecchiandomi il braccio. Seguii Finn ad uno dei tavoli pieni di cibo. Lo osservai riempirsi il piatto di cibo. Era un maiale. Sarebbe dovuto pesare qualcosa come 100kg.
"Allora. dissi cauto- perchè tutti quei messaggi?"
"Lei è a posto e sai...Quinn ultimamente è stata un pò difficile da gestire"
"Intendi irritante?"
"si" Finn rise.
"Rivuoi indietro Rachel?"
"Non lo so, mi piacciono entrambe. Non vorrei alimentare le speranze di Rachel ma...mi manca."
"Devi decidere Finn"
"Lo farò" tirò fuori il cellulare e guardò lo schermo prima di sobbalzare.
"che c'è" chiesi
"Pensavo che Rachel avesse semplicemente smesso di scrivermi , ma qua non c'è campo. Esco un attimo, torno tra poco"

Finn tornò indietro verso l'entrata portando con se il cibo. Mi guardai in giro per la stanza, non riuscivo a vedere da nessuna parte papà e Carol. L'età media dei presenti era di 40-50 anni. C'era anche qualcuno più giovane, ma nessuno che conoscessi ovviamente.Mi stavo chiedendo dove tenessero i drink quando sentii una voce.

"Kurt...ciao" Mi girai e vidi Blaine in piedi difronte a me con in mano due bicchieri di champagne, me ne prose uno.
"Grazie" dissi prendedo il bicchiere. Ce ne stammo lì , fianco a fianco per un pò a guardarci in giro. Bevvi un sorso del mio champagne e feci una smorfia. "Wow, fa schifo"

"Lo so".Disse Blaine. Non sembri tanto sorpreso di vedermi"
"Ho visto i tuoi genitori prima" Spiegai" Quindi no, non sono sorpreso"
"C'è anche Finn?"
"Si è uscito per avere una recezione migliore per il cellulare"
"Quinn per caso?"
"No,Rachel in realtà"
"Due ragazze che se lo contengono? Fortunato lui."
"Se ti piace quel genere di cose" Dissi guardando Blaine accanto a me, che stava osservando il suo bicchiere. Sembrava stesse pensando intensamente.
"Allora...la tua ragazza non è qui?"
"uh?" Disse Blaine alzando lo sguardo dal suo bicchiere incuriosito.
"La tua ricca ragazza della scula privata...non è qui stasera?"
"Oh...um...no" Mormorò Blaine spostando lo sguardo da me.
"Blaine perchè mi rivolgi la parola solo quando siamo lontani dal McKinley e nessuno dei tuoi amici può saperlo?"

Non riuscii a non rivolgergli la domanda. Vidi Blaine aumentare la sua presa sul suo bucchiere. Si mosse verso di me, così che potessimo essere faccia a faccia, mi guardò negli occhi. Ci vidi angoscia. Stava avendo una silenziosa lotta interiore per qualcosa.

"Non è ..." Cominciò tranquillamente, ma poi sospirò. Si morse il labbro inferiore e il mio cuore saltò un battito. Cosa c'era di sbagliato in me?

"Blaine, che c'è?" chiesi
"Per favore non facciamolo." Disse Blaine in un sussuro.
"Fare cosa?"

Sentì improvvisamente una leggera pressione sulla spalla, mi voltai per vedere Finn che teneva in mano un bicchiere di spumante. Ed ecco savnita la nostra promessa di non toccare alcool. Fantastico. "Amico, questo spumante fa schifo" disse Finn. Risi.
"Potresti cambiarlo con della limonata o qualcosa del genere."
"Neanche per idea"
Mi guardai dietro, non c'era speranza, sapevo cosa avrei trovato. Blaine non c'era più.
" Dove è andato Blaine" disse Finn guardando nello spazio vuoto dove si trovava prima.
"Non ne ho idea"

***
Due ore dopo riapparve mio padre, noi eravamo entrambi seduti su un divano all'ingresso a giocare con i nostri telefoni. Disse che aveva chiamato un taxi, e disse di aspettare fuori.
Quando uscimmo lo vidi dritto davanti a me. Blaine era seduto su un marciapiede, la testa fra le mani e un bicchiere di champagne vuoto difianco a lui.
"Che cos'ha?" Mi chiese Finn.
"Magari ha bevuto troppo"
"Credi che dovremmo andare da lui?"
" No credo sia qui solo per prendere un pò d'aria. Io dico di lasciarlo in pace"
"Sono d'accordo"

Quando il nostro taxi arrivò e parcheggiò qualche minuto dopo, il rumore deve aver scosso Blaine dai suoi pensieri perchè i suoi occhi incontrarono i miei.I suoi capelli erano arruffati, probabilmente perchè ci aveva passato troppe volte le mani, e sembrava pallido, Non so perchè, ma sorrisi. Lui distolse lo sguardo. 
Eravamo in viaggio da 5 minuti quando il mio cellulare vibrò. Era difficile tirarlo fuori dalla tasca, schiacciato tra Finn e Carol, ma ci riuscii. Era un messaggio di Blaine.

kurt m dspiac per prima

A giudicare dagli errori e quasi sicuramente ubriaco. Quanto champagne aveva bevuto? Non ero sicuro per cosa si stesse scusando ma risposi comunque.   

Non preoccuparti.
son preccupto, nn so cosa dire

Come avrei dovuto rispondere? Di cosa era preoccupato? Non riuscivo a capire, ero confuso. 

Non preoccuparti Blaine, veramente. Magari fai a meno dello champagne gratis.
xchè dici questo?
Perchè sembri abbastanza ubriaco, e non sembravi stare benissimo quando ce ne siamo andati.
perchè nn risco a fare niente di giustw, combino sempre csini.
Prenditi un caffè. Starai bene :)
nn merito he tu sik csi carno con me kurt
Non dirlo in giro. Rovinerebbe la mia reputazione.
o vramenrw bisgono di parloarti devo spegatri
Possiamo parlare settimana prossima. Ci vediamo a scuola.

"Ecco, lo abbiamo perso di nuovo."
Alzai lo sguardo verso mio padre seduto al posto del passeggero. Stava sorridendo. "Cosa c'è?"
"Ti sei perso ancora ne tuo mondo di messaggi, sicuro non sia nessuno di speciale?"
"Zitto papà"












 

  
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