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Autore: Essemcgregor    07/07/2011    5 recensioni
Un diario per non dimenticare.
Blaine Anderson si riteneva diverso, considerava il suo orientamento sessuale un problema per gli altri. Aveva paura. Decide di riportare le sue esperienze in un diario, per non dimenticare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so come ringraziarvi davvero! 
Scusate se non rispondo ancora ai vostri commenti, è che sono le tre del mattino e vorrei andare a dormire xD 
Ringrazio comunque tantissimo: 
ColferAddicted
Gleekinn518
Sandra Pattinson
livelikeagangsta
Evy78
e per finire la mia Fragola. ( anche se ancora leggi la FF tanto so che la leggerai presto xD )
e ringrazio tutti coloro che hanno inserito la mia FF tra le seguite e tra i preferiti!


Dicembre: visita Natalizia

 
Ah l’aria di Dicembre è sempre così… così… maledettamente festosa!
Mi sento ridicolo a dirlo ma anche il Natale mi piace. Non so perché forse sarà per l’atmosfera, i regali sotto l’albero, la gioia che si prova in quel giorno in particolare.
Uscire poi a fare acquisti è uno spasso, con tutte quelle lucine colorate! Adoro le decorazioni.
A casa mia ogni anno addobbo l’albero con i miei genitori, una tradizione che non è andata persa come tante altre, e dato che amo le lucine e gli addobbi in modo smisurato, cerco di nascondere ogni singolo spazietto libero con angioletti, palline decorative, bastoncini di zucchero, fiocchetti ecc ecc.
Prima però di perdermi nel mio solito delirio natalizio, sarà meglio riportare qui alcuni eventi importanti avvenuti in questo mese.
Tra l’altro mi sono appena ricordato che tra poco verranno a chiamarmi per fare uno scherzo a Wes e David. Gli altri Warblers vogliono vendicarsi di tutti gli attacchi stile Ezio Auditore, subiti fin’ora.
Mi sto preoccupando, Nick e Jeff dopo aver visto Harry Potter con me e gli altri, hanno sviluppato una sorta di sindrome da bacchetta magica e tendono a riproporre in versione reale gli incantesimi.
Sono preoccupato, parlavano dell’incantesimo Pietrificante…
Comunque sia come accennato prima, era mio intento andare al McKinley per cercare quel ragazzo. Non riesco ancora a togliermi di mente il suo viso d’angelo.
Nei giorni passati ci sono state nevicate abbondanti, tempeste di neve notturna improvvisa, che più volte ci lasciarono barricati a scuola con più di un metro di neve davanti al portone d’ingresso della Dalton.
Chiusero la scuola per un paio di giorni, i professori non riuscivano a raggiungere in auto l’Accademia.
Nonostante gli spazzaneve avessero lavorato per ore per pulire le strade, era impossibile evitare la formazione di ghiaccio, nonostante i kili di sale sparsi.
Fu così che un bel venerdì, invece che passare la mattinata in completo isolamento alla Dalton, ci avventurammo di fuori per partire alla volta di Lima.
- Ok adesso spiegaci bene chi dobbiamo cercare.-
 Sospirai.
- Non conosco il suo nome, l’ho visto alle provinciali. So soltanto che ha degli occhi azzurri stupendi e che portava il mio profumo preferito.-
Nick alzò gli occhi al cielo.
- Le informazioni che ci hai fornito non sono d’aiuto.-
- So che fa parte del Glee Club della scuola, sarà più facile cercarlo no? Basterà beccare l’aula dove provano di solito.-
Parlavo come se fosse tutto facile. Non mi ero reso conto di quanto fosse grande quella scuola. Arrivammo le prime ore del pomeriggio, e quando trovammo il McKinley, mi stupii di vedere quanta gente ci fosse, e di quanto fosse grande quella scuola.
Mi tornarono a mente i giorni in cui frequentavo la mia vecchia scuola, i giorni in cui mi divertivo al Glee Club con i miei vecchi amici. Scossi la testa e scacciai quei pensieri.
- Scuole pubbliche… puàh!-
Guardai Jeff di sbieco.
- Guarda che anche io frequentavo una scuola pubblica, non grande come questa ma era pur sempre pubblica.-
Jeff e Nick si guardarono in giro e videro alcuni giocatori di Football chiacchierare vicino un bidone della spazzatura. Si avvicinarono cauti e quando ebbero la loro attenzione ci parlarono.
Rimasi in disparte ad aspettare, con lo sguardo che andava in ogni direzione con la speranza di vedere quel ragazzo.
Quando mi voltai di nuovo, vidi i ragazzi diventare d’un tratto minacciosi, battevano il pugno contro la mano e indicavano il bidone gigante dietro di loro.
Jeff e Nick presero a correre verso di me spaventati, seguiti dal gruppo di giocatori. Presero entrambe le mie braccia e mi trascinarono con loro.
- Che succede?- chiesi correndo con loro.
- Zitto e scappa!- risposero entrambi.
Entrammo a scuola, era un vero labirinto, molto più grande della mia vecchia scuola. Salimmo le scale arrivando al primo piano, guardando ogni tanto dietro di noi giusto per assicurarci di tenere la giusta distanza da loro.
Provammo a seminarli per il corridoio, ma non ci riuscimmo. Non so che strada prendemmo, ero talmente spaventato che aprii la prima porta che mi capitò a tiro. La chiudemmo dietro le nostre spalle, e sentimmo la mandria di giocatori andare oltre, convinti che avevamo preso un’altra direzione.
- Oddio ce la siamo vista brutta.- disse Jeff.
Alzai lo sguardo, e quello che vidi non mi piacque affatto. Sia chiaro, essere gay non vuol dire essere schifato dalle ragazze, anzi. Se vedo una bella ragazza in giro non ho difficoltà ad ammetterlo, l’unica differenza e che non mi fanno né caldo né freddo, e non arrivo a fare certi pensieri se ne vedo una.
Capii che eravamo nello spogliatoio delle Cheerleader, la maggior parte di loro erano mezze nude, e dallo sguardo di Jeff e Nick parevano capitati in paradiso. Peccato che le ragazze non la pensassero allo stesso modo. Presero ad urlare come delle pazze, parevano tanti allarmi antifurto. Mi arrivò addosso il primo asciugamano, seguito da altri asciugamani e oggetti che le ragazze cominciarono a tirarci contro.
- Meglio farsi pestare!-
Uscii fuori seguito dagli altri due, respiravamo a fatica. Dopo quella mega corsa ci mancavano quelle oche isteriche. Almeno eravamo riusciti a seminare quei ragazzi.
Aprimmo la prima porta che trovammo lungo il corridoio, una grossa porta antipanico, e ci ritrovammo nella palestra.
- Sentite io mi vado a sedere, ho il fiatone e non ho forza di proseguire la ricerca.-
Jeff si piegò in due, aveva il fiatone e pareva stesse per stramazzare a terra.
Ci accomodammo nei posti lasciati liberi nella seconda fila, erano giusto tre. Non era facile cercare in mezzo a quel casino la persona che occupava da giorni la mia testa.
Quel giorno però, sembrava quasi che la fortuna fosse dalla mia.
Una donna entrò e si posizionò di fronte il gruppo di ragazzi della banda scolastica, che parevano fermi in mezzo al campo per un’esibizione pre-partita.
- Cinque sei sette e otto!-
Le trombe della banda cominciarono a suonare, riconobbi l’intro, era di una canzone di Madonna e Justin Timberlake. Le Cheerleaders cominciarono ad entrare a passo quasi marziale, ma ciò che vidi poi mi tolse praticamente il respiro.
Era lui, di fronte a me, insieme ad una ragazza dalla pelle scura. Entrambi indossavano dei microfoni e l’uniforme delle Cheerleaders.
Jeff e Nick si guardarono preoccupati, mentre io indicavo il ragazzo che piano piano camminavano verso di noi.
- Oh Vogue! È proprio lui!-
Jeff e Nick scrutarono il ragazzo castano e snello che in quel preciso istante si era piegato sulle gambe e rialzato velocemente cantando. La sua voce era divina, di una delicatezza incredibile.
Non riuscii però a sentire il suo nome, ero sicuro che la ragazza lo avesse nominato all’inizio dell’esibizione. Quanto avrei voluto il tasto rewind per tornare un poco indietro.
Seguivo le sue mosse, muoveva il corpo a ritmo cercando di essere sensuale, le Cheerleader danzavano intorno ai due cantanti ballando in modo superbo.
- Bè… canta benissimo.-
- Già un’ottima interpretazione di Justin Timberlake.-
Affondai la testa tra le mani, che mi importava di Justin Timberlake! Lui era semplicemente un angelo!
Sarei rimasto a fissarlo per ore, se non fosse per i ragazzi di prima. Erano entrati in campo indossando la divisa da basket.
- Ragazzi… penso sia ora di andare.-
Due di loro ci videro e fecero cenno agli altri. Li vedemmo confabulare per un attimo ed annuire insieme.
Mentre tutti gli altri si preparavano per la partita, due di loro che a quanto pare non avrebbero dovuto giocare subito, si diressero verso di noi.
- Scappa!-
L’urlo di Jeff fece sobbalzare alcune persone, riuscimmo a scendere dagli spalti e imboccare il portone d’uscita dalla palestra.
Giuro che non avevo mai corso così tanto in vita mia. Riuscimmo in tempo a raggiungere la macchina di Jeff nel parcheggio della scuola. E prima che i due energumeni riuscissero ad aprire la porte della macchina, accendemmo il motore e partimmo, lasciando dietro di noi una nuvola di fumo di scarico e polvere.
 
Non ci potevo credere, ero di nuovo a scuola, nella sala di ritrovo degli Spencer, sano e salvo! Mi accasciai in poltrona osservando la finestra, spostai poi lo sguardo agli addobbi natalizi della sala. Vischio ovunque, pungitopo disposto sui mobili e qualche festone rosso e oro qua e là. Pareva di essere nel dormitorio di Grifondoro.
Un piccolo albero di Natale era messo in un angolo, pensai che aveva fin troppi pochi addobbi, ed era poco natalizio.
Tra l’altro aveva pure ricominciato a nevicare, l’indomani saremmo rimasti intrappolati di nuovo a scuola.
Pensai al viaggio di ritorno, eravamo eccitatissimi dopo aver seminato quei due giocatori.
Arrivammo per tempo per le prove dei Warblers, ma sia io che Jeff che Nick eravamo così stanchi che a malapena riuscivamo a cantare.
Non lasciai spiegazioni a David e Wes, e scartai le domande di Thad liquidandolo con un “sono stanco ci vediamo dopo”.
Dovevo immaginare però che Jeff e Nick avrebbero vuotato il sacco, così la mia spedizione al McKinley era, nel giro di poche ore, sulla bocca di tutti i ragazzi del dormitorio Spencer.
David e Wes mi raggiunsero nella sala ritrovo, e si sedettero sulla poltrona di fronte la mia.
- Perché non ci hai detto nulla?-
Sospirai, ecco che cominciava il terzo grado.
- Volevo che non si sapesse, tra l’altro se ve l’avessi detto me lo avreste impedito. Lo so che ormai parlo sempre e solo di lui, e so che vi sto assillando da matti. Per questo ho evitato di coinvolgervi e di sbrigarmela da solo.-
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo rammaricato.
- Senti ci dispiace se ti abbiamo dato questa impressione, però Blaine pensaci, è un ragazzo che vive e studia a Lima, quante possibilità ci sono che vi incrociate di nuovo?-
David mi guardò e concluse la frase.
- Dopo quest’ultima volta?-
Sospirai, forse avevano ragione, forse ero davvero pazzo a correre dietro quel ragazzo che neanche sapeva della mia esistenza. Eppure non me la sentivo di abbandonare tutto.
Dopo aver sentito la sua voce poi, ero ancora più determinato a conoscerlo, volevo sentirlo cantare di nuovo. Ci si poteva innamorare di un ragazzo dopo averlo sentito cantare?
Wes e David mi guardarono, dolcemente.
- Blaine sei nostro amico, noi ti supporteremo sempre.-
Sorrisi e annuii.
- A proposito hai scelto che pezzo cantare per le audizioni.-
Alzai lo sguardo su di loro leggermente perplesso.
- Quali audizioni?-
- Ma come non vuoi proporti come solista dei Warblers?-
Non ci avevo pensato affatto. Mi piaceva cantare con loro come solista, ma diventare l’unico e solo solista del gruppo forse era troppo. Ero da poco arrivato poi, che diritto avevo di pretendere una parte del genere?
- Bene prepara un pezzo, settimana prossima ti vogliamo alle audizioni. Anzi considerati già segnato!-
Si alzarono e dopo un’amichevole pacca sulla spalla, andarono via.
Sprofondai in poltrona, dovevo pure trovare una canzone adatta da cantare per le audizioni, il che significava tornare in camera, e setacciare iTunes e Youtube in cerca di qualcosa di decente.
- Scusaci Blaine…-
La voce era di Jeff.
- So che non dovevamo dirlo agli altri.-
Aggiunse Nick.
Mi alzai e sorrisi ad entrambi.
- Ragazzi grazie, oggi siete stati davvero fantastici. Io... non ho parole grazie.-
I due ragazzi sorrisero e mi strinsero in un mega abbraccio. Risi insieme a loro mentre tossivo, era una sorta di risata soffocata. Per essere dei ragazzi magrolini, ne hanno di forza.
Sorrisi ad entrambi e ad abbraccio finito feci per lasciare la sala.
- Dove vai?-
- Wes e David mi hanno scritto per le audizioni, devo cercare una canzone decente da cantare.-
Non ero molto entusiasta della cosa. Nick e Jeff si guardarono e sorrisero.
- Forse abbiamo ciò che fa per te.-
 
In camera mia regnava il solito caos, anche il letto era cosparso non solo di vestiti, ma anche di spartiti e libri aperti. Mentre Jeff cercava la canzone su Youtube dal mio Mac, io rimettevo a posto gli abiti che quella mattina avevo provato e riprovato per poi scartarli.
- Complimenti per il tuo guardaroba.-
La faccia di Nick era stupita.
- Cioè scusa se te lo dico ma somiglia molto all’armadio di mia sorella.-
Sorrisi.
- Se è davvero così allora ha buon gusto.-
Jeff si alzò esultante.
- Eccola! Bene Blaine ascoltala un attimo.-
Mi bastò guardare il titolo, la conoscevo a memoria, perciò con un paio di click cercai la base da Karaoke.
La canzone mi piaceva, e mi faceva pensare proprio a lui, a quell’angelo dagli occhi blu.
Mi sarebbe piaciuto cantargliela.
- Non so se ti piace Katy Perry…-
Alzai un sopracciglio, presi una penna trovata sulla scrivania, e feci cenno a Jeff di far partire la base.
 
 
Do you ever feel like a plastic bag
Drifting throught the wind
Wanting to start again
 
Do you ever feel, feel so paper thin
Like a house of cards
One blow from caving in
 
Do you ever feel already buried deep
Six feet under scream
But no one seems to hear a thing
 
Do you know that tehre’s still a chance for you
Cause there’s a spark in you
 
You just gotta ignite the light
And let it shine
Just own the night
Like the Fourth of July
 
Cause baby you’re a firework
Come on show ‘em what your worth
Make ‘em go “Oh, oh, oh!”
As you shoot across the sky-y-y
 
Baby you’re a firework
Come on let your colors burst
Make ‘em go “Oh, oh, oh!”
You’re gunna leave ‘em fallin’ down-own-own.
 
Entrambi i ragazzi mi guardarono a bocca aperta, a quanto pare gli ero piaciuto e anche molto.
- Vai così Blaine!-
- Vincerai sicuro tu!-
Sorrisi, avevo trovato due nuovi amici, e dopo quella pazza avventura al McKinley ne ero più che sicuro.
Mi aiutarono a provare la canzone, e ascoltarono pazienti i miei deliri sul mio angelo dagli occhi blu.
Mi sentivo contento, e Wes e David ora sapevano con chi lamentarsi. Aver trovato in Nick e Jeff due nuovi amici di certo non impediva di assillare anche loro.
Ecco parli del diavolo! Jeff e Nick sono appena entrati bussando ( in realtà hanno aperto la porta e basta ).
Oh cavolo! Mi hanno chiesto se ho un rotolo di carta igienica da prestargli.
Meglio che vada prima che mi agguantino per trascinarmi fuori.
 
p.s. Mi stavo quasi dimenticando, Jeff e Nick hanno trovato su Youtube un video pazzesco, non smetterò mai di ringraziarli! E grazie a Dio che i video da Youtube si possono anche scaricare!
   
 
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