Il mio nome è Nico Robin , ho ventinove anni  e modestamente ho la fortuna di insegnare storia antica in uno dei licei di maggior prestigio dell’Est Blue. Da quattro anni sono sposata con Crocodile, un uomo che ho conosciuto in periodo buio della mia vita, il quale mi ha dato una mano ad uscirne. Gestisce una grossa azienda chiamata “ Baroque Works “ non chiedetemi che cosa faccia esattamente anche perché lui stesso non è mai stato chiaro su che genere di servizio offrano.
Avevo una vita regolare, certo non ero felice come avrei voluto ma non mi lamentavo. Poi le cose cambiarono, dei nuovi fatti mi sconvolsero la vita.
Tutto iniziò il primo giorno di scuola. Mi ero ritrovata ad insegnare  storia in terza quarta e quinta di entrambi le sezioni ,A e B.
Il mio primo giorno lo feci nella prima di queste classi e da li subito mi colpi un ragazzo ripetente , Monkey D. Rufy. Un ragazzo semplice, moro non molto alto ma con un sorriso stampato in volto. Non so bene cosa mi abbia colpito di lui ma dopo un attenta riflessione sono arrivata all’ipotesi che io ammiravo e ammiro  lui per l’enorme vitalità che possedeva, aveva un energia contagiosa e riusciva a mettere allegria con la sua sola presenza. Tuttavia era tutto sotto controllo finchè Rufy un giorno mi chiese ripetizioni.
-Inizio  Flashback.-
- Professoressa, scusi ha un momento?.- Rufy era sulla porta dell’aula vuota nella quale mi ero segregata per correggere delle verifiche.
-Dimmi Monkey.-
- Senta so che le chiedo molto ma avrei bisogno di ripetizioni.-
-Accomodati e spiegami bene.- Si sedette davanti a me e con aria da cucciolo bastonato.
-Prof la prego , ho bisogno di lei, siamo a metà anno e io ho otto insufficienze su dieci. L’unica materia sufficiente oltre la sua è educazione fisica, e se io perde di nuovo l’anno mio padre mi sbatte fuori casa a calci in cu.. ehm sedere, a calci nel sedere.-
- Monkey io non sono specializzata nelle altre materie non ti sarei molto d’aiuto.-
- No, la prego! Riesco a stare attento solo alle sue spiegazioni!.- Sconsolata accettai , ci damo appuntamento per il pomeriggio a casa sua.
- Fine Flashback.-
E cosi oggi pomeriggio mi sto dirigendo a casa di Rufy. Spero veramente di essergli utile.
Seguo l’indirizzo che il ragazzo mi ha lasciato scritto su un foglietto di carta e mi ritrovo dinanzi un enorme villa bianca. Percorro il vialetto che porta all’ingresso e mi fermo per suonare il campanello. Mi apre la porta un uomo sulla quarantina con un enorme tatuaggio sul volto e la cosa mi lascia un poco basita.
- Salve, sono Nico Robin, sto cercando Monkey  D. Rufy. -
-Piacere io sono il padre, Dragon .- ci scambiamo una stretta di mano energica e mi fa accomodare in casa.
-RUFY MUOVITI !.- L’uomo si avvicina alle scale che danno al piano superiore e chiama il ragazzo .
-ARRIVO UN ATTIMO. -  Dragon scuote la testa rassegnato si avvicina di nuovo a me che mi sono seduta comodamente sul divano.
-Scusi ma ora io devo andare, ho un colloquio urgente, è stato un piacere.- ci stringiamo nuovamente la mano e ci salutiamo. Attendo un attimo e Rufy scende le scale a gran velocità.
-Prof venga stiamo in camera mia.- Mi alzo dal divano e mi dirigo sulle scale assieme a lui, mi accompagna nella sua stanza e mi fa accomodare su una sedia. Noto sulla scrivania una foto che ritrae un gruppo di ragazzi. Ne riconosco alcuni. Quello che sta al centro bè è indubbiamente Rufy , a fianco a lui c’è Nami una ragazza che frequenta la quinta abbracciata a Roronoa un ripetente in classe con la ragazza. Non sapevo che stavano assieme. Nella foto c’è anche Sanji, il giovanissimo cuoco della scuola , Usop e una ragazza bionda che non conosco e altri due ragazzi più grandi, un moro con le lentiggine  e un tatuaggio sul braccio che abbraccia una ragazza con i capelli blu, anch’essa tatuata.
-Loro sono i miei migliori amici!.- Sobbalzo, mi ero persa nell’osservare quella fotografia che mi ero dimenticata di Rufy.
-Alcuni frequentano il nostro liceo. – Annuisce sorridente.
-Vede la  bionda con Usop è Kaya . Sono assieme da un paio d’anni lei è una ragazza molto in gamba. Poi il moro tatuato è mio fratello Ace e la ragazza con lui è Nojiko la sorella maggiore di Nami.- Annuisco sorridente e mi ritrovo a pensare che mi piacerebbe molto stare in loro compagnia.
-Sembrate molto affiatati !.- Rufy sorride allegro della mia affermazione.
- Bene, Monkey iniziamo a studiare.-
- Aspetti prima di iniziare a studiare, potrebbe smetterla di chiamarmi Monkey? Mi chiami Rufy!.-
-Va bene Rufy, iniziamo con matematica ti va?.-
-Certo!.- Iniziamo le ripetizioni, Rufy è negato ma  vedo che si impegna e cerca di seguirmi, passiamo da matematica a latino, le due bestie nere del mio allievo.
Arrivano in fretta le sei e io devo andare, devo prendere il bus per tornare a casa.
- Se vuole la  accompagno alla fermata, è un po’ distante da qua.-
-Va bene. Ti ringrazio.- Usciamo di casa e Rufy mi fa attendere fuori dal cancello, arriva poco dopo a bordo di un motorino nero e mi porge il casco, che deve essere suo visto che ne è sprovvisto,.
-Rufy ma non possiamo è illegale.-
-Andiamo prof, sarà divertente.- Mi lascio convincere e mettendo il casco salgo sul motorino con lui, avvolgo le mie mani attorno al suo busto, ho un brivido che mi percorre la schiena, al contatto con lui. Rimaniamo cosi fino alla fermata, poi con nostalgia mi stacco da lui e mi tolgo il casco.
- Le va bene se le faccio compagnia?.-
-Certo grazie mille.- Ci sediamo entrambi sulla panchina uno di fianco all’altro, sembriamo quasi fidanzati, l’imbarazzo mi avvolge, come ho potuto pensare a una cosa del genere?
- Sa se tutto va bene fra poco potrò accompagnarla alla fermata in macchina, tra una settimana ho l’esame di guida.-
- Peccato mi sarei potuta abituare ai viaggi in moto.-
-Bè se vuole la posso portare lo stesso.- Scoppiamo entrambi in una fragorosa risata, e sapete non è per niente una cosa che mi capita spesso.
-Ah prof, potrei avere il suo numero? Almeno se ho bisogno la chiamo.- Entusiasta come una scolaretta gli lascio il mio recapito telefonico. Poco dopo giunge il bus e ci salutiamo.