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Autore: PiccolaKris    07/07/2011    4 recensioni
questa storia è dedicata a Ryan e Strawberry, ma dall'anime ho preso solo i personaggi..infatti la storia si svolge mentre ENTRAMBI hanno 17 anni e il progetto Mew Mew non c'entra niente...comunque i personaggi hanno anche lo stesso carattere di quelli dell'anime! leggete e vedete se vi piace!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ichigo guardava sconsolata tutti i suoi vestiti sparsi sul letto. Che cosa si doveva mettere? Qualcosa di comodo, presumeva. Il suo sguardo continuava a passare dai vestiti alla sveglia: aveva ancora poco tempo. Solo alle 16:05 si decise: scelse un paio di pantaloncini di jeans sfilacciati ai bordi, una maglietta rosa pallido con un ampia scollatura che le metteva in risalto il seno e le scarpe da ginnastica più comode che aveva. Si vestì, preparò la borsa e si pettinò. Prima di uscire, però, si osservò allo specchio: possibile che Ryan la trovasse davvero bella? Lei non si sentiva niente di speciale, eppure Ryan le era sembrato sincero. Ma poi perché doveva rompersi la testa pensando a queste cose? Doveva liberarsi dai pensieri e divertirsi soltanto.
Uscì dalla sua stanza e proprio davanti alla porta trovò Ryan.
« Ma non dovevi aspettarmi nell'ingresso? » gli chiese « O è ancora questa tua mania di stare davanti alle porte? »
« Ti stavo aspettando giù di sotto, ma non arrivavi più! Stavo per bussare per chiederti se ti eri addormentata » rispose lui.
« Non sono tanto in ritardo! » protestò Ichigo.
« Noo, solo di venti minuti! Comunque lasciamo perdere, andiamo? »
« Sì »
« Mi piace come sei vestita » le disse Ryan, una volta arrivati in strada.
« Davvero? » chiese stupita Ichigo.
Ryan annuì. « Sì, perciò sei perdonata del ritardo ». Le rivolse uno splendido sorriso, che mandò in confusione Ichigo. Poi lei si concentrò sul suo abbigliamento: Ryan indossava un paio di pantaloni neri e una maglia azzurra. Niente di speciale, ma, chissà perché, sembrava che a lui stesse bene tutto.
« Prego, Ichigo, prima le signore » Ryan e Ichigo avevano raggiunto il molo e moltissime barche erano al loro cospetto.
« Dove devo andare? » Ichigo lo guardò come se fosse impazzito.
« Sulla barca, no? »
« Dobbiamo salire su una barca? »
« Sono grotte marine, Ichigo, come credi di arrivarci? A nuoto? » spiegò Ryan, non troppo pazientemente.
« Non mi avevi detto che erano grotte marine » fu la pronta risposta di Ichigo.
« Siamo al mare, è più che logico che siano marine. Vuoi salire o no? »
Ichigo sbuffò e, con l'aiuto di Ryan, salì sulla barca che avevano davanti: sembrava piuttosto vecchia, era molto piccola e fatta interamente in legno.
« È sicura? » chiese Ichigo preoccupata, sentendo la barca oscillare pericolosamente quando Ryan vi salì sopra a sua volta.
« Certo » rispose lui, prendendo i remi dal fondo.
« È tua? »
« No, l'ho noleggiata »
« E dov'è il guidatore? »
« Ce l'hai davanti! » rispose Ryan raggiante, sedendosi al posto di guida.
« Tu? »
« In carne ed ossa » Ryan stava mettendo a posto i remi con fare esperto.
« Sai guidare una barca e usare i remi? » quante cose ancora non conosceva di lui? Quante qualità nascoste possedeva quel ragazzo?
« Ovviamente solo per brevi tratti » Ryan la osservò e notò il suo nervosismo « Avanti, Ichigo, rilassati! Che c'è, non ti fidi di me? Guarda che potrei offendermi sul serio! »
« No, mi fido, è solo che... » la voce di Ichigo era ancora incerta.
« Non permetterei mai che ti succeda qualcosa di brutto » disse Ryan serio e, chissà perché, le sue parole tranquillizzarono completamente Ichigo.
« Si parte! » urlò Ryan pieno di entusiasmo e, grazie al movimento dei remi manovrati dalle sue forti braccia, la barca cominciò a muoversi lentamente per poi andare sempre più veloce mano a mano che si allontanavano dalla costa.
« Dovrai remare per molto? » chiese Ichigo, vedendo che ci voleva un grande sforzo.
« No, le grotte non sono molto lontane »
Ichigo decise di rimanere in silenzio per non farlo affaticare ancora di più e si mise ad osservare il paesaggio. Ovviamente si vedeva ancora la costa, da cui non si dovevano allontanare molto, ma lei si sentiva ogni momento più vicina all'orizzonte.
« Ecco, vedi le grotte? Laggiù » le indicò Ryan, smettendo per un attimo di remare. Ichigo annuì e lui continuò: « Ora ci entreremo dentro con la barca »
« È tutto acqua là dentro? »
« Quasi » rispose Ryan con un sorriso misterioso. Riprese a remare con ancora più foga e la barca si diresse velocemente verso la grande bocca della grotta. Davanti all'imponenza di quel luogo Ichigo si sentì un po' in soggezione: là dentro era tutto silenzio, rotto soltanto dal piacevole rumore del mare, e le alte pareti di roccia li accolsero all'interno della grotta. Lì la superficie dell'acqua era completamente piatta, di un colore azzurro cristallo che lasciava intravedere il fondo. Ichigo la toccò con la punta delle dita e provò un brivido.
« Ti piace? » Ryan si era fermato per farle ammirare il luogo, e la guardava sorridente.
« Tantissimo, è un posto fantastico, quasi...magico » non c'erano parole per descriverlo.
Lui era contento di averla fatta felice.
« Ma non è finita qui » disse, assumendo di nuovo l'aria misteriosa e riprendendo in mano i remi. La barca cominciò di nuovo a scivolare sull'acqua liscia, sembrava muoversi da sola. Ryan costeggiò una delle pareti di roccia e ad un certo punto svoltò in una specie di stretto canale che da dove si trovavano prima non si vedeva. Proseguendo dritti per alcuni metri, il canale finiva in una sorta di piscina naturale, circondata da un lembo di terra.
« Wow! » esclamò Ichigo, rompendo il silenzio che fino a quel momento era sembrato d'obbligo « È straordinario! Come fai a conoscere questo posto? »
« L'ho scoperto per caso alcuni anni fa durante una delle mie escursioni. È molto bello, vero? »
« No...è splendido »
Lasciarono galleggiare la barca un altro po', poi Ryan la fece avvicinare al terreno. Lui scese per primo e poi aiutò Ichigo.
« Ti avevo promesso che ti saresti rilassata, no? Questo è un luogo abbastanza rilassante? » le chiese.
« Altroché! »
Ryan appoggiò un dito sulle sue labbra e sussurrò: « Non dirlo a nessuno, però: è un segreto. Sarà il nostro magico posto, ti piace l'idea? »
Per la prima volta Ichigo non fece caso alla parola 'nostro' e annuì felice: sembrava che l'idea di condividere qualcosa con Ryan non la turbasse più così tanto.
« Bene, ho portato degli asciugamani, dei cuscini, da mangiare e da bere » annunciò soddisfatto Ryan aprendo il borsone che si era portato dietro e che aveva sollecitato la curiosità di Ichigo fin da quando erano partiti.
« Grande! »
Si tolsero le scarpe, stesero gli asciugamani e poi ci si sedettero sopra. Ichigo continuava a guardarsi intorno, mentre Ryan guardava lei.
Presero a conversare del più e del meno e Ichigo si sentiva perfettamente tranquilla: non le importava più, almeno per il momento, ciò che sarebbe potuto accadere, voleva solo vivere pienamente quell'esperienza. Dopotutto si vive una volta sola, no?
« Non è invitante l'acqua? » chiese Ryan a un certo punto.
Ichigo guardò la superficie limpida, increspata solamente da piccole ondicelle che si rincorrevano, in un loro eterno gioco che non sarebbe finito mai.
« Già » rispose Ichigo, come ipnotizzata.
« Perché non ci facciamo un bagno? » propose allora lui. Ichigo lo guardò.
« Non posso, non ho il costume » si stava mentalmente maledicendo per non aver pensato a portarlo.
« Neanche io » Ryan alzò le spalle « E allora, che problema c'è? »
Ichigo non riuscì a ribattere perché in un secondo si trovò in braccio a Ryan, il secondo dopo era completamente immersa nell'acqua.
« Tu sei pazzo! » urlò non appena riemerse. Ryan era poco più in là e rideva a crepapelle.
« L'ho fatto per il tuo bene, Ichigo » spiegò tra le risate « Non potevi perderti un'acqua così, te ne saresti pentita per sempre! »
Lei ci pensò su un secondo, poi la sua bocca si allargò in un sorriso pacificatore e disse: « Hai ragione, è bellissimo »
Ryan le si avvicinò nuotando lentamente e la avvolse da dietro tra le sue braccia. Ichigo si lasciò cullare dolcemente, sia dalle onde che dall'abbraccio di Ryan.
« Non avevo mai fatto il bagno vestita » disse Ichigo, come se stesse pensando ad alta voce.
« No? E com'è? » sussurrò Ryan al suo orecchio.
« Strano. All'inizio è bello, ma poi si cominciano a sentire pesanti. No? » Ryan allentò un po' l'abbraccio per permettere a Ichigo di voltarsi verso di lui.
« Un po' » concordò poi « Possiamo sempre toglierli »
« Ti ho già detto che non ho il costume! »
« E ti ho già detto che non ce l'ho neanche io! Ma possiamo toglierli lo stesso », e si sfilò la maglietta, per poi appallottolarla sul pavimento di roccia.
« Ora tocca a te » disse a Ichigo, ma, vedendola poco convinta, aggiunse con un sorriso: « Tanto non cambierebbe niente: con la maglietta bagnata vedo già tutto »
Ichigo si osservò e notò che Ryan aveva ragione: la sua maglia rosa le si era tutta appiccicata al corpo ed era diventata praticamente trasparente.
" Probabilmente sto diventando pazza anche io " pensò, e il momento dopo si tolse anche lei la maglietta, che andò a finire vicino a quella di Ryan. Poi entrambi si tolsero i pantaloni e restarono in intimo. Per un attimo Ichigo arrossì vedendo Ryan così, ma poi qualcosa cambiò in lei e si sentì stranamente a proprio agio.
« Allora, non me la sono meritata una ricompensa per averti portato qui? » le chiese lui.
Senza pensarci un attimo, Ichigo rispose: « Ma sì, dai, te la meriti dopotutto! Che ricompensa vuoi? »
« Niente di speciale, solo un altro bacino. Oggi me ne hai già dati due, ma il tre è il numero perfetto, lo sai »
« Sei uno sporco approfittatore! » gli disse Ichigo, ma poi si avvicinò a lui, avvolse le gambe attorno alla sua vita, le braccia attorno al suo collo e gli stampò un bacio sulla guancia. Ryan sentiva crescere dentro di sé il desiderio, averla così stretta al suo corpo non gli faceva bene.
« Contento ora? » chiese Ichigo senza allontanare il corpo da quello del ragazzo.
« Be', veramente per il terzo io speravo in qualche cosa di più speciale... » si sentì dire Ryan. Quelle parole gli erano uscite da sole, lui non voleva pronunciarle sul serio.
« Non cambierai mai! » Ichigo si staccò da lui e si tuffò sott'acqua, per poi riemergere un po' più lontano. Ryan avrebbe voluto riaverla tra le sue braccia, ma al tempo stesso si sentiva sollevato: non sapeva per quanto sarebbe riuscito a resistere ancora, stava già cominciando a perdere il controllo. Incantato, la osservò appoggiarsi a una specie di scoglio scosceso sul bagnasciuga. In quella posizione sembrava quasi una sirena. La sua sirena. Aveva sempre pensato che avesse un bel fisico, ma a vederla così era ancora più bella: non si era accorto di quanto il suo corpo fosse sinuoso e invitante e il seno sodo sembrava anche più grande. Deglutì e distolse lo sguardo. Doveva controllarsi.
« Cosa fai lì impalato? » gli chiese Ichigo ridendo. Ryan era contento che non avesse notato che la stava osservando. Mise la testa sott'acqua per provare a schiarirsi le idee, poi tornò su e decise di sfidare la sorte: si avvicinò lentamente allo scoglio su cui si trovava Ichigo. Avrebbe saputo resistere? Solo Dio sapeva cosa sarebbe successo, e lui lo stava pregando perché andasse tutto bene. Adesso che stava ottenendo la fiducia e una certa intima amicizia con Ichigo, era lui a sentirsi turbato, il che era strano dopo tutto quello che aveva fatto per avvicinarsi a lei. Ma adesso aveva paura, paura che, se mai fosse successo qualcosa tra loro due, dopo lei se ne sarebbe pentita; paura che alla fine lei avrebbe preferito comunque quello stupido di Mark. Mark non si meritava una ragazza come lei. E lui, Ryan, se la meritava invece?
« Cosa c'è, Ryan? » i suoi pensieri vennero interrotti dalla dolcissima voce di Ichigo, che si era accorta del suo strano silenzio.
« Niente, pensavo » ormai si trovava vicino a lei.
« A cosa? » possibile che i ruoli si stessero invertendo? Quella era di solito una domanda che Ryan rivolgeva a lei, non il contrario, come invece stava succedendo.
« Dimmi una cosa, Ichigo » disse lui per tutta risposta, in tono estremamente serio.
« Cosa vuoi sapere? » non era abituata a vederlo così.
Ryan esitò un attimo: voleva fare sul serio quella domanda? Sì, doveva farla.
« Cosa ci trovi in Mark? » riuscì a chiedere alla fine, dopo un enorme sforzo. Non ricordava di aver mai sofferto così tanto per fare una domanda. Vedendo che Ichigo non gli rispondeva, aggiunse: « Voglio dire... Cos'è che ha fatto sì che ti innamorassi di lui? »
« È una bella domanda, sai, Ryan? » rispose lei dopo un po' « E non è per niente facile, perché a dir la verità non lo so neanche io. È successo e basta. Lui è sempre stato così dolce e protettivo, forse anche troppo »
« State insieme da tanto? » Ryan si rese improvvisamente conto che non lo sapeva, fino a quel momento non gli era importato.
« Quasi due anni »
« È davvero tanto. E adesso il vostro rapporto è come all'inizio? O è migliorato? »
« A dirti la verità, Ryan, non so neanche questo. Lui sembra cambiato. Sembra più pedante, più irritante. Ma forse non è lui, sono io che sono cambiata » Ichigo non sapeva perché gli stesse dicendo tutto questo, fino a prima di pronunciare queste parole non sapeva neanche di pensare tutto questo. Ma lo pensava sul serio, non poteva più fingere.
Ryan era stupito: allora forse un'infinitesimale possibilità con Ichigo ce l'aveva. Non doveva sentirsi il colpevole della fine della storia d'amore tra Mark e Ichigo, se i problemi erano cominciati prima che lui desiderasse veramente una fine. Poi scacciò subito quei pensieri: non c'era ancora niente di sicuro, come poteva parlare già di fine?
« Hai avuto altri ragazzi oltre a lui? »
« No » fu la risposta sincera di Ichigo. Una volta probabilmente avrebbe finto, avrebbe detto che ne aveva avuti già quattro o cinque sebbene fosse una cosa irreale, ma adesso qualcosa era cambiato. Anche se non sapeva cosa.
« Quindi non hai altre esperienze, voglio dire...non sai se ci potrebbero essere altri ragazzi, diversi da lui, con cui potresti stare bene »
« Effettivamente no » a questo Ichigo non aveva mai pensato « Tu, invece, hai avuto molte storie? »
« Storie serie no, ma ho avuto abbastanza avventure » una volta Ichigo avrebbe pensato che si volesse vantare, ma adesso sapeva che non era così. E poi lei l'aveva sempre immaginato: con quel suo aspetto angelico, i bei lineamenti del viso, gli occhi color ghiaccio, il fisico scolpito e il fare misterioso, era ovvio che attirasse un sacco di ragazze.
« Non sei mai stato innamorato veramente? » si sentì chiedere.
« No. Credo... » e se questa fosse stata la volta buona? Perché doveva andare a trovare l'amore proprio nella ragazza che riusciva a resistergli di più?
« Quindi eri tu che ponevi fine alle storie. Chissà quanti cuori avrai spezzato! »
Ryan rise, poi disse: « Be', qualche volta sono stato scaricato anche io »
Com'era possibile che una ragazza che avesse avuto la fortuna di ottenere l'amore di Ryan, lo scaricasse poi di sua volontà? Dopo aver formulato questo pensiero, Ichigo si chiese cosa l'aveva indotta a farlo. Era ovvio che si poteva scaricare Ryan, c'erano delle ragazze che riuscivano a resistergli. Poche probabilmente, ma c'erano.
« Ma adesso basta parlare di queste cose! » Ryan scrollò la testa « Ti ho portato qui per farti divertire »
« Non ci hai  mai portato veramente nessuno qui? »
Ryan scosse la testa: « Una volta ci stavo per portare una ragazza che avevo conosciuto qua al mare, ma poi mi sono bloccato prima di imboccare il canale. Sei davvero la prima ». Guardandolo sorridere, Ichigo si chiese perché aveva deciso di portarci proprio lei, ma poi le mancò il coraggio di formulare la domanda. Si erano già fatti troppe confidenze quel pomeriggio.
« Hai fame? » le chiese Ryan « È già da un po' che siamo in acqua »
Ichigo non si era accorta del tempo che passava, ma probabilmente Ryan aveva ragione, perciò annuì e disse: « Andiamo a mangiare? »
Uscirono dall'acqua e fecero merenda avvolti ognuno nel proprio asciugamano. Ryan si impegnò per fare tornare tra loro un'atmosfera rilassata e dopo un po', con enorme sollievo di entrambi, ci riuscì. Rimasero a parlare per quasi due ore, quando ad un certo punto Ichigo chiese: « Sai mica che ora è? »
Ryan scosse la testa, allora lei prese il cellulare, ma, invece di annunciare l'ora, disse stupita: « Ho tredici  chiamate e cinque messaggi »
« Sei molto ricercata » disse Ryan sorridendo.
« Ma va', sono tutti della stessa persona: Mark » perché non riusciva a togliersi quel tono irritato quando parlava del suo ragazzo?
« Tu gli hai detto che non ti avrebbe dato fastidio se ti avesse chiamato » le ricordò Ryan.
« Lo so, ma se non rispondo sarà perché ho da fare! »
« Più o meno » Ryan sorrideva ancora: era con lui che aveva avuto da fare e questa cosa gli piaceva.
« Che fai, lo richiami? » le chiese.
« Più tardi. Comunque sono quasi le sette, che facciamo? »
« Forse è meglio tornare a casa, così comincio a preparare da mangiare »
« Cosa mi cucini di buono? » suonava un po' strana quella frase, sembrava sua moglie.
« Lo vedrai, è una sorpresa »
« Uffa, io odio le sorprese »
« Non è vero: ti piacciono in realtà. Dici che le odi solo perché sei troppo curiosa e non vuoi aspettare »
Ichigo lo guardò stupefatta: « E tu come fai a saperlo? »
« Comincio a conoscerti bene » le rivolse un sorriso e poi si mise a mettere a posto le cose nel borsone. Ichigo era ancora sbalordita, non capiva come facesse a sapere quella cosa. Non l'aveva mai detto a nessuno, diceva sempre che odiava le sorprese. Non l'aveva detto neanche a Mark che in realtà le piacevano, ma dopotutto lei non l'aveva detto nemmeno a Ryan, eppure lui l'aveva capito lo stesso. Ryan andava sempre oltre quello che lei voleva far credere, la guardava dall'interno. Mark no, si limitava a guardare all'esterno quello che lei voleva che gli altri vedessero. Non era sicura che questa fosse una bella cosa. Forse Mark era superficiale.
« Devo fare sempre tutto da solo? » si lamentò Ryan, interrompendo il flusso dei pensieri di Ichigo « Mi potresti aiutare, invece di stare lì a fare la bella statuina »
« Certo, scusa » Ichigo si alzò e piegò il suo asciugamano, per poi passarlo a Ryan.
« Tieni i tuoi vestiti » disse lui, prendendo gli indumenti appallottolati vicino alla riva e porgendoglieli.
« Ma sono ancora bagnati » osservò Ichigo.
« Temo che dovrai indossarli lo stesso, a meno che tu non voglia andare per strada in slip e reggiseno » le disse Ryan mentre si infilava i pantaloni. Ichigo sbuffò e si cominciò a vestire.
 
« Io mi faccio una doccia veloce e poi vado a cucinare. Mi raccomando, non venire giù finché non ti chiamo io! » disse Ryan, fermo davanti alla sua porta.
« Va bene! Ma non farmi aspettare troppo! » Ichigo gli strizzò l'occhio e si allontanò, per poi scomparire dietro alla sua porta.
« Ah, Ichigo, un'altra cosa! »
La porta si aprì e Ryan vide spuntare il visino sorridente di Ichigo.
« Che c'è? » chiese.
« Stasera, ti dispiace vestirti abbastanza elegante? È un'occasione importante » le strizzò l'occhio.
« O-ok » Ichigo richiuse la porta.





Salve ragassuoli :D Finalmente sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo, scusate il ritardo! >.< In teoria non pensavo di aggiornare oggi visto che non avevo ancora finito...perchè mi manca ancora il post-cena e io volevo fare un intero capitolo sia con le grotte che con la cena...però altrimenti veniva troppo lungo, allora ho deciso di spezzarlo ulteriormente! Se ci avessi pensato prima avrei aggiornato qualche giorno fa, scusate! Però probabilmente domani pubblicherò il nuovo capitolo e finirà (finalmente xD) la seconda giornata!
Inoltre, scusate per la parte riflessiva quando sono alle grotte! Non era assolutamente prevista, Ryan e Ichigo si dovevano solo divertire! Il problema è che i personaggi mi stanno sfuggendo di mano, fanno tutto quello che vogliono loro >.< Io sono solo la povera scrittrice che si limita a riportare i loro pensieri e i loro comportamenti, non ho più alcuna autorità su di loro! O se ce l'ho, ne ho poca! Quindi, abbiate comprensione per me! >.<
Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso :D Ciao!
  
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