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Autore: Magotik    07/07/2011    0 recensioni
Mi avvicino per vedere cosa sia e scorgo una bambina sotto l’albero, seduta con le ginocchia che stingeva a se e con la testa piegata piangeva.
Mi avvicino e gli chiedo:
“Perché piangi Piccola?”
Lei con stupore alza la testa e mi guarda rispondendomi:
“Perché sono tutti cattivi con me”
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Triste infanzia
 

 
Passeggio in un boschetto è un luogo molto bello, tranquillo ti da un senso di pace, ma ad un certo punto sento dei singhiozzi provenire da dietro un albero.

Mi avvicino per vedere cosa sia e scorgo una bambina sotto l’albero, seduta con le ginocchia che stringeva a se e con la testa piegata piangeva.

Mi avvicino e gli chiedo:

“Perché piangi Piccola?”

Lei con stupore alza la testa e mi guarda rispondendomi:

“Perché sono tutti cattivi con me”

La guardai negli occhi… quei occhi….così uguali ai miei, tristi, spenti e con quel filo di rabbia dentro…

Quelle parole mi fecero ricordare la mia triste infanzia…

 
******** inizio flash back ********


Quella mattina ero in cucina con mia sorella e mia madre, io ero seduta e coloravo un disegno che avevo fatto.

Ad un certo punto chiedo a mia madre:

“Mamma”

“Che vuoi?” disse scocciata

“perché mi fa male sempre la pancia?”

“ e che né so, ma non ti lamentare sempre, statti zitta un pò”

Con occhi tristi gli rispondo:

“ va bene mamma non parlo più”
 
 


Un altro giorno era il giorno di Natale, c’erano gli zii, i cugini, io, mia sorella e i miei genitori.

Tutti che si divertivano…

Tutti che parlavano…

 Nessuno che parlasse con me…

 Nessuno mi considerava…

Mi sentivo invisibile…

Come cercavo di dire qualcosa loro non l’ascoltavano mi ignoravano.

Ad un certo punto tutti si misero a ridere e risi anch’io ma durò per poco.

Mio zio mi disse:

“Ma che ti ridi, non ridere “

“ va bene zio non riderò più”

Mi alzai da tavola e me ne andai nella mia stanza e mi misi sul letto e scoppiai a piangere e piansi... piansi per tutto il giorno di Natale.

Nessuno si era accorto che me ne ero andata dalla tavola…

Nessuno venne a cercarmi…

Nessuno si era preoccupato per me…

Si divertivano e basta….

Dicono che a Natale tutti sono più buoni ma per me non è mai stato così….

Forse per questo odio le feste, perché ad ogni festa  ero sempre triste e la passavo a piangere…

Per me non c’è ne sono mai state feste….
 


 
Un pomeriggio ero d’avanti casa e giocavo con una bambola…

Ma ad un certo punto sale sopra mio nonno e mi vede giocare e mi dice sgridandomi:

“ Invece di fare i servizi giochi, sei grande per giocare, lascia la bambola e vai a casa se no la prendo e te la butto, e guai a te se ti trovo a giocarci di nuovo”

“ va bene nonno non giocherò più”

Con le lacrime agli occhi me ne andai in bagno e piansi e pensai quanto fosse ingiusto che a 7 anni una bambina non potesse giocare perché fosse troppo grande…

 
******** fine flash back ********

 
Ritornai alla realtà non volevo ricordare anche tutti gli altri ricordi dolorosi, erano già abbastanza questi per farmi rattristare.

Guardai la bambina e le porsi la mano e gli dissi:

“ come ti chiami?”

“ mi chiamo Elena”

“ piacere Elena io sono Maddalena Vuoi essere mia amica?”

Lei mi guardò sorpresa e mi disse:

“Dici sul serio?”

“Si, voglio che diventiamo amiche sempre se tu lo vuoi Elena”

La bambina mi guarda e un dolce sorriso apparve sul suo viso e mi disse:

“Sono contenta, finalmente ho un’amica, grazie mille”

Avrei aiutato questa bambina, non volevo che anche lei soffrisse come ho sofferto io.

 
   
 
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