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Autore: JKEdogawa    07/07/2011    2 recensioni
Si parte dalla fine de "Il Professor Layton e il futuro perduto". Cosa successe a Clive dopo l'arresto? Bill Howks continuò a non pentirsi delle sue azioni?
Forse questa storia vi darà tutte queste risposte, o forse no...
Una cosa è certa... prendete la "nipote" di un criminale baffuto e fatela incontrare con un terrorista che ha appena cercato di distruggere Londra, aggungete un'esplosione di 10 anni prima e... fatto!
Ecco la descrizione di questa storia! Buona lettura!
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L for London, L for Love'
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Tornò a trovarlo tutti i giorni, tempestandolo di domande su chi era il colpevole della strage di 10 anni prima. Lanciava solo pochi indizi, sempre controllando con lo sguardo la guardia all’ingresso. Non la perdeva mai di vista per paura che sentisse qualcosa. Con tutte le domande che lei gli faceva non riusciva mai a farle dire il suo nome. Chi era quella ragazza che andava sempre a fargli visita? Perché veniva a trovarlo?
Erano tutte domande a cui non trovava risposta.
In compenso lei faceva tappa fissa da Don Pablo cercando i più svariati aggeggi e pensando a cosa farne. Guardava in ogni angolo del laboratorio- officina, cercando tra le cose del criminale baffuto.
“Vuoi vedere che le ho insegnato qualcosa di buono?” pensava Paul guardandola smontare e rimontare vari pezzi metallici. Non gli aveva dato molte soddisfazioni: adorava il Professor Layton, da grande voleva fare l’archeologa e lo chiamava sempre zio, oltre a combinare un sacco di guai. Era cresciuta con l’avventura nelle vene, ma non riusciva a controllare molto bene i suoi movimenti,causando guai e cacciandosi spesso nei pasticci. Era già un miracolo che non l’avesse seguito dall’orologiaio di Midland Road. In compenso adesso ci andava spesso per chiedere ingranaggi per i suoi esperimenti meccanici. Era riuscita a recuperare una mitragliatrice a monete ricavata da una slot- macine. Le aveva consigliato Clive dove trovarla, anche se poi si era pentito di averle dato quell’informazione.
- Ho intenzione di iniziare un’indagine!- disse la ragazza guardando Clive fisso negli occhi.
- Tu cosa!?- le rispose incredulo
- Ho intenzione di fare un’indagine tramite le tue risposte di questi giorni! Sarà fortissimo!-
- E pericoloso… ti ho detto che è molto potente! Ha sgherri ovunque! Inizi ad indagare su di lui e ti ritrovi in ospedale per 6 mesi, nella migliore delle ipotesi! Non te lo posso permettere!-
- Il pericolo è il mio mestiere! Sono stata ovunque e da nessuna parte! Ho viaggiato in posti nascosto e sconosciuti! Ho partecipato ad attività pericolosissime, come venirti a recuperare da quella macchina infernale che avevi costruito!-
- In quel caso c’era un adulto a controllarti! Adesso saresti da sola!-
- E con questo?! Posso farcela, guarda che ho 16 anni io!-
- A maggior ragione tu non devi andarci! Sei troppo piccola!-
- Ma se ho solo tre anni in meno di te!-
- E i tuoi progetti? I tuoi sogni? Se ti succederà qualcosa non li potrai attuare!-
- Ora come ora questo è il mio unico obbiettivo. Al futuro penserò più avanti, quando questa storia sarà finita!-
- Non ho la minima possibilità di dissuaderti, accidenti! E va bene… cose fondamentali per un’indagine: taccuino con matita e macchina fotografica. Non mi viene in mente nient’altro… ah, sì, tanta agilità!-
- Orario delle visite finito!- declamò la guardia
- A domani!- gli disse lei raggiante. Uscì da Scotland Yard e si diresse spedita a prendere l’autobus per tornate sulle rive del Tamigi.
Passò dal rifugio di Don Pablo a prendere un paio di cose utili e iniziò ad indagare. Quella missione le stava molto a cuore e non voleva rischiare di iniziare male.
La prima tappa fu la biblioteca cittadina. “Mm… credo che sia di qua…” pensò superando vari reparti con targhette colorate che recitavano Epica, Lirica, Classici d’autore, Novità eccetera “ Sì, Sì eccolo, finalmente!” si infilò in una corsia chiamata Quotidiani. Iniziò a cercare giornali di 10 anni prima con scarsi risultati. Solo tre stampe ingiallite molto sintetiche su un’esplosione.
“Uff… spero che mi aiutino!” guardò dove potersi sedere per consultarli e iniziò a sfogliarli cercando qualche indizio in più.
Trovò l’elenco di tutte le vittime di quel incidente e le trascrisse nel taccuino marrone che si era portata. “Dunque…” iniziò a leggere chi erano le persone “Camille e Peter Cussler, sì, sì… sono i genitori di Clive… Elide e Rosella… sì…  Claire Folly… forse è quella di cui parlava lo zio… poi abbiamo… Ginevra Verbaden, Johanne Marie Logorris**… George e Roger Weplay, Parfray Strange**… mm… ora bisogna trovare amici o parenti delle vittime che si trovavano in quel luogo quel giorno, forse loro hanno visto qualcosa di particolare. Accidenti alla mia memoria che fa le bizze!
Aspetta, e quest’immagine? No, non è possibile!”
Il ricordo dell’esplosione le ritornò in mente come un fulmine… erano loro… proprio loro.
Rimase incantata a guardare quella foto, stropicciò i lati del giornale dal nervoso che la pervadeva.
“Sono loro, non ci sono dubbi… ma come ho fatto a non accorgermene prima, era così evidente!” ripose dolcemente tutti i giornali e uscì in strada, poi si diresse verso l’anagrafe cittadina ripetendosi un discorso preparato per l’occasione. Poi si bloccò. All’anagrafe non le avrebbero potuto rispondere. Dove andare? Si fermò a riflettere. Prese il taccuino e rilesse tutti i nomi trascritti prima. Da dove era lei l’università Gershwin era vicina, ma sarebbe stato stupido andare dal Professor Layton dopo quello che era successo, quindi si convinse a tornare a casa ed analizzare i frutti delle sue ricerche.
  ** non diceva il nome delle alte vittime, così le ho inventate...
   
 
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