Cari lettori, in questo racconto ci sarà una parte tratto da una storia vera mentre l'altra parte e inventata, ma trovando i personaggi di naruto molto interessanti, ve l'ho scritto con loro come protagonisti.
Se per caso vi sembra una storia già letta, vi pregherei di comunicarmelo, da poter poi cambiarlo.
Spero che vi piaccia.
E' un unico pezzo ma l'ho divisa in più parti, perchè altrimenti non mi ci stava.
Buona lettura.

Parlato: “...”
pensato:- … -
al telefono: *...*

***

Come ogni mattina, si stava aprestando ad aprire la sua attività. Una piccola edicola lasciategli da suo padre Minato.
A lui era sempre piaciuto, sopratutto perchè cosi poteva conoscere nuova gente. Inoltre amava molto la lettura, quindi si trovava nel posto giusto.

Aveva appena finito di mettere tutto a posto compreso i giornali e alcune ceste che il camioncino gli aveva scaricato quando si vide passare davanti una persona.
In un primo momento non ci fece caso e lasciò perdere.
Ma quando senti dei rumori provenire da dietro la sua edicola, andò a vedere, incurante di quello che poteva capitargli.

Siccome era ancora mattino presto e quindi la luce non c'era ancora, prese una torcia e chiudendo la porta per non essere derubato, girò dietro all'edicola.
Facendo luce con la torcia, potè vedere una ragazzo piegato su se stesso che prendeva fiato.
Questo non appena vide la luce, in tono garbato ma anche leggermente impaurito, gli chiese di spegnere la luce.

Senza farselo ripetere Naruto, spense la torcia.

Na:”hai bisogno di una mano?”
Rag:”chiama la polizia per favore, sono inseguito”

Percependo che era una cosa grave, Naruto chiamò il 113. Dopo aver fornito alcune risposte al poliziotto, Naruto passo il cellulare al ragazzo e ritornò dentro per controllare se c'era già qualche cliente. Intanto sentiva il ragazzo parlare.
Pochi minuti dopo, il ragazzo che si era nascosto, bussò alla porticina che dava l'accesso all'interno del chiosco.

Na:”Tutto bene?”
Rag:”Grazie. Non so cosa avrei fatto senza di te. Sono in debito nei tuoi confronti.” e gli consegnò il telefonino.
Na:”Non devi ringraziarmi. L'ho fatto perchè era il mio dovere.” e gli rivolse uno dei suoi meraggliosi sorrisi.
Rag:”siccome sei stato molto gentile nei miei confronti, il minimo che posso fare è raccontarti il perchè stessi scappando”
Na:”Non c'è n'è bisogno”
Rag:”Insisto”
Na:”Ok!” e rimase in silenzio.
Rag:”Domani sarebbe stato il secondo anno che io e la mia ragazza stavamo insieme. Ma una settimana fa, venne da me un tizio. Mi disse di non avvicinarmi più alla sua ragazza, altrimenti l'avrei pagata cara. Subbito me ne fregai, pensando che si sbagliasse con qualcun'altro. Invece due giorni dopo si rifece vivo e in quell'occasione mi disse anche il nome della ragazza. Non potevo crederci, Sakura, la mia fidanzata stava assieme a quel ragazzo. Quando la incontrai per avere qualche chiarimento, mi disse che lo aveva lasciato. Allora io tranquillo me ne andai, credendo tutto finito ma mi sbagliavo. Tutti i giorni fino ad ora il tizio mi pedinava. Provai anche a convincere Sakura a denunciarlo ma lei non voleva perchè aveva paura. Ed è per questo che mi strovo ora in questa situazione. Stamattina stavo andando al lavoro quando vidi il ragazzo di Sakura scendere dalla macchina. Non potevo competere con lui, era più forte di me, allora mi misi a correre ed ora sono qui.”
Na:”ma tu hai provato a chimare la polizia?” dopo che ebbe ascoltato tutta la storia.
Rag:”Si ma non lo hanno mai trovato. Si sa nascondere molto bene.”

Vedendolo ancora con il fiato corto, gli porse un bicchiere d'acqua e vedendo il ginocchio destro del ragazzo, che sanguinava, gli prestò soccorso, pulendogli la verita e mettendoci dopo dei cerotti.

Stanco di preoccuparsi tutti i giorni, il giovane dopo essersi calmato, prese il proprio cellulare e chiamo la sua ragazza.

Naruto rimase zitto e ascoltò tutta la chiamata. Non gli piaceva farsi gli affari degli altri ma rimase fermo ad acoltare.

Rag:* Non ti voglio più vedere. Tra noi è finita. E guai a te se ti avici ancora a me o sarò costretto a chiamare la polizia, stavolta per te. Non hai avuto il coraggio de denunciarlo e cosi ci sono andato di mezzo io. E non metterti a piangere che intanto non mi incanti più. Addio.* e mise giù il telefono chiudendo la comunicazione.

Alla fine della telefonata, dentro alla piccola edicola, calò il silenzio.
Nessuno osava parlare. Il ragazzo non aveva il coraggio di guardare l'altro. E Naruto era immerso nei suoi pensieri.
Il tutto però fu rotto quando il giovane decise che era il momento di andare altrimenti avrebbe fatto tardi al lavoro.

Rag:”grazie ancora. Uno di questi giorni, posso offrirti un caffè?” Na:”grazie, ma non bevo il caffè. Ma se vuoi sdebitarti, puoi comprarmi qualche giornale quando hai tempo.” e si mise a ridere.
Rag:”Ok. Allora ciao”
Nar:”Ciao!” - spero che abbia capito che scerzavo – penso mentre lo vide andare via di corsa.
Nar:- chissa se lo rivedrò. Era proprio un bel ragazzo. Ma di sicuro non è gay o bisex come me.-

Da quel giorno passarono diversi mesi.
Quando una mattina …

Nar:”Grazie, e buona giornata.”

aveva finito di servire un'altro cliente quando si senti degli occhi puntati addosso.
Alzo lo sguardo e vide un ragazzo dalla carnagione chiara. Dai capelli neri come le ali di corvo e oggi neri e profondi come la notte.

Nar:”Desidera?” credendo che fosse venuto a comprare qualcosa.
Rag:”Ciao!” lo salutò il giovane.
Nar:”Ciao”

Si fissarono per un po' fino a quando il moro non si stuffò.

Rag:”non ti ricordi di me Dobe?!”
Nar:”Dobe a chi TEME!”
Rag:”a quanto pare non ti ricordi proprio. Ha proprio una mente da dobe, Dobe.”
Nar:”la smetta di insultarmi. E mi dica cosa vuole.” stava per perdere la pazienza. Non gli piaceva essere preso in giro. Sopratutto da un bel ragazzo come lui.
Rag:”ti dice niente il nome Sakura!?”
Naruto si mise a pensare e in un lampo si ricordo di lui.
Nar:”ma certo! Tu sei il ragazzo di quella volta. Sai che non ti avevo riconosciuto.!” e sorrise come quella volta.
Rag:”certo, è normale per un Dobe come te dimenticarsi delle persone”
Nar:”senti, non mi va di arrabiarmi, quindi ti pregherei di piantarla.” tornado poi calmo “comuque grazie di esser passato da queste parti.”
Rag:”prego. Comuque il mio nome è Sasuke, Sasuke Uchiha”.
Nar:”Io sono Naruto Uzumaki. Piacere.”
Sas:”ero venuto oltre per salutarti anche per prendere un giornale.” Nar:”Davvero! Grazie.^-^”
Sas:”ora è meglio che vada, fra non molto ricomincia il mio turno.”
Nar:”Ok. È stato un piacre rivederti. Ciao”
Sas:”Ciao e buona gornata.”
Nar:”Grazie e anche a te”.

***

…:” Ora che sono uscito, niente e nessuno potra fermarmi dal compiere la mia vendetta. Hah ha ha” e silenzioso come l'ombra, scomparve tra le trade buie di *****.

***