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Autore: Eryca    08/07/2011    6 recensioni
Quando il mio amico mi ha raccontato di aver sognato Harry Potter e Albus Silente in un contesto poco logico, mi sono detta : “E perché non farne uno shot demenziale?”
Bene, ecco il risultato di uno sclero bello e buono.
xD
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Al mio migliore amico,
 

che con i suoi sogni malati,
 

ispira la mia dote di pazza.
 


Harry Il Terribile.   

 
Harry aveva un diavolo per capello.
Adesso gliel’avrebbe fatta pagare a quel Draco Malfoy dei suoi stivali.
Si, questa volta non se la sarebbe cavata tanto facilmente quel biondino ottuso.
Ma quando non trovò Draco, pensò che probabilmente se l’era svignata.
Si, meglio per lui.
Altro che maghetto buono.
Si era stancato di fare ogni santa volta la figura dell’imbecille fifone davanti a tutti, solo perché non poteva dare una lezione a quel presuntuoso Serpeverde.
Adesso nessuno l’avrebbe bloccato.
Alla fine trovò Draco nei bagni.
-Ah-ah! Ti ho trovato brutto infame!- esclamò pregustandosi la sua vendetta.
Il Serpeverde si girò verso i suoi amici, poi sfoderò un ghigno malizioso.
-E adesso che sei qui? Cosa vorresti farmi, Potter?-
Il Grifondoro corse verso Draco, e lo spinse contro il muro.
Poi gli prese la testa e con un ghigno sadico degno di Hannibal Lecter nel “Silenzio degli Innocenti” iniziò a sbattergliela contro il muro dei bagni.
Muahahah.
Gli amici di Draco scomparvero impauriti.
Harry non si voleva fermare, si sentiva un piccolo Gramlin pronto a mangiucchiare le carni di Draco.
Non aveva mai avuto tanta voglia in tutta la sua vita di uccidere quello sbruffone.
-Harry!- urlò Draco con la voce di una donna in pericolo.
Uhm, carino.
-Muori! Ahah!- continuò Harry che ormai gli aveva fatto sanguinare il naso.
Si, la sua vendetta era pura e atroce.
Muahah.
Addio, piccolo e dolce Draco Malfoy.
-Harry!- una voce saggia e decisa invase la stanza.
Era Silente.
Adesso erano cavoli amari per Harry. Si quella rottura di scatole di Albus Silente cercava sempre di rovinargli le feste. Una volta lo aveva bloccato mentre cercava di strappare gli occhi a Severus Piton, un’altra mentre voleva fare la ceretta a Ron (si era una vera tortura, peggio di qualsiasi altro congegno).
-Harry, caro ragazzo mi deludi-
Potter sbuffò. Avrebbe tanto voluto squarciare la gola a quel vecchio barbuto.
-Devi prendere meglio la traiettoria- concluse Silente sfoderando un ghigno malefico.
Poi si massaggiò le mani e rise davanti al sangue che sgorgava dalla testa di Malfoy.
-Professor Silente, vuole unirsi alla festicciola?-
-Certo, mio caro ragazzo.-
Così dicendo sfoderò una piuma di uccello e guardò malefico Draco.
Harry era confuso. –E cosa vorrebbe fare con quella roba?-
Silente si avvicinò e tolse le scarpe a Draco, poi iniziò a fargli il solletico.
Il Serpeverde iniziò a contorcersi cercando di scappare alla stretta dei due Grifondoro.
-Nooo! Vi prego basta! Basta!-
Silente e Harry risero di gusto di fronte a quella visione.
Poi entrarono nella stanza due ragazzi alquanto bizzarri: uno era pallidissimo e molto alto, l’altro era parecchio abbronzato e a petto nudo.
Avevano un’aria stralunata, come se quello non fosse il posto in cui dovevano essere.
-Uhm, e voi chi siete?- chiese Harry.
-Io sono Edward Cullen e lui e Jacob Black. Siamo due dei personaggi principali di Twilight-
Potter guardò Silente, che ricambiò il suo sguardo confuso.
-Questo è Harry Potter- concluse il preside di Hogwarts.
-Te l’avevo detto che dovevamo chiedere informazioni, succhiasangue dei miei stivali!-
-Oh, si certo, hai sempre ragione tu. A cuccia lupacchiotto.-
-SCUSATE!- urlò Harry spazientito.
I due si girarono e lo fissarono con aria interrogativa.
-Non vedete che ho da fare?- disse indicando il malmesso Draco.
-Oh, si scusate. Quindi Bella Swan non è qui?-
Harry digrignò i denti. –Non c’è nessuna dannata Bella! E adesso sparite!-
Il lupo mannaro e il vampiro, girarono i tacchi e tornarono da dove erano venuti.
Bene, adesso Harry poteva tornare alla sua..
-Scusate, per l’Isola che non c’è?-
Uno strano individuo con un cappello verde, una tuta dello stesso colore e delle ridicole scarpe da folletto se ne stava appoggiato allo stipite della porta, insieme ad una strana fatina fastidiosa.
-Non conosco nessuna Isola Che Non C’è, qui non è presente nessuna Bella Swan e non siamo in Twilight. Questo è Harry Potter. Potete smammare per favore?-
-Ehi! Tu sei Harry Potter?- chiese infine il ragazzino strillando come una teenager.
-Si- sospirò il ragazzo, ormai rassegnato
-Mi fai un autografo?-
Il mago firmò tutti i 7 libri di quel rompi scatole ambulante.
-Ma perché state torturando Draco? Harry Potter e Albus Silente non erano tra i bravi?-
Harry si spazientì. –Si, ma questa è una fan fiction, e l’autrice fa cosa vuole. D’accordo?-
Il ragazzino scosse le spalle e se ne andò con la fatina.
Basta, aveva perso l’adrenalina e la pazzia per uccidere Draco.
-Per questa volta sei stato fortunato, Malfoy.-
Se ne andò.
 
Perché c’era sempre qualcosa che gli impediva di uccidere quel moccioso?
Si voltò e vide Hermione in mini gonna e top scollato che bruciava il libri di scuola.
Si, è proprio una fan fiction, pensò.
Uscì fuori e trovò Dobby e Kriecher intenti a spartire il traffico.
Un semaforo era posizionato al centro del giardino e Dobby urlava: -Destra! Sinistra! Destra!-
Mentre Kricher fermava la gente chiedendo: -Il semaforo è tanto più alto di me?-
Ma dove cavolo erano finiti?
Non erano più in Harry Potter. Era un gran casino.
Ron lo affiancò.
-Ah-ah! Ti ammazzerò Ron Wesley!-
Il rosso lo guardò con fare annoiato, poi sbadigliò.
-Harry, basta con questa storia dell’ammazzare, uccidere,squartare.. Ti do un consiglio da amico, forse qualche seduta terapeutica ti farebbe bene, non credi?-
-Credo che tu debba morire!- urlò ghignando maligno.
Ron alzò le mani in segno di resa. –Come vuoi, io ci ho provato.- e se ne andò.
D’un tratto il cielo divenne nuvoloso e grigio. La pioggia iniziò a cadere forte, e i lampi apparvero come stelle cadenti poco invitanti.
Una presenza scura invase il cielo di Hogwarts e Harry seppe già cosa aspettarsi.
-Potter! È arrivato il momento di combattere!- esclamò Voldemort
-Senti, ne abbiamo già parlato: tu la pensi in un modo e io in un altro. Perché scontrarsi? Ho altri piani, e poi sei uno degli ultimi nella mia lista di persone da uccidere, quindi lascia perdere.-
Voldemort lo guardò, poi i suoi occhi si riempirono di lacrime.
No, no, no..
-Quindi tu non mi consideri importante? Sono uno da evitare, eh? Solo perché ho il naso monco? Mi dispiace non essere perfetto come te, Potter. Non ti credevo così. Mi hai deluso.-
Oh, dannazione! Fai finire questa maledetta fan fiction! J.K. Rowling si starà mettendo le mani nei capelli.
 
Si, forse Harry ha ragione.
Meglio finire questa fan fiction
.
 
 
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Bene, uno sclero bello e buono.
Non aveva un granché senso, ma dopo aver letto i 7 libri, mi sono chiesta come sarebbe stato un Harry malefico e pazzo. xD Ecco il risultato.
E Dobby e Kriecher con il semaforo non c’entrano niente, ma erano parte del sogno del mio amico. xD
I hope you like it!
Bye,
Snap. ** 

   
 
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