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Autore: PiccolaKris    08/07/2011    4 recensioni
questa storia è dedicata a Ryan e Strawberry, ma dall'anime ho preso solo i personaggi..infatti la storia si svolge mentre ENTRAMBI hanno 17 anni e il progetto Mew Mew non c'entra niente...comunque i personaggi hanno anche lo stesso carattere di quelli dell'anime! leggete e vedete se vi piace!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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" Mi vuoi elegante? Ebbene, avrai la Ichigo più elegante che si possa mai immaginare! " pensò Ichigo decisa dopo essersi fatta la doccia, aprendo le ante dell'armadio. Era contenta di essersi portata alcuni vestiti da sera, sebbene avesse pensato che non le sarebbero serviti. Sapeva già anche quello che voleva indossare: un vestito rosa, con le spalline sottili, molto scollato e con un lungo spacco che avrebbe lasciato intravedere l'intera gamba sinistra fino a metà coscia. Lo indossò immediatamente e si guardò allo specchio. Non sapeva bene perché, ma quella sera voleva essere uno schianto. Prese le scarpe abbinate al vestito e si mise anche quelle, per poi guardarsi di nuovo allo specchio. Ora doveva passare al trucco, per fortuna si era portata anche quello. Decise di lasciare la pelle senza fondotinta, si limitò ad applicare solo un sottile strato di bronze powder per far sembrare il viso più abbronzato; poi si contornò gli occhi con un fine tratto di matita nera e applicò sulle ciglia un po' di mascara, così gli occhi sarebbero sembrati ancora più grandi. Infine si fermò i capelli con due fermagli appena sopra le orecchie.
Si osservò ancora allo specchio: eccola qua la nuova Ichigo. Fece gli ultimi ritocchi e poi si sedette sul letto, attenta a non stropicciare il vestito, per aspettare che Ryan la chiamasse.
 
Non appena sentì bussare alla porta scattò in piedi.
« Apri, Ichigo, giù è tutto pronto! »
Ichigo deglutì: non è che aveva esagerato? Ma ora non c'era tempo per i ripensamenti! Aprì la porta e si trovò davanti Ryan in giacca e cravatta: indossava un paio di pantaloni neri di stoffa fine, una camicia bianca abbottonata quasi fino in cima e una cravatta blu scuro. Era strano vederlo così, ma Ichigo dovette ammettere che non era niente male.
Anche lui si concesse un momento per osservarla e fu l'errore più grande della sua vita: se prima la considerava bella, adesso Ichigo era a dir poco bellissima. Quando le aveva detto di vestirsi elegante non aveva pensato che sarebbe stata così elegante e così...tremendamente sexy.
" Controllati, Ryan " pensò tra sé e sé. Ma quella situazione era alquanto imbarazzante: uno davanti all'altra che si fissavano soltanto perché avevano entrambi perso le parole. Perché doveva toccare sempre a lui parlare per primo?
« Sei molto bella, Ichigo » riuscì a dire alla fine. Lei arrossì e sussurrò un 'grazie' appena percepibile.
« Vogliamo andare? » chiese ancora Ryan e Ichigo annuì. Lui la prese sotto braccio e insieme si avviarono verso la sala da pranzo. Ryan aveva cercato di ricreare un po' l'ambiente di un ristorante e ci era perfettamente riuscito: adesso la sala da pranzo sembrava il separé di un ristorante di lusso. La tavola nel mezzo della stanza era coperta da una tovaglia bianca con intrecci dorati sui bordi, i bicchieri e le posate erano disposti probabilmente secondo una precisa regola del galateo e al centro torreggiava un maestoso candelabro a cinque braccia. Ichigo capì immediatamente che avrebbero  dovuto cenare a lume di candela. Difatti Ryan spense la luce elettrica non appena entrarono, poi si diresse velocemente verso il tavolo e spostò una sedia.
« Prego, si accomodi, signorina » le disse con un sorriso, indicando la sedia.
Ichigo esitò un momento, poi si avvicinò alla sedia con passi incerti e si sedette.
« Grazie »
« Io devo fare anche da cameriere, quindi ti devo lasciare un attimo qua. Arrivo subito » le sorrise di nuovo ed entrò nella stanza adiacente, la cucina. Dopo poco tornò portando un vassoio, che posò sul tavolo, dopodiché si sedette di fronte a Ichigo. Sopra al vassoio che aveva portato c’erano delle invitanti bruschette con pomodorini e basilico.
« Prego, assaggia pure » la incoraggiò Ryan. Ichigo allungò una mano, ne prese una e le diede un morso. Era buonissima. Croccante, calda e molto saporita.
« Com’è? » Ryan aspettava il suo giudizio, prima di poter cominciare a mangiare.
« E’ squisita! » Ichigo non trovava le parole per descriverle.
« Dici sul serio? » per un attimo Ryan parve davvero compiaciuto, poi riprese la sua solita aria indifferente « Vabbè, anche le bruschette non sono niente, aspetta il resto! »
Finiti gli antipasti, Ryan portò in tavola il primo: tagliolini al limone.
« Pasta? » si meravigliò Ichigo.
« Sì, è una ricetta italiana » spiegò Ryan « Spero che ti piaccia »
Anche i tagliolini, come le bruschette, erano buonissimi, e così anche il secondo, che consisteva in orata con patate al forno. Ma la parte migliore, almeno per i gusti di Ichigo, fu il dolce. Appena arrivarono in tavola due graziose coppette contenenti mousse di cioccolato bianco con crema di fragole, infatti, le si illuminarono gli occhi.
« I dolci in particolare sono la mia specialità » disse Ryan vedendo l'espressione di Ichigo « Adoro cucinarli quasi quanto tu adori mangiarli »
« Ah ah molto spiritoso » Ichigo, però, non fece troppo caso alla battutina del ragazzo, intenta com'era ad ammirare quel dolce che sembrava una vera e propria opera d'arte.
« Puoi mangiarlo, Ichigo, è commestibile » le disse Ryan ridendo. Non pensava che si sarebbe divertito così tanto!
« Ma è un peccato! È così...bello! » rispose Ichigo continuando ad ammirare la coppetta che aveva davanti. Ryan scoppiò di nuovo a ridere e, prendendo una cucchiaiata della sua mousse, disse:
« Be', se non ti spiace io comincio a mangiarlo! »
Mise in bocca il cucchiaio e poi mugolò: « Mmm, non sai cosa ti perdi! »
Ichigo lo guardò gustare il dolce per un po', ma le venne presto l'acquolina in bocca; prese il cucchiaino, ma non era ancora decisa se rovinare o no quel bellissimo dolce.
« Nooo, che hai fatto??? » urlò quando Ryan prese la sua mano e fece sì che il cucchiaio che teneva in mano entrasse nella mousse.
« Avanti, Ichigo, mangialo! Se ti piacerà, te ne farò quanti vorrai! » le disse Ryan.
A questo lei non aveva pensato, ma si accorse improvvisamente di quanto era dovuta sembrare stupida: ovviamente quella non era l'unica mousse esistente sulla faccia della Terra, se ne potevano fare tante altre! Prima di distruggerla oltre, però, volle essere rassicurata: « Davvero me ne farai delle altre? »
« Certo! Ma anche torte, bignè, quello che vuoi! »
Incoraggiata da questa idea, si portò il cucchiaino alla bocca e assaporò quella delizia. Era la cosa più buona che avesse mai mangiato!
« Ryan, è buonissima! » in teoria avrebbe voluto gustarsela, ma sappiamo come è fatta Ichigo, no? Una cucchiaiata tirava l'altra e in poco tempo la coppetta fu completamente vuota. Ryan, che aveva finito prima di lei, era rimasto a guardarla divertito e compiaciuto.
« Allora, Ichigo, uno a zero per me? »
« Eh? »
« Ti è piaciuta la cena, no? »
« Tantissimo! Non devi essere così modesto, Ryan, potresti benissimo essere uno chef! »
Lui sorrise, gli piacevano i complimenti di Ichigo. E poi aveva incassato un punto e ora poteva considerarsi, in un certo senso, in vantaggio su Mark.
« Vuoi ancora qualcosa? » le chiese.
« No, grazie, sono pienissima! »
« Brindiamo? » Ryan aveva portato due flûte e una bottiglia di champagne.
« Perché? »
« A parte mia zia, nessuno aveva mai mangiato qualcosa cucinato da me e, visto che sembra sia stato tutto di tuo gradimento, vorrei brindare. Che ne dici? »
« Ehm... » Ichigo era combattuta: da una parte non voleva deluderlo così, ma dall'altra aveva paura di bere, dato che reggeva poco, molto poco, l'alcol.
« Allora? Non tanto, un goccio! Non dirmi che non reggi neanche mezzo bicchiere di champagne? ». Ryan aveva colto in pieno, ma Ichigo non l'avrebbe mai ammesso.
« Ma certo, lo reggo benissimo, anzi » disse con aria di superiorità.
« Va bene, ecco il tuo bicchiere »
« Ehm, basta così grazie... Basta! » Ichigo osservava con orrore Ryan che le stava riempiendo tutto il bicchiere.
« Ma tanto hai detto che lo reggi benissimo! »
« Giusto » adesso non poteva rimangiarsi le parole.
" Su, Ichigo, è solo un po' di champagne! Basta che ti concentri e riuscirai a rimanere lucida. Non preoccuparti. Concentrati "
« Cin cin » disse Ryan allegro.
« Cin cin » disse di rimando Ichigo, poco convinta.
Osservò il bicchiere. " Concentrati ". Osservò Ryan che stava aspettando. " Concentrati ". Portò il bicchiere alla bocca. " Concentrati ". Il liquido dorato percorse la sua bocca e, non appena arrivò in gola, Ichigo sentì un intenso calore e un lieve giramento di testa.
" Non è niente, Ichigo, tranquilla. Ora manda giù il resto e poi sarà tutto finito " dopo questi pensieri, ingoiò tutto d'un fiato l'intero contenuto del bicchiere. Mai fatto niente di più sbagliato, forse era meglio sorseggiarlo pian piano.
« Wow, Ichigo, ti piace proprio! Ne vuoi ancora? » le chiese gentilmente Ryan.
« No, no, grazie... » ma lui stava già versando altro champagne nel suo bicchiere.
« Non fare complimenti » Ryan continuava a sorridere, ignaro dell'effetto che le faceva l'alcol.
« No... » Ichigo deglutì e prese di nuovo il bicchiere. Questa volta doveva provare a piccoli sorsi. E così fece, ma ogni volta che ne mandava giù un po' si sentiva la testa sempre più strana. Però lo champagne era davvero buono.
« Me ne dai ancora un po'? » si sorprese a chiedere.
" No, Ichigo, cosa fai? Devi combattere, devi resistere "
« Anzi, no, a dir la verità non ne voglio più » Ichigo ritrasse in fretta il bicchiere prima che Ryan versasse altro champagne. « Però, magari, un goccino...»
« Ichigo, stai bene? » le chiese Ryan, notando che stava praticamente parlando da sola.
« Certo che sto bene, come dovrei stare? » le sfuggì un risolino isterico e cercò di distogliere da lei l'attenzione di Ryan: « Mi versi altro champagne? »
« Sicura? »
« Certo che sono sicura! So quello che faccio, Ryan, non sono una bambina »
« È che hai già gli occhi lucidi e non sembri molto sobria. Forse non è il caso che tu beva altro champagne »
« Ma che stai blaterando? Mica sono ubriaca! Dammi la bottiglia! Guarda che io lo reggo benissimo l'alcol! Una volta sono andata con Mark e alcune mie amiche ad una festa e... » gli rispose Ichigo, non rendendosi conto che era lei che stava blaterando, di certo non Ryan.
« No, Ichigo, non credo sia una buona idea » le disse lui tentando di fermarla, ma ormai Ichigo aveva già messo le mani sulla bottiglia e beveva dell'altro champagne, mentre continuava a raccontare quella storia di cui Ryan aveva già perso il filo.
« Non credi anche tu che sia stato molto divertente? » gli chiese per concludere.
« Sì, davvero molto divertente » rispose Ryan, pur non sapendo a cosa la ragazza si stesse riferendo « Ora sarà meglio andare a dormire »
« Hai già sonno? » si meravigliò lei.
« No, tu hai sonno e ora andrai a letto » Ryan le prese una mano per cercare di farla alzare.
« Io non ho sonno e voglio rimanere ancora qui » rispose cocciuta Ichigo, dopo aver mandato giù un altro bicchiere di champagne.
« Ichigo, non costringermi a portarti su con la forza! » Ryan ora sembrava quasi arrabbiato.
« Oh, ma perché ti comporti così, Ryan? Non sei per niente divertente, lo sai? Su, bevi un po' di questa bevanda divina! » disse con un sorriso da ebete sul viso e con la bottiglia in mano.
« Sì, grazie » Ryan prese la bottiglia e la posò sul tavolo lontano dalla ragazza « Ora vieni con me »
Ichigo si arrese e si alzò, ma si accorse con stupore di non riuscire a reggersi in piedi. Barcollò per un momento, poi cadde in avanti, cogliendo impreparato Ryan, che finì per terra con lei. Ichigo, sopra di lui, scoppiò a ridere come una scema, mentre Ryan si prese qualche secondo per riprendersi dal colpo e capire la nuova situazione.
« Pesantuccia, eh? » le disse.
« Sei un cafone, Ryan » Ichigo provò a dargli un pugno, ma le forze le mancarono e cadde completamente distesa su di lui.
« Ti vuoi alzare? » disse lui, spazientito e anche un po' imbarazzato. Tutto questo non era previsto.
« Non credo di averne la forza. E poi si sta così bene qui per terra » rispose Ichigo sorniona, strusciandosi su Ryan.
Da parte sua, lui doveva assolutamente riprendere il controllo della situazione, avere Ichigo così attaccata a lui non gli faceva bene e lo sapeva.
« Io sono per terra, tu sei sopra di me! »
Ichigo scoppiò di nuovo a ridere.
« Ora sì che sei divertente, tesoro! » gli soffiò sul viso.
« Ichigo... » provò a protestare Ryan.
« Oh, oh, evento straordinario! L'impassibile Ryan Shirogane questa volta è arrossito! » disse Ichigo, continuando a ridere.
« Ma cosa stai dicendo, Ichigo? » disse Ryan cercando di allontanarla, sapendo benissimo che probabilmente era arrossito sul serio.
« Perché mi vuoi mandare via? » chiese lei, poggiando la testa sul petto di lui « Io sto benissimo qui »
« Perché potrebbe mettersi molto male per te » la minacciò Ryan e, purtroppo, diceva sul serio: non sapeva quanto sarebbe riuscito a controllarsi ancora. Se non se la toglieva subito di dosso, non avrebbe resistito di certo.
« Mettersi male? In che senso? » chiese Ichigo nella sua ingenuità, accentuata dal troppo alcol che aveva bevuto. Si avvicinò di nuovo al viso di Ryan, che alzò le braccia per prendere quello della ragazza tra le sue mani.
« Se vuoi te lo dimostro subito » disse, avvicinandosi pian piano al viso di Ichigo. Ok, non ce la faceva più a resistere, aveva perso il controllo, ma il profumo di Ichigo, non del tutto coperto dall'odore di alcol che emanava, era troppo inebriante per lui. Inoltre quella sera Ichigo era così sexy, e ora, a peggiorare le cose, si trovava a cavalcioni su di lui. Ormai mancava poco perché le loro labbra si unissero in un bacio...ma all'improvviso il rumore delle chiavi che entravano nella serratura della porta di casa lo fecero tornare in se stesso.
« Ichigo, alzati, non puoi rimanere qui »
« Perché? Pensavo volessi baciarmi »
« Sì...cioè no! E comunque a te non sarebbe dispiaciuto! »
« Ma io sono fidanzata »
« Ancora con questa storia! Ma adesso non è importante, alzati! I tuoi genitori non devono assolutamente trovarci così! Tuo padre mi ucciderà »
Senza aspettare una sua risposta, Ryan si alzò a sedere e si tolse bruscamente Ichigo di dosso.
« Ahia! Ma non lo sai che non si trattano così le raga... » cominciò a protestare lei, ma si interruppe quando Ryan le poggiò un dito sulle labbra.
« Shhh! » le sussurrò « Mi farò perdonare, ma adesso stai zitta e vieni su in silenzio con me »
« Uffa e va bene » acconsentì Ichigo, con il tono di una bambina.
« Shh! »
Ryan la prese per mano e la aiutò ad alzarsi, poi uscì silenziosamente dalla stanza e percorse con passi furtivi il corridoio, seguito da Ichigo.
« Cos'è, un nuovo gioco? » chiese lei divertita.
Lui si voltò verso di lei e, nella penombra, Ichigo riuscì a scorgere sul suo viso un'espressione spazientita.
« Se non sei capace di parlare a bassa voce, stai zitta! » le urlò in un sussurro.
« Ma perché? » volle sapere lei.
« I tuoi genitori non devono vederti così, dobbiamo fare finta che tu stia dormendo. E adesso basta parlare, vieni su. In silenzio » la ammonì.
Sentì le voci di Kaomi, Sakura e Shintaro che probabilmente, e fortunatamente per loro, si erano fermati a parlare nell'ingresso. Una volta superate le scale potevano sentirsi al sicuro, ma Ichigo non sembrava in grado di camminare da sola, figurati a salire gli scalini.
« Uffa, mi toccherà portarti in braccio » disse ai piedi delle scale.
« Sììì, che divertente! » urlò Ichigo battendo le mani.
« Ma ci vuoi stare zitta? »
« Non ne ho voglia, non è divertente »
« Se non ti decidi tu, ti farò stare in silenzio io! Conosco un modo infallibile per zittire le ragazze troppo petulanti! »
« Io non sono petulante! E comunque non riuscirai a farmi stare zitta se non voglio! » ribatté Ichigo testarda.
« Ah no? Vuoi provare? » la sfidò lui.
« Tanto non riuscirai a zittirmi, ne sono più che sicura! Questo metodo non esiste e se esiste su di me non funz... »
Ma Ryan aveva ragione, il suo sistema funzionava alla perfezione: Ichigo si zittì immediatamente non appena Ryan le intrappolò le labbra in un feroce bacio. Questa volta, però, lui non poteva lasciarsi trasportare, doveva cogliere l'occasione al volo. Continuando a baciarla, la prese in braccio e provò a salire sul primo scalino. No, così non sarebbe riuscito a salire. Staccò le sue labbra da quelle di Ichigo, le sussurrò un « Zitta! » e salì il più in fretta possibile le scale. Ichigo non si era ancora ripresa dalla sorpresa, perciò rimase zitta e Ryan riuscì a farla sdraiare sul suo letto senza altri contrattempi.
« Hai visto che il mio metodo funziona? » le disse Ryan soddisfatto, sedendosi sul letto accanto a lei.
« Mmmm » mugolò lei, con gli occhi chiusi.
Ryan la osservò e poi cominciò ad accarezzarle una guancia. Era così tenera.
« Dovresti cambiarti, Ichigo. E struccarti » le disse.
« Mmmm » mugolò ancora lei, in trance.
« Dai, ti aiuterò io »
« Coooosa? » Ichigo si alzò a sedere, imbarazzatissima.
Ryan la guardò per qualche momento senza capire, poi disse: « Non a cambiarti! A struccarti! Per cambiarti basta che ti togli il vestito e quello riesci a farlo benissimo da sola! »
Ichigo si rilassò un po'.
« Dai, vieni, vedrai che dopo esserti sciacquata con dell’acqua fresca starai un po' meglio » così dicendo, Ryan la aiutò a mettersi in piedi e a camminare fino al bagno.
« Mi gira un po' la testa » disse Ichigo, sedendosi su uno sgabello davanti allo specchio.
« Ichigo, collabora, non sono esperto di queste cose! Cosa devo prendere? »
« Hmm...lo struccante...e del cotone »
« Ok e...dove li trovo? »
Ichigo alzò un braccio e indicò un mobiletto con un dito.
« Qui? » chiese Ryan e, aprendolo, vi trovò dentro il cotone e una specie di bottiglietta che poteva essere lo struccante.
« Questi? » chiese porgendoglieli. Ichigo fece di sì con la testa e cominciò stancamente a struccarsi. Ryan sembrava spazientito dalla sua lentezza. O forse da lei in generale, Ichigo non lo sapeva. Quando ebbe finito, Ryan la aiutò di nuovo ad alzarsi e a lavarsi la faccia.
« Ti senti un po' meglio? » le chiese, un po' troppo bruscamente.
Ichigo annuì timidamente e Ryan aggiunse: « Ok, ora io vado giù di sotto. Tu togliti quel vestito e mettiti subito a letto, chiaro? » si voltò e si allontanò.
« Ryan?  » lo chiamò Ichigo, ferma sulla porta del bagno. Era finalmente riuscita a riprendere un po' di lucidità.
Lui si voltò. « Che c'è? » le chiese. Sembrava impaziente di andarsene, forse non la sopportava più.
« Sei arrabbiato con me? » riuscì a chiedere lei.
Ryan la fissò stupito per istanti che a lei parvero interminabili. Lei era così bella, anche se assonnata, intontita dall'alcol e con i capelli in disordine. Poi, con un'espressione più dolce, Ryan si avvicinò a lei e le prese il viso tra le mani.
« No, tesoro. Perché pensi che lo sia? » le sussurrò.
« Perché ti comportavi in modo duro e sbrigativo » spiegò lei, guardandolo negli occhi.
« È che adesso devo andare giù a dare una spiegazione ai tuoi. Meno sarei stato qui, meno loro si sarebbero insospettiti. Sono preoccupato per ciò che dirà tuo padre »
« Ah. Ma non preoccuparti per mio padre, lui minaccia sempre tutti, è fatto così ».
Ryan era contento che Ichigo cercasse di tranquillizzarlo, perché forse voleva dire che un po' ci teneva a lui.
« Va bene, ma devo dargli comunque una spiegazione. Ora vai a dormire. Buonanotte » le disse con la voce più dolce che un ragazzo possa avere. Le diede un bacio a fior di labbra e andò verso la porta.
« Ah, comunque » disse poi, voltandosi verso Ichigo che era ancora ferma sulla soglia del bagno « Eri molto sexy questa sera »
Le strizzò l'occhio e poi scomparve dietro la porta.
 
Bene, ora doveva solo affrontare i suoi genitori e poi la serata sarebbe finalmente finita. Si sentiva stremato.
Andò in camera sua e si sciacquò i capelli con l'acqua del lavandino, indossò dei jeans e una semplice maglietta e poi scese al piano di sotto.
« Ah, eccoti, Ryan! È da un po' che vi chiamiamo » disse Kaomi appena lo vide.
« Scusa, zia, mi sono fatto una doccia e non ho sentito » mentì Ryan, mostrando i capelli bagnati.
« Ichigo? » chiese Sakura, non vedendo arrivare sua figlia.
« Dopo che abbiamo mangiato le è venuto sonno ed è andata subito a letto. Starà dormendo adesso » spiegò Ryan.
« Ah, va bene » Sakura sembrava chiedergli « Com'è andata? »
« Tutto bene! Alle grotte si è divertita e ovviamente la cena era ottima! Sono un po' stanco anche io, andrò a letto. La tavola lasciala così, zia, metterò tutto a posto domani mattina » disse Ryan con fare sbrigativo. Non vedeva l'ora di andarsene e di sottrarsi allo sguardo inquisitore del padre di Ichigo.
« Va bene, buonanotte! » gli risposero tutti e lui se ne andò.
« È stata una bella serata, grazie » disse Kaomi a Sakura e Shintaro « Sono un po' stanca anche io, vado a letto! Buonanotte! »
Kaomi scomparve nel corridoio buio e i genitori di Ichigo rimasero soli.
« Andiamo a dormire anche noi, caro? » chiese Sakura.
« Sì » Shintaro sembrava immerso nei suoi pensieri « Sakura? »
« Sì, caro? »
« Ma è davvero il caso che lasciamo Ichigo così tanto tempo da sola con quel ragazzo? »




Come vi avevo promesso, ecco il nuovo capitolo! :D Spero che vi piaccia! In teoria la sbronza di Ichigo era prevista per la giornata successiva, ma, come vi ho già detto, non riesco più a controllare i personaggi! E comunque sta meglio in questo capitolo ;)
Spero di riuscire a terminare presto anche l'altro, ma purtroppo non so se avrò molto tempo! Ho cominciato i compiti della vacanze (che torturaaaa -.-'), domani devo andare a sentire l'esame di mia sorella e dopodomani sarò dai miei zii! Ma cercherò qualche ritaglio di tempo per scrivere!
Volevo ringraziare damn_emo_angel che mi sta incoraggiando tantissimo! E poi ovviamente rekuchan, anche se adesso non può leggere! Poi tutti i nuovi recensori, ma anche quelli che leggono soltanto!

ciao baci :D
  
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