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Autore: Giulz95    08/07/2011    2 recensioni
Cosa fare quando hai in testa un tripudio di idee? Semplice, le pubblichi come fanfic! Non è ancora molto chiara, ma spero che la apprezzerete. Vi lascio anche i link con le foto dei personaggi di ogni capitolo. :)
[Capitolo uno]
Qualcuno di voi si chiederà: e perché? Sei una ragazza di sedici anni, vai a divertirti! Trovati un ragazzo, esci con gli amici, balla, scatenati e fai l'amore. Beh, diciamo che ogni volta che leggo un libro, faccio l'amore.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Bleah.-
Come al solito, le parole mi escono dalla bocca ad alta voce, forse un po' troppo alta. Una signora, di fianco a me, si gira e mi guarda con aria stranita mentre ripone il libro sullo scaffale. Le lascio un sorriso di cortesia e mormoro un "mi scusi" prima di passare al libro successivo, spostandomi di qualche passo verso Veronica, mi sorella, che dietro alla cassa sfoglia il quinto libro della settimana masticando chewingum senza curarsi di quello che le sta intorno. Tanto come me, ad esempio, che passo i pomeriggi nella biblioteca di famiglia a cercare un qualsiasi libro per passare la giornata. Qualcuno di voi si chiederà: e perché? Sei una ragazza di sedici anni, vai a divertirti! Trovati un ragazzo, esci con gli amici, balla, scatenati e fai l'amore. Beh, diciamo che ogni volta che leggo un libro, faccio l'amore. Le sensazioni che si provano sono più o meno quelle, no? Se pensiamo che il sesso è sintonia, si può anche pensare che le emozioni che il protagonista sente sono proiettate su di te. Un bravo autore deve riuscire a fare questo. In quanto a tutto il resto, diciamo che mi piace stare fuori dalla massa: pochi amici, due o tre a dire il vero, niente ragazzo, niente discoteche. Tanti, tanti, tanti, ma davvero tanti, libri. Fin da quando sono piccola. Il primo è stato, come per tanti altri, "Il piccolo principe". Me lo regalò mia nonna per il mio sesto compleanno, e io lo divorai in meno di due settimane. In quel libro ci sono tantissimi ricordi,  e a distanza di dieci anni adoro ancora adesso rileggerlo, e mi stupisco di quanto grande sia quel libro per bambini. 
-Nika, ce l'abbiamo One day?-
Mia sorella non mi si fila di striscio. Lei è come me, quando legge un libro: entra così tanto dentro la storia che non riesce più a uscirne.
-Nika?- La chiamo alzando la voce.
-Che vuoi?- 
Finalmente!
-Abbiamo One day di David Nicholls?-
-E io cosa ne so?- mi dice, mentre si arriccia la ciocca di capelli tinta di rosso attorno al dito. Il suo look un po' punk è quello che l'aiuta a farsi vedere, sì, perché a differenza mia, Veronika è il boom della scuola. Quella che tutti vogliono imitare e che è stata incoronata reginetta per due anni di fila. Veronika è un po' perfetta e un po' incasinata, proprio come piace ai ragazzi. E poi cambia subito aspetto, quando le pare e piace. Può essere scambiata per Paris Hilton fino alle quattro del pomeriggio, e per il resto della giornata può diventare la versione femminile di Marylin Manson. Da piccola indossava le camice della mamma e i pantaloni di papà, poi faceva a cambio, legandosi la cravatta al collo, annodandola sopra un vestito da sera. Crisi di identità? No, solo tanta voglia di essere diversa, credo.
Io? Io sono incasinata e basta. Io non ho un look punk e non sono definitavamente una reginetta della scuola. Sono più il tipo di ragazza che nessuno vede, che cammina per i corridoi del liceo scontrandosi con le spalle di "quelli che contano". Insomma, sono la classica tizia che finisce nell'annuario e quando dopo anni qualcuno lo riguarda non si sforza nemmeno di ricordarsene il nome. I miei capelli non sono tinti, non sono nemmeno davvero acconciati. L'ultima volta che li ho tagliati avevo circa quattordici anni, e l'ho fatto da sola, piantandomi una scodella in testa e tagliandoli cortissimi. Mia madre mi ha strigliato per benino, prima di dirmi che infondo non stavo tanto male, ma quando hanno iniziato a ricrescere ha fatto sparire tutte le forbici e le scodelle che ci sono in casa. Porto gli occhiali, chiaramente, come piccolo prezzo da pagare per la lettura compulsiva, e hanno la montatura nera e spessa. Non mi curo mai di come mi vesto, ma prediligo i jeans, credo, mentre per entrare nell'armadio mia sorella ci vuole un tom tom specializzato in vestitini griffati. Oh, eccolo, One day. Giro il libro per leggere la trama e senza accorgermene inizio a mangiarmi le unghie, come al solito. 
-Sam, non mangiarti le unghie, per favore. Lo sai che lo detesto.-
-Torna a leggere e fatti gli affari tuoi, Nika.-
Però infondo le voglio bene. Ricordo che una volta, avevamo intorno ai cinque, sei anni credo, ha dato un pugno dritto sul naso a un bambino, perché mi aveva chiamato quattr'occhi. Solo lei mi poteva chiamare così, disse al bullo. Dopo qualche anno ci si era messa insieme, così potevano prendermi in giro in due. 
-Non male.-
Alzo lo sguardo alla mia destra, vedendo solo un paio di occhi verdi come un prato inglese. Mi ci vuole un attimo per rendermi conto di a chi appartengono: un ragazzo alto e magro è in piedi di fianco a me, e guarda il libro fra le mie mani.
-Prego?-
-Il libro, One day. Non è male. L'ho letto l'anno scorso.-
-Buon per te.- gli dico con un sorrisetto, e cerco di fargli passare il concetto che è più o meno "sparisci, Ken."
-Sai, è una storia d'amore.-
-Sì, lo avevo intuito.- dissi senza guardarlo. 
-Parla del colpo di fulmine.-
-Interessante.- sbuffai, prima di rimettere a posto al libro -Io non credo nell'amore.- Dissi poi guardandolo negli occhi e sorridendo, lasciandolo un po' spiazzato. Mi allontanai continuando a guardare i libri sugli scaffali. Era vero, dopotutto. Io non credo nell'amore. Mai ci ho creduto, e probabilmente mai ci crederò. 
-Tutte le ragazze credono nell'amore.-
Ancora? 
-Tutte tranne me.- alzo le spalle. -Io non ci credo.-
-Cinica?-
-No, solo non interessata minimamente.- perché non capisce che deve sparire?
Mi giro per guardarlo meglio. Faccino pulito e abbronzato, occhio sveglio e verde e l'aria di chi probabilmente ha tutte le ragazze del mondo ai suoi piedi con uno scocchio di dita.
-D'accordo, ho afferrato.- Dice sorridendomi. Poi si gira verso lo scaffale e afferra un libro dalla copertina rossa. -A me è piaciuto questo. Perché non lo provi a leggere?-
-Ti ha assunto mia sorella?-
-No, ho solo visto che stavi disperatamente cercando qualcosa da leggere.-
Afferro il libro dalle sue mani, prima di aprirlo e leggerne il titolo ad alta voce.
-Black Word... Mai sentito.-
Alzo lo sguardo, ma lui non c'è più. Certo, è sparito nel nulla. Mi guardo intorno, ma di lui nemmeno una traccia. Vado verso la cassa, dietro la quale Nika sta ancora cazzeggiando in modo assoluto.
-Ho deciso.-
-Cosa hai deciso?-
-Il libro, scema. Ho scelto il libro!-
Nika mi sorride prima afferrare il libro e registrarlo con un timbro.
-Black Word, eh? Strano...-
-Che cosa?-
-Non è registrato nell'archivio. Sarà sfuggito allo zio Arold quando ha fatto gli inventari.-
Rimango un po' stranita a quell'affermazione, ma probabilmente ha ragione. Infondo zio Arold è un po' suonato.
-Perché quella faccia?-
-Me l'ha consigliato quel tipo con gli occhi verdi e la felpa nera che è entrato poco fa.-
-Chi?-
La guardo alzando le sopracciglia.
-Come chi?-
-Non è entrato nessuno da almeno mezz'ora.-
Cerco di ribattere, ma poi come al solito faccio finta di infischiarmene.
-Posso tenerlo lo stesso?- chiedo alzando le spalle.
-Ma certo, sorella!- mi sorride.
 
La saluto ed esco dalla biblioteca, dirigendomi verso la fermata dell'autobus. 


Ecco i personaggi!
Sam: http://www.cars-10.com/photos/362-Glasses-UK-the-place-to-turn-to-and-see-clearer-thumbs/Rebel-Girl-glasses-01.jpg
Il ragazzo che da il libro a Sam (il nome devo ancora deciderlo): http://www.freewebs.com/drew_fuller_world/Drew%201.3.jpg
Veronika (Nika) 
http://www.emo-site.com/images/emo-hair/emo_hair_5.jpg
 
  
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