Una
missione senza nome! Un’arma ignara cammina per la città?
« Tutto
questo è veramente troppo poco figo! »
« Soul,
cos’hai da lamentarti? Salvare una damigella in difficoltà non è abbastanza figo? »
Soul sbuffò: « Non è la missione
a preoccuparmi… »
Maka gli sorrise:« E allora cosa
c’è che non va? Non è da te lamentarti in questo modo!»
Soul esplose:« È che non mi va di
andarci con questi due!!! Cos’è, Shinigami crede che da soli non possiamo
farcela? »
Tsubaki sorrise imbarazzata,
mentre Black Star gridò:« Tranquilli!! Con me in squadra il successo è
assicurato!! »
Soul sospirò:« Come no, l’abbiamo
in cassaforte… »
I due ragazzi cercarono di accapigliarsi, nonostante
l’impegno di Tsubaki nel dividerli. Maka invece non ci fece molto caso;
ripensava ancora al colloquio avuto con Shinigami e alla strana missione che
era stata loro affidata.
« Cosa? Niente uova di Kishin??? E che razza di missione è??? »
« Una missione speciale! Potremmo
chiamarla “Salva la principessa” o “Reclutamento nuovi
studenti”… o hai idee migliori? »
« Lord Shinigami, non credo che fosse
quello il problema… »
« Lo so, Maka, lo so… ma, Soul, devi
capire che nella vita non c’è solo da dare la caccia ai demoni! Non vuoi dare
una mano a una tua collega arma in difficoltà? »
« Ma se è un’arma, cosa ci fa in una
città umana che non sa nemmeno dell’esistenza della Shibusen? È in missione?
Continuo a non capire… »
Shinigami
si voltò verso lo specchio e fece un elegante cenno con la mano. Il riflesso
nel vetro tremò fino a cambiare aspetto e a mostrare una cittadina tranquilla,
senza la minima traccia di Kishin. Per le strade camminava molta gente, ma la
visuale si soffermò su un gruppo di ragazze in particolare.
« Il nostro obiettivo è lì in mezzo? Mi
sembrano tutte troppo giovani per essersi già
diplomate alla Shibusen! »
« Soul, posso chiederti una cosa? »
Il
ragazzo lo guardò perplesso, ma annuì.
« A quanti anni hai scoperto di essere
un’arma? Quando ti sei trasformato in falce per la prima volta? »
Soul
ci pensò un po’ su:« Non ricordo di preciso, ma dovevo
essere piccolo… »
« E perché lo hai fatto? »
« Come perché? Vedevo i miei familiari
che lo facevano e ci ho provato anch’io! »
« E se non ci fosse stata nessuna arma
intorno a te? »
Un
silenzio imbarazzato scese
nella stanza. Si potevano udire distintamente i respiri dei due ragazzi.
« Facciamo un gioco, Soul: immagina di
essere cresciuto in una famiglia di normali esseri umani, che nulla sanno di
noi e dei Kishin. Una famiglia felice, che vive in un ambiente sicuro, ma che
non immagina nemmeno lontanamente le tue possibilità. Se nessuno ti avesse
detto che eri un’arma, se nessuno ti avesse mostrato come trasformarti, ci
avresti mai provato? »
« Io… io non lo so… forse se mi fossi
trovato in pericolo… o se avessi dovuto difendere qualcuno… »
Shinigami
sbatté le mani soddisfatto:« È questo il punto! Voi
armi avete l’esigenza innata di proteggere qualcuno! È la vostra natura, non
potete non farlo! Anche la ragazza che vi ho chiesto di rintracciare ha questo
istinto e più passa il tempo, più questo diventa forte… e pericoloso! »
Maka
chiese:« Cosa c’è di pericoloso nel voler proteggere
qualcuno? »
Shinigami
sospirò:« Implica il dover stare vicino a chi si vuole
proteggere… solo che lei, inconsapevolmente, sta mettendo in pericolo chi le
sta vicino invece di curarsene! »
Il
rettore della scuola si voltò verso i ragazzi e li fissò dritto negli occhi:« Puoi anche non sapere qual è la tua vera natura, puoi
ignorarla, fingere che non esista… ma non puoi ingannare la lunghezza d’onda
della tua anima… e i Kishin! »
Un brusco rumore distrasse Maka dai suoi pensieri: i due
ragazzi si stavano picchiando mentre un’imbarazzata Tsubaki tentava invano di
dividerli. Poco dopo Black Star, con un visibile bernoccolo in testa provocato
da un repentino e inevitabile Maka Chop, ricapitolò:« Vediamo se ho capito bene: c’è una ragazza che vive in una
città di esseri umani che non sa di essere un’arma e che sta per essere
attaccata da un uovo di Kishin… »
Tsubaki finì la frase del compagno:« …e
il nostro compito è quello di proteggerla e di portarla alla Shibusen! »
Soul, massaggiandosi il bernoccolo provocato dalla sua maestra d’armi, si chiese:« Ok, ma io ancora non
capisco che c’entriate voi due… »
« Ovvio!
Con le mie innate capacità sistemerò l’uovo di Kishin in un secondo mentre vi
occuperete della ragazza! »
« Veramente
ho sentito da Lord Shinigami che contava sul buon cuore di Tsubaki per
avvicinarla… »
« E
allora io cosa ci faccio qui? »
Maka fece l’occhiolino: « Probabilmente
Lord Shinigami avrà pensato che lasciarti da solo alla Shibusen ad allenarti
avrebbe portato alla distruzione della scuola… »
Tutti risero, tranne ovviamente Black Star, mentre
varcavano l’ingresso del paese dove si trovava il loro obiettivo.
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Il riflesso nel vetro tremò fino ad assumere l’aspetto
familiare della maschera di Shinigami:« Ehi ragazzi!!!
Vedo che siete arrivati a destinazione! E in perfetto orario, che bravi! »
Maka imbarazzata cominciò a chiedere:« Avremmo
solo un piccolo problema… »
Soul s’intromise:« Non ci ha
detto il nome della ragazza, né il suo aspetto né nessun’altra
caratteristica!!! Come la riconosciamo??? »
« Potreste
controllare la lunghezza d’onda della sua anima, ma sembra che oggi siate
fortunati… è proprio dietro di voi!!! »
Il gruppo si girò con le bocche aperte dallo stupore,
mentre Shinigami salutava e chiudeva la comunicazione. Alle loro spalle una
ragazza era china a medicare un bambino dal ginocchio sbucciato.
« Quante
volte ti ho detto di non fare evoluzioni con lo skate? È pericoloso… »
« Ma
devo allenarmi!!! Devo battere il campione mondiale di skateboard! Un giorno ci
riuscirò, vedrai! »
« E
chi sarebbe questo talento? »
« So
solo che si chiama Death The Kid… spero un giorno di
poterlo incontrare… »
La ragazza sorrise:« Che razza di
nome! Ti prometto comunque che se dovessi incrociarlo gli chiederò l’autografo!
»
« Promesso?
»
« Promesso!
»
« Giurin giurello? »
« Giurin giurello! Ma ora fila a casa, che
il tuo ginocchio è quasi come nuovo! »
« Grazie!
A presto, Lucy! »
Lucy lo salutò con la mano, mentre i suoi occhi verde
smeraldo lo seguivano un po’ ansiosi nelle sue acrobazie con lo skate. Aveva i
capelli neri, di una tonalità che si avvicinava all’ebano, legati in una lunga
treccia che le ricadeva sulle spalle. A vederla non le si
poteva dare più di undici anni, soprattutto nel vederla lì, immobile:
aveva tutta l’aria di una bambina piccola e indifesa; solo lo sguardo, adulto e
consapevole, sembrava tradire la sua adolescenza.
« Ok,
l’abbiamo trovata. E adesso? »
Black Star esclamò:« Come sarebbe:”
e adesso”? La prendiamo e la portiamo alla Shibusen, ovvio! »
Soul esclamò:« E come conti di
fare? La vuoi rapire? Oppure la vuoi avvicinare e dirle:”Ciao,
scusa, ma devi venire con noi perché c’è un mostro che ti vuole uccidere”?»
« Io
pensavo alla seconda… »
« Cretino,
se le dicessi così come minimo ti manda al manicomio… »
« E
se provassimo a farle delle avances? Col mio fascino di sicuro cadrà ai miei
piedi in men che non si dica e ascolterà tutto quello
che abbiamo da dirle… dopo tutto sono o no una
divinità? »
« E
questa volta chiama qualcuno e ti fa arrestare per molestie! E, fra parentesi,
no, non sei una divinità! »
Black Star alzò un pugno:« Prova
a ripeterlo se hai il coraggio! »
Soul trasformò il suo braccio in una lama:« Tutte le volte che vuoi! »
Maka intervenne:« Volete un altro
Maka Chop tutti e due? Siamo in missione, ve lo
ricordate? »
« Non
ti intromettere, è una questione che non ti riguarda! »
« Scusa,
ti è caduto questo… è tuo, vero? »
« Oh,
grazie! Stavo curando quel bambino e non me ne sono accorta! »
Lucy prese il portapenne dalle mani della sua
interlocutrice, che le rispose:« Figurati! Sono qui
solo di passaggio… mi chiamo Tsubaki, e tu? »
« Io
sono Lucy, piacere di conoscerti! Sei qui da sola? »
« Oh
no, sono qui con alcuni amici… »
La ragazza indicò il trio alle loro spalle, che stava
ammirando la scena con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, in una
posizione decisamente poco adatta per una
presentazione. Nel tempo in cui loro avevano discusso, Tsubaki aveva già fatto
tutto!!!
Lucy salutò da lontano e chiese:« Strano,
se ne vede poca di gente di passaggio da queste parti… cosa dovete fare? Se non
sono troppo invadente… »
« Stavamo
cercando te, Lucy… »
La ragazza si voltò verso Maka e balbettò:« M-me? E perché? Io non vi conosco!
»
« È
vero, nemmeno noi ti conosciamo, ma sappiamo una cosa su di te che crediamo sia
giusto che conosca anche tu… »
Lucy indietreggiò spaventata. Quei discorsi così strani la
spaventavano, ma ancora di più era un’altra la sensazione che la opprimeva. Da
qualche parte nel suo cuore lo sapeva, se quei strani
ragazzi avessero finito il loro discorso niente sarebbe stato più come prima.
« Hai
mai sentito parlare prima della Shibusen? O di Shinigami? O dei Kishin? »
All’ultima parola gli occhi di Lucy si sbarrarono. Ricordi
quasi dimenticati le tornarono alla mente, come una pugnalata nel petto.
« Sono
i mostri… quelli che hanno ucciso i miei genitori… »
Il gruppo si zittì. Non si aspettavano
questa risposta.
« Non
ricordo quasi nulla, avevo due anni… ma dopo aver ucciso i miei quel…quel demone continuava a cercarmi… non mi
trovava ma sapeva che ero lì… continuava a cercarmi e non mi trovava… alla fine
se ne andò, ma non riesco a togliermi dalla mente il suo sguardo… e le sue
ultime parole… »
Lucy stette in silenzio per qualche secondo, come a
cercare il coraggio per ripetere la frase.
« Tornerò,
piccola arma, tornerò… quando la tua
anima sarà abbastanza forte per trovarti… e sarai mia! SARAI MIA!!!! »
Una lacrima, una sola, scese dagli occhi di Lucy, che
riprese il controllo su di sé:« E allora? Cosa volete da me? »
Maka, cercando di essere il più delicata
possibile, continuò il suo discorso:« Hai ragione, i kishin sono dei
mostri… ma noi veniamo da una scuola speciale, dove ci insegnano a combatterli e
a sconfiggerli… per evitare che quello che è successo a te capiti a molta altra
gente! »
Lucy la guardò perplessa:« Non ne
ho mai sentito parlare… »
Tsubaki le sorrise:« È una scuola
per persone speciali, molto speciali; come noi… e come te! »
« Me?
»
Soul intervenne:« Alla Shibusen
ci sono due tipi di alunni: i maestri, ragazzi che imparano a combattere
facendo squadra con altri dotati di poteri… »
Lucy l’interruppe:« Poteri? Quali
poteri? »
Soul sorrise e a un cenno di Maka si trasformò in falce.
Lucy gridò.
« È…
DIVENTATO UNA LAMA!!! »
Anche Tsubaki si trasformò, causando quasi un infarto alla
malcapitata. Lucy ansimava rumorosamente, la sorpresa le faceva mancare il
fiato.
« Perché…
perché mi state dicendo tutto questo? »
« Potresti
farlo anche tu, se solo lo volessi. »
Lucy scosse la testa:« NO! Non è
vero! Mi state prendendo in giro! »
Tsubaki sospirò: la reazione era prevedibile. Tornò in
forma umana per cercare di rassicurarla, ma Lucy indietreggiò.
Improvvisamente Black Star avanzò verso di lei e la prese
per il bavero:« Secondo te ci stiamo inventando tutto?
Allora rispondi a questo: le persone come Tsubaki e Soul vengono
chiamate armi… ricordi come ti ha chiamato quel kishin quella notte? L’hai
detto tu poco fa… »
Lucy sbarrò gli occhi. Per tanti anni si era chiesta cosa
significassero quelle parole e ora… ora che forse aveva una risposta…
« Senti,
finiremo di discuterne dopo! Adesso è meglio allontanarsi, perché dovrebbe
arrivare fra poco… »
Un boato interruppe le parole di Soul. Al fondo della via,
ora coperta dalla polvere, una imponente figura in
controluce si stagliava sullo sfondo.
Soul imprecò:« Cacchio, è in
anticipo! Perché non prendono mai appuntamento questi kishin? »
Il demone ridacchiò con voce stridula:« Dove
sei? Dove sei? Te l’avevo promesso, sono tornato a prenderti! E adesso sei mia.
SEI MIA!!!! »
Lucy cadde a terra, con il volto sconvolto dal terrore. Tsubaki
si chinò su di lei per soccorrerla e lo udì. Poco più di un sussurro, ma lo
udì.
« È
lui. Stavolta mi ha trovata. »
Soul:« Cacchio, questa non ci voleva! Proprio adesso che
l’avevamo quasi convinta!»
Maka:« Non importa,ora dobbiamo solo combattere… a proposito, non
doveva esserci anche Kid con noi oggi? »
Soul:« Doveva, ma poi mentre usciva di casa ha notato che le
piastrelle dell’ingresso non erano perfettamente simmetriche ed è entrato in
un’altra delle sue crisi depressive… Liz e Patty
stanno ancora cercando di tirarlo su dal pavimento… »
Maka:« Allora dovremo arrangiarci da soli! »
Black
Star:« Non preoccupatevi! Ci penserà la vostra
divinità a salvarvi! »
Soul:« … »
Maka:« … non ti basta un Maka Chop a
capitolo? Devi proprio andarteli a cercare??? »
Soul
Eater, Polvere incantata, 2
capitolo: Chiudiamo i conti con il passato! Nascita di una nuova arma?
Maka:« Ti mieterò l’anima! »
Ciao a tutti!!! È la mia prima fic su soul eater e vi avverto anche che sarà mooolto
lunga… devo recuperare un anno di astinenza dalla scrittura! Per chi già mi
conosce come autrice forse si sarà stupito della mia
lunga assenza ma dovevo affrontare la maturità e ho preferito concentrarmi solo
su quello… tranquilli però, perché ho intenzione di recuperare alla grande con
questa e con altre storie! Spero di vedere presto i vostri commenti!!!
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata 92