Chiudiamo
i conti con il passato! Nascita di una nuova arma?
« È
lui. Stavolta mi ha trovata. »
Tsubaki trasalì:« È quello di cui
parlavi prima? Quello che… »
« Quello
che uccise i miei genitori. E ora è venuto a finire l’opera. »
Black Star gridò:« Tsubaki, cosa fai lì?
Vieni
qui, abbiamo da fare! »
La ragazza sospirò:« Abbi
pazienza, devo andare. Tu resta qui e ti prometto che non correrai alcun
pericolo, ok? »
Lucy rimase immobile, respirando appena, mentre gli altri
si preparavano a combattere. Soul si trasformò in una falce, mentre Tsubaki
divenne una coppia di lame legata da una catena. Non riusciva ad alzare di
nuovo lo sguardo sul mostro, non ne aveva bisogno, lo ricordava benissimo: un
uomo dallo sguardo sbarrato di belva feroce e dalla risata da pazzo, con i capelli bianchi e vestito solo con un paio di pantaloni
rosso mattone. Ma erano i denti a farle paura: zanne
da lupo spuntavano dalla sua bocca, mentre un rivolo di saliva scendeva a
terra.
Maka gli corse incontro brandendo Soul. L’uovo di kishin
era magro e agile e schivava i suoi colpi quasi stesse danzando. Black Star andò
a darle a manforte urlando, ma venne scaraventato via
come fosse un fuscello. Il ragazzo si rimise in piedi e si precipitò nuovamente
contro l’avversario, ma questo, improvvisamente, ruotò la testa di 180 gradi e
cercò di morderlo. Tsubaki divenne prontamente una bomba fumogena e Black Star
riuscì a schivare il colpo.
« Lucy?
Lucy? Dove… sei? »
Il bambino che prima era stato curato da Lucy era tornato
indietro e ora si trovava proprio di fronte all’uovo di kishin. Maka si accorse
dell’imminente pericolo e con un balzo riuscì ad afferrare l’ultimo arrivato e
a spingerlo indietro.
« COSA
CI FAI ANCORA QUI? VA’
VIA!!! È PERICOLOSO! »
Lucy gridò, con tutta la voce che aveva in corpo. Adorava
quel bambino, adorava tutti i bambini. Loro l’avevano
salvata quando anche la sua famiglia adottiva l’aveva abbandonata, quando si
era diffusa la voce che lei era maledetta perchè un
mostro la perseguitava. Non avrebbe mai potuto dimenticare la piccola folla del
paese che le veniva incontro per dirle che non era rimasta sola. Tutti i bambini del
villaggio con cui aveva sempre giocato le dissero che l’avrebbero adottata
loro. Era sempre stata loro grata della generosità di quella povera gente e di
tutti quei piccoli birbanti, che gliene combinavano di tutti i colori. No, non
poteva essere lei a distruggere tutto: era per lei che quel mostro era giunto
lì e non se ne sarebbe andato prima di aver divorato chiunque fosse presente in
quel villaggio.
Lei li voleva proteggere, ma non era in grado di fare
altro che stare seduta a terra a piangere.
Black Star fece un volo che lo mandò a sbattere contro un
muro, facendogli perdere i sensi insieme a Tsubaki. Maka riuscì ad allontanare
il bambino, ma quell’attimo di distrazione fu fatale: l’uovo
di kishin le si avventò addosso e lei istintivamente si parò con Soul. I denti
del demone affondarono nella lama della falce e pochi istanti dopo Soul era a
terra, nuovamente in forma umana. La vecchia ferita del combattimento contro
Chrona si era riaperta e sanguinava copiosamente. Maka gridò con la sua arma.
Non poteva più muoversi, tantomeno combattere.
Maka credeva che fosse finita, ma mentre il kishin si
avvicinava sempre di più, una voce familiare gridò:« EHI!!!
CREDI CHE SIA COSI’ SEMPLICE BATTERE UNA DIVINITA’? FATTI SOTTO, LICANTROPO MAL
RIUSCITO!!! »
Maka non se ne accorse, ma qualcuno dietro di lei prese
Soul e lo trascinò faticosamente in un angolo, al riparo. Nonostante la forte
emorragia, il ragazzo riuscì a vedere la sua salvatrice:« Lucy?
»
« Sssshh,
stai fermo, cerco di curarti! Ho solo i cerotti per i bambini e l’acqua
ossigenata, però… »
« Allora
andiamo bene! Uffa, questa situazione è veramente troppo poco figa!!! »
« Perdonami,
è colpa mia… »
« Tu
non c’entri niente, Lucy! »
« Lui
è qui per me. »
« Lui
viene per chiunque abbia un’anima abbastanza forte per nutrirlo. »
« Voi
non potete fare nulla per combatterlo? »
« Black
Star e Tsubaki sì, ma Maka non può fare nulla senza un’arma… »
« Ci
sono ancora io… »
Soul la guardò stupita, ma Lucy continuò:« Lei ha protetto quel bambino, quindi le devo un favore…
avete detto che sono un’arma no? Come faccio a trasformarmi? »
« Non…non
so spiegartelo così, in due parole… è una cosa d’istinto! »
« Il
mio istinto non funziona, sennò a quest’ora mi sarei già trasformata… mi devi
aiutare, Soul! »
« Non
sappiamo nemmeno in che cosa ti puoi trasformare! »
« Cosa
le servirebbe? Con cosa si trova meglio? »
« Lei
è una maestra della falce, ma… »
Lucy si alzò in piedi. Sentiva il sangue ribollirle sotto
la pelle.
« Avanti
Soul, spiegami come fai a diventare una falce! »
Il ragazzo sospirò scuotendo il capo:« Se
proprio ne sei convinta… chiudi gli occhi! »
Lucy ubbidì.
« Per
diventare una falce… devi rendere il braccio sottile e affilato… »
La ragazza allungò lateralmente il braccio destro, che
lentamente tremolò e iniziò ad assumere un’altra forma.
« Di
più, di più… ancora un po’…così, brava, ci sei quasi… »
Black Star attaccò ancora. La catena di Tsubaki si avvolse
attorno al braccio del mostro e il ragazzo lo tirò a sé per rifilargli un bel
pugno in faccia. Sull’occhio dell’uovo del kishin apparve un livido mentre
Black Star commentò:« Ho sbagliato mira, volevo fargli
saltare qualche dente… »
« Ok,
adesso respira profondamente e tieni il corpo rigido…ancora, ancora… devi
pensare di essere un bastone… »
Il kishin barcollò e Maka ne approfittò per fargli uno
sgambetto. Il demone effettivamente cadde, ma dal pavimento si trovò in una
posizione privilegiata per poter afferrare una gamba
di Black Star e trascinarlo con lui. Il ragazzo si ribellò, Tsubaki tentò di
cambiare forma ma il mostro strinse il manico di una delle lame così forte che
la ragazza si sentì soffocare e fu quasi su punto di svenire.
Maka guardava inerme: la sua forza fisica non poteva competere con quella del
kishin e senza Soul…
« MAKA,
PRENDILA!!! »
La ragazza si voltò di scatto. Soul, da coricato, le aveva
lanciato qualcosa che lei afferrò senza neanche guardare cosa fosse. Solo
quando l’ebbe salda fra le dita gettò uno sguardo: era
una falce completamente di metallo, color argento, con una gemma rossa, forse
un rubino, a unire la lama al manico. Il disegno della lama era fine ed
elegante, decisamente diverso da quello di Soul.
« Ma
cosa… »
« Scusa
se ti ho causato tutti questi guai… »
« LUCY?????
»
« Già,
ne discutiamo dopo, ora dobbiamo sconfiggerlo prima che si mangi l’intero
villaggio! »
« Ma
tu non hai mai… »
« Basta
che mi tenga rigida ed affilata, no? Al resto puoi pensarci tu, sei o non sei
maestra della falce? »
Soul le sorrise e Maka, dopo un attimo di esitazione, si
gettò all’attacco.
Black star cercava disperatamente di strappare Tsubaki
dalle mani del kishin, ma il mostro non mollava la presa e la ragazza era la
vittima inerme di un tira e molla mortale. Maka, con
un movimento fulmineo, graffiò la mano del demone premettendo a Black Star di
riprendersi Tsubaki.
« Tsubaki,
stai bene? »
La ragazza era tornata in forma umana e respirava
affannosamente:« S-sì, ho…ho…ho
solo bisogno di riprendere fiato, stai…stai tranquillo! »
Black Star guardò l’avversario con furore:« Maledetto…me la pagherai! »
Maka intanto combatteva con il demone. Lucy ce la stava
mettendo tutta, ma la maestra d’armi avvertiva
chiaramente fra le sue mani il suo leggero tremore. Era terrorizzata e c’era il
forte rischio che tornasse in forma umana da un momento all’altro. Bisognava
finire in fretta lo scontro, prima che i nervi di Lucy cedessero
definitivamente.
Black Star assestò un forte pugno alla tempia del kishin,
facendolo barcollare. Maka si stupì: non l’aveva sentito arrivare!
Tsubaki, da dove si trovava, sussurrò:« Prima
regola dell’assassino… celati nell’oscurità… bravo, Black Star! »
Soul gridò:« Ora! È il momento! »
Maka strinse il manico di Lucy con più forza e le
sussurrò:« Non lasciarmi adesso! »
« Non
lo farò… »
La scena si svolse come al rallentatore: Maka si avvicinò
brandendo Lucy, che era concentratissima nell’estremo tentativo di non tremare.
Il kishin se ne accorse, si voltò verso di loro e per un attimo Maka temette di
non farcela…
« EHI,
BRUTTO MOSTRO!!! TI SEI DIMENTICATO DI ME? »
Soul aveva tirato un sasso sulla testa del kishin e lo
minacciava nonostante la copiosa perdita di sangue dal petto. Il mostro si
voltò verso di lui e gli sorrise in modo sadico.
Il sorriso gli rimase anche quando Maka gli mozzò la
testa. In pochi secondi il suo corpo scomparve e rimase solo l’anima, rossa
come il sangue, ad aspettare.
« È…
è… finita! È finita! »
Lucy tornò umana e si accasciò a terra senza forze. Sentiva
solo il battito del suo cuore impazzito che le riempiva le orecchie e la mente.
Ci mise molto tempo a realizzare che il suo incubo si
era concluso. Era libera dal mostro che l’aveva tormentata per anni. Per
sempre.
Maka corse da Soul, preoccupata per la sua salute. Tsubaki
invece si avvicinò a Lucy e le mise una mano sulla spalla:« È
finita. »
« Non
è vero. »
Lucy si voltò verso Black Star.
« Quell’uovo
di kishin non è ancora scomparso. La sua anima è ancora lì, la vedi? È rossa
come il sangue di tutte le persone che ha ucciso… e potrebbe ancora tornare! »
Lucy gridò:« NO! Non è possibile!
Cosa… cosa possiamo fare? »
Soul, un po’ barcollante, si avvicinò all’amico. Aveva
capito cosa intendeva fare:« C’è solo un modo per
eliminare definitivamente l’anima di un uovo di kishin, Lucy… »
Soul la guardò fissa negli occhi, con tutta la serietà di
cui era capace:« … la devi mangiare, Lucy! »
« C-cosa?
»
« 99
anime di uova di kishin e quella di una
strega: questo è l’obiettivo di un’arma che studia alla Shibusen. Se riesce a
mangiarle tutte può diventare l’arma del sommo
Shinigami e avere l’occasione di proteggere le persone dai veri kishin… e credimi, quello di oggi non era nulla in confronto!
»
Lucy protestò:« Io… io non posso!
Sono un essere umano, non posso mangiare le anime! »
Black Star le rispose:« Prima di
un essere umano sei un’arma, Lucy, e questo rientra nei tuoi doveri! »
« Io
non ho alcun dovere! Non sono un’allieva di questa scuola! Se… se lo facessi…
se lo facessi… »
« Vorrebbe
dire accettare il tuo destino di arma, Lucy, è vero, ma questo non significa
che non sarai più un essere umano! Le armi non sono mostri! Guarda Soul e
Tsubaki! »
Lucy si voltò verso Maka e le obiettò:« Ma
se sono armi anche loro, perché non la mangiano? »
Soul rispose:« L’hai ucciso tu, è
tua di diritto! »
« Non
voglio farlo! »
« Bene!
Maka, Black Star, Tsubaki, andiamocene, qui abbiamo finito! Se la nostra amica
preferisce vivere una vita perseguitata da quel mostro e mettere in pericolo
chi la circonda è libera di farlo! »
Tsubaki protestò:« Ma Soul… »
Black Star la ignorò:« Ognuno è
libero di fare ciò che vuole… anche di vivere nella paura. Ma è la paura che fa
nascere i kishin… »
« Io
non sono un kishin. »
« Rischi
di diventarlo se ti lasci sopraffare dalla paura e desideri avere sempre più
potere per non sentirla… »
« Io
non desidero il potere. »
« Per
ora. »
Né Maka né Tsubaki erano intervenute nella discussione.
Non riuscivano a trovare il modo di bloccare il fiume di parole dei loro compagni, tuttavia quando smisero di discutere e
fecero per andarsene non aggiunsero nulla. Ogni parola, ogni gesto sembrava
quasi di troppo: un discorso del genere non sembrava nemmeno fatto per essere
pronunciato da due tipi come loro, abituati a prendere le cose poco sul serio.
Non sapendo cosa fare, Maka inseguì Soul cercando di
riportarlo indietro.
Un rumore li fece fermare tutti. Era un suono che ogni
allievo della Shibusen conosceva bene: il rumore di un’anima inghiottita da
un’arma.
Tutti si voltarono. Lucy era in piedi, con le mani
tremanti ma lo sguardo determinato. Dell’anima del kishin nessuna traccia.
« Spero
che siate soddisfatti. Ora mi considereranno davvero un mostro… e avranno
ragione! »
« …
non è vero, Lucy, per me non sei un mostro! »
« Neanche
per me! »
« Né
per me! »
« Né
per me! »
« Né
per me! »
Lucy guardò meravigliata tutti i bambini del villaggio.
« Abbiamo
visto tutto! »
« Il
mostro era lui, non tu! »
« Tu
non sei cattiva, Lucy! »
La ragazza trattenne a malapena le lacrime:« R-r-ragazzi… vi voglio bene! A
tutti quanti! »
Tutti i bambini le corsero incontro e l’abbracciarono.
Tsubaki le si avvicinò:« Hai
visto? Loro ti vogliono bene e possono accettarti per quello che sei… adesso
devi imparare a farlo anche tu! »
Maka disse:« Anche se quel kishin
ora non c’è più, c’è ancora il rischio che altri vengano per la tua anima.
Sarebbe meglio per te venire con noi alla Shibusen, per addestrarti e imparare
a difendere te e gli altri… dopo potrai tornare qui! »
« Ma
voi come farete? »
Il bambino che si era sbucciato il ginocchio rispose:« Non ti preoccupare, al villaggio ci pensiamo noi! »
Tutti gli altri si unirono:« Sì,
sì, vai con le persone come te, noi non ci offendiamo! Possiamo anche cavarcela
da soli per un po’… »
Lucy li guardò stupita: fino a poco prima si erano sempre
comportati come se da soli non potessero fare nulla!
Soul commentò:« Tutti i bambini
prima o poi crescono… è ora che lo faccia anche tu! »
Con un’immensa malinconia nel cuore ma anche con una
grande speranza, Lucy raccolse le sue cose e si avviò dietro ai suoi nuovi
amici mentre tutto il villaggio la salutava da lontano. Sì, lo sentiva anche
lei, era la cosa giusta da fare.
Ma molto, molto tempo sarebbe passato prima del suo
ritorno al villaggio… se ci sarebbe mai tornata…
Lucy:« Uao! E così questa sarebbe la Shibusen? È enorme! »
Maka:« Già, effettivamente Death City è molto più grande del tuo
villaggio… »
Lucy:« Ma quanta gente strana che gira in questa città… »
Maka:« Sì, in effetti… »
Lucy:« AH!!! QUELLA GATTA SI E’ APPENA TRASFORMATA IN UNA
DONNA!!! »
Maka:« Ehm… sì, si chiama Blaire, è una
strega… ma è innocua, tranquilla! »
Lucy:« AAAHHH!!! LI’ C’E’ UN PUFFO!!! »
Maka:« No, non è un puffo… è il professor Sid,
è blu solo perché è uno zombie! »
Lucy:« Z-zombie? Fate anche esperimenti
sugli esseri umani? »
Maka:« Ma no, stai tranquilla… »
Lucy:« AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!! C’E’ UN ALTRO ZOMBIE CHE M’INSEGUE!!! »
Maka:« No, Lucy, torna qua, non scappare!!! »
???:« Veramente io volevo solo
controllare i documenti per la sua iscrizione… è lei quella nuova, no? »
Maka:« Sì, però… professor Stain, per il futuro, eviti queste
entrate a effetto! Non tutti sono abituati alla sua vite! »
Stain:« Soggetto interessante questa Lucy… devo proprio cercare di
vivisezionarla! »
Soul
Eater, Polvere incantata, 3
capitolo: Nuovi incontri! Il maestro senz’arma e l’arma
senza maestro sono destinati o è solo un caso?
Maka:« Vi mieterò… scusate un attimo! Lucy, torna qua, ti prego!
Professore, metta giù quel bisturi, così non la incoraggia!!!
»
Ciao
a tutti!!! Sono molto contenta che questa storia stia
piacendo a molte persone! Questo non è che l’inizio, dal prossimo capitolo le
cose inizieranno a farsi più interessanti con l’ingresso
di un altro personaggio fondamentale… chi? Lo scoprirete leggendo! Ringrazio tutti coloro che hanno commentato e che hanno messo la storia fra
i preferiti, i seguiti e i ricordati. Continuerò a rispondere a chiunque mi
metterà un commento e spero ovviamente che aumentino i lettori. A presto
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata
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