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Autore: YayaChan    08/07/2011    6 recensioni
Mi trovavo in auto con i miei genitori e stavamo per partire alla volta del mare, del sole e di nuove amicizie. Arrivammo nel luogo dove i miei affittarono la casetta per i prossimi due mesi, mamma mi chiedi di ordinare le mie cose nella mia stanza, ma il caldo era asfissiante che decisi di uscire fuori e prendere un po' d'aria fresca. Uscii fuori al girdinetto e guardandomi intorno notai un piccolo gruppo di ragazze. Erano 4 ragazze, molto carine e sembravano anche molto affiatate tra loro. Senza perdermi di coraggio mi feci avanti e mi presentai, le ragazze molto gentili si presentarono a loro volta e mi invitarono a prendere un gelato con loro in un bar nelle vicinanze. Fu lì che vide per la prima volta un ragazzo capace di farmi restare senza parole.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta, Yaten
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non riuscivo a pronunciare il mio nome, era la prima volta che mi capitava una cosa simile. Io, che sono sempre stata una ragazza molto chiacchierina e per nulla timida ora mi sentivo in imbarazzo.
Dopo le presentazioni i tre ragazzi unirono un altro tavolino al nostro e ordinarono anche loro dei gelati. Nell'attesa dei gelati Seiya mi guardo` e die:
''Bene Minako perche` non ci parli un po' di te? Sappiamo poco, anzi oserei nulla, su di te.''
Mentre Seya mi parlava il mio sguardo era rivolto verso la coppa di gelato, avevo pura di incrociare gli occhi di Yaten e quindi di non riuscire a pronunciare una parola. Ma mi feci forza, tra me e me dissi che nulle e nessuno poteva farmi sentire in quel modo, soprattutto un ragazzo di cui sapevo appena il nome.
''Si certamente. Mi chiamo Minako Aino, ma per gli amici Mina. Ho 16 anni e frequento il secondo anno del liceo linguistico. Da poco sono ritornata in Giappone, circa 1 mese. Ho vissuto a Londra per un anno senza la mia famiglia, in ...come posso chiamarlo... in un College. Perche` vinsi una borsa di studio e quindi ho colto l'occasione al volo. Amo fare sport e ovviamente il mio sport preferito e` la pallavolo. Ho giocato da titolare nella squadra del college che frequentavo, amo cantare e disegnare. Anche se nel canto sono abbastanza stonata.''
Quando finii di parlare Usagi mi afferro` le mani, e con occhi sbrillucciacanti mi disse: ''Allora abbiamo la stessa eta`. Ma dai ti credevo piu` grande. Anche io, Mako, Ami e Rei abbiamo 16 anni, e frequentiamo lo stesso istituto, tranne Rei che va in una scuola priv...''
Una piccola risata interuppe le parole di Usa: ''Insomma abbiamo una piccola artista nel gruppo, sportiva, cantante, disegnatrice e anche un' ottima studentessa di lingue. Sembri una persona interessante da conoscere e frequentare.'' Disse taiki.
Yaten non disse nulla, si limito` soltanto ad asoltarci con uno sguardo vago o quasi assente. 
Finalmente anche i loro gelati arrivarono, uno al gusto di fragola per Yaten, uno al cioccolato per Seiya e uno al caramello per Taiki.  Mentre mangiavamo il gelato Yaten guardo` Ami e le disse: ''Ami cosa leggi di intressante? Sei come assente.'' 
Ami alzo` lo sguardo verso Yaten e rispose: ''Ecco.. si questo libro mi prende totalemnte, si chiama -Viaggiando nel nostro corpo-''
''Ami a parte il libro, tu quest'estate non ci sei vero?'' Disse Taiki.
''No, purtroppo i miei genitori hanno degli impegni di lavoro, mia madre deve presatre servizio in ospedale mentre di mio padre non so nulla,non lo vedo da praticamente 2 mesi. Quindi domani vado via, sono venuta solo per un Week-And.'' Replico` Ami.
Finimmo di mangiare il gelato e ci avviammo verso un laghetto vicino. Quel lago era fantastico, immerso completamente nel verde. Potevo ascoltare il canto degli uccelli,il fruiscio del vento tra le foglie e il calore dei raggi di sole che mi accarezzavano il viso.
Ami si fermo` sotto l'ombra di un albero per continuare a leggere, Taiki,Mako e Rei si avviarono verso la sponda opposta del lago mentre Seiya e Usagi ridendo e scherzando si allontanarono dal gruppo. Rimanemmo solo io e Yaten. Lui senza dir nulla si stese sull'erba guardando il cielo. Io non sapevo che fare, volevo parlargli ma avevo paura di un suo rifiuto o di un suo solo sguardo, ma volevo a tutti i costi parlargli, streingere amicizia anche con lui. Decisi allora che in un modo o nell'altro dovevo avvicinarmi. Mi tolsi le mie ballerine color cielo e le pogiare sull'erba, avanzai verso il lago e immersi i piedi nell'acqua. L'acqua era bellissima, un colore stupenso, non era un azzurro,ma un verde marino, e la freschezza e il lieve rumore dei piccoli pesciolini che sguazzavano nell'acqua mi facevano sentire libera e leggera.
Mi inginocchiai e immersi anche la mano destra nel lago  mentre con la mano sinistra mi mantenevo la gonna per non farla bagnare. 
Uscii dall'acqua e mi misi accanto a Yaten ma seduta. Guardando il lago decisi che dovevo parlare anche con lui.
''Non trovi stupendo questo posto? Ha una bellezza unica, semplice ma particolare.''
''Emh..? Parli con me?'' Disse con tono sarcastico.
''Siamo rimasti solo noi qui, con chi vuoi che parlo?'' Replicai in modo abbastanza pungente. Mi irritava terribilmente il fatto che quando parlo non vengo seguita.
''Per me un posto vale l'altro... anche se ammetto che questo ha un suo perche`.'' Mi rispose.
Ero rimasta sbalordita da quella risposta, mi aspettavo un' occhiata gelida per farmi capire di stare zitta. Invece no,anche se la sua risposta non era stata soddisfacente, almeno mi aveva rivolto la parola. Rimanemmo qualche minuto zitti, ma quel meraviglioso silenzio fu interrotto.
''Mi piace stare steso sull'erba ed ammirare le nuvole che passano su di noi con forme particolari,amo sentire il cinguettio degli uccelli. Mi piace quando il vento estivo mi scompiglia i capelli, i raggi del sole che picchiano forte sulla mia pelle. Mi piace la pace,quando e` possibile.'' Dichiaro` Yaten.
Sentendo questo breve discorso rimasi estasiata. Non me lo aspettavo cosi` di punto in bianco.
''Ti capisco. Anche a me piace stare tranquilla immersa nella natura. Forse questo 'desiderio' e` provocato dal fatto che abitando in citta` la mia vita e` frenetica, piena di rumori sgradevoli e di scarichi di auto. Invece questo e` un paradiso per me.''
''Sai vedendoti e sentendo il discorso che hai fatto prima ti immaginavo una ragazza con una vita frenetica, mai ferma in un posto, abituata al lusso cittadino. Ed invece no, non sei come ti immaginavo.''
''Yaten hai mai sentito l'espressione -Mai giudicare il libro dalla copertina-? Beh mi rispecchia a pieno.''
Mentre parlavamo fummo interrotti dal cellulare di Yaten che inizio` a squillare. Aveva una suoneria che non avevo mai ascoltato prima se non sbaglio faceva:
 
{Search for your love
Nel cielo splendono
Stelle d'amore e poi
C'è già la luna che dolce ci avvolgerà
La mia principessa sarai}
 
Quando Yaten fini` di parlare a telefono disse: ''Beh si e` fatto tardi, avevo promesso a mia madre che l'avrei accompagnata a fare spese. '' Mentre mi diceva questo si alzava anche da terra e si sistemo` il jeans.
''Ok, e` stato un piacere scambiare qualche parola con te.'' 
''Tu ora resti sola qui? Seiya e Usa stanno facendo i picioncini chi sa dove, Ami legge e quindi non e` di compagnia e qui tre sono andati da qualche parte. Che fai? Vai a casa?'' Mi chiese Yaten.
''Ora che mi ci fai pensare, si sono sola! Penso proprio che tornero` a casa, ho lasciato anche i miei soli soletti. Posso venire con te? Non so ancora bene dove andare, almeno fino al bar.'' 
''Certo vieni pure.'' Yaten mi rispose con tono quasi seccato, mi volto` le spalle e inizio` ad incamminardi nel boschetto. Lo seguii senza repliche,il suo tono non mi era piaciuto e quindi freferii non complicare ulteriormente le cose.
Camminavamo da circa 5 minuti e nessuno dei due aveva detto ancora una parola, quando Yaten: "Hai 16 anni vero?"
"Emh.. si, perche`?" risposi un tantino incuriosita.
"Sei una bambine ahahahah Dai scherzo non sei piccola, sono io che sono grande."
"Scusa ma quanti anni hai? Sembri un 18enne" 
"Un 18enne? Wau bello. No ho 24 anni ben portati ovviamente" Ridendo mi disse di avere 24 anni,oddio non sembrava proprio, sembrava un ragazzetto. 
Senza neanche accorgermi ero arrivata dinanzi la mia casetta: " Yaten io vado,abito qui per ora. Ci si rivede domani?"
"Ma come, stasera non ti unisci a noi? Andiamo in un locare qui vicino. Dai sei obbligata.Ti veniamo a prendere alle 21. Fatti trovare pronta." Mi disse con area scherzosa.
"Ok,allora a stesera." Sorridendo entrai in casa e mi diressi verso la mia camera e sedendomi su letto sentii una strana sensazione che fi faceva stare bene.


P.S. ok eccomi qui a scrivere il secondo capitolo della mia prima FanFiction. Volevo ringraziere tutte le mie amiche che mi danno buoni consigli e tutte le ragazze del U.S. che mi hanno convinta a pubblicarla e mi cosigliano. Ora ho ingrandito un po' il testo e ho messo piu` dialoghi. 
Buona lettura e mi raccomando lasciatemi le vostre opinioni, perche` grazie a loro posso migliorare.
   
 
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