capitolo 24
 
      Ci sono dei momenti nella nostra vita che ci troviamo ad un bivio. Impauriti, confusi, senza una meta. Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. É certo che quando si è di fronte all'ignoto, la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro. Ma occasionalmente, le persone ti fanno pressione per qualcosa di meglio. Qualcosa aldilà del dolore di dover continuare da soli. E aldilà del valore e del coraggio che ci porta a far entrare qualcuno. O di dare un'altra possibilità a qualcuno. Qualcosa aldilà della calma persistenza di un sogno. Perché è solo quando ti metti alla prova... che scopri chi sei veramente. Ed è solo quando ti metti alla prova che scopri chi puoi essere. La persona che vuoi essere, esiste. Da qualche parte sull'altro lato del duro lavoro, della fede, credenza... ed oltre l'angoscia e la paura di quello che ci aspetta più avanti.*

      

 
Certe serate a Mystic Falls erano davvero bellissime, tanto da far sedere  su una sedia e in un prato un uomo, diciamo la verità, poco romantico, come Mason Lockwood ; la luna splendeva nel cielo e le stelle la accompagnavano nella sua danza intorno alla terra, creando un effetto nettamente contrastante tra la luminosità degli astri e il buio perenne del cielo nella Virginia. Bellissimo, l’avrebbe definito chiunque, ma Mason sapeva che il cielo spesso dava dei segnali. Il buio e la luce così pericolosamente vicini, quasi mescolati.. le venne in mente solo una persona che rispecchiava questa caratteristiche: Katrine. Non si era mai ben capito la vampira da quale parte stesse in questa assurda guerra in cui erano contrapposti il blocco de Klaus da una parte, e quello Salvatore&co dall’altra, ma forse Katrine stava solo dalla parte di se stessa. E la cosa peggiore, era che non riusciva a togliersi dalla testa quel bacio; era stato un semplice bacio a fior di labbra, quelli che spesso si usano anche per salutare un’amica.. ma Katrine non era sua amica, no, Katrine non lo era mai stata. Amante forse, ma amica mai.
<< Andiamo Katrine, so che sei qui.. esci allo scoperto! >>.
Ci fu uno spostamento d’aria, e la vampira comparve alle spalle della sedia dove era seduto Mason, a qualche metro di distanza da lui. Probabilmente si aspettava ancora un altro attacco, dopo che l’aveva infilzata come uno spiedo.
<< Tranquilla Katrine, avvicinati.. non ti mordo mica, sai? >> ironizzò lui chiaramente riferito alla natura della donna.
<< La notte è fatta per dormire Mason.. perché sei qui? >>
<< potrei farti la stessa domanda, cara >>.
Il licantropo era sicuro che Katrine non aveva perso neanche una sua piccola mossa dal loro primo incontro; non poteva sentire le auree, ma comunque poteva provare a capire le persone, e oramai poteva dire di essere entrato nella stessa lunghezza d’onda della vampira.
<< Perché mi hai riportato,o meglio, mi hai fatto riportare in vita? >>.
Era principalmente questo che desiderava sapere.
<< Te l’ho già detto l’altra volta: mi mancavi >>
<< ma guarda, non ti sono mancato per tanti anni e ti manco proprio ora?! O magari ti serviva solo un aiuto per vincere la battaglia?! >> disse Mason. Poteva sembrare una frase ironica, ma in realtà cominciava davvero a scaldarsi; detestava essere illuso, soprattutto dato che aveva amato quella vampira con tutta la sua anima.
<< Può darsi che mi servisse un aiuto..o può darsi che io ti ami, Mason.. >>
<< l’allocco cade nella trappola solo una volta, sappilo >>
<< che motivo avrei per mentire? Se mi servisse davvero aiuto per la guerra te lo avrei detto esplicitamente. Tu la combatteresti comunque, dato che in questa faccenda è immischiato anche il tuo adorato nipotino >>.
Tutto quello che Katrine aveva appena detto era la pura e semplice verità;lo aveva riportato in vita, ma non gli aveva mai chiesto di combattere per lei o con lei, anche perché lo avrebbe fatto ugualmente per tirare fuori dai guai Tyler. E ora gli stava dicendo che lo amava, ma effettivamente non c’era alcun bisogno di mentire, e per di più, se aveva imparato a conoscerla, era arrivato ad una solida conclusione: Katrine non mentiva; lei diceva sempre e solo la verità, anche se questa il più delle volte finiva per ferire le persone. Possibile che lo amasse davvero questa volta? Che stesse dicendo la verità? E soprattutto, lui sarebbe stato in grado di perdonarla per gli atti passati? Le sue idee, i suoi principi, i suoi progetti, tutti si sgretolarono davanti a quella grande verità: Katrine lo amava. Che significato poteva avere tutto il resto allora?
La sentì far una piccola risata.
<< Cosa c’è di così divertente? >>
<< beh, se ci pensi, non siamo poi così diversi. Entrambi siamo morti, mai poi siamo resuscitati >>
<< già, solo che tu avrai per te l’ intera eternità mentre io al massimo posso aspirare alla vecchiaia.. certo, sempre se ci arriverò! Chissà, questa volta potrebbe uccidermi l’altro Salvatore! >>** disse, scatenando l’iralità della vampira.
<< Stefan non sarebbe capace di fare del male una mosca.. lo assalirebbero i sensi colpa >> disse quasi contrariata dall’ultima affermazione.
<< Hai ragione, Stefan non è uguale a te o a Damon.. voi siete più umani, Stefan invece assomiglia molto.. a un Dio >>.
Katrine sghignazzò per l’ennesima volta: << non esiste nessun Dio, Mason, altrimenti mi avrebbe già punito con la peggiore delle torture da un bel pezzo! >>
<< Ma sei stata brava.. le hai evitate tutte quante! >>
<< ho evitato molte cose, iniziando con l’essere sacrificata per uno “scopo maggiore”, come Klaus definisce la sua scissione. Io ho sempre fatto le mie scelte, prendendomi le mie responsabilità.. e ho scoperto che spesso è divertente rischiare. Ora tocca a te scegliere Mason Lockwood.. potresti scegliere per esempio cosa farne del nostro futuro >>
<< nostro? >>
<< nostro.. >> disse lei.
<< Ora devo andare.. se manco troppo si insospettiranno >> disse la vampira, e in un nano secondo si avvicinò ad un millimetro alla bocca del licantropo; Mason chiuse gli occhi aspettando il contatto, che infatti arrivò, ma che fu breve, troppo breve per i suoi gusti. Quando aprì gli occhi Katrine era sparita e aveva portato con lei non solo un’altra intensa folata di vento, ma anche un sentimento che sentiva rinascere dalle sue ceneri.  
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*frase tratta dal telefilm "One tree Hill"
** nel telefilm ad uccidere Mason è Damon.. la frase inidica un chiaro riferimento a Stefan

Ringrazio molto tutti quelli che leggerano e recensiranno il capitolo!
Baci