Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Midori_chan    09/07/2011    5 recensioni
Marshmallow afrodisiaci e vecchi amici.
Un piano mal studiato di due ragazze sarà per loro un fallimento, ma Sasuke e Naruto ne beneficeranno entrambi,dando inizio alla loro turbolenta storia.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Benvenuti, signori e signore, nel caramelloso e dolce mondo di Marshmallow, venghino, su venghino signori, con degli amici a bere degli afrodisiaci, qui è tutto un lusso, uno spasso, un gran chiasso. (Facciamo un po' di assonanze). A parte tutto, benvenuti davvero, questa è la mia prima long! *partono applausi, fischi, invocazioni di bis* u.u ma grazie xD AU scolastica, un classico  ;D Alla prossima, Mid








Le lezioni erano da poco finite e i ragazzi spintonavano i compagni per lasciare quella prigione senza sbarre detta scuola; c’era chi si organizzava per uscire,chi chiamava i genitori per informali di qualcosa, chi metteva in ordine la cartella aspettando il pullman per andare a casa a studiare e poi c’era Naruto.
Quel giorno gli erano capitate le pulizie insieme all’Uchiha e questo ancora non si faceva vedere.
Già non sopportava pulire casa sua ora gli toccava pulire da solo l’intera aula.
“Bastardo”, gli venne da pensare tra le varie  imprecazioni e maledizioni mentre camminava per l’aula a sistemare i banchi.
Si fermò davanti il banco del bastardo notando un cestino pieno di dolci.
A Naruto già veniva l’acquolina in bocca,ma una vocina nella sua testa gli stava ricordando che sarebbe stato scorretto mangiare quello che probabilmente apparteneva al moro/bastardo.
E a chi importa, poteva aiutarmi invece di fare chissà cosa, ecco”, pensò senza più esitazione acchiappando un marshmallow pieno di cioccolato.
Lo mise in bocca e questo si sciolse subito.
A Naruto i dolci piacevano tantissimo, quasi quanto gli piaceva il ramen, quasi.
-Uhhm-, gli scappò un sospiro soddisfatto quando il cioccolato gli scese giù per la gola.
Ne prese subito altri due e stava aspettando che i dolci si sciogliessero quando la porta si aprì e il biondo si voltò di scatto con le guancie gonfie come uno scoiattolo che aveva fatto provviste.
Si trovò davanti un Sasuke con gli occhi spalancati che brillavano di una strana luce.
Il moro dal canto suo si stava trattenendo dal ridere per quella visione comica gratuita in cui si era imbattuto, gli occhi lucidi per lo sforzo.
Dovette però ammettere che il biondo chiassoso così era davvero adorabile. Un animaletto da tenere a casa e coccolare,gli venne da pensare.
Naruto mandò giù velocemente rischiando di strozzarsi con i dolci non del tutto sciolti.
-Ughf…ufgh-, tossì il biondo dandosi dei colpi sul torace.
-Che ci fai qui? Pensavo che ormai non saresti più arrivato e così ho iniziato da solo-, disse appena gli tornò aria ai polmoni.
-Iniziato a mangiare?-, gli ghignò allora il moro.
Il ragazzo dagli occhi azzurri arrossì un poco e poi cercò di difendersi.
-Sarebbero andati a male se non li avessi mangiati…-,disse per poi gonfiare le guancie e voltandosi a guardare da un’altra parte, che non fosse Sasuke ,con le braccia incrociate.
Il moro si gli avvicinò e prese in mano il cestino incriminato.
-“Sono fatti con le mie mani,spero ti piacciano Sasuke e che penserai a me mentre li mangi,la tua fan segreta”-,citò il ragazzo pallido leggendo un foglietto attaccato alla scatola.
-Erano parecchio buoni-, sorrise Naruto con la testa bassa; improvvisamente si sentiva strano, il cuore gli batteva veloce e sentiva caldo.
Il biondo si allargò il nodo della cravatta e sbottò i primi bottoni per poi appoggiarsi al banco dietro di lui,buttò la testa all’indietro e cominciò a respirare forte.
Sasuke lo guardava sorpreso e ammaliato.
In quello stato il biondo era tremendamente sexy e a stento Sasuke riusciva a trattenersi dal saltargli a dosso.
Si ok, tutti a scuola sapevano che era gay e pensava anche di non dover dare spiegazioni di sorta per saltare a dosso a qualcuno, visto che nessuno lo avrebbe rifiutato,ma per il biondino teneva un occhio di riguardo.
Erano amici, o qualcosa del genere, da sempre. Stesso asilo, stesse elementari e stesse medie, e per finire stessa scuola superiore.
Il moro aveva passato più tempo con Naruto di quanto ne avesse passato con la sua famiglia.
Gli piaceva il suo carattere espansivo e il suo modo disordinato di ragionare e di agire anche se non lo avrebbe mai detto ad alta voce, trasmetteva allegria anche se Sasuke sapeva che il biondo non aveva mai avuto vita facile.
Sasuke gli faceva da padre, qualcosa che a Naruto era sempre mancato e gli faceva sentire il calore di una famiglia.
Per molte vacanze il moro era stato con il biondo invece di stare con i freddi abitanti sconosciuti della sua casa.
Tutte le mattine lo andava a svegliare e spesso gli preparava i vestiti, gli ripuliva casa e gli preparava la colazione.
Con nessuno Sasuke si sarebbe comportato in questo modo, ma si sentiva molto protettivo nei confronti di quel piccolo tornado biondo.
-Che…mi…succede? Mi sento…strano-, annaspò l’altro accasciato sul banco.
-Forse quei dolci non erano poi così buoni- disse Sasuke aiutando Naruto a sederti a terra.
-Vado a prenderti qualcosa di fresco, uhm?-, ecco, come un amorevole padre.
Il moro corse alle macchinette e inserendo i soldi digitò il numero dell’acqua; mentre aspettava che questa scendeva nella cassetta in basso sentì due voci che concitate parlavano e alternavano le parole a urletti.
-Pensi abbia funzionato?-
-…Elisir… nonna-
-Controlliamo?-
-…tornato…consilio studentesco-
Non si capiva molto della discussione,ma a Sasuke quelle voci gracchianti non piacevano affatto.
Qualche secondo dopo gli passarono accanto.
-Neh, Sasuke, hai finito la riunione?-, chiese una ragazza con la fronte ampia e i capelli rosa.
-Sto andando ora in classe, ciao- e le abbandonò lì ridacchianti.
Idiote”
 
Naruto nel frattempo si era sdraiato a terra e con le mani che gli tremavano leggermente si era sbottonato la camicia.
Sentiva uno strano palpito nelle parti basse e gli pesava  qualcosa sul petto.
Sasuke tornò nella sua visuale e bagnato un fazzoletto glielo premette sulla fronte.
-Meglio?-, provò a chiedere il moro preoccupato.
-Uhm-, si lamentò il biondo.
Il ragazzo moro aveva intuito che in tutto ciò c’erano di mezzo quelle galline di prima e l’aver sentito “elisir” lo insospettiva parecchio.
Il cestino con i dolci era indirizzato a lui, Naruto era stato male dopo averli mangiati, quindi quello che doveva stare male era lui e non il biondo, si sentiva un pochino in colpa.
Naruto non ce la faceva più e incominciò a risolvere le pulsazioni nei paesi bassi;
Fece scivolare la mano nei pantaloni  e al di sopra delle mutande cominciò a massaggiare la sua semi-durezza.
Sasuke deglutì a vuoto.
-Che stai facendo?!-, disse alzando la voce.
-Ho…ho un problemino-, cercò di dire tra un sospiro e l’altro.
Il moro gli prese il polso e gli tirò via la mano dai pantaloni con profondo dispiacere dell’altro.
Lo sguardo del biondo era sofferente e Sasuke da buon padre quale voleva essere si decise che sarebbe stato lui ad aiutarlo.
Gli sbottonò i pantaloni e poi gli tirò giù la lampo.
-Non… devi per…forza-, cercò di articolare il biondo al quale ormai le mutande andavano strette causandogli non poco fastidio.
-Stai zitto,dobe-, disse il moro portando fuori l’erezione del biondo che sospirò forte.
Sasuke mosse la mano piano, si sentiva un principiante,era in imbarazzo perché era Naruto, e non qualcun altro;
 in realtà era molto esperto,anche se di solito era lui a ricevere certi attenzioni e non a darle.
-Sa-su-ke-, scandì sussurrando Naruto.
Detto questo qualcosa mosse Sasuke che cominciò a prendere confidenza con quel corpo tanto voluto.
Ritrovò il suo fare esperto, passò un dito sulla punta umida e pulsate e massaggio tutta la durezza con dedizione fino a quando il biondino non gli venne nella mano sporcandosi l’addome.
Naruto durante l’operazione si era alzato sui gomiti e si era goduto la scena.
Sasuke incontrò quegli occhi azzurri e capì subito che gli sarebbe mancata quella scintilla di piacere immersa nel blu, perché molto probabilmente Naruto una volta ripreso non gli avrebbe più permesso di toccarlo in quel modo.
Constatato questo il moro rimase in quella posizione, ancora in mano il membro del biondo che sospirava piano.
 
Sakura e Ino erano appoggiate al muro di fronte l’aula in cui Sasuke, molto probabilmente, stava mangiando i loro dolci afrodisiaci.
Lo avrebbero fatto loro.
Non gli importava di farlo con l’inganno, loro lo desideravano così tanto da passare oltre la morale.
-Andiamo-, disse Sakura convinta, dopo parecchi minuti in cui si stava torturando i capelli.
-Già, prima che si sistemi da solo-, finì Ino.
La rosa prese con decisione la maniglia e con forza aprì la porta.
-Sas…-, ma si bloccò di colpo.
L’immagine che le si era parata davanti era la più inconcepibile.
Il suo amato Sasuke stava tenendo in mano il “coso”, non lo avrebbe definito altrimenti, di Naruto, che oltre ad essere il suo migliore amico era anche fidanzato con Hinata.
Sakura era sconvolta.
Sasuke si era voltato nella direzione della voce e constatato chi fossero le cacciò con un gesto della mano.
Ino superò la rosa e chiuse velocemente la porta, poi si guardarono, impietrite.
 
Il moro aiutò Naruto a sistemarsi e lo calmò dicendo che non era nessuno, solo il vento e questo sembrò crederci.
Lo prese per la vita e iniziarono a camminare verso l’uscita.
Aperta la porta le due ragazze alzarono il viso rigato di lacrime verso di loro, ma senza degnarle di uno sguardo o di una parola Sasuke trascinò via il biondo.
Fuori la scuola Itachi aspettava il fratellino e quando lo vide con in braccio Naruto uscì dalla Lamborghini Gallardo nera per aiutarlo.
-Che è successo?-, chiese preoccupato.
-Qualche strana sostanza in alcuni dolci, ora credo stia meglio, deve solo riposarsi. Portiamolo a casa nostra-, disse accomodandosi con in braccio Naruto, con la zazzera bionda appoggiata ad una spalla.
 
 
Naruto si risvegliò nel letto largo e morbido di Sasuke, riconosceva il suo profumo.
Per loro era normale dormire insieme, non si vergognavano, era un’abitudine.
Si alzò sui gomiti con la testa che gli girava un po’ e notò il moro seduto ai piedi del letto.
-Che ore sono?-,domandò il biondo.
-Le 9.46, dormiamo?-, rispose voltandosi.
Il biondo annuì ed aspettò che Sasuke si sistemasse sotto le coperte, poi gli si accoccolò vicino poggiando la testa sul petto muscoloso.
Si riaddormentò quasi subito per via del respiro calmo di Sasuke mentre questo gli accarezzava teneramente la guancia segnata.
“Quando si ricorderà come si comporterà?”, si domandava preoccupato non riuscendo a dormire.

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Midori_chan