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Autore: Little Carrot    10/07/2011    5 recensioni
One direction. Per me non sono cinque ragazzi,per me sono la vita. Ed il mio sogno si realizzò,in una grande,bellissima sera d'estate.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'aereo ormai è partito. Ho salutato abbracciando forte forte  mia sorella,mia mamma e mio papà. Devo dire che mi mancheranno in questa settimana,ma ho deciso io di andare in Inghilterra,per una vacanza studio. Mi ospiterà una famiglia,della cittadina di Bedford,nella periferia di Londra. E dopotutto sono felice di andarci,amo l'Inghilterra,sopratutto da quando sono diventata fan di cinque ragazzi inglesi,dei concorrenti della versione inglese di "x factor". Loro sono Liam,Louis,Harry,Niall e Zayn ovvero i One Direction. Sono entrati nella mia vita per caso,nel novembre duemiladieci,grazie ad una compagna di classe,che mi suggerì di guardare un loro video su internet. Non li calcolai da subito,ma a gennaio,decisi di guardare qualche video in più,di imparare qualcosa su di loro. E da lì,mi entrarono nel cuore,mi sa,per non uscirne più.
Il sogno più grande di questa vacanza studio,è di incontrare loro in carne ed ossa,ma non credo si realizzerà. Ma almeno lo posso sperare,sperare di realizzare il mio sogno. Appena l'aereo atterrò nell'aereoporto Heatrow di Londra,la prof Vecchione mi presentò la famiglia ospitante. Era formata da Mamma Lily,Papà Jhon,Paul il figlio maggiore,Hannah,la ragazza di quattordici anni e Hally la piccola di tre anni. Tutti mi accolsero a braccia aperte,e subito mi misi a parlare con Hannah. Immediatamente,scoprimmo di avere una passione in comune: i One Direction. Lei era stata a parecchi loro concerti e subito mi diede la notizia che al quattro settembre ci sabebbe stato un loro concerto,a Doncaster,il paese di Louis. Lei sarebbe andata con un'amica e visto che ci sarei stata anche io in macchina,mi chiese se fossi voluta andare con loro. Io,prima non capii per via della lingua,ma piano piano,con l'aiuto della gestualità di Hannah,capii quello che mi era stato offerto: ASSISTERE AD UN CONCERTO DEI ONE DIRECTION. Immediatamente accettai,urlando un:"YEAH!" che fece zittire Paul,mentre stava parlando col padre. Ero felicissima,il giorno dopo,avrei visto i One Direction cantare dal vivo. Abbracciai Hannah,e per telefono ringraziai l'amica Clarice. Arrivate a Bedford,decidemmo i vestiti da mettere al concerto,il trucco,l'acconciatura. Ci venne in mente di creare delle magliette,riportanti la scritta:"One life,one diream,One Direction". Venne benissimo,e ad Hannah stava incredibilmente bene,a me un po' meno,però non me la sarei tolta per nessun motivo. Di sera,andammo a dormire da Clarice,perché il giorno dopo saremmo partite per le otto del mattino,destinazione Doncaster. La casa di Clarice era stupenda,ma quello che attirò di più la mia attenzione,fu' la cameretta. Era stracolma di dediche,autografi,foto dei One Direction,tutte dedicate a lei. Hannah mi spiegò che l'amica ha avuto più volte la possibilità di andare nei backstage perché il padre aveva varie conoscenze nel mondo dello spettacolo. Subito mi venne un flash:'se domani faranno entrare anche me nel backstage? No,figurati,Clarice mi conosce da venti minuti'. E nessuna delle tre,si accorse che erano già le tre di notte. Allora,ci mettemmo giù a riposare. Il mattino,arrivo' in un battibaleno. Io ero tutta agitata,Hannah e Clarice invece per niente,erano molto calme,come se quello fosse un giorno normale. Quando chiesi ad hannah il perché,mi rispose in inglese:"ormai andare ai concerti dei One Direction è entrato nella nostra normalità,non ci siamo perse neanche una tappa del tour di x factor,è normale che noi siamo così tranquille". Io la guardai con senso di stupore,e andai a piastrarmi i capelli. Alle sette e quarantacinque,andammo in auto della mamma di Clarice,Jazmine. Il viaggio passò velocemente e in modo allegro. Ci mettemmo a cantare le canzoni dei One Direction,quelle che avevano cantato a x factor. Quando vedetti il cartello "Doncaster" rimasi impietrita. Avevo voglia di urlare,ma mi trattenni. Percorsa una lunga via,Jazmine,ci fece scendere dalla macchna,dicendo qualcosa alla figlia che non compresi. Fatti cinque minuti a piedi arrivammo in uno stadio gigante. Il Keepmoat. Hannah,sempre in inglese mi disse che il concerto si svolgerà lì. Tra tre ore inizierà,ma ci siamo dovute mettere in coda per comprare il mio biglietto. Dopo un'ora e quarantacinque minuti di coda,riuscii ad avere quel benedetto pezzo di carta in mano,che in quel momento per me valeva più che qualunque cosa. immediatamente,andammo a mangiare qualcosa,visto che eravamo a digiuno dal mattino. Finito lo spuntino,ci catapultammo nello stadio. C'era tantissima gente. Qualcuno urlava,qualcuno piangeva,qualcuno litigava con qualcun altro,qualcuno cercava l'amico che aveva perso,qualcuno forzava la sicurezza situata alla "secret door" che evidentemente non era più così "secret". Mancavano venti minuti all'entrata dei ragazzi. Ci posizionammo in prima fila. Sì dico bene,avevo un biglietto di prima fila. Subito si spensero le luci ed entrarono i cinque. Cantarono "Torn". Io cantavo con loro e con tutto lo stadio,guardavo Louis negli occhi,e ne sono sicura: per un millesimo di secondo i nostri sguardi si incrociarono. Quel millesimo di secondo,però per me durò una vita. Subito dopo,arrivo' il momento di "summer of 69" la canzone che preferisco,cantata da loro. Io cantavo,cantavo cantavo. Quando però loro scesero tra noi,quando mi trovai Liam Payne davanti,a un metro di distanza non capii più niente. E allora stesi le mie braccia,per fare in modo che James,James Payne me le anche,solo sfiorò. E fu così,Liam allungò la sua mano che si incrocio' con la mia. Avrei voluto che quel momento non fosse finito mai. Però,dopo poco i ragazzi risalrono sul palco e fui costretta a lasciare la mano del Payne. Con le canzoni che seguirono,provai tante,tantissime emozioni. Ma nessuna superò quella di,quando,finite tutte le canzoni,la voce di Harry risuono' in tutto lo stadio:"we are pleased to prasent you our frist cd". Io non capii le prime parole,capii solo:"our frist cd",il nostro primo cd. E cantarono una canzone nuova,mai sentita. Era bella,era orecchiabile,era la loro canzone. Finita di cantare,sentii tutto lo stadio applaudire e urlare,mi unii. Mi uscirono due frasi,che credo non siano state comprese da nessuno. Ho urlato:"VOI SIETE GRANDI. L'ITALIA E' CON VOI!". Le ho urlate praticamente per niente,però è stata l'unica cosa che mi uscì al momento. Quando ormai il concerto sembrava finito,era lì che iniziava tutto. Per cercare l'uscita,per sbaglio Clarice aprì una piccola porta. Guardo' dentro e ce n'era un'altra. Ella la apri',ed entrò. Io e Hannah la seguimmo. Subito però,le si avvicinò un uomo. Si disserò qualcosa e la ragazza mostrò al signore un pass con scritto:"Staff Doncaster" e l'uomo ci fece entrare. Arrivammo in una stanza enorme. Ed in fondo c'era seduto,più bello che mai il Tomlinson,lui,il mio preferito. Mi avvicinai piano,credo tutta rossa,e gli dissi:"you are fantastic,you are my life. Your voice warms my soul" lui rispose:"thank's,girl!" e fece un sorriso. Io sussurrai:"Italy is with you",ma non immaginavo una risposta perchè il tono della mia voce era decisamente troppo basso. Invece sentii da lui:"And I'm with Italy" non feci in tempo a dire nient'altro,perché arrivarono gli altri membri del gruppo che si misero a parlare con Louis. A loro non dissi nulla,chiesi solo un'autografo ad ognuno di loro,e feci scattare ad Hannah una foto con me ed i ragazzi. Dissi:"Thank's,boys,for all!" e loro:"nothing,thanks to you". Io mi girai,ed uscii con Hannah e Clarice. Fuori,acquistai il primo cd dei One Direction Ed ora ero sicura che tutti i desideri della mia adolescenza si erano realizzati,in un'intensa,bellissima,serata d'estate.
One life,one dream,One Direction. Ed eccolo qui,il mio sogno.

Non mi pentirò mai di aver guardato quello stupido filmato a novembre,non mi pentirò mai di esser diventata una ONE DIRECTIONETTES.
 
  
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