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Autore: Kurtofsky    10/07/2011    3 recensioni
David però era ignaro che presto la sua vita sarebbe cambiata e che, come in una favola, avrebbe preso una svolta del tutto inaspettata.
Gli sarebbe bastato seguire per una volta l'istinto, ignorando tutto quello che lo circondava come le amicizie e la maschera di prepotenza che indossava non appena abbandonava la sua camera.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: For who could ever learn to love a Beast?
Titolo del Capitolo: Happiness
Fandom: Glee
Personaggi: Kurt Hummel, Dave Karofsky, Burt Hummel
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash
Conteggio Parole: 1084 (FiumiDiParole)
Note: 1. Questa fic è stata elaborata circa tre mesi fa ma solo la puntata 2x16 “Original Song” ha preso una vera e propria forma. Causa tempo e voglia non sono riuscita a postarla prima e, anche se ho visto le puntate successive e letto gli spoiler, ho deciso di non cambiare niente di quello che avevo abbozzato. Questione di principio. Tengo tanto a questa fic e ci ho lavorato parecchio<3 spero vi piaccia<3
2. Come si è capito, già da tempo volevo scrivere una fic sul mio cartone/musical preferito “ La Bella e la Bestia”, e mentre lo riguardavo per l’ennesima volta ho avuto la giusta ispirazione per creare questa longfic.
3. Dedicata all’altra metà dell’account che altri non è che la mia dolce metà<3 Ti amo e scrivo tutto questo solo ed esclusivamente per te<3
4. Una piccola dedica anche ai pirati<3 perché siete diventate la mia famiglia e vi voglio bene<3
5. Non è ancora stata betata XD


{ For who could ever learn to love a Beast? ~
- 13. Happiness -



Per un secondo il cuore di Kurt mancò un battito.
Lo sguardo di David, quel lieve sorriso e le sue parole... non poteva averlo detto davvero.
Si era esposto mettendo a nudo la sua persona con suo padre, e anche se non aveva usato parole chiare l'aveva fatto!
Le sue azioni e le sue parole - David voleva essere come Kurt - potevano essere ricondotte solo ad una spiegazione, e Burt l'aveva capito.
Il cuore di Kurt riprese a battere furiosamente e, trattenendo delle emozionate lacrime, appoggiò le bibite sul tavolino.
Si sentiva uno stupido nel lasciarsi trasportare in quel modo, ma era più forte di lui.
David stava trovando il coraggio per mostrarsi a tutti per quel che era... e Kurt era sempre più convinto di avere davanti una persona fantastica.
" Mh... oh, la partita.", borbottò Burt teso e confuso, rompendo quel breve attimo di silenzio che si era creato.
Non sapeva esattamente che dire e... aveva bisogno di pensarci.
Faticava a credere a quelle parole, ovviamente non alla loro veridicità ma al significato che nascondevano, e prendendo la sua birra cercò di chiudere lì il discorso per ragionare un po' - senza però lasciarsi sfuggire il sorriso e lo sguardo che Kurt e Karofsky si erano scambiati.
Al termine della serata, passata pacificamente davanti alla televisione, Burt riuscì quasi ad essere più gentile con David nel salutarlo, arrivando addirittura a ringraziarlo per aver aiutato il figlio contro i ragazzi dell'hockey.
" Era il mio dovere Signor Hummel...", mormorò Dave imbarazzato. " Grazie per l'ospitalità."
" Sei amico di Kurt... sei... il benvenuto d'ora in poi..."
" Grazie..."
" Accompagno David alla macchina.", dichiarò poco dopo Kurt con un sorriso esaltato, uscendo di casa e trascinando con sé l'atleta.
Burt assentì distrattamente, e li guardò mentre si salutavano, cercando di nascondersi il più possibile dietro la finestra dell’ingresso.
Sinceramente non riusciva a credere a tutto quello che era accaduto quel pomeriggio, alle scoperte fatte né tantomeno al fatto che fosse riuscito seriamente a cambiare idea su David Karofsky.
Suo figlio aveva avuto ragione nel dire che era cambiato e Burt stesso nel ragazzo aveva visto dispiacere e… vergogna.
Già. Si vergognava per le sue azioni e anche per quello che era, perché... David era come suo figlio.
Era stata una scoperta inaspettata e ci aveva messo l'intera serata per elaborarla... ma sembrava quasi normale visti tutti quei gesti e gli sguardi che si erano scambiati i due ragazzi.
Burt non aveva mai visto Kurt felice come in quel momento - mentre salutava il giovane Karofsky - e non poté fare a meno di sentirsi a sua volta felice per lui… ed anche un po’ geloso. Soprattutto quando suo figlio abbracciò David: gli avrebbe dovuto fare un bel discorsetto.



Era stato più forte di lui e, allacciando le braccia al collo di Dave, l'aveva abbracciato lasciandosi andare ad una risatina emozionata.
L'atleta si era teso a quel suo gesto, stupito dalla sua reazione.
" Che... fai?"
" Sei stato fantastico!", dichiarò Kurt.
" Come?"
" Hai... detto quelle cose a mio padre."
David abbassò il capo imbarazzato.
" Era la verità, in fondo...", mormorò.
" Come ti senti? E come ti sei sentito?"
" Bene credo. Ho avuto paura ma..."
" Ma?"
“ Ma mi hai dato… tu il coraggio.”, ammise piano l’atleta, spiazzando il più piccolo.
“ Oh… Dave…”, per qualche istante gli mancarono le parole.
Non sapeva esattamente che dirgli, il ragazzo era stato dolcissimo e anche coraggioso. Sincero nell’ammettere non solo la sua sessualità davanti a Burt ma anche nel dichiarare che Kurt gli aveva dato il coraggio.
Il cantante era felice di essere suo amico e quello gli donò a sua volta un po’ di forza. Doveva parlare a David di Blaine e di quello che era successo, del fatto che non riuscisse a dire al suo ragazzo della loro amicizia e delle strane sensazioni che l’avevano colto all’invito al ballo.
Poteva riuscirci e, sciogliendosi in un sorriso, gli baciò la guancia con delicatezza.
“ Sono fiero di te.”
Karofsky avvampò sgranando gli occhi, stupito da quel gesto.
Kurt l’aveva baciato.
Sulla guancia.
Di sua spontanea volontà.
C’era qualcosa di stupendamente strano in quella situazione, tant’è che David sentiva il suo cuore e lo stomaco fare le capriole – Kurt l’aveva baciato!
“ Domani mattina devo parlarti. Ci vediamo in auditorium?”, continuò il più piccolo. “ Potremo… fare colazione insieme lì. Ti va?”
“ S-sì…”
“ Grazie Dave…”
“ No…”, l’atleta scosse il capo sorridendo genuinamente felice di tutto quello che gli stava accadendo.
La vita finalmente sembrava migliore ed era tutto merito di Kurt Hummel.
“ Grazie a te.”
Il cantante sorrise radioso e, salutando per l’ultima volta David, tornò a casa venendo subito accolto dal padre.
“ Dovremo parlare.”, dichiarò Burt serio e, al contrario del giorno prima, Kurt non si sentì teso o spaventato.
Era convinto che il padre volesse solo alcune conferme e lui voleva semplicemente dargliele. Non ci vedeva niente di male.
“ Certo.”, rispose con un sorriso.
Andarono a sedersi ancora in salotto e fu proprio l’uomo ad iniziare a parlare.
“ Quindi David… gioca nella tua stessa squadra…”, mormorò piano e con tono indeciso.
“ Sì.”
“ Devo pensare che ti abbia minacciato per quel motivo?”
Ovviamente Kurt non avrebbe detto al padre del bacio – avrebbe dato di matto – ma poteva raccontare una mezza verità.
“ Mi ha fatto capire di essere omosessuale e dopo che l’ho svelato a Blaine lui ha… temuto che volessi dirlo anche agli altri. Era spaventato, non poteva sapere che non l’avrei detto a nessuno.”, lo difese.
Burt assentì.
“ Perché l’hai detto a Blaine?”, domandò l’uomo.
“ Ero… spaventato anch’io da quella scoperta. E… sono pentito di averglielo detto.”, ammise.
L’uomo annuì ancora, sembrava girare attorno ad una domanda e Kurt, nel notarlo, iniziò a temere la fine di quel discorso.
“ Non mi… sembra più un cattivo ragazzo.”, continuò. “ Ma tu sei ancora… ‘fidanzato’ con Blaine, giusto?”
“ S-sì. Perché?”
“ Perché mi sembra che David ti piaccia.”
Kurt si ritrovò ad avvampare.
“ S-sì che mi piace. Ma come amico!”, esclamò agitato.
“ Sono tuo padre Kurt… ti ho visto.”
“ Visto?”
“ Sì. Come lo guardi e poi fuori l’hai anche abbracciato.”
“ Era solo un abbraccio… ero felice per quello che ti aveva detto…”, spiegò.
“ Va bene Kurt… ma ricordati: voglio solo che tu sia felice. Non voglio che tu soffra.”, disse guardando negli occhi il figlio.
Aveva visto spesso Kurt in compagnia di Blaine e… non aveva mai visto quella scintilla di felicità illuminare gli occhi del più piccolo. Cosa che invece aveva visto con David… e gli costava pure ammetterlo visto che fino alla mattina odiava quel ragazzo.
“ Lo so papà… ma sono felice con Blaine.”, rispose, anche se non poté fare a meno di chiedersi se fosse o meno la verità.
Era davvero felice con il suo ragazzo?




Piccola Anticipazione
“ Kurt!”, lo fermò prima che potesse uscire dall’auditorium.
“ Sì?”, il cantante lo guardò con un sorriso.
“ Vengo al ballo.”, dichiarò con decisione.
“ Hai cambiato idea?”, domandò Kurt con una risatina stupita, non si aspettava di sentire il ragazzo dire una cosa simile.
“ Sì.”, rispose semplicemente David e se andava a quella stupida serata lo stava facendo solo ed esclusivamente per Kurt e per tenere d’occhio il ragazzo del più piccolo.







Lo spam poi è cosa buona e giusta<3
Ed è corretto che Kurt inizi a spammare di nuovo il suo portfolio XP

   
 
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