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Autore: Sanae78    10/07/2011    4 recensioni
Era ancora buio fuori e Yotaro se ne stava sdraiato sul balconcino che sporgeva dalla finestra della camera da letto di Taro.
Questa storia partecipa al concorso estivo 'One shot dell' estate'.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natsu no Neko

Questa storia partecipa al concorso estivo ‘One shot dell’ estate’ … ringrazio tutte le persone che la leggeranno.

 

 

“Natsu no Neko”

di Sanae78

 

 

Era ancora buio fuori e Yotaro se ne stava sdraiato sul balconcino che sporgeva dalla finestra della camera da letto di Taro.

Di notte la finestra era rimasta aperta e lui aveva dormito acciambellandosi in quello spazio ristretto.

Da qualche giorno era arrivata l’estate a Nankatsu e faceva molto caldo.

Taro stava ancora dormendo, adagiato sul suo letto.

Tutto ad un tratto il gatto si era voltato e si era messo ad osservare il suo amico umano, dispiaciuto per quello che stava per fare.

Se avesse potuto, avrebbe evitato di farlo, ma non gli rimaneva altra scelta.

Purtroppo aveva un impegno importante a cui proprio non poteva rinunciare.

Si era abbassato completamente in posizione d’ attacco e poi con un grande salto era volato sulla pancia di Taro che si era svegliato di soprassalto.

 

“Ma che succede?”

 

Il ragazzo si era tirato su di scatto e si era ritrovato di fronte gli occhi magnetici di Yotaro che non smettevano di fissarlo.

 

“Yotaro! Ma che vuoi?”

 

Taro si era girato a guardare la sveglia: “E’ ancora presto!”

 

Il gatto continuava a fissarlo e dai suoi atteggiamenti Taro aveva capito subito che cosa volesse.

 

“E va bene … ho capito … devi uscire?”

 

Mezzo addormentato, gli aveva aperto la porta della sua camera, mentre Yotaro gli faceva strada sollecitandolo a muoversi.

Quando gli aveva spalancato la porta d’ingresso, il gatto se ne era scappato via correndo, senza voltarsi indietro.

Taro per un breve istante l’aveva osservato: “Ma chi glielo fa fare di alzarsi a quest’ ora?”, aveva detto sbadigliando.

 

“Il letto mi sta aspettando … speriamo che non faccia tardi anche stasera.”

 

Poco dopo Misaki se ne era ritornato a dormire.

 

Come ogni gatto che si rispetti, Yotaro adorava quella stagione, perché poteva andarsene a spasso, cacciare e farsi coccolare da un caldo sole.

 

La cittadina era ancora addormentata e solo pochi umani assonnati si aggiravano per le strade.

Yotaro camminava spedito, cercando di evitare ogni possibile guaio.

Era pericoloso per un gatto aggirarsi in strada, perché c’era sempre il rischio che qualche mostro di metallo potesse investirlo.

Gli umani avevano bisogno di quegli strani aggeggi per muoversi, mentre ai gatti bastavano le zampe per percorrere anche delle lunghe distanze.

 

Quella mattina era in ritardo e così aveva deciso di prendere una scorciatoia.

Aveva attraversato il ponte sul fiume ed aveva voltato a destra, imboccando una stradina molto stretta.

Aveva imparato quella strada, seguendo di nascosto il suo amico Taro.

 

‘Che bello sono arrivato!’ aveva pensato tra sé.

 

Aveva percorso qualche centinaia di metri, sbucando sulla spiaggia.

Sì,quello era il suo posto preferito in assoluto.

Sul bagnasciuga era adagiata una piccola barca di legno rovesciata: Yotaro l’aveva vista e vi si era seduto sopra, volgendo lo sguardo verso il mare.

 

‘Ci siamo!’ si era detto.

 

Lo spettacolo stava per cominciare: all’ orizzonte iniziava ad apparire la magica palla infuocata del sole che lentamente saliva in alto nel cielo.

Yotaro anche quel giorno era venuto per onorare il suo amato dio, il sole.

Una calda luce aveva iniziato ad irradiarsi intorno, specchiandosi nelle acque marine e tutto iniziava ad apparire più chiaro.

L’oscurità stava scomparendo, lasciando il posto ai colori, come se un pittore stesse dando vita ad un magnifico quadro.

Il micio rimaneva sempre a bocca aperta davanti ad un tale splendore e si chiedeva se gli esseri umani l’ apprezzassero a loro volta.

Per rendere omaggio a tanta bellezza, si era gettato a pancia in giù nella sabbia, inscenando una sorta di danza.

Non poteva far altro che rallegrarsi di quel tepore.

 

Tutto era durato solo per dei brevi attimi, ma a Yotaro erano bastati, ed ora si sentiva pronto per affrontare un’ altra giornata da gatto.

 

 

Fine

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

  • Yotaro è un personaggio di Yoichi Takahashi ed appare in una piccola vignetta del volume. 25 di ‘Capitan Tsubasa’ in cui dice ‘Salve, sono Yotaro Misak!’
  • Yotaro era anche l’ amato gatto di Yoichi Takahashi, e, l’ autore, al termine di ‘Capitan Tsubasa World Youth’ scrive ‘Infine, dopo undici anni di vita insieme, proprio nel periodo in cui finivo questo lavoro, è spirato il mio amato gatto Yotaro, possa riposare in pace …’, Yoichi Takahashi ottobre 1997
  • 'Natsu no Neko' significa 'il gatto in estate' in giapponese
  • Questa storia mi è stata ispirata dai miei gatti che amano osservare sia il sole all’ alba che al tramonto

 

 

  
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