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Autore: daisyNAKJM    10/07/2011    3 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di Quinn, Santana e Brittany. Verranno resi partecipi generalmente tutti personaggi, e man mano Rachel, Puck e Finn prenderanno più parte nei capitoli. La storia nasce dalla scena dell'auditorium nella puntata 2x13 "Blame It" Ma con risvolti totalmente diversi da quelli del telefilm. Nasceranno e si riscopriranno amori e amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Tesoro, dai dimmi un po’ di te, come va a scuola? E con il canto?”
Shelby teneva tra le sue mani quelle di Rachel, che era visibilmente emozionata. Non poteva negare che la presenza di quella donna la riempisse di gioia, in fin dei conti era la sua vera madre, e nel profondo aveva sempre desiderato avere un rapporto con lei.
“Bene, va tutto bene! Ci stiamo preparando per le nazionali, non vedo l’ora che esca la data ufficiale!”
“Sono felice e fiera di te!”
anche la padrona di casa non riusciva a rimanere impassibile alla presenza di Rachel, era una parte di lei, e poteva vederlo in tutto quello che faceva, quando poi si trattava di parlare delle arti che le appassionavano, poteva vedere la passione nei suoi occhi.
Le due continuarono poi a parlare per una mezzoretta circa, nel frattempo, Quinn e Puck erano ancora sul divano, fermi in quella posizione.
“Noah, la vuoi tenere anche tu in braccio?”
il ragazzo rimase colpito da quella richiesta, non credeva di poter riuscire a tenerla in braccio, non pensava di averne la forza.
La ragazza si staccò da quell’abbraccio, per poi adagiare delicatamente la piccola Beth tra le braccia di Noah. Quel piccolo fagotto sembrava ancora più minuscolo tra quelle grandi braccia. Il ragazzo guardò prima la sua creatura, sorridendo dolcemente, vedendo che la piccola si stava svegliando, poi guardò Quinn, e con voce spezzata le sussurrò
“Un giorno…quando saremo pronti…”
ma Quinn fermò il ragazzo, appoggiandogli un indice sulle labbra.
“Non ti preoccupare, ora godiamoci questo momento, ti prego…”
Puck vide sul volto della ragazza quel sorriso, che però serviva solo per soffocare tutto quello che dentro stava provando. Probabilmente non si sarebbe mai perdonata per quella scelta che aveva fatto con Beth, anche se sapeva che era la migliore decisione.
Shelby si alzò, avvicinando a Rachel, dandole un bacio sulla guancia sussurrandole poi all’orecchio
“Vai a chiamare i ragazzi per favore, io comincio a tagliare la torta!”
la ragazza annuì, e si diresse verso il soggiorno. Arrivata non potè che commuoversi nel vedere quella scena. Noah, che teneva ancora tra le sue braccia la piccola, aveva appoggiato a se Quinn, che aveva la sua mano appoggiata sulla pancia della bimba, che era intenta a tenere stretto un dito del papà con la manina, e con l’altra giocava con le dita della mamma.
“Ragazzi…c’è il dolce da mangiare, seguitemi!”
I due si destarono da quel momento udendo le parole di Rachel, le sorrisero e lentamente si alzarono. Quinn prese la borsa, e se la mise in spalla. Noah, decise affidare nuovamente Beth a lei, e la piccola, come aveva fatto prima, si accoccolò nuovamente sul petto della bionda mamma. Rachel si avvicinò poi a lei, dandole un bacio sulla testa. Si incamminarono poi verso la cucina.
Quando Shelby vide la ragazza avanzare, le sfoggiò un’enorme sorriso. Si vedeva che c’era un legame tra quelle due creature, era evidente, e la cosa la fece emozionare.
“Prendete posto, la festa sta per cominciare!”
Quinn si avvicinò lentamente a Shelby, per darle la piccola Beth, anche se a malincuore, però Shelby la fermò
“Ei! Cosa credi di fare? Per oggi io sono in ferie! È compito tuo!”
la donna cercò di spezzare quell’aria di tristezza, lasciando il più possibile Beth tra le braccia della bionda, anche se probabilmente non era un’idea molto saggia, il distacco sarebbe stato più difficile. Noah, aiutò la ragazza a prendere posto, togliendole la borsa ed appoggiandola alla sedia. Lentamente la piccola si era addormentata nuovamente, tra le braccia di Quinn, che non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
“Allora ragazzi, cosa mi raccontate?”
trillò la padrona di casa, mentre era impegnata a distribuire le fette di torta.
il ragazzo, dopo aver dato una veloce occhiata a Beth prese fiato, e cominciò a parlare, raccontando un po’ delle loro giornate scolastiche, del glee club e altro. La ragazza invece, rimase sempre in silenzio, quasi volesse isolarsi da quel momento per vivere quegli attimi con sua figlia.
“Oh! Me ne stavo quasi per dimenticare!!”
Rachel velocemente aprì la borsa e ne estrasse un pacchetto, cominciò ad agitarlo davanti alla festeggiata
“Stellina, questo è tutto tuo!!”
poi sempre sorridendo, consegnò il pacchetto a Shelby che lo aprì
“Oh tesoro! Non serviva!! È fantastica!!”
Era una piccola tutina fucsia, con tante piccole stelle gialle disegnate, molto in stile Rachel Berry. Quinn sorrise dolcemente alla ragazza, approvando quel suo regalo, cosa che fece anche il ragazzo.
“Noah, per favore apri la mia borsa..”
lui aveva già capito cosa volesse fare la ragazza, e dopo aver tirato fuori quel pacchettino, lo consegnò a Shelby, che rimase di stucco
“Ragazzi, non servivano tutti questi regali!!”
“Invece si..è il minimo che potessimo fare”
pronunciò la bionda guardando intensamente Shelby, che dopo aver deglutito, aprì il pacchetto. Dopo essersi ritrovata per le mani quel piccolo gioiello non potè che lasciarsi scappare una lacrima. Si alzò, e si avvicinò a Noah, dandogli un bacio sulla guancia ed abbracciandolo, si avvicinò poi a Quinn, e le passò una mano sulla spalla. Aprì poi il gancetto di quella collana, e si portò vicina a Beth, delicatamente poi le allacciò la collana al collo. Quinn cominciò a parlare, con la voce ormai spezzata dalle lacrime che avevano cominciato a scendere sul suo viso
“Per non dimenticare, ci piacerebbe che Beth si ricordasse di noi, se a te non dispiace..”
Shelby non rispose alla ragazza, si limitò a stringerla a se, accarezzandole la testa
“Beth deve ricordarsi di voi, e farò di tutto per ricordarglielo sempre, non dovete preoccuparvi di nulla. Quell’incisione è perfetta, come lo è la scelta del ciondolo.”
Rachel e Noah si commossero nel vedere quella scena, la ragazza però strinse tra le sue mani quella del ragazzo, cercando di consolarlo. Dopo alcuni minuti, Shelby si staccò da Quinn, tornando a prendere posto, regalando una carezza a Rachel prima di sedersi. Continuarono poi a parlare, fino a quando non arrivò il momento di salutarsi. Quinn diede Beth a Noah, poi si avvicinò a Shelby, e l’abbracciò stretta, cercando di non lasciare scappare altre lacrime
“Grazie Shelby, grazie di cuore, non potrò mai essertene abbastanza”
“Tranquilla tesoro, non c’è nessun problema.”
Rachel poi si avvicinò alle due donne, abbracciandole teneramente. Puck intanto continuava a cullare la piccola Beth, venne poi il momento di salutare Shelby, riconsegnò alla bionda la piccola,che ne approfittò per salutarla. Le diede un sacco di baci, cercando quasi di lasciarle una parte di se. Noah e la padrona di casa si abbracciarono, e il ragazzo ringraziò quella fantastica donna. Successivamente anche Rachel salutò la sua mamma. Infine, Quinn lentamente si avvicinò a lei, e le restituì la sua piccola creatura. Quando però Beth fù tra le braccia di Shelby, cominciò a piangere, mentre la sua mano teneva stretto un pezzo del vestito della bionda, e nell’altra mano invece teneva custodito quel piccolo ciondolo che aveva appeso al collo.
“Ti prego Beth…non fare così..”
la voce nuovamente spezzata dalle lacrime di Quinn cercava di non far piangere la bimba, pregandola di lasciarla andare. Le passò una mano sulla testolina, accarezzandola, e la bimba sembrò calmarsi, allentando la presa e lasciando andare Quinn.
“Ci vediamo presto ragazzi, quando volete siete i benvenuti!”
I ragazzi poi, lasciarono la casa. Pochi minuti prima, Rachel, come d’accordo, aveva mandato un messaggio a Santana, avvisandole della loro uscita.
Brittany e Santana, avevano passato tutto il tempo nell’auto, spostandosi però nei sedili posteriori, per stare più comode e vicine, l’una abbracciata all’altra, discutendo su varie cose, e coccolandosi teneramente. Non appena arrivò il messaggio, le ragazze scattarono, e uscirono dall’auto, incamminandosi verso la casa.
Quando Quinn uscì di casa, vide le due ragazze, non sapeva perché loro fossero li, però la cosa le faceva molto piacere, aveva bisogno anche di loro in quel momento. Il suo sguardo e quello di Santana si incrociarono, e la mora, capì che la ragazza non stava bene. Si girò verso Brittany, prima di cominciare a correre verso Quinn, che cominciò a camminarle incontro lentamente. La mora rallentò la sua corsa improvvisamente, perché la bionda, si fermò, continuando a fissare per terra. Prese quindi coraggio, e alzò la testa, guardando Santana, che impiegò un attimo per raggiungerla e stringerla forte a se.
“E’ tutto apposto Quinn, c’è l’hai fatta, sei riuscita a incontrarla.”
la ragazza però non riusciva a parlare, soffocava le sue lacrime sul petto della mora, cercando di trovare riparo in lei. Rachel intanto teneva per mano Puck, e nel frattempo avevano raggiunto Brittany, che era preoccupata per Quinn. Guardò poi il volto del ragazzo, e decise di abbracciarlo, cosa che non aveva mai fatto. Noah non si chiese il perché di quel gesto, sapeva che la bionda aveva capito cosa stava provando, e accettò quel segno d’affetto. Rachel si avvicinò alle altre due ragazze, accarezzando la schiena di Quinn.
“Ragazze…credo che per questa sera sia meglio se venite a casa mia, per rimanere insieme..”
Santana fece cenno di si con la testa, tenendo stretta a se Quinn, che non rispose, anche se la sua risposta era un si. Continuava a stringersi attorno alla mora, come non aveva mai fatto. Rachel poi guardò il ragazzo
“Ovviamente anche tu Noah, non credo sia il caso che tu stia da solo questa notte…”
Il ragazzo annuì, tenendo stretto a se Brittany che aveva appoggiato la sua testa sul ragazzo.
Santana cercò di allontanare da se un po’ Quinn, per poter vedere come stava. La ragazza continuava a piangere, non riusciva a fermarsi, ma quella era una reazione dovuta a tutta quella tensione che aveva accumulato, e soprattutto per aver finalmente rivisto la sua piccola bambina. La mora appoggiò le sue labbra alla fronte della ragazza, lasciandole poi un bacio.
“Q, ora andiamo tutti a casa di Rachel, però devo guidare, ti lascio con Noah e Rachel, ci rivediamo tra poco, te lo prometto.”
Quinn fece un velocissimo cenno di si con la testa, per poi lasciarsi guidare verso Rachel. La ragazza le passò un braccio attorno alle spalle, portandola appoggiata a se per dirigersi verso la macchina, guardò poi Noah
“Vuoi che guidi io? Credo sia meglio se tu e Quinn rimanete insieme.”
il ragazzo, che voleva opporre resistenza a quella richiesta, dopo aver visto gli occhi verdi pieni di lacrime, cedette, e consegnò le chiavi alla ragazza
“Grazie mille Rachel..”
“Nessun problema Noah!”
baciò poi la tempia della bionda, per poi lasciarla tra le braccia del ragazzo, al quale Rachel fece una carezza sul viso, prima di prendere posto al volante.
Santana e Brittany erano nel frattempo salite in macchina, prima di partire, la mora si passò una mano sul viso, cercando di cancellare le lacrime per fare chiaro davanti a se, dato che doveva guidare. Decise poi di tirare fuori dalla sua borsa gli occhiali da vista che usava per leggere, per essere più sicura. Tutta quella situazione la stava turbando. Brittany, che continuava a rimanere in silenzio mentre vedeva i movimenti della compagna, attese che la ragazza le consegnasse la borsa. Con cura Brittany l’appoggiò a terra vicino la sua, prendendo però velocemente la mano della ragazza. Santana non capiva cosa volesse fare la ragazza, però velocemente si trovò tra le sue braccia.
La strinse forte a se, sembrava non la volesse lasciare andare via. La mora a fatica poi si staccò dall’abbraccio, passò una mano sul volto della ragazza, per poi avvicinarsi alle sue labbra, baciandole dolcemente.
“Grazie Brit, senza di te sarei persa”
e dopo averle sussurrato quelle parole, Santana mise in moto l’auto, per poter partire verso la casa di Rachel.
  
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