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Autore: Amy e Clau    11/07/2011    2 recensioni
Questa non è una storia come le altre. Tutti, ma proprio TUTTI i vostri beniamini come non li avete mai visti ( o letti) prima!!
Prendete una protagonista timida e un po’ piagnucolona, un protagonista maschile che proprio NON CI ARRIVA, una migliore amica stramba, un migliore amico ancora più strambo…no,non è il mondo di Patty! Questo è decisamente meglio! Tutto a ritmo di rock n roll!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Ok, ok ragazzi! Per favore, sono le sei di mattina non fate tutto questo fracasso con i bagagli, oh santo cielo, mi verrà un attacco di cuore, lo sento!” “Rilassati Carmen, in fondo è normale che siano emozionati...e poi io ho il fischietto per ogni evenienza” Il professore di scienze fece l’occhiolino alla prof. Lei sbuffò: “Va bene….” E poi gridò alla folla: “Ragazzi, venite qui, devo fare l’appello per controllare che ci siate tutti! Allora. Adleri Stefano?” “Presente! E non vedo l’ora di partire!” “Molto bene. Aiazzoni Saulo?” “Emmmh.,. io? Sì sì ci sono...” “Amore Krizia?” “Sì, eccomi qui!” urlò una vocetta squillante. “Che il ciel ci protegga… Bacco Sebastiano?” “Non è ancora arrivato prof, ha detto che sarà un po’ in ritardo!” Urlò qualcuno dei ragazzi. “Bè, gli converrà sbrigarsi se non vuol rimanere a piedi…Bongiovanni Giovanni?” “Ci sono!” “Ah…Mffff…ihih…Caca Michele?” “Sì, e non rida del mio cognome per favore!!” “Cobagno Caio? Sì ci sei… Everlina Erina?” “Presente” “Ferrari Perla?” “Sì!” “Isibelli Goffredo?” “Pres… Presente” “Alza la voce Goffredo, non ti sento mai! Lennoni Giovanni?” “Sì, ci sono” “Lagerback Annika?” “Eccomi” “Lilli Tommaso?” “sì” “Mercurio Federico? Sì, tu ci sei…insieme anche a Olmi Susanna. Ripamonti Carolina?” “Presente!” “Rosa William…? Oh, speriamo non ci sia!” “Eccomi!! Professoressa, ci sono! Sono in ritardo ma ci sono!” Il ragazzo correva a perdifiato trascinandosi dietro anche Sebastiano. “Oh, perfetto e con te c’è pure il tuo amico Bacco! Incredibile, perfino oggi devo segnare un ritardo sul registro…! Sesto Nicola?” “presente” “Simuri Stefania?” “Eccomi prof” “Smetti Adriana?” “Sì sì..” “…E Taileri Stefano?” “Presente” La professoressa prese fiato e concluse: “Perfetto. Ci siamo tutti”
Eee…Stop! Questi sono i ragazzi della classe 3° A del liceo scientifico di Milano. E questo è il giorno della partenza della loro gita scolastica.
In pochi minuti un groviglio di gente schiamazzante si catapultò sull’autobus e, in men che non si dica, all’interno della classe si verificò uno spaccato della società. Gran parte dei ragazzi, e anche alcune ragazze, si accaparrarono i gettonatissimi posti sul fondo dell’autobus, e insieme cominciarono a cantare coretti più adatti a uno stadio che a un viaggio, accompagnati dal sottofondo musicale della chitarra di Goffredo. Più avanti due ragazze, Adriana e Stefania erano nel bel mezzo di una discussione piuttosto accesa, ma nessuno ci faceva caso. Quelle due litigavano talmente spesso che tutti ci avevano fatto l’abitudine. Eppure inspiegabilmente nessuno sapeva il motivo di tanto astio. Spostando lo sguardo ancora un po’ più avanti si incontravano due figure singolari: Erina Everlina, insieme alla sua amica Annika erano sedute insieme, lontane dal resto del gruppo. Erina era una ragazza timida e poco appariscente. Non era né alta né bassa, né magra né grassa. La parola giusta per lei era Insignificante. Annika era la sua migliore amica, che spiccava per il suo abbigliamento strambo e il suo buffo accento scandinavo. “Ehi Erina, perché continui a girarti verso il fondo? Vuoi andare dietro con gli altri? Se vuoi, possiamo spostarci.” Erina sembrò svegliarsi da un sonno profondo. “Co… Come? No, no non voglio andare dietro, sto benissimo qui.” E si voltò immediatamente. In realtà lei stava fissando William Rosa, del quale era segretamente innamorata, ma la sola idea di andargli vicino e anche solo parlargli la terrorizzava. Annika nel frattempo la guardava in modo perplesso: “Dai, in fondo sembra divertente. Tutti ridono. Andiamo almeno a sentire di cosa stanno parlando” E senza aspettare una risposta si alzò, prese la sua terrorizzatissima amica per mano e la trascinò sul fondo dell’autobus schiamazzando: “Ragazzi, ci siamo anche noi, stringetevi un po’”. Annika trovò un angolino libero vicino a Goffredo che suonava da solo la sua chitarra e cominciarono a chiacchierare del più e del meno. Erina invece fu lasciata in balìa della folla e si ritrovò nel bel mezzo di un girotondo drammatico. Senza sapere dove sedersi, fu passata di mano in mano e finì per ritrovarsi in braccio a uno per uno dei suoi compagni. Finché, a un certo punto, si ritrovò per uno strano scherzo del destino anche in braccio a LUI, che le fece un mezzo sorriso e le disse “Ciao, come te la passi?” Panico. Ma come c’era finita lì?! Le si mozzò il fiato, cominciò a sudare e con la forza della disperazione corse verso il suo posto. Lì cominciò ad ansimare e a pensare e sé: “oddio mio oddio mio oddio mio!! Che figuraaaaaaa!!!! Perché a me?? Oh, cavolo, è tutta colpa di…Annika!!!!” Annika le era comparsa improvvisamente davanti: “Che c’è, perché hai urlato?” disse senza scomporsi. Erina si riprese e poi scoppiò: “Annika!! Santa pazienza ma perché l’hai fatto?! Bella forza trascinarmi in mezzo a loro e poi mollarmi da sola per andare a far salotto con chicchessia! Oddio che figuraccia!” Annika alzò il sopracciglio consapevole che la sua amica stava un po’ impazzendo. “Si può sapere che è successo di tanto scandaloso?” “Sono finita addosso a William…e lui mi ha detto ‘Ciao, come te la passi?’!!” “Wow…davvero sconcertante…” Erina cominciò a piagnucolare: “Tu non capisci…” “Che cosa? Che tu ti preoccupi per niente? In fondo che è successo? E’ stata pura casualità. Tutta questa preoccupazione porterebbe a farmi credere che William ti interessa” Erina sobbalzò e guardò la sua amica che nel frattempo aveva assunto un’espressione stupidissima, come se fosse certa che la sua affermazione sarebbe stata smentita su tutti i fronti e che infine si sarebbero fatte due risate. Erina invece rispose soltanto: “eemh…ecco, vedi, in realtà…” Annika perse per pochi secondi il sorriso, ma lo recuperò in fretta, e disse: “Allora è vero, ti piace William. Non per buttarti giù ma mi dispiace per te. Non fraintendermi, tu non hai niente che non va, ma non mi sembri proprio il suo tipo di ragazza. Sinceramente a me non piace, non vedi come si atteggia? Su non fare quella faccia, mi ricordi un sacco mia cugina Filippa quando l’anno scorso ha perso la gara della trota salmonata contro di me. Avresti dovuto vederla, una tragedia, ma in fondo se l’è cercata, io l’avevo avvertita che la trota una volta pescata va stordita facendole fare una giravolta, ma lei…” “Ok, ok basta. Ho afferrato il concetto! Questa gita è iniziata male, e potrebbe finire anche peggio…”.
 
Ok, questo è il nostro primo capitolo di questa nuova follia! Povera Erina! La gita migliorerà mai per lei? E che succederà? Lo scoprirete nel capitolo due! Amy e Clau
  
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