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Autore: Edelweiss_    11/07/2011    2 recensioni
direi che inanzi tutto scrivo un'altra FF sui CoB perchè la prima mi è venuta un po' 'na cacata ... ringrazio HateBreeder per i suoi preziosi consigli ... ma veniamo a noi ... Volete vedere Alexi impacciato e disorientato? Leggete il primo capitolo xD
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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dopo essere saliti in macchina notai che il suo sguardo era fisso su qualcosa che non era la strada ... era il mio seno ... cazzo! Magietta troppo scollata ...
- ehi ... tutto apposto?
- eh .. oh ... sì, sì .. appostissimo
- ok ... allora ... prima di tutto ti faccio vedere il Duomo, poi passiamo al castello Sforzesco e magari domani vediamo Brera, a pinacoteca ...
- perfetto! Mi sembra un piano ottimo ... allora, ora imposto i gps così non ti devi perdere a darmi indicazioni
- ok ...
Arrivammo verso le 10 davanti a piazza Duomo
- eccolo qua ... all'ingresso, come puoi immaginare, ci saranno delle guardie che controlleranno cosa portiamo dentro ... non hai coltelli con te vero?
- ma ti sembra .. o.O
- no ... così chiedevo ...
mi diede un bacio da film ... nel senso che durò 120 minuto c.a. ...
- ok ... dopo questa slinguazzata possiamo andare
- ahahahahahaha! perfetto, dai entriamo, wildchild
al check-inn andò tutto bene e, dopo quasi un'ora di coda, riuscimmo a entrare
- perfetto ... questo è il duomo in tutto il suo splendore
- è ...è ... bellissimo ...
- Nel luogo dove sorge il Duomo, un tempo si trovavano l'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore, cattedrale invernale, e la basilica di Santa Tecla, cattedrale estiva. Dopo il crollo del campanile, l'arcivescovo Antonio de' Saluzzi, sostenuto dalla popolazione, promosse la ricostruzione di una nuova e più grande cattedrale (1386), che sorgesse sul luogo del più antico cuore religioso della città. Per il nuovo edificio si iniziò ad abbattere entrambe le chiese precedenti: Santa Maria Maggiore venne demolita per prima, Santa Tecla in un secondo momento, nel 1461-1462 (parzialmente ricostruita nel 1489 e definitivamente abbattuta nel 1548).

La nuova fabbrica, a giudicare dai resti archeologici emersi dagli scavi nella sacrestia, doveva prevedere originariamente un edificio in mattoni secondo le tecniche del gotico lombardo. Nel gennaio 1387 si gettarono le fondazioni dei piloni, opere colossali che erano state già progettate su disegno l'anno prima. Durante il 1387 si continuarono gli scavi delle fondazioni e si gettarono i piloni. Ciò che fu fatto prima del 1386 venne tutto disfatto o quasi. Nel corso dell'anno il Signore Gian Galeazzo Visconti, assunse il controllo dei lavori, imponendo un progetto più ambizioso. Il materiale scelto per la nuova costruzione divenne allora il marmo di Candoglia e le forme architettoniche quelle del tardo gotico di ispirazione renano-boema. Il desiderio di Gian Galeazzo era infatti quello di dare alla città un grandioso edificio al passo con le più aggiornate tendenze europee, che simboleggiasse le ambizioni del suo Stato, che, nei suoi piani, sarebbe dovuto diventare il centro di una monarchia nazionale italiana come era successo in Francia e in Inghilterra, inserendosi così tra le grandi potenze del continente. Gian Galeazzo mise a disposizione le cave e accordò forti sovvenzioni ed esenzioni fiscali: ogni blocco destinato al Duomo era marchiato AUF (Ad usum Fabricae), e per questo sgravo da qualsiasi tributo di passaggio. Come testimonia il ricco archivio conservatosi fino ai giorni nostri, il primo ingegnere capo fu Simone d'Orsenigo, affiancato da altri maestri lombardi, che nel 1388 iniziarono i muri perimetrali. Nel 1389-1390 il francese Nicolas de Bonaventure venne incaricato di disegnare i finestroni.

A dirigere il cantiere vennero chiamati architetti francesi e tedeschi, come Jean Mignot, Jacques Coene o Enrico di Gmünd, i quali però restavano in carica per pochissimo tempo, incontrando una scoperta ostilità da parte delle maestranze lombarde, abituate a una diversa pratica di lavoro. La fabbrica andò quindi avanti in un clima di tensione, con numerose revisioni, che nonostante tutto diedero origine a un'opera di inconfondibile originalità, sia nel panorama italiano che europeo.

Inizialmente le fondazioni erano state preparate per un edificio a tre navate, con cappelle laterali quadrate, i cui muri divisori potessero fare anche da contrafforti. Si decise poi di fare a meno delle cappelle, portando il numero delle navate a cinque e il 19 luglio 1391 venne deliberato l'ingrossamento dei quattro pilastri centrali. Nel settembre dello stesso anno venne interrogato il matematico piacentino Gabriele Stornaloco per definire l'alzato, che si presentava con due ipotesi: "ad triangulum" o "ad quadratum". Il 1 maggio 1392 si scelse la forma delle navate progressivamente decrescenti per un'altezza massima di 76 braccia ... ti sei perso qualcosa?

- nono ... continua pure ...

-Nel 1393 fu scolpito il primo capitello dei pilastri, su disegno di Giovannino de' Grassi, il quale curò un nuovo disegno per i finestroni e fu ingegnere generale fino alla morte nel 1398. Gli successe nel 1400 Filippino degli Organi, che curò la realizzazione dei finestroni absidali. Dal 1407 al 1448 egli fu responsabile capo della costruzione, che portò a termine della parte absidale e il piedicroce, chiuso provvisoriamente dalla facciata ricomposta di Santa Maria Maggiore. Nel 1418 fu consacrato l'altare maggiore da papa Martino V.

Dal 1452 al 1481 fu a capo del cantiere Giovanni Solari, che per i primi due anni fu affiancato anche dal Filarete. Seguirono Guiniforte Solari, figlio di Giovanni, e Giovanni Antonio Amadeo, che con Gian Giacomo Dolcebuono costruì il tiburio nel 1490. Alla morte dell'Amadeo (1522) i successivi maestri fecero varie proposte "gotiche", tra le quali quella di Vincenzo Seregni di affiancare la facciata da due torri (1537 circa), non realizzata.

Nel 1567 l'arcivescovo Carlo Borromeo impose una ripresa solerte dei lavori, mettendo a capo della Fabbrica Pellegrino Tibaldi, che ridisegnò il presbiterio, che venne solennemente riconsacrato nel 1577 anche se la chiesa non era ancora terminata.

Per quanto riguarda la facciata il Tibaldi disegnò un progetto nel 1580, basato su un basamento a due piani animato da colonne corinzie giganti e con un'edicola in corrispondenza della navata centrale, affiancata da obelischi. La morte di Carlo Borromeo nel 1584 significò l'allontanamento del suo protetto che lasciò la città, mentre il cantiere veniva preso in mano dal suo rivale Martino Bassi, che inviò a Gregorio XIV, papa milanese, un nuovo progetto di facciata[1].

Nel XVII secolo la direzione dei lavori vide la presenza dei migliori architetti cittadini, quali Lelio Buzzi, Francesco Maria Ricchino (fino al 1638), Carlo Buzzi (fino al 1658) e i Quadrio. Nel frattempo nel 1628 era stato fatto il portale centrale e nel 1638 i lavori della facciata andavano avanti, con l'obiettivo di creare un effetto a edicole ispirato a Santa Susanna di Roma. A tal fine pervennero nel XVIII secolo i disegni di Luigi Vanvitelli (1745) e Bernardo Vittone (1746).

Tra il 1765 e il 1769 Francesco Croce completò il coronamento del tiburio e la guglia maggiore, sulla quale fu innalzata cinque anni dopo la Madunina di rame dorato, destinata a diventare il simbolo della città. Lo schema della facciata di Buzzi venne ripreso a fine secolo da Luigi Cagnola, Carlo Felice Soave e Leopoldo Pollack. Quest'ultimo diede inizio alla costruzione del balcone e della finestra centrale.

Nel 1805, su istanza diretta di Napoleone, Giuseppe Zanoia avviò i lavori per il completamento della facciata, in previsione dell'incoronazione a re d'Italia. Il progetto venne finalmente concluso nel 1813 da Carlo Amati. Tra gli scultori che vi lavorarono nei primi anni dell'Ottocento, si può ricordare Luigi Acquisti. ... penso di aver detto più o meno tutto ...

- ok ... ma ... dove le tieni tutte queste informazioni?

- è che sono molto patriottica ... e sò storia del Duomo e del Castello a memoria ... 

- e sei una suadente conversatrice ... hai parlato per due ore e non me ne shono accorto ... però adesso ho fame ...

- XD dai vieni ... cosa vuoi mangiare?

- ma io mi mangio te ... *mi morde il collo tipo vampiro*

- ti prego non compiere atti di cannibalismo in una chiesa 

- va bene mi accontenterò del burger king ... se non sbaglio ce n'è uno qui in giro ... l'avevo visto prima ...

- sì, è a due passi da qui, possiamo andarci a piedi se vuoi 

- certo ... adoro camminare ...

ci dirigemmo verso il locale e, dopo aver trovato un tavolo e aver ordinato, iniziammo a parlare

- posso chiederti una cosa?

- certo ... dimmi pure.. 
- mutta
koska sinä rakastat minua?  (ma tu quanto mi ami?)

-Rakastan sinua enemmän kuin omaa elämääni ... minulle olet kuin auringon myrskyinen päivä ... Olet kuin magneetti, joka on välillä magneetti ja metalli, ovat minulle kaikki kaikessa olet minun alku ja minun loppun (ti amo più della mia stessa vita ...per me sei come il sole in un giorno di tempesta ... sei come la calamita che sta fra il magnete e il metallo, sei tutto per me ... sei il mio inizio e la mia fine ).... ma guarda un po' questa che sà il finlandese e neanche me lo dice 
- è che mia mamma viene da Helsinki ... in realtà è come parlare italiano ... sono bi-lingua ...
- cattiva ... dovevi dirmelo subito ... ù.ù
- no ... non sei arrabbiato con me vero ... *faccia da cucciolotto bastonato *
- ma amore ... come faccio ad arrabiarmi con te? *prende un po' di maionese e me la mette sulla punta del naso*

- oh. ... ma così non vale ...

- e invesce shì ... *con l'altro indice leva la maionese e se la mangia*

- io la adoro ...

- e io ho il naso sporco ...

- e io adesso ti pulisco ... 

- sì, ma fallo con il tovagliolo che ci guardano tutti ... 

- ok ...

dopo avermi ripulito il naso notai che aveva uno sguardo amareggiato ...

- cosa c'è che non va?

- tanta buona maionese sprecata ...

- potevi mangiarla invece di mettermela sulla punta del naso ...

- ma io volevo solo giocare un po' con te ...

- se vuoi questo tipo di "giochi" li facciamo dopo ... quando siamo da soli e in disparte ...

- ohi ... io sono un pervertito ma tu sei una porcona ...

quest'ultima affermazione fece girare una donna sui quaranta che stava mangiando insieme a sua figlia ... ma che cazzo vuole? parliamo in inglese e poi che minchia ha da origliare? 

Dopo mangiato andammo a isitare anche il castello (vi risparmio il pezzo di storia ...N.d.A) e dopo aver visto il castello decisi che forse era meglio far conosce Alexi a mio padre e a mia madre

- senti, Alexi, ti va se ti faccio conoscere i miei?

- sarebbe un onore 

- perfetto! Piccolo problema ... loro abitano in montagna =3

- oh! Io adoro la montagna ... quanto è lontano

- mah ... circa due ore di macchina ....massimo tre ....

- ma sì, si può fare ... dai andiamo in macchina, prima passo dall'albergo a prendere il cellulare che ho dimenticato ...

- a proposito ... ti va di stare a casa mia invec che in hotel?

- ma ... ne sei proprio sicura? non è che poi ti dò fastidio ?

- ma figurati! Magari se per dormire insieme è un po' presto ... posso farti preparare la camera affianco alla mia ...

- se ti rende felice ok ... tutto pur di renderti felice

- mi renderebbe feicissima

- perfetto allora!

un'altro bacio-slinguazzata

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fine capitolo ... scusate se la parte di storia vi ha un po' rotto ... 
  
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