Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: DamselInDistress_92    11/07/2011    2 recensioni
Tratta di Joe e la sua canzone See No More. Joe lasciò la sua ragazza Emma, poichè quest'ultima lo tradì. Emma cercherà di tornare con Joe. Joe è ancora innamorato di lei, ma sta con un'altra ragazza, Julie. Come andrà a finire tra i due? Ritorneranno insieme?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHAT ARE YOU DOING WITH MY GIRLFRIEND?


-Tutto questo non esiste più!
Dissi io decisa con le lacrime agli occhi.
-Sicura? Lo sento da come mi guardi, i tuoi occhi non sono indifferenti! Tu mi ami Emma.
Joe era sempre più vicino, mentre io stavo appoggiata al tavolo, quasi come se volessi divincolarmi da lui che mi stava totalmente addosso. Deviai il suo sguardo.
-Guardami Emma!
La sua voce divenne più forte. Il tutto venne bloccato da alcuni passi provenienti dalla porta principale. Mi voltai e vidi Alex, il quale ci sorprese più uniti che mai. Joe, appena lo vide, si staccò immediatamente e io feci la faccia innocente come se nulla fosse successo.
-Alex!
Esordii con un tono sorpreso.
-Cosa diavolo stava succedendo qui?
Alex era abbastanza infastidito dall'aver trovato me e il mio ormai ex appiccicati l'uno all'altra.
-Niente Alex, non è come credi!
Cercai di giustificarmi io con la solita vecchia frase che si dice in questi casi.
-Io non credo!
Sostenne lui, poi si voltò a guardare Joe che stava affianco a me ma non molto vicino.
-Che facevi con la mia ragazza, Joe?
Joe assunse un tono di sfida.
-Tu cosa pensi?
Alex rimase sbalordito dalle parole di Joe, invece di nascondere la cosa, la voleva mostrare; voleva a tutti i costi tornare con me allora.
-Cosa hai detto?
-Mi hai sentito bene caro Alex!
Ormai i due erano vicinissimi e a momenti volava qualche schiaffo o pugno.
-Basta! Qui non stava succedendo nulla!
Urlai io per calmare la situazione che stava prendendo una piega sbagliatissima.
-Vai via di qui e non farti più vedere, hai capito?
Lo invitò Alex.
-Non è casa tua questa! Lo deciderà Emma se devo andare via!
Joe rispose a tono, con la risposta che non avrei mai voluto sentire, perché ora entrambi mi stavano guardando, aspettando quella tanto attesa risposta. Ci misi un po' a farmela uscire, ma poi dissi semplicemente:
-Mi avete stancato! Vado via io!
Fui un genio, non mi schierai dalla parte di nessuno, troppo pericoloso e stupido. Così presi la mia borsa, le chiavi e mi infilai nella mia macchina.


Fiera di me, percorrevo la CA-110 N/State 110 N, diretta verso Venice Beach e ancora una volta i ricordi riaffiorarono nella mia mente.


"Dopo quel giorno, Joe non si fece più vivo. Avevamo quasi fatto sesso e a lui non importava neanche un po'? Mi ero fissata solo io su questa cosa, avevo immaginato che il giorno dopo, o addirittura la sera stessa mi avrebbe telefonato invitandomi ad uscire, ma erano solo film che mi ero costruita nella mia mente e di cui avevo anche vinto il premio oscar come miglior film dell'anno. Pensai solo dopo al fatto che non aveva neanche il mio numero, come faceva a chiamarmi? A meno che non avrebbe rubato di nascosto il telefono ad una delle mie amiche, sarebbe andato nella rubrica e preso il mio numero, ma questo suonava così surreale che riusciva difficile anche a me da credere, essendo stata io a pensarlo nella mia mente geniale.
Circa tre giorni dopo, ero tutta sola a casa, seduta sul davanzale della mia finestra con la chitarra in mano e un foglio dove stavo annotando le parole e gli accordi di una nuova canzone che mi ronzava in testa dalla sera precedente, vidi proprio dalla finestra Joe, che si stava avvicinando alla porta d'ingresso. Scesi immediatamente dalla finestra e mi precipitai giù per le scale, aprii la porta e vidi di fronte a me Joe.
-Ciao Emma! Ti ricordi di me?
Mi chiese sorridendo ma anche un po' imbarazzato.
-Sì certo!
Dissi io prontamente.
-Come va?
Era evidente che non aveva altri argomenti, o meglio, non aveva nessun argomento.
-Tutto bene grazie, a te?
-Bene
Cominciò a dondolarsi sui piedi, poi realizzai che voleva essere invitato ad entrare, così gli chiesi gentilmente:
-Vuoi entrare? Ti va?
-Certo, grazie!
Si illuminò. Peccato ci arrivai troppo tardi.
Una volta dentro, si guardò intorno, anche se c'era stato solo tre giorni fa, ma forse quello era il suo modo di fare, in fondo non lo conoscevo affatto.
-Vieni di qua.
Dissi io, conducendolo nella mia stanza. Non avrebbe avuto senso farlo stare accomodato in salotto o ancora peggio in cucina, non eravamo mica dei trentenni scapoli e soli che cercavano l'anima gemella dopo una serie di sventure e cuori a pezzi; eravamo giovani e freschi e pieni di vita.
Una volta nella mia stanza, iniziò come al solito, a guardarsi attorno, in cerca di non so cosa; allentai la tensioni con una battuta:
-Se stai cercando poster del tuo gruppo, ti avviso, non ne troverai!
Lui rise, ma con una risata tra l'isterico e il timido. Che diavolo aveva? Io ero un tipo abbastanza timido e riservato, se si comportava anche lui come me o peggio di me, sarebbe finita male, ossia saremmo stati tre ore seduti sul letto a guardarci in faccia o guardare il pavimento. Scacciai quell'immagine triste e deprimente dalla mia testa.
-Come mai qui?
Gli chiesi, era un'ottima domanda.
-Bè…io..sai…cioè..
Si fermò. Oddio, la situazione era decisamente peggiorata, e l'avevo peggiorata io. Possibile che era così imbarazzato in mia presenza? Dopo quello che stavamo per fare?!? E poi durante i concerti non mi era sembrato un tipo timido o introverso, anzi. Mi ero fatta una scorpacciata di concerti e video dei Jonas Brothers nei tre giorni precedenti. Avevo perso la testa, e ne ero cosciente e consapevole.
-Dopo quello che è successo…
Finalmente disse.
-Cosa?
Chiesi io, perché non so quale era il punto del suo discorso, cosa voleva comunicarmi.
-Ti va di conoscerci meglio?
Era decisamente arrivato al punto della situazione.
-Certo..
Si avvicinò a me lentamente e disse:
-Sai, non riesco a toglierti dalla testa…- fece una pausa e poi delicatamente mi sfiorò i capelli - i tuoi meravigliosi capelli biondi, i tuoi occhi blu, le tue labbra - sfiorò le mie labbra con le sue labbra e poi mi baciò. Era diventato l'opposto, un vero playboy."



MY SPACE
Scusateee tanto per il ritardo ma ho avuto moooolto da fare!!
Vi avviso già da ora che il prossimo capitolo lo posterò giovedì o venerdì!
Vi ringrazio come sempre!!
Baciooo



  
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