Capitolo 1- Una serata d'estate

Correre era una della cose che preferivo fare. Mi faceva sentire libero, vivo e felice. Ma stavolta correvo perchè avevo una mezza vampira, la mia dolcissima mezza vampira, da battere. Eravamo entrambi molto competitivi, ma lei era una Cullen, e dovevo ammettere che quando si metteva in testa di vincere, usava qualsiasi modo pur di arrivare al suo scopo.
Eravamo partiti dalla spiaggia dove, quella sera, avevamo fatto un falò con gli altri del branco, oltre a Sam, Emily, Kim, Rachel e Claire. Non ero riuscito a finire di proporre la sfida, che lei era già partita come un razzo in direzione di casa Black. Il tempo di trasformarmi e anch'io  mi diressi dietro lei. Anche se era partita in vantaggio, poco dopo la raggiunsi e qualche km dopo la superai. Sentii un ringhio provenire da lei mentre la superavo. Odiava perdere.
Mentre sfrecciavo vero la meta della gara, sentii qualcosa aggrapparsi alla mia coda, per poi andare sopra la mia schiena coperta dal pelo rossiccio. Appena mi accorsi che era lei, inarcai la schiena e provai a lanciarla in modo tale che non si potesse far male. Ma lei, invece di cascare, sfruttò la situazione per saltare avanti a me e vincere raggiungendo la veranda di casa mia. Appena si girò crecò il mio volto, anzi il mio muso, e iniziò a sorridere maliziosa. Sbuffai, e la vidi ridere alla mia reazione.
Me ne andai per trasformarmi ma quando tornai, la vidi seduta sugli scalini davanti alla porta d'ingresso che aspettava il mio ritorno. Infatti appena mi vide iniziò a ridere e disse:
< I Cullen vincono sempre! >
< Si...come no! Sarà anche come dici tu, ma io so per certo che la signorina Renesmee Cullen bara!!! >
< Barare??!! Ma che dici? > disse col sorriso sulle labbra, che poco dopo fu sostituito da un finto broncio < Così mi offendi! >
Ci fissammo l'un l'altro per qualche secondo guardandoci negli occhi e poi scoppiammo a ridere all'unisono.
Vederla ridere e gioire era la mia felicità. Se lei era felice, io ero felice; se lei era triste, io soffrivo con lei. Ormai lei era il centro della mia vita, la mia priorità su tutto. Erano 7 anni ormai, da quando lei era nata, che la mia vita era cambiata. Da quando lei era diventata l'oggetto del mio imprinting. Avevo deciso di non dirglielo, perhè volevo che fosse libera di amarmi senza essere condizionata dal fatto che lei era tutto per me. Sapeva cos'era l'imprinting, sapeva come accadeva e chi lo aveva avuto a eccezione di una persona:me. Magari un giorno glielo avrei detto, o lei lo avrebbe capito, ma, anche se dimostrava sia mentalmente, che fisicamente 17 anni, ora era troppo presto per far venire a galla la verità.
< Jake...? A che pensi? > mi chiese Nessie.
< Niente... > risposi.
< E dai Jake...so che stavi pensando a qualcosa, e credo che fosse qualcosa di importante...Guarda qui! > e toccandomi il viso mi fece vedere dal suo punto di vista come fossi perso nei miei pensieri e con una folata di altre mie immagini, mi fece notare che il mio sguardo era diverso,molto più pensieroso, profondo e assente del solito.
< Ok...stavo pensando a quanto... > mi chinai facendo finta di sedermi accanto a lei, quando la presi tra le braccia e iniziai a farle il solletico.
< No, Jake...No...fermati...Jake...fermo,no! > non riusciva a parlare per quanto ridesse e dopo un po' mi fermai per farle riprendere fiato.
< Jacob Black, questa te la faccio pagare! >
< Ah, si?! E come faresti??? >
< Ti sorprenderò quanto meno te lo aspetti!!! > mi minacciò col sorriso sulle labbra. In quelle poche volte che avevamo "litigato" in quei 7 anni, non eravamo mai riusciti a rimanere arrabbiati tra di noi per più di 10 minuti.
< Che ne dici se stasera dormo qui? > mi chiese.
< Ok, non c'è problema, ma lo dici tu ai tuoi. E sottolinea che è stata una tua proposta! >
< Si...ma tu hai accettato! Non lo puoi negare! Devo sottolineare anche questo??? > mi chiese con uno sguardo malizioso.
< Se mi vuoi morto...si! > risposi sarcastico. Ridemmo insieme e mi fece cenno di aspettarla dentro mentre lei prendeva il telefono e chiamava Bella. Entrai nel piccolo salottino, dove mio padre stava guardando la TV dalla sua sedia a rotelle.
< Ciao papà! > gli dissi mentre mi dirigevo in cucina
< Ciao Jake! Com'è andata alla spiaggia? > chiese
< Tutto ok > risposi mentre aprivo un pacchetto di patatine e ne prendevo qualcuna.
< Nessie è a casa? >
< No > spuntai fuori dalla cucina e mi sedetti sul divano, poco lontano da lui, continuando a mangiare patatine < è qui fuori. Sta chiamando Bella per chiederle se può rimanere qui stasera >
< Ah...allora tu dormi qui, sul divano? > chiese, spostando lo sguardo dalla TV stavolta, e indagando attraverso i miei occhi.
< Si, certo > risposi io, facendo finta di non aver notato quella sua "preoccupazione".
< Permesso accordato! > disse Nessie, entrando all'improvviso dopo aver salutato mio padre.
< Bene. Allora, io vado a prendere le mie cose, così poi, tu puoi cambiarti nella mia stanza. >
< Ok. Tanto le mie cose sono sempre nell'ultimo cassetto,giusto? >
< Si > risposi. Mi alzai, andai in camera mia e mi cambai. Uscii dalla stanza e feci cenno a Nessie di andare in camera mia, se voleva. Si alzò e ando verso il bagno mentre mi diceva:
< Mi faccio prima una doccia! >
Guardai la TV ma dopo un po' tornai in cucina e mi preparai un panino, quando mi sporcai la maglietta a maniche corte con della salsa che stavo per metterci dentro.Istintivamente mi tolsi la maglia che avevo e mi diressi in camera mia. Aprii la porta e vidi Nessie in accappatoio che mi guardava stupita, anzi esterrefatta. Quando entrai se lo stava togliendo, ma prontamente se lo era rimesso stringendoselo attorno, mettendo in evdenza le sue forme. Rimasi qualche secondo a guardarla attratto dal suo corpo, ma poi mi ricordai della imbarazzante situazione in cui eravamo e richiusi la porta.
Fei un bel respiro a pieni polmoni e poi dissi:
< S-scusa Nessie...pensavo fossi ancora in bagno... >
< N-non c'è problema, Jake... > sentii rispondere dalla'altra parte con lo stesso imbarazzo, anche se poco dopo sparì < Dovevi prendere qualcosa? >
< Si ma...non ti preoccupare! Fai con calma! >
< Ok ! >

Quando mio padre andò a dormire rimanemmo io e lei sul divano a parlare del programma per il giorno dopo.
< Ma Edward domani ti farà rimanere qui? >
< Credo di si! E, se non vorrà, non potrà venirmi a prendere, altrimenti trasgredirà il patto! > rise in tono scherzoso.<
Io mi unii alla sua risata, che fu "interrotta" da uno sbadiglio.
< E' ora di andare a dormire! > dissi
< Credo proprio di si! Sono esausta! >
< 'Notte Nessie e sogni d'oro >
< 'Notte Jake! >
Appena sentti il suo respiro rallentare, segno che si era addormentata, mi intrufolai nella mia stanza e mi misi ad osservarla dormire, come facevo da sempre, tutte le volte che dormiva da me.
Mi misi ad arrimarla.
Il suo viso così strabiliante, bello e prefetto era incorniciato dai riccioli color bronzo che coprivano tutto il cuscino ormai. Anche se aveva gli occhi chiusi, non era difficile immaginare lo splendido dolor cioccolato che avevano le sue iridi, preso dalla madre. Le sue labbra così prefette, erano rosee, quasi rosse, e il suo volto era di un rosa delicato.
Era prefetta, come sempre.
Era lei.
Era Nessie. 


Ciao a tutti  i lettori! Questa è la mia prima FF...sono una fan della coppia Jake-Nessie e volevo scrivere una storia su di loro. Se vi piace recensite! Si accettano anche critiche! Recensite almeno sapro' se andare avanti con lo scrivere! CIAO

RISPOSTE ALLE RECENZIONI:
- Warwick Avenue:
  sono contenta che ti sia piaiuto. Credo che posterò tutti i martedì e i giovedì se non avrò problemi...
- gaccia:
 io continuerò comunque a scrivere, ma se so che qualcuno lo legge lo posto, altrimenti lo scrivo solo x me...comunque grazie sia per le critiche che per i complimenti...spero continuerà a piacerti la mia storia.
- Kiasan:
 sono molto contenta che ti piaccia tanto quanto a me piace scriverla!

Grazie a tutti!!!

Maria