Stava li.
Buttata sul pavimento.
Gli occhi bagnati di lacrime e una scritta scarlatta incisa col sangue sulla sua pelle candida.
Ogni suo urlo mi riempiva la testa fino a farla quasi scoppiare.
I suoi occhi imploravano aiuto.
Quando i nostri sguardi si incontrarono mi sentii un emerito vigliacco.
Non avevo il coraggio di aiutarla.
      Ti prego
Queste due semplici parole  le si disegnarono sulle labbra.
Mi voltai dall'altra parte.
Codardo.
Ancora un urlo.
Un altro.
-Basta!- feci di botto.
Bellatrix mi guardò torvo.
-Voglio finirla io- mi giustificai subito, accompagnando le mie parole con il solito, falso ghigno.
-Oh bene , il piccolo Malfoy brilla finalmente di iniziativa- biascicò la donna avvicinandosi a me - E sentiamo , cosa vorresti farle Draco?- mi chiese.
Cercai qualcosa che avrebbe potuto sortire un certo effetto.
-Pensaci Bella...- le dissi spavaldo - ...una cosa che rimarrebbe impressa per sempre nella mente di una ragazza-
-Vorresti violarla? Vuoi davvero toccare questa schifosa mezzosangue?- mi chiese incredula
-Oh si! Pensa al suo dolore Bellatrix , sarà segnata per sempre , sempre ammesso che riesca a sopravvivere- conclusi guardando la Granger.
Il suo sguardo colmo di disgusto fu come una pugnalata al cuore.
-Potremmo fare così- intervenne mio padre. Gli occhi colmi di lussuria - Quando avrai finito di divertirti con lei Draco , anche gli altri potranno sfruttarla a loro piacimento-
Bellatrix urlò entusiasta , in preda ad una crisi d'eccitazione.
Strinsi i pugni , cercando di controllarmi.
Feci un cenno d'assenso con il capo e mi avvicinai a lei.
Feci un passo solo ed Hermione , presa da movimenti convulsi , indietreggiava come poteva.
Scattando in avanti , l'afferrai per un polso e mi materializzai nella mia camera da letto.
La sdraiai sulle bianche lenzuola , non senza difficoltà.
-Lasciami brutto porco- mi disse cercando di divincolarsi.
-Cazzo Granger , fermati!- urlai immobilizzandole le braccia.
Nuove lacrime le solcavano il viso.
-Se prometti di non sbraitare e di non fare cose avventate , ti libero- le dissi , abbassando notevolmente il tono della voce.
Strano , ma mi ascoltò.
La lasciai piano.
Mi accorsi solo allora che l'avevo stretta troppo forte , lasciandole i segni sulla pelle.
Presi la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e la puntai sul suo braccio ferito.
Lo ritrasse d'istinto.
-Ti voglio curare Granger- cercai di rassicurarla , anche se in modo brusco.
Titubante lo tese nuovamente.
Feci un piccolo movimento con la bacchetta e la ferita si richiuse , lasciando una terribile cicatrice.
Vi passai lentamente un dito sopra. Non se ne sarebbe mai andata.
Una maledetta lascima cadde dai miei occhi.
-Hai sempre avuto ragione Granger- le dissi sorridendole tristemente.
Mi guardava incredula.
-Sono un fottuto bastardo- feci alzandomi dal letto e iniziando a camminare nervosamente per la stanza.
-Perché?- mi chiese ad un tratto -Perché stai facendo questo?-
-Perché?- dissi retorico - Perché non voglio essere un bastardo per sempre. La mia anima è dannata , ma cerca redenzione...- le parole uscirono disperate dalla mia bocca.
-Senti Granger- le dissi poi - la mia camera non è coperta da incantesimi , puoi smaterializzarti quando vuoi ,fallo finchè sei in tempo-
-Vieni via con me- sussurrò tenendo gli occhi bassi.
-No- risposi convinto -Sarebbe inutile. Nessuno si fiderebbe di me. Non mi accetterebbero mai- cercai di spiegarle .
-Li convincerò io! Capiranno!- ora era lei a disperarsi.
-Oh ma per favore! Ce li vedi Lenticchia e lo Sfregiato ad accogliermi a braccia aperte?- le chiesi ghignando.
-Fidati di me Malfoy. Io mi sono fidata di te-
Questo era un colpo basso.
Temevo , no anzi , avevo il terrore, di entrare a far parte di quella realtà.
Sarei stato comunque Malfoy , mangiamorte , servitore del Signore Oscuro.
Non ci sarebbero state occhiate benevole per me , solo maldicenze.
Nonostante tutto , inspiegabilmente , desideravo ardentemente scappare con lei.
Ho sempre disprezzato le sue origini , eppure un giorno mi ritrovai ad ammirare il suo coraggio e la sua lealtà.
Io non ho mai saputo cosa fosse la lealtà.
Sono nato e cresciuto in un covo di serpenti , pronti ad azzannrasi l'un l'altro.
-Ti uccideranno Draco-
Pronunciò il mio nome per la prima volta.
Non c'era  odio , nè disgusto.
Me ne innamorai.
Fu un lampo in piena notte e nel mio cuore venne fatta un po' di luce.
Allora capii.
Lei faceva parte della mia reatlà già da tempo ormai , ma non l'avrei mai ammesso.
L'ho sempre disprezzata solo prechè sapevo che non l'avrei mai raggiunta.
Quando il lupo non arriva all'uva , dice che è acerba , giusto?
Un improvviso rumore di passi interruppe i miei pensieri.
Guardai la porta con gli occhi sgranati.
-Scappa!- le sussurrai per non farmi sentire.
-No , se tu non vieni con me-
Testarda.
Sorrisi. Era perfettamente da lei.
Le presi la mano , la strinsi dolcemente e le posai un leggero bacio a fior di labbra sul dorso.
La porta si spalancò. Non mi voltai nenche.
-Malfoy! Sporco traditore- sentii urlai Lestrange dietro di me.
Sorrisi di nuovo.
Non mi importava di nulla. Probabilmente sarei morto  , ma lo avrei fatto da uomo libero.
Ad un tratto semrbò che tutto intorno a me si muovesse a rallentatore.
Ricordo bene di aver sussurrato ad Hermione l'unico grazie della mia vita poco prima di vederla sparire con il volto coperto di lacrime.
Un'intensa luce verde si accese poi dietro le mie spalle , mentre una voce urlava -Avada Kedavra!- .
Da lì in poi , fu il buio.



Ta dan! Finita , spero vi piaccia e che commentiate numerosi! Un abbraccio a tutti quelli che leggeranno!
       -Val-