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Autore: itsmartyx    12/07/2011    1 recensioni
-Così Elijah è venuto da te?- la voce di Damon risuonava nell’enorme stanza. In casa c’erano solo i due vampiri .. e me. Avevano ascoltato attentamente le mie parole, senza rimanere sorpresi. Solamente Stefan lasciava intravedere un briciolo di preoccupazione.
Questa è la mia prima FF..spero vi piaccia !
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                           Tonight.



Il sacrificio avrebbe avuto luogo stanotte. Diversi “discepoli” di Klaus mi avevano avvisato in modi.. come dire.. bruschi, di essere presente. L’unico elemento che gli mancava era proprio la collana.
Ero in camera mia, mi stavo preparando. Mi attrezzai di paletti di legno da mettere nelle tasche, coperti dalla maglia, e negli stivaletti. Tutto doveva funzionare, e nulla doveva andare storto. Probabilmente a quest’ora Elena, Caroline e Tyler erano appena arrivati alla miniera: dovevo affrettarmi. Per non far sospettare Klaus, Damon sarebbe venuto con noi.
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-Preoccupata?- mi disse Damon, distogliendo per un solo secondo lo sguardo dalla strada.
-Un po’..-
Se la preoccupazione fosse stata una persona, probabilmente avrebbe avuto il mio aspetto.
Elijah aveva spiegato in ogni dettaglio la cronologia della Maledizione. Prima avrebbe ucciso il licantropo, poi il vampiro, avrebbe gettato la collana nel sangue di questi due ed infine avrebbe ucciso la doppelganger.
-Siamo arrivati.- disse Damon.
Scendemmo dall’auto, l’aria fredda  era piena di tensione.
Girai attorno alla macchina per avvicinarmi al vampiro e dirigerci nel luogo. Mi prese la mano, e devo dire che quel gesto mi sorprese. Sulla mia faccia spuntò un invisibile sorriso. Le nostre dita incrociate e i nostri corpi vicini erano l’unica cosa che mi mettevano allegria di tutta quella giornata.
Dopo circa 10 minuti di cammino arrivammo al posto. Tutti in posizione, Caroline, Tyler e al centro Elena. Un brivido mi percorse la schiena.
Klaus era di fronte a loro e accanto a lui una ragazza dalla carnaggione scura, gli occhi e i capelli neri.
-Sei arrivata, finalmente.- mi disse, guardandomi da lontano e facendomi segno con la mano di andare da lui.
Piano piano lasciai la mano di Damon, posizionandomi davanti a lui. Mi prese il volto tra le mani, guardandomi fisso negli occhi con la sua solita faccia da duro.
-Fa attenzione.- sussurò, per poi baciarmi la fronte.
M’incamminai a passo lento verso l’antico. C’era la luna piena ed io avevo una paura tremenda per tutti i vampiri lì presenti.. apparte per Klaus, ovviamente.
Ed eccomi, affianco a quello stronzo.
Ero terrorizzata a morte. Le sue mani si posizionarono sul mio collo, per togliermi la collana. Era il momento, dovevo muovermi. Ma ero come bloccata, la tensione giocava brutti scherzi. Stava quasi per togliermela: dovevo intervenire.
Mi mossi di scatto, e il vampiro quasi sembrò sopreso. Lo spinsi contro l’albero più vicino: ore le mie mani erano sul suo collo. A questo punto dovevano intervenire gli altri, ma non vedevo nessuno. Sentii solo un urlo di dolore provenire alle mie spalle. Mi voltai instintivamente: mossa sbagliata. L’ibrido invertì le posizioni, ora ero io contro l’albero. Da dietro la sua testa riuscii a vedere Damon steso a terra e la ragazza che prima era di fianco a lui fissarlo. Era una strega.. questa non ci voleva. L’antico mi bloccava le spalle, ma avendo le mani libere riuscii a spingerlo via. Non persi l’occasione per correre da Damon.
-Va tutto bene?- gli toccai la fronte sanguinante. La strega si era fermata, ma era comunque dietro di lui. Con la coda dell’occhio vidi che continuava a guardare Damon, poi posò il suo sguardo su di me. Con la mano in avanti stava per attaccarmi, ma io la precedetti. La spinsi via in solo gesto e Damon altrettanto velocemente si avvicinò a lei, dovevamo ucciderla, non avevamo bisogno di un altro problema. Dall’altra parte del “campo” Stefan, Tyler e Caroline combattevano contro Klaus.
Mi avvicinai anch’io alla strega, che era stesa a terra sanguinante. Continuava a provocare dolore a Damon, nonostante le sue forze fossero minime. Sempre con la mano, l’alzai da terra e la feci sbattere contro un albero, aveva perso molto sangue ed ora era il momento di ucciderla. Lasciai fare al vampiro, mentre io attaccai alle spalle Klaus.
-Oh piccolina, vuoi giocare?- esclamò in tono ironico.
Sentii la schiena urtare forte contro qualcosa. Un pezzo di legno affilato, attaccato all’albero, per poco non mi trafiggeva la gamba.
L’antico era davvero troppo forte. Tantavo invano di liberarami, e lui intanto aveva i denti ben in mostra: voleva mordermi.  Ma fu qualcun altro a mordere lui sulla spalla, invece. Klaus spinse via Caroline, ma grazie a quel gesto inaspettato riuscii ad invertire le posizioni, ora dovevano intervenire gli altri. E fu così, da dietro la corteccia dell’albero, spuntarono le mani di Elijah, che tenevano fermo il fratello. Ad aiutarlo, Katherine e Damon.
-Ci rivediamo.- disse Elijah, in tono strafottente. Klaus rise leggermente. Mentalmente iniziai a pronunciare l’incantesimo, come per riscaldarmi.
-Credi davvero che riuscirai ad uccidermi da sola?- mi disse l’antico.
-Chi ha detto che sono sola?- alzai un sopracciglio.
Un’improvvisa folata di vento si alzò intorno a noi. Alle mie spalle arrivò Bonnie: il braccio in avanti e la mano aperta, mentre sussurrava l’incantesimo.Io la imitaii.
Una piccolo fuoco iniziava ad alzarsi della terra, avvolgendo il vampiro che urlava dal dolore. Ma era comunque troppo forte, avrebbe resisto a lungo. Al contrario, io sentivo le forze venire meno. Le gambe mi tremavano e facevo fatica e rimare concentrata, ma non dovevo per nulla al mondo mollare. Nel frattempo le fiamme diventavano sempre più alte, ormai mancava poco. Anche la mia amica non riusciva quasi più a risistere, lo sentivo. Intanto le urla di Klaus divenivano sempre più forti, era quasi fatta. Dovevamo resistere solo un altro po’, poi sarebbe finita per sempre.
Improvvisamente le urla cessarono. Aprii gli occhi, ma intorno a me non vidi nulla, tutto divenne nero.
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Sbattei due volte le palpebre, per mettere a fuoco l’immagine dinanzi a me. Ero su un divano nero in una stanza totalmente buia. La testa mi scoppiava e le mie forze erano ridotte al minimo.
-Ti sei svegliata, finalmente.- sentii una voce che mi sembrava riconoscere.
Stefan si mise seduto di fianco a me, ma prima accese la luce.
-Cos’è successo?- dissi, toccandomi la fronte.
-Ce l’avete fatta. E’ finita.-  quelle parole mi sorpreso.
-Vuoi dire che..?-
-Esatto… E’ morto.- sorrise.





Martì: 
Ecco quì, penultimo capitolo. Grazie per tutte le recensioni, a tra poco col prossimo :3 
  
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