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Autore: yuki21    13/07/2011    2 recensioni
Sono passati 12 anni dall'ultima grande guerra ninja.Un nuovo Hokage,una nuova generazione ninja,vecchi e nuovi eroi.Un nuova avventura tutta da vivere e ridere!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Evitarono il lancio di alcuni shuriken con agilità.
Nonostante se la stessero cavando abbastanza bene, sia Reika che il fidato Mao-chan, erano convinti che quelle persone non avevano minimamente fatto sul serio fino ad ora.
Reika attendeva la mossa di quello che aveva identificato come il capo della squadra, e anche l'elemento femminile la preoccupava parecchio.

“Lame d'artiglio!” gridò il felino ancora in sembianze umane. Mosse il braccio, come a voler lanciare qualcosa contro i nemici, e lo spostamento d'aria mischiato al suo chakra, crearono delle lame di energia che si scagliarono contro le quattro figure. Una di loro venne colpita di striscio per il resto, il colpo di Mao-chan si scontrò con la pietra spaccandola.

“Wow Mao-chan, sei formidabile!”

Reika era stupita dalla forza del gatto ninja. Non credeva che tali creature potessero essere così pericolose. Non avevano nulla da invidiare ai cani ninja del paese del fuoco.

“Non distrarti Reika. Non potrò mantenere ancora per molto queste sembianze, il mio chakra è al limite”.

“Allora è il caso che ti dia una mano”.

La ragazzina si concentrò e iniziò a formulare sigilli nell'aria. Dopo qualche istante una palla di fuoco di discrete dimensioni fuoriuscì dalla sua bocca indirizzata verso i nemici.
Mao si stupì di quanto Reika fosse migliorata con quella tecnica, ma restò decisamente senza parole nel costatare che, il capo del gruppo, aveva estinto la fiamma semplicemente alzando una mano. Come diavolo aveva fatto?

“Non sei stata addestrata bene se questo è il massimo che sai fare. San, facciamola finita. Prendi la ragazza è ora di andare”.

A queste parole, la donna si fece avanti. A causa del mantello che la ricopriva interamente, Rei non riuscì ad inquadrarla bene, nonostante ciò, comprese subito che erano in un mare di guai.

 Aoi e Kyoko erano ormai alle strette. Entrambi a corto di armi e di chakra, non sapevano più cosa inventarsi per tenere a bada tutti quei gatti ninja.

“Merda! Non ce la faccio più!” gridò esasperato Aoi.

“Non lamentarti ragazzino, dobbiamo tenerli a bada fino al ritorno del team3!”.

Come al solito Kyoko voleva dimostrarsi forte e imbattibile, ma quando tentò di lanciare un nuovo attacco coi suoi kaiken, le gambe cedettero e lei si ritrovò praticamente in ginocchio. Aoi la spintonò per farle evitare di essere colpita da uno di quei disgustosi gatti ninja.

“Lascia stare Kyoko, mi sa che stavolta ci lasciamo le penne e addio al best seller dell'anno! E dire che ho tanto di quel materiale da poter tirare giù un romanzo meglio di quelli del grande Jiraja!”.

Kyoko non riuscì a rispondergli tanto era a corto di fiato.
Il gruppo di gatti si riunì, formando un incredibile commando pronto a sferrare l'attacco finale.
E proprio mentre questi avanzavano e i due giovani shinobi si davano per spacciati, le sorti dello scontro presero una piega...del tutto imprevista.
Con incredulità dei due ragazzini, tutti i gatti ninja li davanti iniziarono a piegarsi su se stessi come colti da terrificanti dolori. Poi, a guardarli meglio, Kyoko e Aoi compresero che i gatti avevano iniziato a grattarsi convulsamente imprecando di dolore contro qualcosa.
Quel qualcosa venne visto da Aoi che non poté fare a meno di sorridere e gridare di gioia.

“Ah ah! Grande Yoshi!”.

Kyoko si ritirò su con fatica “Che c'entra quell'insetto?”

“Guarda bene Kyoko-chan: tutte quelle palle di pelo sono alle prese con le pulci! Se ti concentri vedrai milioni di minuscole pulci che se li stanno mangiando vivi. Questa può essere opera solo del re degli insetti Yoshi! Però, il clan Aburame ne ha di assi nelle maniche!”

Anche Kyoko sorrise. E già, di che se ne poteva dire, il lavoro di squadra era sempre la soluzione migliore.

“L'avevo detto io che erano solo un sacco di pulci”.

“Già. Avanti Kyoko-chan, lascia che ti aiuti. Usciamo da qui, Yoshi ci sta aspettando. Sono sicuro che Rido e Shin'ichi troveranno Reika e la porteranno al sicuro fuori da questo covo. Così potremo tornare a Konoha tutti insieme!”

Il moretto aiutò l'albina sorreggendola per un braccio. Per quanto quest'ultima odiasse mostrarsi debole, era completamente distrutta. Iniziarono a ripercorrere le stesse gallerie dell'andata in senso contrario. Kyoko sperò in cuor suo che questa storia finisse bene, che Reika venisse salvata, che nessuno si facesse male e che lei, potesse rivedere il bel viso di Shin'ichi il prima possibile.

La donna avanzò solo di un paio di passi, poi, alzò le mani puntandole in direzione di Reika.
La ragazza rimase immobile pronta a difendersi ma prima che potesse realizzare, il suo corpo venne alzato da terra fino a raggiungere il soffitto.

“Ma cosa..” Mao-chan non poté terminare la frase, che un kunai lo raggiunse colpendolo in pieno petto. L'uomo-gatto si accasciò a terra esamine.

“Noo!” gridò Reika osservando la scena.

Il suo corpo era bloccato a mezz'aria da lunghi fili di chakra. Ma quando era stata catturata da quella donna? E che cavolo di tecnica era quella?
Quei tipi erano molto più pericolosi di quello che aveva pensato all'inizio.

“Per me possiamo andare”, disse la donna al capo del gruppo.

Questi sempre guardando Reika, si fece più avanti...

“E' un illusione”.

La donna e gli altri due membri dell'oscuro gruppo rimasero senza parole. L'uomo mosse le mani e gridò “Kai!”

La dimensione intorno si distorse per un istante fino a tornare alla realtà.
San, stava tenendo in aria tra i suoi fili di chakra un masso, e di Mao cadavere non vi era traccia.
A qualche decina di metri più avanti, i quattro riconobbero la figura di un giovane ragazzo che si stava rimettendo in piedi.
Shin'ichi li aveva fregati con una sua illusione. Il ragazzo, provato dalla fatica, si appoggiò al muro, mentre alle sue spalle stavano una Reika bloccata tra le braccia di un Rido sull'orlo delle lacrime, e il fido Mao-chan tornato alla sua vera forma.

“Mi spiace ragazzi, non sono riuscito a tenere attiva oltre l'illusione”.

Il piano di Shin'ichi era quello di dare il tempo a Rido di portare fuori di li Reika. Ma per farlo avrebbe dovuto mantenere viva la sua illusione per un tempo maggiore.

“Shin-kun, stai bene?!” gridò preoccupata Reika.

“Sono stato meglio Rei...” le rispose sorridendole.

Nel frattempo con un balzo, uno dei quattro incappucciati si parò davanti alla ragazzina pronto ad afferrarla. Non aveva però calcolato l'abilità nel taijutsu di Rido. Il moretto gli assesto un calcio proprio alla bocca dello stomaco rispedendolo da dove era partito.

“Notevole...” commentò il capo del gruppo.

“Shinobi di Konoha. Siete solo dei bambini eppure, ammetto che per qualche istante persino io sono caduto nella tua illusione. Sei bravo moccioso”

“Tsk!” fu l'unico suono che pronunciò un irritato Shin'ichi.

“Ehi! Il portento qui sono io! Adesso è il mio turno di fare faville!”

Rido si era lasciato alle spalle Reika e, dopo aver riattivato nuovamente il suo byakugan, si stava preparando ad attaccare.

“Rido ti aiuto!” Reika lo affiancò.

Shin'ichi si staccò dal muro e li richiamò immediatamente “No! Dobbiamo uscire da qui. Quelli sono troppo forti per noi, specialmente quel tipo alto. Non mi piace per niente. E' meglio battere in ritirata e avvisare Naruto-sama”

Peccato che il nemico non aveva affatto intenzione di lasciare andare via la sua preda.
La donna si mosse velocissima e altri fili di chakra andarono a legarsi alle caviglie di Reika alzandola stavolta davvero, dal pavimento. I due uomini si scagliarono contro Rido mentre in tutto questo, il capo del misterioso gruppo, rimaneva indietro.
Shin'ichi fece forza sulle gambe e con un balzo, riuscì a tagliare alcuni fili di chakra, utilizzando una delle lame da trincea ereditate dal padre. Gli altri fili vennero recisi dalle affilate unghie di Mao.
Reika cadde giù roteando per aria e finendo quindi perfettamente in piedi.

“Rido dobbiamo andare via!” gridò Shin'ichi.

“La fai facile tu!”

Lo Hyuga era alle prese con ben due nemici.
La situazione sembrava alquanto disperata, quando un boato richiamò tutti all'attenzione. Ne seguirono altri che mano a mano andavano facendosi più forte.
Ad un tratto l'uomo più alto disse “Quel gatto bastardo! Andiamo via, prenderemo la giovane Uchiha in un altra occasione”
Le carte bombe seminate da Soichi stavano esplodendo una dopo l'altra.
Concentrando del chakra, il capo del gruppo utilizzò dell'acqua che filtrava dalla roccia facendo si che essa, andasse a spaccare la pietra per ricavarne una via di fuga.
Prima che gli shinobi di Konoha avessero il tempo di ordinare le idee, una serie di esplosioni interessò proprio l'aria in cui i ragazzi si trovavano.
Improvvisamente, un muro di sabbia andò ad alzarsi intorno alla figura di Rido, giusto in tempo per salvarlo da dei massi che stavano cadendo.
Shin'ichi si voltò verso Reika in tempo per vedere, che il terreno sotto i piedi della ragazza stava collassando su se stesso. Corse nella sua direzione allungando una mano per prenderla, ma fu tardi. La ragazza sparì inghiottita nel pavimento e un secondo dopo, al ragazzo toccò la stessa sorte.
L'ultima cosa che il Sarutobi realizzò, fu la sensazione di cadere verso l'ignoto... 

Quando la polvere si dissolse, Shin'ichi riuscì a rialzare la testa per guardarsi intorno.
Era sta una brutta caduta ed ora, oltre alla testa, gli doleva praticamente tutto il corpo. Nonostante ciò si fece forza e si alzò in piedi.
C'era ben poca luce in quel buco che si era aperto a causa dell'esplosione e per lui, che di occhi a disposizione ne aveva solo uno, fu ancora più difficile mettere a fuoco l'ambiente circostante in cerca di Reika. Era sicuro, di averla vista cadere giù un istante prima di lui, eppure ora, non ve ne era traccia.
Sforzò al massimo la sua vista, imprecando contro il destino avverso che non lo aveva dotato di abilità oculari particolari che ora gli avrebbero fatto un gran comodo.
La chiamò diverse volte tastando il terreno con le mani e all'improvviso, prima che potesse razionalizzarlo come al suo solito, Shin'ichi Sarutobi fu invaso dal panico.
I polmoni iniziarono a chiedere più aria mentre il suo respiro sembrava sempre più corto. Le mani presero a tremare non riuscendo più a stringere ne pietre ne terra. La vista gli si offuscò un paio di volte prima che le lacrime iniziassero a sciogliere il rosso del suo occhio.
Non la trovava.
Non la vedeva.
Reika non c'era o peggio ancora...poteva essere stata sepolta dai detriti caduti insieme ai due ninja.
Insomma, Reika a quest'ora poteva essere morta, finita, conclusa.
Non avrebbe più potuto vederla. Non le avrebbe più potuto parlare, ne accarezzarle la testa mentre le spiegava le cose, ne preoccuparsi di lei o vederla migliorarsi ogni giorno.
L'aveva persa...per sempre.
E questi pensieri lo colpirono peggio di qualsiasi pugno.
Era un dolore del tutto nuovo, diverso da quello della perdita di suo padre che non aveva mai conosciuto.
Era il dolore di una persona conscia che qualcuno gli era appena stato strappato via dalle braccia.
E in quel dolore Shin'ichi si sentì completamente perso e solo.
Niente più Reika, niente più lei.
Si bloccò completamente immerso in quel silenzio che gli urlava dentro il cuore.
Poi, improvvisamente, avvertì un leggero rumore che lo fece voltare.
Barcollando tentò di avvicinarsi alla fonte di questo misero suono, fino a quando poté constatare, che si trattava di sassolini che ruzzolavano giù da un piccolo cumulo di terra.
Poi quella terra stessa prese a muoversi fino a quando un braccio esile e color latte non ne venne fuori. Il braccio fu seguito da una testa tutta impolverata, piena di capelli color notte.
E quando lei riuscì ad uscire da tutto quel casino di roba caduta, e Shin'ichi riuscì a rispecchiarsi nel viola dei suoi occhi, il giovane ninja comprese qualcosa di nuovo, di enorme, di profondo.
Qualcosa a cui forse, non era ancora pronto ma che prepotentemente, gli aveva appena cambiato il battito del cuore.
Reika era inginocchiata davanti a lui tossendo polvere e strofinandosi gli occhi. Quando la sua vista tornò lucida, osservò il suo compagno di team ed emise un sospiro di sollievo nel constatare che anche lui era vivo.
“Shin-kun! Meno male stai bene...che spavento! Temevo ti fossi fatto male o peggio...accidenti che caduta. E' stato un botto assurdo mi fischiano ancora le orecchie..”
E mentre pronunciava queste frasi con la sua solita quiete mista a menefreghismo puro, il corpo di Shin'ichi si mosse da solo o almeno questo è quello che in seguito il ninja avrebbe raccontato al suo unico confidente. Le sue braccia si allargarono e le gambe cedettero. In men che non si dica, il ragazzino strinse forte a se la sua compagna, sprofondando il volto in quella cascata corvina che, ancora profumava di vaniglia nonostante tutto lo schifo che le era caduto addosso.
Le sue braccia la strinsero forte, di una forza dettata dal sollievo di averla di nuovo li davanti a se.
E solo così, stretto a Reika, Shin riuscì a riprendere a respirare normalmente.
La ragazza dal canto suo, non capiva bene la reazione del suo compagno ma lo lasciò fare, trovando quelle braccia confortevoli e delicate nonostante la stretta vigorosa.
Del tutto inesperta in quel campo, Reika azzardò a ricambiare l'abbraccio quando Shin si allontanò dal suo corpo.
Reika rimase immobile mentre il giovane le prendeva il volto tra le mani e la fissava negli occhi.
C'era una grossa tensione ora tra i due, un equilibrio che andava a cambiarsi e che mai sarebbe stato più lo stesso.
Shin'ichi voleva dirle un sacco di cose e la sua testa sembrò quasi impazzire tanta era la gioia di vederla li davanti, sana e salva.
Ma fu Reika a rompere per prima quel silenzio nervoso..
“Shin...scusa”
Furono le sue uniche parole, semplici e vere. E il ragazzino vi lesse dietro tutto quello che la mora gli stava dicendo: scusa se vi ho fatto preoccupare, scusa se mi sono allontanata da Konoha, scusa per avervi cacciato nei guai, scusa se non faccio altro che errori, e tanto tanto ancora.
Lui continuò a tenerle il viso tra le mani e gli ritornò in mente una cosa che Rido gli aveva detto tempo fa, mentre tornavano da una missione.....

Reika e Shikamaru-sensei camminavano davanti ai due intenti in qualche complicata conversazione. Rido teneva gli occhi puntati sulle spalle della ragazza e Shin lo aveva scanzonato dicendogli che così, avrebbe consumato la figura di Reika tanto la stava sempre a guardare. Rido si era voltato verso di lui e per la prima volta forse, aveva uno sguardo così serio da farlo quasi preoccupare.
A me non serve azionare il byakugan per vedere certe cose...osservala Shin. Guardala bene. La nostra compagna di team è bellissima. Lo so che lo dico sempre ma adesso sono serio. Reika è bella da impazzire ed ha solo 12 anni! Diventerà meravigliosa crescendo...sboccerà davanti ai nostri occhi e noi ci godremo questo spettacolo”
Be, allora siamo fortunati non credi?”
Fortunati dici? Tu non capisci, sarà una tortura! Dover vedere uomini che cercheranno di avvicinarsi a lei per..be lo sai no..scopi sporcaccioni! Giuro che farò secco chiunque oserà toccarla anche solo con un dito!”
Mmh, non ti sembra di essere un po troppo possessivo? Proprio perché cresceremo probabilmente prenderemo strade diverse, intendo al di fuori del nostro gruppo ninja. Insomma anche Rei prima o poi vorrà sistemarsi ed avere una famiglia..anzi, considerando che non ne ha mai avuta una forse si sistemerà prima di noi due sai?”
Impossibile. Perché noi due ci sistemeremo insieme. Tu Shin'ichi vuoi diventare Hokage, è il tuo sogno, il tuo scopo personale. Ma io non punto così in alto. A me basta avere la forza di proteggere anche solo una persona per tutta la vita. Ed ho deciso che proteggerò Reika, per sempre! Il mio scopo è vivere con lei un giorno...”
Corri troppo con la fantasia Rido. Sei ancora troppo giovane per pensare al matrimonio..”

Shin'ichi stava comprendendo solo ora che quel giorno, nel dire quella frase a Rido, aveva avuto un tono piuttosto infastidito.
Comprese solo con il volto di Reika tra le mani come mai quel giorno Rido gli sorrise un istante prima di tornare serio per dirgli fissandolo negli occhi, un qualcosa, che ora Shin sapeva gli sarebbe stato ben difficile dimenticare...

Pensala come vuoi Shin...magari sono davvero troppo giovane per pensare al matrimonio ma il mio è un sentimento vero nel quale credo. Vorrà dire che per ora mi proporrò come obiettivo quello di darle il mio primo bacio. Si, un giorno la bacerò e toccherò il cielo con un dito. E poi più avanti la sposerò. Io non me la farò portare via da nessuno Shin'ichi. Da nessuno. Te incluso” e così dicendo lo aveva lasciato indietro correndo verso Reika e Shikamaru.

Si, adesso Shin'ichi aveva compreso quelle parole.
Sospirò un attimo e poi tornò a concentrarsi su Reika.
“Stai bene Rei? Ti fa male da qualche parte?” domandò con dolcezza.
“No tutto ok! Ho concentrato un bel po di chakra intorno al corpo per evitare ferite importanti!” gli disse sorridendo.
“Non...non fare mai più una cosa del genere Rei! Non provare mai più ad allontanarti dal Villaggio e da me..emh..cioè da noi senza avvisarci! Il tuo è stato un gesto davvero sconsiderato testona!”
E gliele disse proprio incavolato queste cose Shin'ichi mentre lentamente le lasciava andare il volto. Reika rimase un attimo senza parole con espressione colpevole e triste. Poi sorrise al ragazzino e dichiarò tranquillamente “Hai ragione, sono proprio una testona. Scusami tanto Shin-kun...è buffo sai? E' la prima volta che qualcuno mi sgrida..è una strana sensazione..”
Shin allora pensò di aver esagerato, e stava quasi per chiedere lui scusa a lei, quando un urlo squarciò il silenzio di quel luogo.

“Reiiii-chaaaaaaaaaaannnnn!!!”

I due ragazzi alzarono gli occhi e videro distintamente la figura di Rido arrivare come un ciclone giù per una parete. Saltò a terra alle spalle di Shin'ichi e preso dalla foga di aver rivisto Reika, calpestò letteralmente il Sarutobi con un piede, mandandolo a sbattere testa in giù. Usando appunto il cranio di Shin come appoggio, si tuffò con tutto il suo peso contro Reika finendo col far ruzzolare entrambi nella polvere.
Shin'ichi si rialzò tossendo terra e urlando contro Rido quanto fosse baka.
Ma il moretto non lo ascoltava minimamente.
Era tutto intento a stritolare come al solito la sua Rei-chan piangendo lacrime di gioia e uscendosene con frasi del tutto esagerate, su quanto le fosse mancata e quanto il mondo gli sembrava brutto senza di lei.
Shin sorrise: ora tutto era di nuovo al suo posto.
Il quadretto dell'ormai ritrovato team3, venne interrotto da Mao-chan seguito a ruota da quel “tappo” di Hiro di Suna.



Angolo Autrice: Ed eccomi tornata sempre in ritardissimo! Ma sapete com'è ho giusto giusto un milione di cose da fare. Cmq, spero di farmi perdonare con questo lungooo capitolo che mi auguro sia stato di vostro gradimento. Fatemi sapere e grazie.
Yuki21




 

   
 
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