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Autore: Miacchan    13/07/2011    1 recensioni
Le nostre amate Nazioni frequentano la scuola come tutte le persone normali. In questa storia si raccontano le vicissitudini di tre nuove nazioni: Hawaii, Alaska e Malta che faranno colpo sul nostro adorato Bad Trio!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo era fresco e ventoso. Kai e Towisne, trotterellando verso scuola, tentavano invano di tenere a bada la gonna (che sembrava avere volontà propria). Passarono a prendere Diana, quando Towisne estrasse dalla sua cartella tre nastri: uno rosso, uno blu e uno verde. Li acconciò, nell'ordine, sui capelli della sorella, i suoi, e quelli dell'amica. Ridendo e raccontandosi un po' di pettegolezzi, si dirigevano verso la fermata del bus. Ma il destino, si sa, è sempre in agguato.

 

Da lontano, le ragazze notarono due shilouettes piuttosto familiari. Kai urlò “Françiiiiis!” e lui si voltò, con uno sguardo più che splendido, e le corse incontro. Con una mossa che sembrava studiata a regola d'arte, Kai volò tra le braccia di Françis, che allegramente le posò una mano sul fondo schiena. Un sonoro schiaffo ruppe la magia, ma risultò divertente agli altri. Gil, con un broncio da bimbo, si avvicinò a Towisne, e le sussurrò “Non mi hai salutato come si deve.” la ragazza lo guardò interdetta, balbettando scuse. Gil allora si avvicinò e la strinse tra le braccia, e Towisne...bhè, prima volle staccarsi, poi rimase tranquilla e imbarazzata nell'abbraccio stranamente delicato.

Cosa ci fate qui, ragazzi?” chiese Kai, perchè la sorella era ancora incatenata a Gil. Françis le passò una mano sul viso “Aspettavamo voi, mon chérie!” Kai rise.

Gil disse “Non ascoltare quel pozzo di melassa. Stiamo aspettando quel ritardatario cronico di Antonio. Ci farà perdere il bus, quel maledetto!”.

Ci penso io!” esclamò Françis, e salì le scale sculettando.

 

Venti minuti dopo, i ragazzi stavano ancora aspettando nell'atrio. Decisero di salire per controllare, e trovarono Antonio e Françis che dormivano beatamente. Diana, macchina fotografica alla mano, scattò un'esilarante foto-ricordo. Kai sospirò: “E se svegliassi io Françis..?” Towisne si coprì gli occhi con le mani e disse “Vai, ora puoi!” Gil rise, e pose le sue mani su quelle della ragazza.

Kai si sedette dalla parte di Françis, e lo carezzò sui capelli. Il ragazzo farfugliò qualcosa che somigliava ad una richiesta di affetto, poi spalancò gli occhi celesti come il cielo di quel giorno. “Ti prego, mon chérie, dimmi che è un sogno...” Kai rise maliziosa “Perchè mai?” gli altri dovettero tapparsi le orecchie.

 

Antonio dormiva ancora. Diana lo guardò così attentamente che lui aprì gli occhi.

La guardò, e sorrise, come al solito. I suoi capelli al lato e il pigiama con pomodoro sul davanti lo rendevano molto, molto spontaneo. E Diana, per la prima volta, abbozzò un sorriso timido.

Poi Gil urlò “SIAMO IN RITARDO!” il panico fu totale. L'unico calmo sembrò essere Antonio, che ebbe un'idea meravigliosa. “Ho delle bici, in garage.”.

 

Tutti si bloccarono, poi esordirono con “PERCHÈ DIAVOLO NON L'HAI DETTO PRIMA?!” Antonio si mise una mano tra i capelli, stile imbarazzato, quindi tutti corsero in garage.

 

La gente per strada li guardò in modo piuttosto particolare: Françis cantava una romantica canzone francese per Kai, seduta davanti a lui. Sembrava non avere la benchè minima paura del suo modo di guidare un po' spericolato. Towisne, con le unghie conficcate nel petto di Gil, urlava “Sei FOLLE!” mentre il ragazzo rideva, guidando senza mani. Antonio, invece, proseguiva silenziosamente con Diana sulla canna della bici, in perfetta tranquillità.

Arrivando a scuola, mollarono in fretta le bici e si diressero verso le classi: Kai con Gil, Towisne con Antonio e Diana con Françis.

 

Durante l'intervallo, i sei si ritrovarono in cortile e si unirono nelle ormai collaudate coppie: Françis e Kai al solito si appartarono in un angolino ridendo come una coppietta, Diana e Antonio passeggiarono in lungo e in largo parlando del più e del meno, infine Towisne e Gil si sedettero su una panchina a guardare gli altri, finchè Gil si avvicinò di più alla ragazza e le cinse le spalle con un braccio stringendola a se e sussurrandole qualcosa all'orecchio; la ragazza immediatamente avvampò, cosa che non sfuggì a sua sorella. Poco prima della fine dell'intervallo si avvicinò furtivamente a Towisne “Cosa ti ha detto Gil all'orecchio?” disse sorridendo maliziosamente “N-niente!” rispose la biondina avvampando di nuovo “Non mentire a tua sorella...!” Towisne distolse lo sguardo “Mi ha dato appuntamento alla fine delle lezioni nell'aula di musica” rispose di malavoglia. Kai rise battendo le mani “E brava la mia sorellina! Naturalmente noi ti accompagneremo, vero, Diana?” disse rivolgendosi alla ragazza che le aveva appena raggiunte con un sorriso ebete in faccia “Ahhhhh....uh, come scusa?” “Gil ha dato un appuntamento a Towisne, nell'aula di musica, noi l'accompagneremo, vero?” Disse sfoderando il suo miglior sorriso.

Per me va bene” disse Diana facendo spallucce

Ma per me no!” esclamò Towisne “L'appuntamento l'ha dato a me, non a voi!”

Ma dai sorellina, è il tuo primo appuntamento, non vorrai escluderci, vero?”

Non voglio escludervi, ma Gil non si aspetta anche voi...non vorrei deluderlo...”

Uhuh! Qualcuno qui si è preso una cotta seria!”

Non è vero!” protestò Towisne “è stato lui ha chiedermi esplicitamente di andare da sola”

Uhuh! Qualcuno qui è innamorato!”

Non sono innamorata!”

Non parlavo di te! Parlavo di Gil!”

Towisne arrossì e nascose il viso nel maglione, Diana scoppiò a ridere per la prima volta trascinando tutte le altre nella sua allegria.

 

Alla fine delle lezioni Towisne si avviò verso l'aula di musica naturalmente seguita da Kai e Diana, arrivata davanti alla porta della classe rimase ferma aspettando un segno dal cielo che non tardò ad arrivare.

 

Da dentro la classe giungevano delle voci di ragazzi tra cui una molto polemica, poi una gran baccano come di tante sedie che si rovesciano e infine più niente. Col cuore in gola Towisne aprì la porta e rimase come pietrificata davanti alla scena che le si presentò davanti agli occhi: Gil e Antonio stesi uno sopra l'altro schiena contro schiena e Françis sopra Antonio. Naturalmente Diana scattò una foto.

  
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